G.esse Inserito: giovedì alle 07:30 Segnala Inserito: giovedì alle 07:30 Salve ,mi scuso per la sezione non idonea, vorrei porre una domanda. L azienda per cui lavoro avrebbe intenzione di farmi crescere come programmatore,io sono un cablatore/quadri campo, non capisco però perche non mi fanno scrivere software per farmi prendere dimestichezza. E normale un percorso di avviamenti in capo (coi soft fatti) con clienti e relativo stress? Qualche inserimento di parametri( che fatico a comprendere) o il percorso e dubbio? Ormai 10 anni di automazione e pochi risultati. Sono stufo Grazie
pigroplc Inserita: giovedì alle 07:42 Segnala Inserita: giovedì alle 07:42 5 minuti fa, G.esse ha scritto: E normale un percorso di avviamenti in capo (coi soft fatti) con clienti e relativo stress? Qualche inserimento di parametri( che fatico a comprendere) o il percorso e dubbio? mi immagino che l'azienda per la quale lavori sia un costruttore di macchine, facile quindi che all'azienda serva una figura più simile al collaudatore che al progettista vero e proprio. Mi immagino che si aspettino che tu prenda piena dimestichezza con il software di macchine che immagino pseudo-standard e che tu capisca il significato di tutti i parametri. Il percorso di suo non è sbagliato, a fronte della tua piena padronanza della macchina puoi quindi affrontare il passo successivo, cioè lo sviluppo vero e proprio (sempre che ce ne sia bisogno). 9 minuti fa, G.esse ha scritto: Ormai 10 anni di automazione e pochi risultati. Sono stufo difficile fare una valutazione oggettiva, se si tratta di un'azienda che costruisce sempre lo stesso tipo di macchine sempre uguali pochi stimoli potrai avere. Se invece si tratta di un'azienda dove ogni macchina è totalmente diversa vuol dire che reputano ancora che tu debba farti le ossa.
Livio Orsini Inserita: giovedì alle 08:03 Segnala Inserita: giovedì alle 08:03 Per prima cosa trasferisco la doiscussione in una sezione più adtta all'argomento. 27 minuti fa, G.esse ha scritto: E normale un percorso di avviamenti in capo (coi soft fatti) con clienti e relativo stress? Non conosco la realtà in cui operi, quindi la mia è un'opinione espressa senza avere il quadro completo della situazione. Ritengo che questa strada possa essere un buon metodo per approcciare il "salto" di conoscenze. 29 minuti fa, G.esse ha scritto: Qualche inserimento di parametri( che fatico a comprendere) o il percorso e dubbio? Forse la mia opinione è influenzata dalla mia storia personale, ma questo sembra indicare una tua partecipazione solo passiva, senza entusiasmo. Purtroppo se vuoi dei risultati deve metterci molto del tuo. Se fatichi già a capire i parametri che vai ad inserire...
