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Quadro Pizzeria - segnalatori


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Inserito:

Salve a tutti.

la sera scorsa in pizzeria,mentre aspettavo il turno per il ritiro,osservavo il quadro dell'impianto elettrico,di recente esecuzione.

Il quadro era servito col sistema di tensioni trifase,ed era diviso in due sotto-quadri A e B, a valle dei gruppi diff-magneto-termici (blocco unico)c'erano tre spie, luci rosse (credo fossero led).

Ho pensato si trattasse del controllo e dell'eventuale indicazione assorbimento delle singole fasi,vedi necessità di limitare lo squilibrio del sistema.

Vi chiedo,a parte se ho intuito bene,una delucidazione su questo organo situato nel quadro e possibilmente se potreste indirizzarmi su una qualche discussione o qualche link anche di altro sito che abbia per oggetto i criteri e i principi da tenere in considerazione nella progettazione e realizzazione di un impianto elettrico servito dal sistema trifase con neutro.

Ringrazio e saluto tutti.

p.s. in una delle esercitazioni proposte dall'ingegnere Pascucci,mi è capitato di svolgere l'esercizio finale inerente alle potenze

convenzionali,e dal punto di vista analitico li si ha già una risposta...mi interesserebbe,però, avere info sull'aspetto pratico di un impianto con servizio trifase (es schemi,disegni o anche trattazioni).


Inserita:

Ma non eran le comuni spie di presenza tensione che segnalano la presenza delle fasi R - S - T ?

Inserita:

Allora Tesla.

Si hai ragione ho omesso questa informazione,per essere esatti le terzine di indicatori erano due una sulla sezione del quadro superiore(le indicazioni davano quadro A e B)e una nel sottoquadro inferiore.

Sotto le tre spie superiori c'era la dicitura "dall'enel",quelle inferiori portavano le indicazioni, indici di fase, R S T.

Posso chiederti se quest'organo di indicazione sia considerato obbligatorio dalla normativa,come è definito (nome) e quali info necessarie ci si aspetterebbero...per caso eventuale

funzionamento in regime di eccessivo squilibrio del sistema impianto ?

Grazie;ciao.

Del_user_127832
Inserita: (modificato)

Spie presenza rete,

le trovi un pò ovunque sia in MT che in BT, se non ci fai troppo affidamento (può capitare, almeno su alcuni tipi che si guastino) sono anche carine a vedersi.

Se siano o meno obbligatorie, non saprei dirti, il loro scopo è di dare un' indicazione rapida per un' eventuale anomalia nell' impianto (mancanza di tensione fornitura o mancanza di una singola fase ad esempio)

Il fatto che fossero replicate, aiuta a comprendere ancora più velocemente se il problema è a monte (gestore) o a valle (utilizzatore).

Ovviamente, dopo avere visto che una spia è spenta, la prima cosa da fare è andare a verificare con un multimetro se l' indicazione è veritiera oppure no.

PS: In cabina a lavoro, delle tre spie (capacitive) sul lato MT se ne illuminano solo due (una e mezza adesso!), all' inizio quasi mi allarmai se non altro per il fatto che tutto invece funzionava a dovere.

Da li il mio non farci molto affidamento :lol:

Modificato: da Attilio Fiocco
Inserita:

Grazie Attilio.

L'intensità in più o meno di una delle tre:potrebbe dare adito a pensare che il sistema non sia abbastanza equilibrato nella distribuzione dei carichi ?

Ciao e grazie... sempre.

Inserita: (modificato)
L'intensità in più o meno di una delle tre:potrebbe dare adito a pensare che il sistema non sia abbastanza equilibrato nella distribuzione dei carichi ?

No, questo può essere dato dall'esaurirsi della lampadina al neon all'interno della spia stessa. Quando sono vicine alla loro fine vita, la luce emessa si affievolisce sempre più, fino a diventare traballante per poi quasi spegnersi. Ora con quelle a led non ci dovrebbe più essere questo problema, del tipo o è accesa o è spenta... :lol:

Modificato: da Cipone
Inserita:

Grazie anche a te Cipone.

