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Impianto Per Riscaldamento Elettrico


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Ho di recente acuisito un appartamento per vacanze, dotato di impianto di riscaldamento elettrico.

L'appartamento ha circa 50 anni, gli impianti sono quelli originali, in più è stato aggiunto un impianto "volante" (eseguito con piattine di diversa sezione) per i termosifoni elettrici. L'impianto non è dotato di terra (ma esiste presso il contatore un cavo di terra realizzato a norma). Premesso che sono cosciente di come la situazione non sia delle migliori, e premesso che è prevista una ristrutturazione generale, ma non prima di un paio d'anni, volevo fare alcuni interventi per rendere la situazione "accettabile" (benché non a norma , ma per lo meno più sicura).

In particolare, volevo realizzare un impianto separato, in canaline passacavi, per i termosifoni e per le principali utenze elettriche critiche (boiler, frigorifero, forno a microonde, presa ausiliaria per il bagno) portando anche la linea di terra.

Alcune domande, per non commettere errori macroscopici (abbiate pazienza!).

La fornitura ENEL è di 6kW. Attualmente dal contatore escono due cavi che entrano in una cassetta DIN con un differenziale e due magnetotermici. Durante l'utilizzo - benché non a piena potenza - del riscaldamento, i cavi dentro la sctola scaldavano sensibilmente (!). Vorrei pertanto affinacare a quella esistente un'altra scatola dedicata al nuovo impianto.

Domanda1. Posso aprire la morsettiera inferiore del contatore ENEL o devo utilizzare i due cavi già esistenti in uscita (di sezione adeguata, a cui attualmente sono connessi due cavi di sezione minore - che scaldavano - mediante morsetti)?

Domada2. Come organizzare questa scatola? Pensavo ad un differenziale unico in entrata (da 32A: ulteriori consigli sulle specifiche?) e poi tre magnetotermici (ciascuno da 16A) per sezionare l'impianto a valle in più parti: bagno (boiler, termosifone, presa ausiliaria); cucina (frigorifero, termosifone, forno a microonde); resto della casa (4 termosifoni).

Domanda3. In questo modo, però, al terzo magnetotermico sarebbero collegati carichi superiori alla portata (5800W): d'altra parte, non potrei mai usarli contemporaneamente a tutta potenza, ma a metà potenza (selezionabile su tutti gli apparecchi) resto nei limiti (2900W). E' meglio comunque mettere un differenziale da 32A, oppure separarli in due da 16A?

Domanda4. Come dimensionare i cavi? Come collegarli in prossimità delle scatole di derivazione lungo le canaline (morsetti volanti o morsettiere di altro tipo, in particolare per i cavi di terra)?

Per ora penso che basti...Grazie a tutti quelli che vorranno dare consigli.

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Posso aprire la morsettiera inferiore del contatore ENEL
no... DEVI!!!!! è assolutamente necessario partire con i fili di giusta sezione, non ha senso giuntarli dopo

Come organizzare questa scatola? Pensavo ad un differenziale unico in entrata (da 32A: ulteriori consigli sulle specifiche?) e poi tre magnetotermici (ciascuno da 16A) per sezionare l'impianto a valle in più parti: bagno (boiler, termosifone, presa ausiliaria); cucina (frigorifero, termosifone, forno a microonde); resto della casa (4 termosifoni).
questa configurazione va bene se metti nelle singole stanze (bagno, cucina ecc) degli altri quadretti per dividere meglio i carichi, il boiler e il termosifone sotto lo stesso MT non è il massimo

Domanda4. Come dimensionare i cavi?
se i tratti sono di lunghezza minore di 25m usa il metodo della portata

Come collegarli in prossimità delle scatole di derivazione lungo le canaline (morsetti volanti...
cosa intendi per morsetti volanti?
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Innanzitutto grazie delle risposte.

Cercando un'immagine per illustrarti cosa intendevo per "morseti volanti" mi si è aperto un mondo sconosciuto! Ho scoperto che esistono cose che ho sempre desiderato, ma mai conosciuto, come quelli illustrati qui http://www.cembre.com/asp/pdf/Morsettiere_Guida_07V052.pdf

che consentono di collegare un cavo di grande dimensione (montante, ho imparato...) con altri di dimensione minori, o che esiste il concetto di "capacità di connessione" e "serraggio indiretto".