dina_supertramp Inserita: giovedì alle 08:29 Segnala Inserita: giovedì alle 08:29 45 minuti fa, G.esse ha scritto: Salve ,mi scuso per la sezione non idonea, vorrei porre una domanda. L azienda per cui lavoro avrebbe intenzione di farmi crescere come programmatore,io sono un cablatore/quadri campo, non capisco però perche non mi fanno scrivere software per farmi prendere dimestichezza. E normale un percorso di avviamenti in capo (coi soft fatti) con clienti e relativo stress? Qualche inserimento di parametri( che fatico a comprendere) o il percorso e dubbio? Ormai 10 anni di automazione e pochi risultati. Sono stufo Grazie Io iniziai ad approcciarmi a scrivere software PLC (era un s7-200) dopo circa un anno e mezzo di lavori elettrici (quadro, bordo macchina, modifiche, logiche a relè, misure elettriche, ecc.). (per costruttore di macchine). Mentre iniziavo a programmare cominciavo anche ad avviare in giro per il mondo le macchine fatte dai senior, su cui se ci fosse stato bisogno mettevo le mani al software in campo, da solo se riuscivo, supportato altrimenti. Al 3° anno di lavoro ho iniziato a programmare da solo, collaudare ed avviare le macchine stand-alone. Al 5° anno sono passato a fare gli impianti "in linea". E nel mentre continuavo a fare lavori elettrici se necessario perchè le dimensioni/organizzazione dell'azienda lo richiedevano. Tutto questo è andato dai 19 ai 26-27 anni circa. Arrivato alla soglia dei 28 ho cambiato azienda e sono andato a fare il softwarista PLC, perché avevo bisogno di imparare a scrivere codice più complessi (motion avanzato per lo più). ed era quello che volevo fare da grande, quindi ho abbandonato completamente i lavori elettrici ed il collaudo, o meglio: non collaudo più io, ci sono i collaudatori che al massimo mi chiamano se notano qualcosa che potrebbe essere dovuto al software. Mia opinione: 10 anni di "gavetta da elettricista" mi sembra assurdo se il tuo obbiettivo è fare il softwarista PLC. Ritengo giustissimo farla perché ti da la liberta di cercarti il guasto elettrico da solo e ti da anche quella manualità e apertura mentale che serve in cantiere, ma 10 anni mi sembra tanto...
G.esse Inserita: giovedì alle 09:03 Autore Segnala Inserita: giovedì alle 09:03 59 minuti fa, Livio Orsini ha scritto: Per prima cosa trasferisco la doiscussione in una sezione più adtta all'argomento. Non conosco la realtà in cui operi, quindi la mia è un'opinione espressa senza avere il quadro completo della situazione. Ritengo che questa strada possa essere un buon metodo per approcciare il "salto" di conoscenze. Forse la mia opinione è influenzata dalla mia storia personale, ma questo sembra indicare una tua partecipazione solo passiva, senza entusiasmo. Purtroppo se vuoi dei risultati deve metterci molto del tuo. Se fatichi già a capire i parametri che vai ad inserire...a Accetto la critica Livio, ma non e proprio semplice vista la varietà di macchine e possibilità esistenti,consigli su cosa leggere per fare chiarezza? 1 ora fa, pigroplc ha scritto: mi immagino che l'azienda per la quale lavori sia un costruttore di macchine, facile quindi che all'azienda serva una figura più simile al collaudatore che al progettista vero e proprio. Mi immagino che si aspettino che tu prenda piena dimestichezza con il software di macchine che immagino pseudo-standard e che tu capisca il significato di tutti i parametri. Il percorso di suo non è sbagliato, a fronte della tua piena padronanza della macchina puoi quindi affrontare il passo successivo, cioè lo sviluppo vero e proprio (sempre che ce ne sia bisogno). difficile fare una valutazione oggettiva, se si tratta di un'azienda che costruisce sempre lo stesso tipo di macchine sempre uguali pochi stimoli potrai avere. Se invece si tratta di un'azienda dove ogni macchina è totalmente diversa vuol dire che reputano ancora che tu debba farti le ossa. Macchine tutte diverse
Livio Orsini Inserita: giovedì alle 09:06 Segnala Inserita: giovedì alle 09:06 2 minuti fa, G.esse ha scritto: consigli su cosa leggere per fare chiarezza? Dipende da quali sono le tue basi. Sicuramente dovresti studiare i manuali dei PLC usati dalla tua azienda. Lo studio del manuale non è tempo perso!
drn5 Inserita: giovedì alle 09:52 Segnala Inserita: giovedì alle 09:52 Se ti chiedono di fare gli avviamenti dai clienti, conmagari eventuali modifiche dove necessario filoguidato dalla sede, quasi certamenete hanno perso o stanno perdendo una figura simile in assistenza clienti. Oppure state crescendo e serve altro personale. Altri motivi non credo esistono. Avessero voluto un programmatore non ti avrebbero fatto una "offerta" simile. Se le macchine che costruite sono diversificate questo potrebbe essere un buon momento per accumulare esperienze anche diverse, per potersi vendere meglio in futuro. Certo c'è da fare i conti con le giornate passate lontano da casa (moglie e figli/e), il tuo stile di vita (amici e hobby), le trasferte, i viaggi, i clienti, lingue diverse, la paga e/o i benefit. Non ultimo l'età e la voglia di farlo...
