icetester Inserito: 27 giugno 2010 Segnala Share Inserito: 27 giugno 2010 Prima di tutto un saluto agli admin ed a tutti i lettori.Sono nuovo del forum e dopo una infruttuosa ricerca con i piu' disparati termini non sono riuscito a trovare quello che cercavo per cui mi spiace ma devo disturbare qualcuno disposto a indicarmi qualche soluzione fattibile al mio problema:nel condominio in cui abito (sei unita'), abbiamo come al solito contatori Enel in batteria e sette derivazioni per altrettanti quadretti (uno per condomino piu' il condominio stesso).Questi quadretti con salvavita ed interruttore bipolare alimentano due linee: una per la cantina ed un'altra per l'appartamento (entrambi poi a loro volta sezionabili con bipolari e salvavita).Il problema che ho e' che quando un condomino del secondo piano (sempre e solo lo stesso), "combina qualcosa" in casa sua (e lo fa' abbastanza spesso), scatta sia il suo salvavita che il mio in batteria (e solo questi due).L'impianto in casa l'ho fatto io nel 2004 e non mi e' mai scattato tant'e' che per ricaricare un po' le lampade d'emergenza devo aprire il generale cosi' da rinfrescarle un po'.In casa ho un salvavita da 0,10 ed in batteria ho uno da 0,30.Trovo scattato solo e sempre quello nel contatore, da 0,30 mentre quello in casa (anche se piu' sensibile) resta chiuso (pur funzionando correttamente ad ogni prova col pulsantino di test).Non so piu' quante volte ho sollevato la discussione in riunioni di condominio ma l'amministratore seppur votato al controllo approfondito degli impianti nulla puo' contro il condomino incriminato che sostiene di avere tutto a posto e si rifiuta di accettare discussione alcuna: quando poi ha saputo che le eventuali spese sarebbero state sue evita di presenziare e demanda alla moglie (ambedue ottantenni), che fingendo ignoranza si rifiuta di firmare e/o ammettere alcunche'.Qualche giorno fa' mio figlio ha collegato una "ciabatta" acquistata in una fiera dell'elettronica ed ha fatto scattare il salvavita di casa (la ciabatta aveva un corto netto nel cablaggio interno).Riarmatolo ho visto che nulla succedeva ed andato a riarmare anche quello in batteria nelle scale ho visto che il mio era scattato ma pure quello dell'inquilino incriminato.Con questo test involontario sono quasi sicuro che ci dev'essere per forza "qualcosa" in comune tra i nostri impianti ma pur sforzandomi non riesco a capire cosa ne' come fare per stabilirlo.Tra l'altro proprio ieri in casa mi e' mancata l'energia elettrica ma il salvavita in casa era chiuso e provando che la luce scale non c'era ho pensato fosse un problema esterno. Cinque minuti e la tensione ritorna.Dopo qualche minuto la cosa si ripete e dopo due-tre minuti ritorna nuovamente la linea...ed io mi ritranquillizzo credendo che siano i soliti problemi di riarmo in cabina sotto carico...poi quando esco trovo un cavo (a occhio un 3 x 1,5 mm), che attorcigliato nella ringhiera delle scale si arrampica portando corrente dal quadretto del condominio sito nel locale quadri all'appartamento del condomino al secondo piano (logicamente tutto dimostrabile fotograficamente).A questo punto non so cosa fare:ho pensato a chiamare l'USL (ma sentiti telefonicamente se non c'e' una denuncia scritta non si muovono nemmeno);potrei chiamare le Forze dell'Ordine (ma temo di farli sganasciare dalle risate per un bel po' di tempo);l'amministratore ci ha gia' provato ma sti' vecchietti se ne fregano altamente della sicurezza (propria ed altrui);potrei inc****rmi e affrontarli direttamente (ma passerei dalla neutralita' al torto).Il quesito e':cosa posso fare ?come mi premunisco da un simile, ignorante comportamento ?Cosa mi consigliate ?Oppure: cosa fareste voi al mio posto ?Sperando di non aver tediato troppo ed aspettando gradite "illuminazioni". Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giampierogiulianelli Inserita: 27 giugno 2010 Segnala Share Inserita: 27 giugno 2010 oddio lascia perdere la soluzione di inc****si non io son diplomato tecnico delle industrie e ho poca esperienza purtroppo ma secondo me avete lo stesso impianto di terra in comune! aspetto la risposta di altri piu preparati di me. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 27 giugno 2010 Segnala Share Inserita: 27 giugno 2010 Dal'anamnesi che ci si presenta, potrei diagnosticare (così a botta calda) che alcune parti dell'impianto del vicino sono collegate "sotto" al differenziale di icetester, consiglio comunque di far effettuare delle prove dall'elettricista di fiducia, che valuterà se queste mie supposizioni hanno fondamento.Una di queste prove potrebbe essere quella di misurare l'assorbimento delle linee di entrambi gli appartamenti SINGOLARMENTE cioè senza alimentazione dell'altro appartamento, magari dividendo la misura in assorbimento appartamento ed assorbimento cantina.Questa tesi è comunque rafforzata dal fatto che:sono quasi sicuro che ci dev'essere per forza "qualcosa" in comune tra i nostri impiantiPer giampierogiulianelli:secondo me avete lo stesso impianto di terra in comune!non è sicuramente questa la causa dell'inconveniente lamentato dal nostro amico, anzi, la terra deve essere una sola! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
STACFER Inserita: 28 giugno 2010 Segnala Share Inserita: 28 giugno 2010 non si da per certo che 2 differenziali con le stesse caratteristiche non possano rimanere inseriti se proteggono 2 impianti tra di loro aventi carichi in comune? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Del_user_127832 Inserita: 28 giugno 2010 Segnala Share Inserita: 28 giugno 2010 La butto lì,che succede se si mettono in parallelo le uscite di due gruppi di misura collegati alla stessa fase del distributore? Il contatore rileva la "frode" ? La risposta dovrebbe essere: Si. però,come si comporterebbero i due strumenti durante il prelievo di energia di uno o dell' altro inquilino? E se il parallelo fosse fatto in uscita agli automatici/differenziali posti nel vano contatori?Una legge fondamentale dell' elettrotecnica dice che la corrente cerca sempre la via più comoda per fruire attraverso un circuito, e se in questo caso la differenza tra le impedenze delle due linee fosse trascurabile? Ovviamente, ammesso che questa teoria possa essere verosimile (in realtà nutro seri dubbi), basterebbe tirare giù un magnetotermico/sezionatore di uno dei due contatori, e verificare se ai morsetti di uscita c'è ancora tensione. Altre prove si potrebbero fare sul posto, per questo il mio consiglio è quello che ti ha già dato Maurizio, ovvero di contattare prima un elettricista di fiducia, e poi, risolto il mistero, verificare la possibilità di procedere per vie legali... ammesso che ne sussistano le condizioni. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
koperniko Inserita: 28 giugno 2010 Segnala Share Inserita: 28 giugno 2010 quel cavo 3X1,5 attorcigliato alla ringhiera da da pensare, ovviamente occorre un accurato controllo visivo accompagnato dai suggerimenti tecnici indicati dagli amici, effettuati da un tecnico di fiducia. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
icetester Inserita: 28 giugno 2010 Autore Segnala Share Inserita: 28 giugno 2010 Ragazzi, prima di tutto devo ringraziarvi per l'interessamento e la gentile disponibilita'.In secondo vi confesso il mio pensiero perche' fin dall'inizio ho pensato che sotto sotto ci potesse essere uno strattagemma per il prelievo parzialmente a sbafo e vi spiego perche'.Da bambino, abitando anche allora in condominio, avevamo la condomina sopra le nostre teste, vedova di un tipo un po' come dire, losco, ci accorgemmo che dopo le 23:00-23:30 non potevamo piu' lavarci...infatti se toccavamo i rubinetti prendevamo una scossa da rizzarci i peli del naso ! Mio padre dopo una settimana di questa storia chiamo' gli elettricisti del Comune, suoi amici, che subito individuarono il problema e costrinsero il/la colpevole a desistere.L'inquilina di sopra ad una