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Punto Di Ricarica Auto Elettrica


jumpjack

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Vorrei creare nel mio posto-auto condominiale un punto di ricarica per l'auto elettrica.

"Geometricamente" è semplice perche' il contatore è distante un metro.

Ma elettricamente?

Che cavi dovrei usare?

Che presa?

Che accorgimenti in genere?

Non voglio comprare una colonnina di ricarica da 2.000 euro...

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Carlo Albinoni

Mmmmm, se ti accontenti usa una Schuko cablata come da regole generali.

Il cavo viene fornito dal costruttore di veicoli.

E' probabile che prima o poi questa modalità di ricarica verrà proibita, ma intanto si usa.

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E' probabile che prima o poi questa modalità di ricarica verrà proibita, ma intanto si usa.

Perchè mai dovrebbero proibirla?

Cos'è un'altra genialata euroburocratica?

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Carlo Albinoni

Innanzitutto perchè è limitata a 16 A.

Secondo perchè non funzionano le funzioni di dialogo fra vettura e stazione di ricarica.

Tuttavia, visto che in Italia e in Europa, verranno realizzati contratti di fornitura per EV con tariffe speciali più convenienti (per esempio, per i progetti pilota A2A ed Enel, forfait 25 eur/mese e ricarichi quanto vuoi), è facile che questo tipo di ricarica vada "fuori mercato" da sola.

Si utilizzerà solo per ricariche occasionali o di emergenza.

Casomai i fornitori si dovranno difendere da tutti quelli che escogiteranno trucchi per alimentare dalla presa EV tutte le altre utenze.

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Carlo le tue ultime argomentazioni sono più che valide, ma non sono una ragione di proibizione.

Innanzitutto perchè è limitata a 16 A.

Questo comporta solo un allungamento dei tempi di ricarica.

Secondo perchè non funzionano le funzioni di dialogo fra vettura e stazione di ricarica.

Se il costruttore ha previsto, fornendo l'apposito cavo, la possibilità di ricarica da una normale presa di corrente 230 V, significa che hga stabilito che non ci sono controindicazioni.

Bisogna sempre considerare la situazione in cui ci si trovi con batteria scarica e si abbia a disposizione solo una normale presa di corrente. Già un veicolo elettrico soffre di autonomia limitata, se poi si complica anche la ricarica...

Tuttavia, visto che in Italia e in Europa, verranno realizzati contratti di fornitura per EV con tariffe speciali più convenienti (per esempio, per i progetti pilota A2A ed Enel, forfait 25 eur/mese e ricarichi quanto vuoi), è facile che questo tipo di ricarica vada "fuori mercato" da sola.

Un conto è non usare questo tipo di ricarica perchè meno conveniente, altro è proibirlo! Ci son gia troppe proibizioni stupide che non si sente certo al necessità di una nuova.

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Carlo Albinoni
Se il costruttore ha previsto, fornendo l'apposito cavo, la possibilità di ricarica da una normale presa di corrente 230 V, significa che hga stabilito che non ci sono controindicazioni.

Le funzioni di dialogo fra autovettura e stazioni di ricarica comprendono anche funzioni di sicurezza.

Principalmente:

- controllo permanente del collegamento del PE

- controllo del corretto collegamento del cavo ed energizzazione della presa solo su consenso del VE.

E' opinione "diffusa" che queste funzioni siano, se non necessarie, comunque raccomandabili.

Ovviamente ciò va anche considerato distintamente in base ai diversi possibili ambienti:

- pubblica via

- giardino privato

- giardino condominiale

etc

INOLTRE, le prese domestiche non sono uguali dappertutto!!!! le condizioni di installazione (sezione dei cavi, protezione da sovracorrente,..) variano a seconda delle norme locali (se si rispettano le norme!) oppure dalle consuetudini. Secondo alcuni studi, le prese Schuko, se utilizzate permanentemente alla loro corrente nominale e se soggette a frequenti inserzioni/disinserzioni (magari sotto carico), come avverrebbe con la ricarica dei VE, comporterebbe una rapida usura delle prese stesse con perdita delle caratteristiche di sicurezza.

In alcuni paesi, addirittura, si usano degli orribili adattatori per le spine Schuko, con una scritta "MAX 1500 W" il cui rispetto è lasciato alla buona volontà dell'utilizzatore non addestrato!!!!!

Per tutti questi motivi, si ritiene che sia meglio limitare l'uso della presa comune alle ricariche occasionali.

A queste argomentazioni tecniche oggettive, si aggiungono quelle commerciali.

Comunque è.... un argomento molto discusso!

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Secondo alcuni studi, le prese Schuko, se utilizzate permanentemente alla loro corrente nominale e se soggette a frequenti inserzioni/disinserzioni (magari sotto carico), come avverrebbe con la ricarica dei VE, comporterebbe una rapida usura delle prese stesse con perdita delle caratteristiche di sicurezza.

Questo si puo' risolvere facilmente con un "safe", una presa aggiuntiva intermedia: in elettronica si usa per proteggere il connettore "vero" quando bisogna fare centinaia o migliaia di connessioni e riconnessioni per fare test: quando il connettore aggiuntivo da 4 soldi si rompe, lo cambi e buonasera.

Cosa significa PE e VE?

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Carlo Albinoni
Questo si puo' risolvere facilmente con un "safe", una presa aggiuntiva intermedia

Esistono, da anni, soluzioni ad hoc per i VE.

Quindi:

- o usi una presa comune che già esiste

- o tanto vale andare verso le soluzioni specifiche sviluppate apposta.

