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Aprire Una Ditta Di Installazione


DomusElettrica

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Ciao a tutti, vorrei un consiglio. Da anni, anche se non lavoro nel settore, mi appassiona la domotica e l'impiantistica civile.

Vorrei, finalmente, potermi dedicare a questa attività. Aprirei una ditta con responsabilità Tecnica affidata al mio socio.

Abbiamo già la certezza di avere del lavoro (piccoli quadri da cablare) che anche se poco, costituisce un inizio.

Il consiglio che vi chiedo è questo Cosa faccio ???? :unsure::unsure::unsure: mi butto oppure no? Com'è il mercato degli impianti in questo momento, è propro coì negativo ? Può essere corretto, secondo voi, non abbadonare completamente il mio lavoro, per il momento ?

grazie a tutti

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Del_user_127832
Com'è il mercato degli impianti in questo momento

Non so a livello nazionale, ma dalle mie parti in una sola parola è... saturo!

Se hai un lavoro che ti permette di sostentarti, ti direi di tenertelo stretto.

Ovviamente queste sono considerazioni a carattere personale.

Buona fortuna

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il problema è che svolgendo un lavoro che non mi piace..... sono un pò saturo anch'io :wacko: (non sono + un ragazzino)

L'unica ( mi rendo conto che non è cosa da poco di questi tempi) certezza è, per ora, lo stipendio, ma rimane sempre un idea fissa che mi piacerebbe realizzare.

Di sicuro non vorrei saltare nl buio lasciando una certezza per l'incertzza, quindi lascerei il mio lavoro gradualmente.

grazie per avermi risposto

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unattimoesonosubitodalei

La concorrenza è tanta.

Se poi siete in due, tieni conto che dovete tirare fuori due stipendi decenti,

se no tanto vale tenersi stretto il posto fisso di qualsiasi genere.

Lo so che sono parole che si scontrano contro tanto entusiasmo,

ma con il solo entusiasmo poi non si pagano tutte le tasse, inps, inail, ecc. :(

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Del_user_127832
La concorrenza è tanta.

E soprattutto non sempre è... le(g)ale :)

Non da sottovalutare il discorso del giro di clientela, che porta poi al passa-parola che garantisce quel minimo di entrate quasi certe,

partire senza questo è un' handicap in più.

Di fatto però non capisco come puoi attuare questa strategia?

quindi lascerei il mio lavoro gradualmente.

se prendi i primi lavori, quando vai a farli? Dopo l'orario di lavoro, il sabato e la domenica? O puoi godere di flessibilità/aspettativa?

Io ti consiglio di valutare bene ogni scelta.

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il passaggio graduale sarebbe anche di passare a collaboratore con partita iva naturalmente dipende dal rapporto con il datore di lavoro e da come gli stanno andando gli affari (se è un po' in crisi conviene anche a lui) ...

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ho la possibilità fortunatamente di avere aspettativa/flessibilità/part-time

Il passa-parola già ci sarebbe in parte, ho avuto per un paio d'anni un negozio di materiale elettrico ed alcune persone mi contattano ancora, purtroppo ora non posso aiutarle..

Il mio responsabile tecnico sarebbe "associato in partecipazione" e anche lui ha la possibilità di usufruire di aspettativa.

secondo voi, la domotica è una possibilità concreta ?

ciao

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unattimoesonosubitodalei

La cosa da verificare bene con il commercialista è che se il tuo socio, cioè l'associato (tu saresti l'associante),

essendo dipendente di una ditta possa,

durante l'aspettativa per motivi personali, svolgere l'incarico di RT.

Infatti per il RT è preclusa ogni altra attività di qualsiasi genere, compreso il lavoro dipendente.

Questo discorso, vale ancor di piu'se la vostra ditta dove lavora il RT fosse una ditta di installazione, e quindi andreste a fare concorrenza alla ditta stessa.

La CCIAA potrebbe anche sospendere l'incarico del RT, fino a che non si licenzia dalla ditta.

Informatevi bene alla CCIAA e con il commercialista. <_<

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hai ragione :senzasperanza: , è proprio per questi motivi che ho un incontro nei prox giorni con la camera di commercio.

vedi altre soluzioni per la nomina del responsabile tecnico ? io vorrei un RT che mi possa aiutare, che mi sia di supporto (tecnico)

Non è possibie nominare un ing o perito di uno studio professionale? conoscete delle forme di collaborazione con imprese del settore?

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unattimoesonosubitodalei

Purtroppo il discorso delle imcompatibilità lavorative del RT, c'è sempre stato, ma dall'introduzione dela 37/08, la cosa è diventata ancora piu' ristrettiva. :unsure:

Il RT può fare solo il ...RT.

Comunque sia da sempre il RT lo si poteva fare solo ed esclusivamente per una ditta sola.

Se no chissà quanti professionisti sarebbero RT di infinite ditte d'installazione, con il risultato di un carente controllo della qualità del lavoro e quindi di sicurezza.

In pratica , il legislatore, ha voluto creare uno stretto vincolo fra RT associato e associante, in modo che l'operato fosse il piu' possibile eseguito a regola d'arte e nel rispetto delle norme.

Comunque vai a parlare in CCIAA e vedi cosa ti dicono, ricordati che siamo in Italia, e spesso la stessa problematica viene affrontata in modo leggermente diverso da zona a zona.

Modificato: da unattimoesonosubitodalei
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