certa, tarda ora collegava una presa tramite una spina ad un solo filo che andava sul tubo dell'acqua del boiler della cucina e contemporaneamente sostituiva la valvola dell'impianto (quelle di una volta, in ceramica), con una avente un solo conduttore. Gli elettricisti dicevano che cosi' rubava all'enel non certo a noi ma era molto pericoloso perche' la scossa elettrica era dietro l'angolo.A me e' rimasto il complesso dell'essere fregato ma penso proprio che prima di parlare debba essere sicuro ed a questo proposito ho prenotato presso il magazzino dell'azienda in cui lavoro un apparecchio portatile per il test dell'impianto di terra perche' secondo me questo puo' essere l'unico cavo in comune con l'altro inquilino.Venerdi' prossimo dovrei averlo e sabato penso di attuare il piano.Inutile dire che appena sapro' qualcosa vi terro' informati cosi' da poter discutere della giusta soluzione.Per adesso non posso esimermi dal rinnovare il ringraziamento all'interessamento ed augurare a tutti la buona notte. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 28 giugno 2010 Segnala Share Inserita: 28 giugno 2010 Una volta forse era possibile realizzare quello stratagemma che hai raccontato, adesso non più......Desisti dal fare quell'esperimento con un apparecchio portatile per il test dell'impianto di terranon troveresti soluzione al tuo problema.Chiama, invece, un bravo elettricista, digli di venire nelle ore in cui è a casa il vicino......a volte una bella figura di M.......cambia la vita alla gente! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
icetester Inserita: 28 giugno 2010 Autore Segnala Share Inserita: 28 giugno 2010 Grazie mille, forse e' proprio cosi'.Anzi organizzero' l'incontro chiamando anche l'amministratore cosi' da aver altre testimonianze e riducendo la possibilita' di un loro rifiuto.Appena so' qualcosa vi delucido.'notte. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
cordalenta Inserita: 13 luglio 2010 Segnala Share Inserita: 13 luglio 2010 Escluderei una parte di impianto del condomino sospetto collegata al mt/differenziale di icetester, altrimenti scatterebbe solo il suo differenziale, mentre lui dice che li trova scattati entrambi.Se i due mt/differenziali alla base dei montanti fossero stati messi in parallelo in uscita, aprendone uno solo si dovrebbe continuare ad avere tensione su entrambe le abitazioni.Se il parallelo fosse stato realizzato all'uscita dei contatori, aprendo un solo mt/sezionatore si dovrebbe continuare ad avere tensione su entrambe le abitazioni.Hai detto di aver fatto tu l'impianto nel 2004, quindi o sei un installatore o hai capacità tali, quindi non ti sarà difficile fare le verifiche citate.Se, come penso, non evidenzierai un parallelo tra i due impianti, mi viene da pensare ad un allentamento del collegamento dei neutri delle due abitazioni verso il neutro di cabina, quindi da terra, che fa trovare le abitazioni in serie tra due fasi diverse, i differenziali "vedono" questo contatto allentato come un guasto a terra ed intevengono.Ciò che puoi sicuramente pretendere è la rimozione di quel cavo sulla ringhiera, coinvolgendo a pieno titolo l'amministratore che ha responsabilità penale su eventuali incidenti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 13 luglio 2010 Segnala Share Inserita: 13 luglio 2010 Se il parallelo fosse stato realizzato all'uscita dei contatori, aprendo un solo mt/sezionatore si dovrebbe continuare ad avere tensione su entrambe le abitazioni.Non sono daccordo: o meglio, potrebbe andare bene se per mt/sezionatoreintendi quello del gruppo i misura. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
cordalenta Inserita: 14 luglio 2010 Segnala Share Inserita: 14 luglio 2010 Non sono daccordo: o meglio, potrebbe andare bene se per mt/sezionatore intendi quello del gruppo i misura.Si intendo quello del contatore... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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