G.esse Inserita: giovedì alle 13:01 Autore Segnala Inserita: giovedì alle 13:01 (modificato) 6 ore fa, dina_supertramp ha scritto: Io iniziai ad approcciarmi a scrivere software PLC (era un s7-200) dopo circa un anno e mezzo di lavori elettrici (quadro, bordo macchina, modifiche, logiche a relè, misure elettriche, ecc.). (per costruttore di macchine). Mentre iniziavo a programmare cominciavo anche ad avviare in giro per il mondo le macchine fatte dai senior, su cui se ci fosse stato bisogno mettevo le mani al software in campo, da solo se riuscivo, supportato altrimenti. Al 3° anno di lavoro ho iniziato a programmare da solo, collaudare ed avviare le macchine stand-alone. Al 5° anno sono passato a fare gli impianti "in linea". E nel mentre continuavo a fare lavori elettrici se necessario perchè le dimensioni/organizzazione dell'azienda lo richiedevano. Tutto questo è andato dai 19 ai 26-27 anni circa. Arrivato alla soglia dei 28 ho cambiato azienda e sono andato a fare il softwarista PLC, perché avevo bisogno di imparare a scrivere codice più complessi (motion avanzato per lo più). ed era quello che volevo fare da grande, quindi ho abbandonato completamente i lavori elettrici ed il collaudo, o meglio: non collaudo più io, ci sono i collaudatori che al massimo mi chiamano se notano qualcosa che potrebbe essere dovuto al software. Mia opinione: 10 anni di "gavetta da elettricista" mi sembra assurdo se il tuo obbiettivo è fare il softwarista PLC. Ritengo giustissimo farla perché ti da la liberta di cercarti il guasto elettrico da solo e ti da anche quella manualità e apertura mentale che serve in cantiere, ma 10 anni mi sembra tanto... 4 anni in questa azienda per la precisione, ma i sotweristi sono purtroppo pochi e sovraccarichi, io un percorso così lo trovo strano.. Vado dal cliente a spiegargli la macchina mentre la imparo io, i software li vedo col binocolo , e la pressione del cliente non ti dà tempo per riflettere/imparare.. ho i miei dubbi.. Modificato: giovedì alle 15:26 da Livio Orsini
G.esse Inserita: giovedì alle 13:07 Autore Segnala Inserita: giovedì alle 13:07 3 ore fa, drn5 ha scritto: Se ti chiedono di fare gli avviamenti dai clienti, conmagari eventuali modifiche dove necessario filoguidato dalla sede, quasi certamenete hanno perso o stanno perdendo una figura simile in assistenza clienti. Oppure state crescendo e serve altro personale. Altri motivi non credo esistono. Avessero voluto un programmatore non ti avrebbero fatto una "offerta" simile. Se le macchine che costruite sono diversificate questo potrebbe essere un buon momento per accumulare esperienze anche diverse, per potersi vendere meglio in futuro. Certo c'è da fare i conti con le giornate passate lontano da casa (moglie e figli/e), il tuo stile di vita (amici e hobby), le trasferte, i viaggi, i clienti, lingue diverse, la paga e/o i benefit. Non ultimo l'età e la voglia di farlo... La voglia mi sta passando, ormai sono 10 anni che vorrei fare qualcosa di più ma manca sempre il modo , il tempo, la possibilità. Ormai siamo alla frutta , piuttosto mi cerco la possibilità da un altra parte o vendo le mie conoscenze elettriche al miglior offerente😅
