Filippo.Corazza Inserito: 19 aprile 2011 Segnala Share Inserito: 19 aprile 2011 Salve a tutti,sto realizzando il progetto di un impianto elettrico per un laboratorio pasticceria e per problemi legati a black-out dell'ENEL, sarà installato un G.E. da circa 50 KVA.Inoltre il proprietario ha un UPS a batterie inutilizzato, che vorrebbe usare per l'illuminazione in quel breve intervallo di tempo che intercorre dal black-out fino alla commutazione sul G.E.I dati:[*] G.E. con motore diesel, con alternatore sincrono da 45 KVA col neutro-centro stella a terra nell'alternatore;[*] il G.E. mi offre una presa CE da 63 A con 3P+N+T e protezione magnetotermica differenziale integrata;[*] L'impianto elettrico in funzionamento ordinario utilizza il sistema TT;[*] la casa produttrice mi offre già un quadro di commutazione.[*] vorrei usare il piccolo UPS per l'illuminazione, nella fase del transitorio, da rete a gruppoOra, i miei dubbi sono questi:[*] è meglio collegare il neutro del gruppo ad un suo dispersore ed avere (nel funzionamento in emergenza) un impianto TN oppure collegarlo allo stesso dispersore del resto dell'impianto elettrico ed avere anche nel funzionamento in emergenza, un sistema TT?[*] la linea che esce dal gruppo ha una sua protezione magnetotermica differenziale ma il tecnico della casa costruttrice, mi diceva che nell'80% dei casi la gente lo toglie; voi che mi consigliate? Perchè non dovrei proteggere la linea che va dal gruppo al quadro di commutazione?[*] l'UPS di piccola taglia di cui sopra, mi può creare dei problemi nell'alimentazione in emergenza?[*] la massa del quadro di commutazione va collegata a quale impianto di terra? del gruppo o dell'impianto elettrico?Grazie mille! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Microchip1967 Inserita: 19 aprile 2011 Segnala Share Inserita: 19 aprile 2011 Ora, i miei dubbi sono questi:[*] è meglio collegare il neutro del gruppo ad un suo dispersore ed avere (nel funzionamento in emergenza) un impianto TN oppure collegarlo allo stesso dispersore del resto dell'impianto elettrico ed avere anche nel funzionamento in emergenza, un sistema TT?Se vuoi garantirti un funzionamento corretto degli apparati elettronici (oltre a non avere problemi con i differenziali), tu suggerisco di collegare il centro stella del generatore alla terra esistente.In questo modo anche il differenziale a bordo potrà svolgere al meglio la sua finzione[*] la linea che esce dal gruppo ha una sua protezione magnetotermica differenziale ma il tecnico della casa costruttrice, mi diceva che nell'80% dei casi la gente lo toglie; voi che mi consigliate? Perchè non dovrei proteggere la linea che va dal gruppo al quadro di commutazione?Veramente in alcuni casi viene aggiunto il differenziale (anche perchè spesso la corrente di cc di questi generatori è piuttosto bassa e non si riesce ad eseguire il coordinamento con i MT.[*] l'UPS di piccola taglia di cui sopra, mi può creare dei problemi nell'alimentazione in emergenza?Dipende dal tipo di ups.Se è un on-line doppia conversione, non dovresti avere problema.Ma personalmente preferisco piazzare delle lampade autonome nei punit strategici (si sa mai che il generatore non parta), oltre al fatto che la mancanza d'ìlluminazione puo' creare situazioni di pericolo.Piu' che un UP servirebbe un CPS.Occhio anche ai tempi di commutazione[*] la massa del quadro di commutazione va collegata a quale impianto di terra? del gruppo o dell'impianto elettrico?La massa del quadro di commutazione va collegata al collettore di terra, su cui attesterai poi il neutro proveniente dal generatore con un cavo, e con un'altro collegherai la carcassa stessa del generatore.Mi racomando le prove periodiche di funzionamento, sia a vuoto che a carico Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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