alexzx Inserito: 11 gennaio 2011 Segnala Inserito: 11 gennaio 2011 (modificato) Ciao a tutti.Perdonate la banalità della domanda (per me che non me ne intendo non è così tanto banale...)Ho necessità di sdoppiare un contatto pulito; devo crearne un'altro assolutamente identico al primo.Ho un contatto pulito che mi arriva da un termostato che poi va al consenso caldaia. Devo mandare lo stesso consenso ad una stufa e purtroppo non posso metterli in parallelo perchè il consenso che va alla stufa deve essere ponticellato dentro alla stufa perchè mi da sempre continuità e quindi mi darebbe continuità anche al primo consenso.C'è qualcuno che può consigliarmi su come posso fare?Oltre al contatto pulito che mi arriva dal termostato dispongo in quella scatola della 220v che alimenta la caldaia (magari con un relè è fattibile...)Grazie anticipate a chi mi risponderàCiao a tuttiAlessandro Modificato: 11 gennaio 2011 da alexzx
Maurizio Colombi Inserita: 11 gennaio 2011 Segnala Inserita: 11 gennaio 2011 magari con un relè è fattibile...Certamente!In poche parole: con la fase della 220, vai al contatto COM del termostato, esci dal NC oppure al NO e vai alla bobina del relè.All'altro capo della bobine del relé, ci arrivi direttamente con il neutro.A questo punto, se hai usato un relé con due contatti, avrai due contatti puliti IDENTICI!Se invece hai usato un relé a quattro contatti, ne avrai addirittura ...... quattro!
alexzx Inserita: 11 gennaio 2011 Autore Segnala Inserita: 11 gennaio 2011 Grazie mille per la risposta Maurizio, ne approfitto perchè non mi è chiaro cosa devo fare.Perdonami ma cosa intendi per contatto COM?Io in scatola ho 2 fili che sono il contatto pulito che da consenso alla caldaia (quando c'è continuità) e poi ho la 220v che alimenta la caldaia.Per quel poco che ne so i relè accettano la 220v (fase e neutro) e quando gli arriva la bobina sposta un contatto interno.Ma come lo devo alimentare il relè in questo caso?Grazie millaCiaoAle
Del_user_127832 Inserita: 11 gennaio 2011 Segnala Inserita: 11 gennaio 2011 Spiega meglio cosa devi fare, cosa hai a disposizione e se il termostato ha un solo contatto NO o è dotato di contatto in scambio.Non ho capito il problema della stufa, cosa va ponticellato e dove? Anche io avrei dato la stessa risposta di Maurizio, ma solo per quanto riguarda la duplicazione del contatto.saluti
alexzx Inserita: 11 gennaio 2011 Autore Segnala Inserita: 11 gennaio 2011 Allora in caldaia ho una scatola di derivazione con: - 3 fili 220v (fase, neuro e terra) che servono ad alimentare la caldaia.- 2 fili del consenso caldaia (è un contatto pulito che se ha continuità da il consenso alla caldaia e proviene da 3 attuatori posizionati sulla 3 valvole di zona che a loro volta sono comandate da tre termostati). In pratica è un contatto pulito che arriva da uno dei termostati ambienteNon ho possibilità di fare arrivare altri fili in scatola perchè nel tupo non passa la sonda.Ho necessità di mandare il consenso del termostato ambiente anche ad una termostufa a pellet che ho installato di recente.Però se attacco in parallelo i 2 fili che vanno alla stufa ai 2 fili del consenso caldaia, ho sempre il contatto chiuso (ho continuità) e quindi la caldaia parte anche se dal termostato/valvole non arrivera consenso. Questo perchè i 2 fili che vanno alla stufa danno continuità; se li testo con il tester in beep suona!! Quindi collegandoli in parallelo alla caldaia mi danno continuità a quel consenso.Ho pensato quindi di cercare il modo di duplicare quel contatto pulito (consenso) che arriva dalla valvole per poterlo mandare in modo indipendente alla stufa.Non so se sono riuscito a spiegarmi, spero di si....GrazieCiaoAle
Livio Orsini Inserita: 11 gennaio 2011 Segnala Inserita: 11 gennaio 2011 Semplice! Ti procuri un relè con due contatti di scambio o con due contatti NO separati. Il contatto NC del termostato ambiente lo metti in serie alla bobina del relè, in modo da interroperne l'alimentazione. Quando il termostato amiente chiude il contatto il relè è alimentato e i du contatti NO si chiudono, uno darà il consenso alla caldaia e l'altro alla stufa a pellets.