Per il dimensionamento, trattandosi di tratte brevi (i quadri sarebbero adiacenti al contatore, la lunghezza dei cavi nell'appartamento inferiore ai 15m massimo) credo di poter usare una tabella come questa http://www.oppo.it/calcoli/cavi/tabella_li...elettriche.html, in cui l'unico punto oscuro è il significato di "cavo attivo": si intende dove passa la fase? Oppure la coppia di cavi fase+neutro sono due cavi attivi? nel primo caso, in una canalina con 3 cavi (F+N+T) protetta da 32A devo usare 4mm2 mentre con 16A 1,5 mm2, giusto? E se nello stesso tratto di canalina corrono due linee devo aumentare rispettivamente a 6mm e 2.5mm2.

Riassumendo: apro la morsettiera del contatore, esco con due cavi da 6mm2, entro in un morsetto che mi consente di uscire con due coppie ancora da 6mm2 e vado ai due quadri principali: quello esistente e quello nuovo, in entrambi entrando nel differenziale.

A valle dei magnetotermici da 16A posso poi uscire con 2.5mm2. Corretto?

Non mi è chiaro invece perché mi consigli un'ulteriore quadro di separazione: in cosa dovrebbe consistere? Altri magnetotermici dedicati a boiler e calorifero? perché è opportuno separarli ulteriormente?

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credo di poter usare una tabella come questa
esatto, fai però attenzione ad usarla bene, considerando i fattori correttivi k1 e k2: k1 serve per tener conto della tempratura ambiente, trattandosi si un appartamento po poniamo =1 poichè difficilmente ci sarà una temp.amb. maggiore di 30°;

k2 invece dipende dal numero di cavi nella canalina, e quindi in sostanza dipende da te..

in cui l'unico punto oscuro è il significato di "cavo attivo": si intende dove passa la fase?
sì, nei sitemi trifase i conduttori attivi sono tre, nei sistemi monofase 2, poichè la corrente passante nella fase è la stessa passante nel neutro.

protetta da 32A devo usare 4mm2
questo è prorio quello che intendevo quando ho detto tieni conto di k1 e k2, se intendi proteggere una linea con il 32A questa deve essere da almeno 6mmq, questo perchè la portata del cavo da 4mmq diminuisce se nella canala vi sono altri cavi e scende sotto ai 32A, e dato che la portata del cavo deve essere maggiore o uguale (meglio maggiore) della corrente di intervento del MT è bene non porsi nella condizione limite.

valle dei magnetotermici da 16A posso poi uscire con 2.5mm2. Corretto?
sì, se il carico da alimentare lo permette e nel tubo vi è solo quel cavo

Altri magnetotermici dedicati a boiler e calorifero?
non solo: metti un MT da 10 (o 16)A per ogni calorifero e dei MT di portata appropriata per gli elettrodomestici della cucina, questo per non rischiare di sovraccaricare la linea e per evitare che il guasto di un apparecchio determini l'impossibilità di usare gli altri
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Scusa, ma sono un po' gnucco...

Dimensionamento cavi. Se nel canale passano tre cavi (Fase+neutro+terra) per 32A uso 6mm2, per 16A meglio usare 4 mm2. Se invece ne passano sei (due linee complete di fase+neutro+terra, almeno per un tratto) devo aumentare le sezioni? Anche se uso canaline con un setto di separazione? E per la terra, stesse sezioni o meglio sempre da 6?

Magnetotermici. Il tuo consiglio di mettere un magnetortermico per ogni apparecchio è sicuramente sicuro e pratico (per escludere apparecchi malfunzionanti), ma un po' dispendioso... Come mai nelle nostre abitazioni (a parte che non ci sono caloriferi elettrici) non c'è un MT per ogni utenza? Solo lavatrice e lavastoviglie di solito hanno un interruttore bipolare tipo I/O, ma non magnetotermico, o mi sbaglio?

Differenziale. Un solo differenziale a monte di più sezioni con relativi magnetotermici va bene? Che specifiche?