dina_supertramp Inserita: giovedì alle 13:13 Segnala Inserita: giovedì alle 13:13 6 minuti fa, G.esse ha scritto: Vado dal cliente a spiegargli la macchina mentre la imparo io, i software li vedo col binocolo , e la pressione del cliente non ti dà tempo per riflettere/imparare.. ho i miei dubbi.. Io sono cresciuto esattamente cosi...è stato pesante, ci vuole pelo sullo stomaco. Ho passato settimane lontano da casa con lo stomaco chiuso, come settimane in bei posti a lavorare veramente bene. Ma se già ti fai il pensiero dello stress primo di provarlo da vero... Ti dico la verità, i prmi anni sono stati pesanti, ero giovano e somatizzavo la lontananza da casa e il continuo risolvere problemi su problemi. Poi cresci, aumenta l'esperienza, ti fa il pelo e i problemi da enormi improvvisamente diventano piccoli 😅. Dall'altro lato c'erano stipendi alti per l'età che avevo, e l'aver accumulato un esperienza tale da potermi rivendere sul mercato del lavoro abbastanza ben posizionato. 11 minuti fa, G.esse ha scritto: e la pressione del cliente non ti dà tempo per riflettere/imparare.. ho i miei dubbi.. Ma no, la notte in hotel hai tutto il tempo che vuoi, poi la mattina vai in cantiere bello ubriaco non di alchool ma di ore non dormite 🤣.
acquaman Inserita: giovedì alle 14:12 Segnala Inserita: giovedì alle 14:12 1 ora fa, G.esse ha scritto: Vado dal cliente a spiegargli la macchina mentre la imparo io, i software li vedo col binocolo , e la pressione del cliente non ti dà tempo per riflettere/imparare.. ho i miei dubbi.. Ci siamo passati tutti, si chiama gavetta, è dura ma ogni giorno se ne impara un pezzo in più e man mano si acquista fiducia ed esperienza fino a quando niente ti spaventa. 1 ora fa, G.esse ha scritto: La voglia mi sta passando, ormai sono 10 anni che vorrei fare qualcosa di più ma manca sempre il modo , il tempo, la possibilità. Il modo è questo, non esistono corsi specifici, puoi fare corsi sui plc ma è solo il 5% di quello che ti serve, il resto lo impari all'università del cantiere.
dina_supertramp Inserita: giovedì alle 14:38 Segnala Inserita: giovedì alle 14:38 8 minuti fa, acquaman ha scritto: Ci siamo passati tutti, si chiama gavetta, è dura ma ogni giorno se ne impara un pezzo in più e man mano si acquista fiducia ed esperienza fino a quando niente ti spaventa. Condivido.
pigroplc Inserita: giovedì alle 16:39 Segnala Inserita: giovedì alle 16:39 3 ore fa, G.esse ha scritto: La voglia mi sta passando, ormai sono 10 anni che vorrei fare qualcosa di più ma manca sempre il modo , il tempo, la possibilità. Ormai siamo alla frutta , piuttosto mi cerco la possibilità da un altra parte o vendo le mie conoscenze elettriche al miglior offerente😅 capisco che partire allo sbaraglio non è una delle motivazioni migliori, ma purtroppo è la prassi per tutti. Non ci sono risorse per affrontare i progetti con il tempo dovuto, né c'è tempo per istruire per bene una risorsa. Con Internet hai la possibilità di "fare palestra" col plc che quotidianamente usi. Se sei uno che gira come una trottola da un cliente all'altro chiedi di essere alternato con altri in modo da consolidare le competenze. Se non ascoltano le tue rimostranze basta alzare la mano e nel giro di zero tempo hai altre proposte di lavoro. E te lo scrive uno che cerca come un pazzo softwaristi disposti a collaudare in trasferta.....