Del_user_127832 Inserita: 11 gennaio 2011 Segnala Inserita: 11 gennaio 2011 Premesso che non ho esperienza di stufe a pellets, supponendo che ad ogni modo la logica di funzionamento (termostato interno/esterno) sia comune a quella di altri dispositivi di termoregolazione, c'è qualcosa che non torna:i 2 fili che vanno alla stufa danno continuità; se li testo con il tester in beep suona!!Se i due fili provenienti dalla stufa danno già continuità prima di cortocircuitarli (contatto N.O. del relè che poi commuta ad eccitazione dello stesso) vuol dire che c'è già un consenso che attiva la stufa a monte o no?In questi giorni prendete con le pinze quello che scrivo, la mia cervicale con annesso mal di testa, potrebbe farmi capire fischi per fiaschi :blush: saluti
Maurizio Colombi Inserita: 11 gennaio 2011 Segnala Inserita: 11 gennaio 2011 Semplice!Casa fai Livio, ti metti a copiare le mie risposte?
alexzx Inserita: 12 gennaio 2011 Autore Segnala Inserita: 12 gennaio 2011 Si Attilio, esatto.Se testo i 2 fili che provengono dalla stufa trovo continuità.Ma il consenso alla stufa arriva solo se collego tra loro i 2 poli che sto testando.Comunque non ho chiaro come collegare i che alimentano fili il relè.Ho un relè in casa che ha 2 contatti per l'alimentazione (220v) e poi altri 3 (in pratica come questo http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...e_vertical.jpg) ma se per far muovere il magnete ci vuole la 220 io non ho una 220 che si "accende" quando mi arriva il consenso del termostato...Io ho la 220 che alimenta la caldaia e il consenso del termostato.CiaoAle
Livio Orsini Inserita: 12 gennaio 2011 Segnala Inserita: 12 gennaio 2011 (modificato) Casa fai Livio, ti metti a copiare le mie risposte?Maurizio, non ho letto il tuo post! Ovviamente le due risposte non potevano che essere coincidenti. alexzx il tuo link non funziona. Comunque da come lo descrivi, quel relè non è adatto; ti serve un relè con 2 scambi, quindi dovrà avere 2 morsetti per l'alimentazione (in genere A0 e A1) più 6 morsetti per i 2 scambi, oopure 4 morsetti per 2 contatti NO.L'alimentazione del relè la prendi dal 220 V che alimenta la caldaia, facendo un collegamento in parallelo, in serie all'alimentazione del relè metti il consenso del termostato che sarà un contatto pulito.ATTENZIONE!! Da quello che scrivi, e dalle domande che poni, non sembra che tu abbia una sufficiente dimestichezza con i problemi, anche elementari, di elettrotecnica! I nominali 230 V della rete domestica sono molto pericolosi! Quindi pensaci bene prima di metter mano all'impianto. Forse è meglio che tu ti rivolga ad un elettrecista professionista. I danari che spenderai saran ben spesi se eviterai di causare danni alle cose o, peggio, alle persone.Una "scossa" da 230 V può essere anche irreparabile ! Modificato: 12 gennaio 2011 da Livio Orsini
alexzx Inserita: 12 gennaio 2011 Autore Segnala Inserita: 12 gennaio 2011 (modificato) Rileggendo adesso le risposte di Maurizio e di Livio ho capito.Grazie mille!!!E' meglio che metta il contatto (proveniente dalla valvole) in serie alla fase o al neutro che alimentano il relè? Grazie ancora Alessandro Modificato: 12 gennaio 2011 da alexzx
Livio Orsini Inserita: 12 gennaio 2011 Segnala Inserita: 12 gennaio 2011 E' meglio che metta il contatto (proveniente dalla valvole) in serie alla fase o al neutro che alimentano il relè?Le interruzioni è sempre meglio farle sulla fase.