Tieni anche conto che l'utente non addestrato è "fesso" per definzione e con le prese domestiche (adattori, ciabatte etc) si vedono cose incredibili.

PE: conduttore di protezione (il giallo verde)

VE o EV: veicolo elettrico

Modificato: da Carlo Albinoni
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  • 3 months later...
Carlo Albinoni

Dovresti trovarli sulla documentazione dei costruttori.

Ecco i principali formati previsti per i connettori EV.

Yazaki (tipo 1 IEC).

Solo monofase, in uso in Giappone e USA (ma si può trovare in Europa come connettore sul veicolo).

Mennekes (tipo 2 IEC)

Trifase utilizzabile anche monofase. E' sostenuto da buona parte dei costruttori europei di veicoli.

Scame (tipo 3 IEC)

Trifase. Ultimo arrivato, è sostenuto da buona parte dei costruttori europei di materiale elettrico sotto la EV Plug Alliance.

Entro l'anno dovrebbe essere scelto fra Mennekes e Scame quello che diventerà il connettore ufficiale europeo per le stazioni di ricarica (di per sé sul veicolo il costruttore può mettere quello che vuole).

A questi si aggiungono alcuni connettori EV nazionali ancora in uso, come per l'Italia la Scame monofase (della quale la Scame trifase è una estensione).

Sulle colonnine che si trovano in Italia è probabile che si trovino la Mennekes e la Scame monofase.

Guardando più lontano, esiste un connettore giapponese per la ricarica in DC (Chademo) e recentemente l'Audi ha presentato un connettore universale AC + DC.

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Carlo Albinoni

Si tratta della Yazaki nippo-americana.

In Europa si vedrà solo su qualche veicolo, non sulle colonnine.

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Il futuro standard europeo sarà IEC 62196-2 ?

http://www.vda.de/de/downloads/926/?PHPSES...ld3mcjee6e7fbq4

http://en.wikipedia.org/wiki/IEC_62196

Prodotti SCAME:

http://www.scame.com/it/prodotto/ser/libera.asp

Modo di ricarica 2:

Il collegamento di un veicolo elettrico alla rete elettrica in c.a. usando, lato rete, prese standardizzate, monofasi o trifasi, e utilizzando la fase (o le fasi), il neutro, il conduttore di protezione e con l'aggiunta di funzioni di controllo interposte tra il veicolo elettrico e la spina o la scatola di controllo come specificato al punto 6.4. La scatola di controllo deve essere inserita sul cavo a non oltre 0,3 m dalla spina o dall'EAVE.

libera04.jpg

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Carlo Albinoni

C'è una bella guerra in corso!

Sicuramente lato veicolo una delle più utilizzate sarà la Mennekes, ormai già scelta da diversi costruttori europei.

Non ha comunque molta importanza il connettore sul veicolo, visto che il veicolo sarà dotato del cordone corretto.

Lato stazione di ricarica sono in lizza come formato "europeo" la Mennkes e la Scame trifase.

In realtà è possibile che non vengano bandite le altri esistenti.

Per esempio la "vecchia" Scame monofase, che va benissimo per esempio per gli scooter.

A tutte queste si aggiungono le prese comuni, sia domestiche (Schuko) sia industriali (IEC 309), che - almeno per la ricarica privata - potrebbero essere usate ugualmente.

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Carlo Albinoni
Il futuro standard europeo sarà IEC 62196-2 ?

Questa è la Mennekes, uno dei due formati in guerra.

PS la foto si riferisce alla Scame monofase, quella in uso in Italia da circa 10 anni.

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Ho provato a cercare "caricabatterie iec62196" ma non trovo niente di utile...

Il mio caricabatterie che si attacca alla 220 ha lo stesso ingresso che si trova sui PC, quello a cui si attacca il cavo coi 3 poli rettangolari non in linea. Dite che esistono connettori che hanno da una parte una 62196-2 e dall'altra quel connettore triangolare? Immagino che nel mezzo dovrebbe esserci un po' di elettronica..

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Carlo Albinoni
Ho provato a cercare "caricabatterie iec62196" ma non trovo niente di utile...

La IEC 62196 è la norma delle prese per EV.

La IEC 62196-1 contiene i requisiti generali (funzionali e di sicurezza).

La IEC 62196-2 conterrà (non è ancora pubblicata) le specifiche dei vari formati (quelli che citavo prima).

Quindi è difficile che si trovi un "caricabatteria" sotto questa denominazione.

Quello che può trovare sarà il cavo con il modulo di controllo (ICCB In Cable Control Box) che permetterà di ricarica una vettura con una presa EV da una presa qualunque (Schuko o industriale).

Dovrebbe essere destinato alle ricariche occasionali o di emergenza e, si spera, verrà dato in dotazione con la vettura.

Un po' di informazioni si trovano qui (fa riferimento solo il formato di presa che promuove questo costruttore, che è il Mennkes tipo 2 IEC, ma i concetti sono di validità generale).

I connettori per PC non c'entrano!

Modificato: da Carlo Albinoni
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  • 2 months later...

Scusate, tornando al discorso di questa spina...

Una volta che ho trovato lo schema elettrico, come faccio a capire quale contatto della spina corrisponde ai contatti indicati nello schema elettrico?!? Il pilota è il contatto piccolo, ma qual è la fase, quale la terra e quale il neutro?

http://www.scame.com/doc/ZP00509-I-4.pdf

http://www.scame.com/doc/info_ser/LIB-GB-10.pdf

Modificato: da jumpjack
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