In riferimento alla mia richiesta di info sui principi e i criteri di distribuzione dei carichi in un sistema trifase con neutro...potreste darmi una mano ?

In una qualche discussione avevo letto,correggetemi se sbaglio,che i sistemi di illuminazione in un impianto trifase sono con tutte e tre fasi in relazione,quindi comandati da un interruttore tripolare per l'appunto per evitare carichi monofasi e quindi squilibri .

In che proporzione della massima potenza che può fornire il sistema potrei prevedere carichi monofasi ?Es.prese.

Ciao.

Inserita:

Ciao Aspirante. Quello che scrivi è corretto. Bisogna distribuire i carichi sulle 3 fasi. Ma a monte si usa un interruttore tetrapolare non tripolare come hai scritto, appunto perchè risulta necessario il neutro.

Inserita:
In una qualche discussione avevo letto,correggetemi se sbaglio,che i sistemi di illuminazione in un impianto trifase sono con tutte e tre fasi in relazione,quindi comandati da un interruttore tripolare per l'appunto per evitare carichi monofasi e quindi squilibri .

In che proporzione della massima potenza che può fornire il sistema potrei prevedere carichi monofasi ?Es.prese.

Avendo una fornitura trifase, la potenza convenzionalmente prelevabile da ciascuna fase è pari ad 1/3 della potenza disponibile.

La ripartizione dei carichi monofase è quindi necessaria per ottenere il miglior sfruttamento della potenza disponibile.

Si può scegliere di realizzare esclusivamente circuiti trifase, oppure adottare uno schema misto con un certo numero di circuiti monofase e trifase (soluzione più utilizzata), altre volte si ha un interruttore generale quadripolare e tutti i circuiti a valle sono monofase.

Quest'ultimo schema (che a me non piace) è adottato in assenza di utilizzatori trifase, è il caso tipico di alcune chiese dove la maggior parte della potenza contrattuale è utilizzata per l'illuminazione e suddivisa su un elevato numero di circuiti.

In generale, si devono tener presente anche i seguenti principi:

-Una fornitura trifase per uso domestico (o simile) è conveniente per potenze impegnate di almeno 10 kW, altrimenti si hanno problemi di squilibrio con gli elettrodomestici monofase ad elevato assorbimento.

-Il motore asincrono trifase è l'unico motore a induzione degno di essere chiamato tale. Quando si può scegliere, utilizzare esclusivamente motori trifase (a parità di potenza, rendimento e coppia superiori rispetto al motore asincrono monofase e funzionamento senza condensatore).

-L'interruzione del neutro, quando vi sono almeno 2 fasi in tensione, può generare delle sovratensioni tanto maggiori quanto il carico è squilibrato. In un sistema TT o TN-S il neutro deve essere sezionato, ma in un circuito trifase non si devono inserire fusibili sul neutro (i sezionatori con fusibili 3P+N hanno un barilotto metallico sul polo di neutro, al posto del fusibile). Negli interruttori quadripolari, il contatto di neutro è progettato per essere il primo a chiudersi e l'ultimo ad aprirsi, in modo da evitare quanto detto. Nelle prese o spine CEE 3P+N+T, all'atto di inserzione si chiude prima il contatto di terra, poi il neutro e infine le fasi. Per la disinserzione vale la sequenza contraria.

Ciao :)

Inserita:
Ma a monte si usa un interruttore tetrapolare non tripolare come hai scritto, appunto perchè risulta necessario il neutro.

Si ohm lo davo per scontato...ma la tua correzione è giustissima e rimarca ancora di più il concetto...giusto essere precisi in questo campo.

Grazie anche a LB81...molto chiaro.

Ciao e grazie ancora.

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