archimede72 Inserita: 12 gennaio 2011 Segnala Inserita: 12 gennaio 2011 Ti procuri un relè con due contatti di scambio o con due contatti NO separati. Il contatto NC del termostato ambiente lo metti in serie alla bobina del relè, in modo da interroperne l'alimentazione. Quando il termostato amiente chiude il contatto il relè è alimentato e i du contatti NO si chiudono, uno darà il consenso alla caldaia e l'altro alla stufa a pellets.Personalmente ho fatto questi collegamenti diverse volte. Premesso che ho sempre utilizzato relè finder da inserire nell'apposito zoccolo con aggancio DIN, utilizzando relè a 220V ho notato chei contatti di alimentazione della bobina sono collocati in basso rispetto al corpo relè, come pure il contatto comune, mente i contatti NC e NO sono in alto. Ora in particolare il contatto COM è pericolosamente vicinissimo al contatto bobina, quindi potrebbe accadere magari durante il montaggio che una fase mi va a finire sul contatto TA della caldaia, e in tal caso ho paura che la scheda caldaia faccia una brutta fine.Per tal motivo in tali casi ho preferito trasformare il tutto da 220 a 12Vac, portando così al termostato ambiente e quindi alla bobina relè solo 12 Vac... (fra l'altro non tutti i termostati ambiente tollerano 220 V...)Sarà forse una precauzione eccessiva, ma finché non trovo un relè 220V con bobina da una parte e contatti di scambio TUTTI dall'altra, farò sempre così...
Livio Orsini Inserita: 12 gennaio 2011 Segnala Inserita: 12 gennaio 2011 (modificato) ma finché non trovo un relè 220V con bobina da una parte e contatti di scambio TUTTI dall'altra, farò sempre così...Se usi relè non zoccolati, ma con montaggio diretto su guida DIN (tipo industriale) non hai questo problema. Sono però decisamente più costosi. Modificato: 12 gennaio 2011 da Livio Orsini
archimede72 Inserita: 12 gennaio 2011 Segnala Inserita: 12 gennaio 2011 relè non zoccolati, ma con montaggio diretto su guida DIN (tipo industriale)Grazie Livio.Mi sai indicare un link opportuno per visionare l'oggetto e darmi un'idea del prezzo?
Del_user_127832 Inserita: 12 gennaio 2011 Segnala Inserita: 12 gennaio 2011 i contatti di alimentazione della bobina sono collocati in basso rispetto al corpo relè, come pure il contatto comune, mente i contatti NC e NO sono in alto. Ora in particolare il contatto COM è pericolosamente vicinissimo al contatto bobina, quindi potrebbe accadere magari durante il montaggio che una fase mi va a finire sul contatto TA della caldaia, e in tal caso ho paura che la scheda caldaia faccia una brutta fine.Mah, se hai cura ad eseguire i collegamenti (come ovviamente va fatto) in assenza di tensione, io non ci vedo particolare pericolo, una volta serrati i conduttori nei rispettivi morsetti chi vuoi che li muova? Poi ognuno...saluti
magoxax Inserita: 12 gennaio 2011 Segnala Inserita: 12 gennaio 2011 A quanto detto da Attilio aggiungo solo che se sbucci i fili "quanto basta" (ebbene si, sono pudibondo; non tollero la vista del rame nudo sui relè) non vedo come potrebbero esserci "contatti accidentali".Mi sai indicare un link opportuno per visionare l'oggetto e darmi un'idea del prezzo?basta una ricerchina su google con parola chiave teleruttore.
archimede72 Inserita: 12 gennaio 2011 Segnala Inserita: 12 gennaio 2011 Mah, se hai cura ad eseguire i collegamenti (come ovviamente va fatto) in assenza di tensione, io non ci vedo particolare pericolo, una volta serrati i conduttori nei rispettivi morsetti chi vuoi che li muova?Infatti è un pò una sega mentale...Però basta un filino di rame non visto (la vista comincia a scarseggiare) che mi va a toccare dove non deve e non appena do tensione... boombasta una ricerchina su google con parola chiave teleruttore.Non è così semplice. Ho usato qualche volta teleruttori ABB, ed anche questi hanno la bobina di eccitazione vicino ai contatti.
magoxax Inserita: 12 gennaio 2011 Segnala Inserita: 12 gennaio 2011 Due consigli.Uno banale:Però basta un filino di rame non vistoSe proprio sei terrorizzato dall' idea dei filini di rame usa i puntalini o i capicorda a forcella.Uno più serio.(la vista comincia a scarseggiare)Fai come me; un bel paio di occhiali e risolvi. Dico "consiglio serio" in quanto quando andai dall' oculista, mi fece una parte che mi spettinò. (e ti garantisco che per spettinarmi ce ne vuole)Disse che se avessi continato a "strizzare gli occhi" per mettere a fuoco, avrei aumentato il molto il rischio di distacco di retina.Quindi.... perchè rischiare.