Mariuz Inserita: giovedì alle 17:11 Segnala Inserita: giovedì alle 17:11 3 ore fa, G.esse ha scritto: La voglia mi sta passando, ormai sono 10 anni che vorrei fare qualcosa di più ma manca sempre il modo , il tempo, la possibilità. Ormai siamo alla frutta , piuttosto mi cerco la possibilità da un altra parte o vendo le mie conoscenze elettriche al miglior offerente😅 E' il classico caso all'italiana...dove il dipendente viene mandato allo sbaraglio senza avere le conoscenze di base per fare quello che l'azienda (mal organizzata o furbetta) si aspetta e pretende faccia. Se sei cablatore quadri non diventerai mai programmatore PLC provando a modificare dei parametri nel programma fatto da altri... Per diventarlo occorre fare dei corsi di decine/centinaia di ore, più esperienze pratiche e soprattutto essere seguiti da qualcuno che abbia voglia e competenze per insegnarti. In alternativa fare da autodidatta con mesi di letture e prove... Si trovano ottimi videocorsi a pagamento, intanto bisogna capire di che PLC si parla e se è un percorso che hai voglia/tempo/capacità di fare.
G.esse Inserita: giovedì alle 19:29 Autore Segnala Inserita: giovedì alle 19:29 2 ore fa, pigroplc ha scritto: capisco che partire allo sbaraglio non è una delle motivazioni migliori, ma purtroppo è la prassi per tutti. Non ci sono risorse per affrontare i progetti con il tempo dovuto, né c'è tempo per istruire per bene una risorsa. Con Internet hai la possibilità di "fare palestra" col plc che quotidianamente usi. Se sei uno che gira come una trottola da un cliente all'altro chiedi di essere alternato con altri in modo da consolidare le competenze. Se non ascoltano le tue rimostranze basta alzare la mano e nel giro di zero tempo hai altre proposte di lavoro. E te lo scrive uno che cerca come un pazzo softwaristi disposti a collaudare in trasferta..... Si é frustrante soprattutto perché si dimostra che non si vogliono spendere soldi a formare una risorsa, la si manda in campo senza strumenti, le informazioni sono troppe e confuse, non c e un ordine perché non si segue un progetto dal inizio.
G.esse Inserita: giovedì alle 19:32 Autore Segnala Inserita: giovedì alle 19:32 5 ore fa, acquaman ha scritto: Ci siamo passati tutti, si chiama gavetta, è dura ma ogni giorno se ne impara un pezzo in più e man mano si acquista fiducia ed esperienza fino a quando niente ti spaventa. Il modo è questo, non esistono corsi specifici, puoi fare corsi sui plc ma è solo il 5% di quello che ti serve, il resto lo impari all'università del cantiere. Non saprei, ho un collega programmatore molto bravo ma il tempo e sempre poco pure per lui
G.esse Inserita: giovedì alle 19:38 Autore Segnala Inserita: giovedì alle 19:38 (modificato) 5 ore fa, acquaman ha scritto: Ci siamo passati tutti, si chiama gavetta, è dura ma ogni giorno se ne impara un pezzo in più e man mano si acquista fiducia ed esperienza fino a quando niente ti spaventa. Il modo è questo, non esistono corsi specifici, puoi fare corsi sui plc ma è solo il 5% di quello che ti serve, il resto lo impari all'università del cantiere. Non saprei, ho un collega programmatore molto bravo ma il tempo e sempre poco pure per lui, in teoria in azienda potrei fare quel che voglio in pratica sembro essere lontano dal obbiettivo quel che voglio ma comunque sempre lontano dai software 😅 Modificato: giovedì alle 19:42 da G.esse
Lucky67 Inserita: sabato alle 00:11 Segnala Inserita: sabato alle 00:11 Il 24/04/2025 alle 19:38 , G.esse ha scritto: Non saprei, ho un collega programmatore molto bravo ma il tempo e sempre poco pure per lui, in teoria in azienda potrei fare quel che voglio in pratica sembro essere lontano dal obbiettivo quel che voglio ma comunque sempre lontano dai software 😅 Perdonami ma non riesco a capire la tua età. A mio modesto parere, a meno che tu non sia dipendente di una multinazionale già molto strutturata, devi scordarti dei corsi teorici su sw e altro. Purtroppo o per fortuna, la strada, nelle piccole medie aziende è l'apprendimento personale fatto con tanta tigna, dedizione, auto apprendimento, notti insonni (come accennava qualcuno) e tante palate di me..a (soprattutto all'inizio) in cantiere. Se sei giovane , parti e spacca...Tra parentesi oggi hai anche un alleato potentissimo che si chiama internet mentre ai miei tempi, anche procurarsi un mauale era già difficile, figurarsi avere un parere per dicutere di un problema che sembrava invalicabile!!