Ancora grazie

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Se invece ne passano sei (...) devo aumentare le sezioni?
sì, scorrendo verso destra nella tabella della portata postata in precedenza

Anche se uso canaline con un setto di separazione?
no, in tal caso è come se le due parti separate della canalina fossero due diverse canaline

Come mai nelle nostre abitazioni (a parte che non ci sono caloriferi elettrici) non c'è un MT per ogni utenza?
prima di tutto perchè non ci sono molti carichi di grossa potenza (vedi caloriferi) e secondo perchè chi costruisce la cas cerca di fare il minimo normativo per poterla vendere, se li vuoi paghi e te li mettono..

e poi io non ho detto un MT per ogni utenza, solo per i caloriferi e gli elettrodomestici di potenza...

Un solo differenziale a monte di più sezioni con relativi magnetotermici va bene? Che specifiche?
non molto, ma siccome, come tu hai detto, si tratta di un lavoro provvisorio metti pure un solo differenziale, di quelli da 20€, e poi quando rifarai l'impianto penserai a qualcosa di meglio, al limite, se vuoi essere più sicuro, mettine uno a parte per il bagno
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Ok, grazie di tutto mi si stanno dissipando i vari dubbi.

Adesso, dal dimensionamento e dal progetto logico, passiamo a quello realizzativo!

Pensavo di usare canaline in plastia esterne sezione rettangolare, a uno o due setti secondo le tratte.

Innanzitutto, come faccio a passare le pareti? Immagino che la soluzione "a norma" sarebbe di fare un foro grande a sufficienza per far passare l'intera canalina, senza interromperla, ma la vedo un po' difficile... Passare i fili in un foro fatto con una punta di dimensioni adeguate è accettabile? Oppure devo per forza inserire un qualche tipo di conduttura (corrugato da impianto o spezzone di tubo rigido di qualche altro tipo)?

Poi: le canaline correrebbero sulle pareti poco sotto il soffitto; dove devo scendere per posizionare una presa, come faccio? Se metto un giunto a T non credo ci stiano tre morsetti di collegamento. Devo mettere sempre una scatoletta di derivazione? Oppure scendo coi cavi e risalgo, senza giuntarli (ma in questo caso devo aumentarne la sezione per via del K2 di cui si parlava prima(oltre che raddoppiare la lunghezza dei cavi)...

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Passare i fili in un foro fatto con una punta di dimensioni adeguate è accettabile?
sì, la norma lo prevede, si chiama "cavi posati incavità di strutture", io te lo sconsiglio, specialmente se hai pareti in forati, è decisamente meglio
inserire un qualche tipo di conduttura (corrugato da impianto o spezzone di tubo rigido

Devo mettere sempre una scatoletta di derivazione?
non "devi", ma se lo fai è meglio, primo perchè risparmi cavo e secono perchè ti viene un lavoro più "pulito". In più in questo modo puoi fare come ti ho detto, mettendo al posto della scatola un centralino da 2/4 moduli din con un MT, in modo da avere una linea dorsale protetta da un interruttore "generale" per i caloriferi e vari "stacchi", di minor sezione, che raggiungono ogni singolo termosifone, con una distribuzione ad anello chiuso che garantisce una minor CDT.

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ecco, intendevo una cosa così:

calori10.jpg

dove S1 è la sezione della dorsale (calcolata in base alla potenza totale assorbita)

e S2 è la sezione degli stacchi (calcolata in base alla potenza assorbita dal singolo calorifero)

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  • 4 weeks later...

Riprendo questo argomento, perché sto procedendo nella realizzazione del progetto.

Sto pensando di inserire nell'impianto un relé pilotato da un sistema a controllo remoto per attivare alcune utenze.

Vi chiedo consigli sul tipo di relé di potenza da inserire eventualmente nel quadro elettrico generale: esistono moduli DIN di questo tipo?

Qualche osservazione generale su cose a cui fare attenzione?

Grazie

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  • 2 weeks later...
Sto pensando di inserire nell'impianto un relé pilotato da un sistema a controllo remoto per attivare alcune utenze

E' un po' troppo generica come informazione. Dovresti specificare meglio le tue necessità e la potenza.

Comunque la scelta è su due tipi di dispositivi: contattori elettromeccanici e SSR, relè allo stato solido.

Per le caratteristiche basta consultare un catalogo di un costruttore di elettromeccanica alla voce "contattori". Siemens, ABB, Moeller , Telemecanque tanto per citarne alcuni tra i più noti.

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