alexzx Inserita: 12 gennaio 2011 Autore Segnala Inserita: 12 gennaio 2011 Bene, ora che ho capito mi viene un altro dubbio.Livio mi hai detto che solitamente le interruzioni si fanno sulla fase e effettivamente avevo letto qualcosa in proposito. Però in questo caso andrei a mettere la fase in serie a uno dei fili che arrivano dalle valvole di zona (più precisamente dagli attuatori elettrotermici posizionati sulle valvole). Mandando così la fase ai microinterruttori degli attuatori.Non è meglio che lo metta in serie col neutro? Cosi per lo meno ai microinterruttori arriva il neutro.E' uno scrupolo inutile?GrazieCiaoAle
Del_user_127832 Inserita: 12 gennaio 2011 Segnala Inserita: 12 gennaio 2011 All' inizio parlavi di contatto pulito, da qualche parte troverai la tensione massima ammissibile del contatto in questione, la stessa deve essere anche per gli attuatori se il contatto passa attraverso di essi. In questi casi, normalmente una tensione di 230V è pienamente accettabile, ad ogni modo controlla per scrupolo.saluti
alexzx Inserita: 12 gennaio 2011 Autore Segnala Inserita: 12 gennaio 2011 Della caldaia non trovo documentazione, nella documentazione della stufa invece trovo questo:IMPORTANTE:Nel caso di abbinamento con caldaia a gas, prima del collegamento ai morsetti 24 26 (contatto "pulito") della scheda elettronica verificareche ai capi dei due fili provenienti dalla caldaia a gas e dal suo termostato ambiente non ci sia tensione di rete 230V per evitare gravi dannialla scheda elettronica della stufa.Il termostato ambiente della caldaia a gas deve essere del tipo con contatto di scambio "pulito" (privo cioè di potenziale elettrico).Però a questi morsetti arriverebbero i contatti puliti che escono dal rele quindi dovrebbero essere privi di tensione giusto?Agli attuatori invece arriverebbe la fase (o il neutro a scedonda di cosa utilizzerò) della 220v.Gli attuatori lavorano a 220v e in caso di tensione hanno un microinterruttore che chiude il contatto.CiaoAle
Del_user_127832 Inserita: 12 gennaio 2011 Segnala Inserita: 12 gennaio 2011 (modificato) Credo che non ti sia ancora del tutto chiaro il concetto di contatto pulito, se così fosse vediamo di fare chiarezza:Quando il contatto (che sia in scambio, NO o NC) non è interessato dalla tensione di funzionamento del dispositivo ad esso associato (che sia un termostato, un relè o qualsiasi altro componente) si parla di contatto pulito, questo non vuol dire che sul comune (morsetto COM, che deve sempre essere presente in contatti di questo tipo) io non possa portare comunque un potenziale "X", l'unica condizione è rispettare i limiti di tensione (e ovviamente anche di corrente) dichiarati per tale contatto. Nei comuni contatti puliti in uso in impianti civili, spesso la tensione max. applicabile è di 250V. E' per questo motivo che con un contatto pulito puoi farci ciò che vuoi.Un esemplio di un contatto non pulito, è quello di un relè passo passo a tre morsetti.saluti Modificato: 12 gennaio 2011 da Attilio Fiocco
Livio Orsini Inserita: 12 gennaio 2011 Segnala Inserita: 12 gennaio 2011 Ho usato qualche volta teleruttori ABB, ed anche questi hanno la bobina di eccitazione vicino ai contatti.A parte la terminologia (sono decenni che è stato abolito il termine "teleruttore", il termine corretto è "contattore"), non vedo come tu possa avere problemi di isolamento con i morsetti dei relè e dei contattori. Credo che bisogna proprio sforzarsi per avere un cc tra alimentazione bobina e contatto di lavoro. Oramai tutti i relè e i contattori sono con protezione IP20 sui morsetti per cui la separazione c'è ed è efficace contro i "filapperi".Comunque se t'interessa quel tipo di relè, li trovi anche sui cataloghi Gweiss, Finder, Phoenix, Cabur, etc.
attilio bonati Inserita: 10 gennaio 2021 Segnala Inserita: 10 gennaio 2021 In casa ho 9 ventilconvettori che non si spengono con la caldaia e buttano aria fresca. Ho un termostato ambiente che aziona la caldaia, vorrei, quando si ferma la caldaia, vorrei fermare anche i ventilconvettori, come posso fare, grazie
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