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Dichiarazione Di Conformità Ed Emergenza


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Inserito:

Salve a tutti,

Ho progettato ed automatizzato un quadro di sincronizzazione di alcune macchine di produzione. Praticamente questo quadro attraverso delle analogiche e delle interfacce profibus invia i profili di velocità ad 12 macchine differenti.

Mi hanno chiesto di integrare all'interno di questo quadro un modulo PILZ che al blocco in emergenza di una qualsiasi di queste macchine o alla pressione del fungo del quadro di sincronizzazione facesse aprire i pilz di ogni macchina.

Alla fine la soluzione ed il cablaggio di questo modulo è stata definita col responsabile alla manutenzione dello stabilimento. Il sistema emergenza si basa sui seguenti punti:

- Ad ogni macchina è stato aggiunto un contatto NC sotto ogni fungo di emergenza delle macchine;

- Questi sono posti in serie al contatto NC del fungo del quadro di sincronismo;

- La serie dei contatti alimenta il modulo pilz principale;

- All'uscita del PILZ principale sono connesse le bobine di 6 contattori (1 contattore 4 NO + 1 NC);

- La serie dei 6 NC dei contattori vanno alla retroazione del modulo in serie con il pulsante di ripristino di quest'ultimo.

- I contatti NO dei contattori a coppia (i pilz delle macchine hanno il controllo di emergenza ridondato) vanno ad aprire il circuito di emergenza delle singole macchine.

In questo modo ho la seguente procedura di avviamento:

- Per abilitare il funzionamento della linea devo prima attivare il pilz principale (possibile solo se tutti i funghi sono ok)

- Il pilz principale attiva i contattori

- Ora posso abilitare gli ausiliari su ogni singola macchina ed avviare l'impianto.

Ho inoltre la seguente procedura di fermo impianto in emergenza:

- Pressione di un fungo su una qualsiasi macchina o del quadro di sincronizzazione

- Apertura del PILZ del quadro di sincronismo

- Apertura dei 6 contattori nel sincronismo

- Apertura dei PILZ di ogni macchina

Il punto è che ora mi si chiede di produrre la dichiarazione del quadro di automazione contenete i riferimenti al circuito di emergenza costruito.

Le domande sono:

- In che categoria è l'emergenza di sincronizzazione?

- Come specifico questa "procedura" nella dichiarazione?

- Avete un facsimile da propormi?


Inserita:
All'uscita del PILZ principale sono connesse le bobine di 6 contattori (1 contattore 4 NO + 1 NC);

Hai 2 uscite, devi collegare i primi 3 contattori alla prima uscita, gli altri 3 alla seconda, poi collegare in serie tutti i contatti dei primi 3 contattori ai contatti degli altri 3 contattori per andare alle varie emergenze delle macchine.

Se le macchine hanno doppio canale devi raddoppiare i contattori o montare contatti ausiliari, oppure al posto di questo ambaradan di contattori montare dei moduli di espansione contatti del pilz (soluzione più pulita).

Secondo me il Pilz principale potrebbe avere l'autoripristino, ma non mi sbilancio più di tanto.

Per le altre domande non mi pronuncio perchè sono curioso anch'io di vedere le eventuali risposte in quanto ho una discussione simile in corso.

Inserita:

Quando avete concordato il circuito da cablare avrete eseguito la valutazione del rischio e da li avrete deciso l'archietttura del sistema di sicurezza. La domanda che fai però indica esattamente l'opposto ovvero prima eseguo e poi mi chiedo se la cosa che ho realizzato soddisfa i criteri di sicurezza.

Per capire la categoria di arresto delle macchine bisogna capire cosa ho tagliato con i vari relè di sicurezza. Per auurdo tutto questo giro di emergenze potrebbe far accendere solo una banale lampadine oppure potrebbe tagliarmi le varie alimentazioni ausiliarie.

Serve questo per capire che tipo di circuito di emergenza ho realizzato.

Inserita:
Hai 2 uscite, devi collegare i primi 3 contattori alla prima uscita, gli altri 3 alla seconda, poi collegare in serie tutti i contatti dei primi 3 contattori ai contatti degli altri 3 contattori per andare alle varie emergenze delle macchine.

In questo schema un contatto del pilz principale comanda 3 contattori che a loro volta tagliano il circuito di ingresso dei pilz di 6 macchine (2 contatti in serie ai 2 contatti del pulsante di emergenza). Non v'è ridondanza dei contattori nel pilz principale.

Quando avete concordato il circuito da cablare avrete eseguito la valutazione del rischio e da li avrete deciso l'archietttura del sistema di sicurezza. La domanda che fai però indica esattamente l'opposto ovvero prima eseguo e poi mi chiedo se la cosa che ho realizzato soddisfa i criteri di sicurezza.

L'analisi non è stata fatta da me (ho preferito tirarmene fuori), ho semplicemente messo su carta quello che mi è stato detto io non sono un esperto nella valutazione del rischio...

Ed è per questo che ho posto la domanda.

Mi è stato chiesto di rilasciare una dichiarazione contenete i riferimenti alle emergenze e questo mi ha lasciato un pò perplesso. Per questo ho spiegato il sistema. Per un consiglio sul come comportarmi. Questo sistema che alla fine è stato realizzato in che categoria è configurato?

Inserita:

In questo schema un contatto del pilz principale comanda 3 contattori che a loro volta tagliano il circuito di ingresso dei pilz di 6 macchine (2 contatti in serie ai 2 contatti del pulsante di emergenza). Non v'è ridondanza dei contattori nel pilz principale.

A quale ti riferisci? al mio esempio o al tuo?

Inserita:
A quale ti riferisci? al mio esempio o al tuo?

Al mio esempio...

In ogni caso so che la cosa è stata presa sotto mano. Tuttavia vorrei capire in base alla configurazione fatta qual'è la categoria di emergenza in gioco. Non essendoci ridondanza nel circuito di uscita al pilz ma essendoci il pilz che controlla attraverso la sua catena di retroazione la parte interessata indicherei tale schema di categoria 2. Ma ne vorrei conferma.

Inoltre dove dove posso trovare un esempio di dichiarazione del quadro di automazione con relativo riferimento al circuito di emergenza?

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