giobbe1970 Inserito: 13 ottobre 2011 Segnala Inserito: 13 ottobre 2011 Salve,ho uno scadabagno elettrico che vorrei pilotare con una scheda logica...Potrebbe succedere che lo scaldabagno venisse accesso e spento ogni 5 minuti per qualche ora....Questo potrebbe in qualche modo danneggiare la resistenza??GrazieGiobbe
unattimoesonosubitodalei Inserita: 13 ottobre 2011 Segnala Inserita: 13 ottobre 2011 (modificato) Ciao, sicuramente lo schock termico continuo che subisce la resistenza, dovuto a riscaldamento e poi raffreddamento, non penso sia un toccasana per la durata della serpentina. Però sarebbe tutto da verificare.La cosa però mi incuriosisce molto. Per quale motivo faresti questo, se lo vuoi dire? Modificato: 13 ottobre 2011 da unattimoesonosubitodalei
giobbe1970 Inserita: 13 ottobre 2011 Autore Segnala Inserita: 13 ottobre 2011 Vi svelo l'arcano...avendo un impianto fotovoltaico ho predisposto l'accensione del boiler al superamento di una certa produzione.Nelle giornate nuvolose si potrebbero verificare continui accendi e spegni.Ho impostato l'intervallo a 5 minuti per evitare grossi problemi...pensate sia sufficiente?GrazieGiobbe
tony69 Inserita: 13 ottobre 2011 Segnala Inserita: 13 ottobre 2011 se hai lo scambio sul posto non capisco quali siano i grossi problemi che dici.
giobbe1970 Inserita: 14 ottobre 2011 Autore Segnala Inserita: 14 ottobre 2011 forse non mi sono spiegato bene....lo scaldabagno è pilotato per accendersi solo da una certa produzione per ottimizzare l'autoconsumo.Quindi mi preoccupavo se le accensioni brevi e continue di una giornata nuvolosa potrebbero creargli problemi.SalutiGiobbe
omaccio Inserita: 14 ottobre 2011 Segnala Inserita: 14 ottobre 2011 Bè, se riesci a pilotare la resistenza al superamento di una certa potenza utile istantanea tutto di guadagnato, che poi l'accensione sia frequente alla resistenza importa poco!se hai lo scambio sul posto...Se hai lo scambio sul posto del nuovo conto energia (dopo il 2009) se consumi più di quello che produci lo paghi, quindi non penso che in una giornata di pioggia o nuvoloso hai la certezza che quello che produci ti basta per autoconsumo.Comunque rimane un dato di fatto certo che: io non sprecherei mai "energia pregiata" per bruciarla su una resistenza!Se sei stato in grado di pilotare il tuo scaldabagno al superamento di una certa soglia di surplus energetico, tanto vale provare a farlo con un boiler termopompa, a parità di energia termica ottenuta avrai speso 1/3 di energia elettrica!
omaccio Inserita: 14 ottobre 2011 Segnala Inserita: 14 ottobre 2011 Bè, se riesci a pilotare la resistenza al superamento di una certa potenza utile istantanea tutto di guadagnato, che poi l'accensione sia frequente alla resistenza importa poco!se hai lo scambio sul posto...Se hai lo scambio sul posto del nuovo conto energia (dopo il 2009) se consumi più di quello che produci lo paghi, quindi non penso che in una giornata di pioggia o nuvoloso hai la certezza che quello che produci ti basta per autoconsumo.Comunque rimane un dato di fatto certo che: io non sprecherei mai "energia pregiata" per bruciarla su una resistenza!Se sei stato in grado di pilotare il tuo scaldabagno al superamento di una certa soglia di surplus energetico, tanto vale provare a farlo con un boiler termopompa, a parità di energia termica ottenuta avrai speso 1/3 di energia elettrica!
giobbe1970 Inserita: 14 ottobre 2011 Autore Segnala Inserita: 14 ottobre 2011 (modificato) Grazie per la risposta...Quello che dici e giusto, però fatti un po di conti a me va bene così anche se è poco ortodosso usare l'energia per una resistenza.comunque nelle giornate in cui il sole non c'è uso la caldaia a metano.SalutiGiobbe Modificato: 14 ottobre 2011 da giobbe1970
gian65 Inserita: 8 febbraio 2012 Segnala Inserita: 8 febbraio 2012 Ciao, ho pensato anche io la stessa cosa: dopo aver valutato come far "accendere" la resistenza nell'accumulo di ACS (l'inverter purtroppo non ha una uscita che segnali la potenza istantanea) ho pensato di mettere un rele comandato da una sonda di luminosità da mettere a fianco dei pannelli sul tetto e tarare in maniera che il relé scatti al superamento della produzione FV pari almeno alla potenza della resistenza. Questo perché di giorno non sono in casa e quindi i consumi sono al minimo e riverso tutta l'energia del FV in rete. Come hai risolto invece tu?
giobbe1970 Inserita: 8 febbraio 2012 Autore Segnala Inserita: 8 febbraio 2012 (modificato) Neanch'io ho l'uscita apposita dell'inverter perchè il Power One PVI6000 non la tiene.Uso un programma linux che mi fa da logger web aggiungendo una scheda relè usb opportunamente configurata mi accende il boiler quando la produzione dell'impianto supera i 2Kwh.In alternativa puoi usare un relè crepuscolare da regolare per bene, ma avrai comunque meno precisione...Se ti può servire qui trovi tutte le informazioni sul logger che uso... http://www.energeticambiente.it/tecnica-co...pen-source.htmlSalutiGiobbe Modificato: 8 febbraio 2012 da giobbe1970
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