Contatore Anni 80 A Norma?

[maryna]

Salve a tutti, vi chiedo perfavore di darmi una mano, se potete, sono disperata

Premetto che non ci capisco un’acca di impianti elettrici.

Devo fare una perizia architettonica su una casa costruita negli anni 70/80. Ho visionato l’impianto elettrico e ho visto che c’è un contatore di questo tipo:

http://www.architettonico.altervista.org/1.JPG

Devo solo scrivere se l’impianto elettrico è a norma e cioè se sia dotato di interruttore differenziale e di impianto di messa a terra.

Ma credo che nel contatore che ho fotografato manchi l’interruttore differenziale (salvavita) e che quello che vedo sia solo un interruttore magnetotermico… giusto?

All’epoca non c’era l’obbligo di fare l’impianto di terra… quindi non credo che sia stato predisposto, mi sbaglio?

Cosa posso scrivere nella perizia? Mi date una mano?

Gli attuali proprietari non sanno dirmi nulla, sono dei ragazzi che vivono in Svizzera…

Vi ringrazio anticipatamente.

[GiovanniPLC]

Ciao, a vedere dall'immagine non sono a norma neanche i cavi. Sono dello stesso colore ed essendo una linea principale è anche molto piccola la sezione. Se manca il differenziale e la messa a terra allora l'impianto non è asolutamente a norma, per quanto riguarda il contatore non so cosa dirti. Comunque a mio parere non è a norma, i cavi sono anche scoperti.

[Livio Orsini]

Che l'impianto sia a norma o meno sicuramente non dipende dal contatore.

Dubito che in assenza di una linea di terra e di un differenziale l'impianto elettrico si possa considerare a norma.

Però la valutazione deve essere fatta eseguendo un sopraluogo.

Devo fare una perizia architettonica

Ne arguisco che sei un architetto, quindi sarebbe meglio che ti rivolgessi ad un professionista abilitato, perito o ingegnere elettrotecnico, per le verifiche del caso.

In questo modo ti scaricheresti anche delle eventuali responsabilità legali.

[maryna]

Ciao giovanni, intanto ti ringrazio per avermi risposto.

C'è solo quello che vedi nella casa.

I cavi sono uno rosso e uno nero e non capisco cosa sia quella scatoletta in basso tutta scassata.

Ma soprattutto volevo chiederti se quello della foto è un interruttore magnetotermico, lo è o mi sbaglio?

Grazie ancora.

[Livio Orsini]

è un interruttore magnetotermico,

Dalla foto non si capisce. Potrebbe anche essere un semplice sezionatore. Anhe se fosse un magnetotermico, di per sè, non metterebbe a norrma l'impianto.

[maryna]

Ti ringrazio Livio, la perizia è si una perizia immobiliare per stabilire il valore di mercato dell'immobile. Devo solo dire se l'impianto è a norma, altrimenti avrei già chiamato un perito elettrico. Per essere a norma ci vuole l'interruttore differenziale e l'impianto di messa a terra, a queste cose ci arrivo, e visto che nella casa non è presente nell'uno nell'altra cosa la deduzione è abbastanza scontata.

Chiedevo solo se il dispositivo che si vede nella foto fosse un magnototermico che poteva fungere anche da differenziale, perché dalle mie conoscenze mi sembra proprio di no. Anche perché l'impianto della casa è un impianto che non è stato rinnovato dagli anni 80 e solo con la Legge 46/90 si arrivò ad imporre l'impianto di terra e il salvavita obbligatorio.

Quindi vado tranquilla... l'impianto non è norma.

Grazie per la risposta, un saluto.

[Del_user_127832]

Quindi vado tranquilla... l'impianto non è norma.

Puoi dire così, ma le cose non stanno proprio in questi termini.

Per gli impianti realizzati prima dell' entrata in vigore (05/03/1990) della legge n° 46, non era richiesta l'installazione dell' impianto di messa a terra,

si ritenevano "sanati" con la sola installazione di un interruttore differenziale ad alta sensibilità <= 30mA (quello che viene chiamato erroneamente ma comunemente "salvavita").

Ora dalla tua foto non è ben chiaro cosa possa esserci a valle del contatore e del suo magnetotermico, però potrebbe anche esserci una scatoletta con installato un differenziale, e quindi l'impianto potrebbe anche essere "a norma" (se nel frattempo non siano stati eseguiti lavori di ampliamento/rifacimento), a proposito, ma ti sei chiesta di quale norma si sta parlando? Spesso si parla di norme come fossero documenti aleatori, quasi coperti da un velo di mistero sulla loro esistenza e sulla loro sede materiale di consultazione.

Ovviamente come ha già detto chi mi ha preceduto, è arduo fare affermazioni senza avere fatto almeno un sopralluogo.

Quello che non ha senso è avere un' impianto "a norma" che non sia in linea con le attuali soluzioni tecniche utilizzate per la realizzazione di impianti a regola d'arte (funzionalità e sicurezza su tutto).

Non dimentichiamo che per avere un' impianto "a norma" non basta certo il differenziale sopra citato e l'impianto di terra! Quindi mi stupisco che la perizia su tale stato venga chiesta a te (senza offesa ovviamente) e non ad una persona che abbia conoscenze specifiche nel ramo , ma è l'ennesima contraddizione italiana.

ciao

[Volutamente Anonimo]

Presumo che sia una perizia di valutazione di un immobile (es. per un fallimento) in cui l'aspetto "valore economico" e' prepoderante rispetto all'analisi tecnica.

Se cosi' e' mi limiterei a verificare se e' presente o meno la/le dichiarazione di conformità.

In assenza di questa documentazione passerei ad un discorso "politichese" del tipo:

"in assenza di dichiarazione di conformità ed essendo l'impianto oggettivamente vetusto non si puo' dichiarare che esso sia corrispondente all'attuale normativa"

Per la valutazione economica lo consideri come un immobile con un impianto elettrico da rifare, in questa maniera non ti prendi delle responsabilità che non ti competono.

Se invece vuoi essere piu' precisa ti dovresti rivolgere ad un collega impiantista che puo' darti una consulenza piu' appropriata.

Saluti.

[Nino1001]

Burocrazia. Vuol dire seguire passo passo ed alla lettera un serie di articoli.

Trovo sensate le considerazione di Volutamente Anonimo.