Livio Orsini Inserita: sabato alle 06:45 Segnala Inserita: sabato alle 06:45 6 ore fa, Lucky67 ha scritto: nelle piccole medie aziende è l'apprendimento personale fatto con tanta tigna, dedizione, auto apprendimento, notti insonni (come accennava qualcuno) e tante palate di me..a (soprattutto all'inizio) in cantiere. Concordo in tutto e per tutto. Senon ci metti molto del tuo difficilmente hai una crescita professionale. Ma questo vale per quasi tutti i casi della vita. A meno che hai degli antenati che hanno accumulato ricchezze e tu ti limiti a goderne dei benefici ereditati.
G.esse Inserita: sabato alle 14:54 Autore Segnala Inserita: sabato alle 14:54 14 ore fa, Lucky67 ha scritto: Perdonami ma non riesco a capire la tua età. A mio modesto parere, a meno che tu non sia dipendente di una multinazionale già molto strutturata, devi scordarti dei corsi teorici su sw e altro. Purtroppo o per fortuna, la strada, nelle piccole medie aziende è l'apprendimento personale fatto con tanta tigna, dedizione, auto apprendimento, notti insonni (come accennava qualcuno) e tante palate di me..a (soprattutto all'inizio) in cantiere. Se sei giovane , parti e spacca...Tra parentesi oggi hai anche un alleato potentissimo che si chiama internet mentre ai miei tempi, anche procurarsi un mauale era già difficile, figurarsi avere un parere per dicutere di un problema che sembrava invalicabile!! 32 anni, ma ho sempre avuto interesse per la materia, adesso mi dicono che potrei avere le caratteristiche per fare questo salto, ma forse per la grandezza del azienda vedo il percorso molto lento e ristretto.. purtroppo ad oggi ho solo questa possibilità e in più non mi viene nemmeno adeguatamente riconosciuta la mia abilità nella costruzione di quadri e tutto il resto, porto pazienza comunque imparo sempre qualcosa ma la passione non ti fa mangiare😅
Adelino Rossi Inserita: sabato alle 19:23 Segnala Inserita: sabato alle 19:23 Quote ma la passione non ti fa mangiare E' vero che la passione non ti fa mangiare, anzi spesso te la complica ancora di più in termini di tempo e spese, però ti fa progredire, con pazienza, anche se lentamente.
Mariuz Inserita: ieri dalle 15:18 Segnala Inserita: ieri dalle 15:18 Ad ogni modo oggi come oggi se sei realmente interessato ad approfondire la programmazione PLC si possono trovare dei validi strumenti nei video su internet e nei corsi a pagamento.
Livio Orsini Inserita: ieri dalle 16:01 Segnala Inserita: ieri dalle 16:01 42 minuti fa, Mariuz ha scritto: Ad ogni modo oggi come oggi se sei realmente interessato ad approfondire la programmazione PLC si possono trovare dei validi strumenti nei video su internet e nei corsi a pagamento. Anche la sezione "didattica" di PLCForum ha molti corsi e tutorial, oltre ad esempi di programmazione. La maggior parte riguarda Siemes S7, ma ci sono tutorial anche per altre marche. Basta aver voglia e spendere un po' di tempo nell'analisi dei files archiviati.
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