wigliamino Inserito: 9 febbraio 2012 Segnala Inserito: 9 febbraio 2012 Buongiorno a tutti. Sono nuovo da queste parti.Vi espongo brevemente il mio quesito.Io ho un'abitazione con un contratto enel da 3kw e un impianto già protetto con il salvavita.In una delle stanze, ho attrezzato il mio laboratorio dove riparo materiale informatico. A distanza di un anno da quando ho cominciato l'attività, a monte di tutto il mio impianto della stanza, sto pensando di metterci un interruttore generale di protezione. A questo punto, sfogliando vari cataloghi della Bticino, non so cosa scegliere e cosa guardare. L'interruttore deve essere automatico (in modo che intervenga da solo quando c'è qualcosa che non va), differenziale (perchè mi piacerebbe una protezione quando si viene a contatto con qualcosa in tensione), poi logicamente l'intervento in caso di cortocircuito. Anche magnetotermico?Poi come dimensionarlo? Perchè ho il terrore di acquistare un apparecchio troppo grosso come potenza e che poi non protegga nell'ambito mio, oppure qualcosa di troppo piccolo che se collego qualcosa di più, salta.E' necessario valutare anche quanto carico ho?Attualmente la connessione degli apparecchi avviene con 5 multiprese da 8 fori 10-16A. 3 dipendono da un ups da 2400w e 2 sono collegate normalmente all'impianto. Il mio carico fuori dall'ups varia a seconda delle riparazioni (stampanti, server, notebook, ups....), ma sopratutto ho un alimentatore variabile, una stazione di saldatura e un'oscilloscopio. Qualcuno mi ha detto che esistono interruttori apposta da installare quando sono presenti apparecchi da laboratorio.Grazie anticipatamente per la collaborazione.
wigliamino Inserita: 10 febbraio 2012 Autore Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 Che tradotto in italiano, significa...?
Livio Orsini Inserita: 10 febbraio 2012 Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 Che tradotto in italiano, significa...?E' la sigla dell'interruttore, basta consultare il catalogo Ticino. Comunque trattasi di un interruttore magnetotermico differenziale, con corrente termica da 10A e corrente differenziale di 10 mA, in modo che in caso di "scossa" intervenga prima lui di quello generale della casa. Se l'assorbimento totale supera i 10 A interverrà lo sganciatore termico con il tempo previsto dalla sua curva. In caso di corto circuito interverrà lo sganciatore magnetico. Quindi con un unico componente ti proteggi dai 3 differenti tipi di guasto.
wigliamino Inserita: 10 febbraio 2012 Autore Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 Ottimo. Chiarissimo. io sono terrorizzato dal pensiero che se poi ci collego qualcosa in più salta. Posso stare tranquillo? E se ci collego un fotocopiatore?Mi avevano parlato di una serie di protezioni speciali per chi ha strumentazione elettronica. Praticamente se non ho capito male, ignorano questo genere di apparecchi.
Livio Orsini Inserita: 10 febbraio 2012 Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 La protezione si dimensiona sulla portata della linea di alimentazione. Se la sezione dei cavi che arrivano al tuo banco è tale da consentire un'intensità di corrente <= 10 A dovresti avere a monte una proteziene termica da 10 A; medesimo ragionamento per l'interruttore generale del banco. Se la linea che alimenta le prese consente una corrente massima di 10 A, la protezione termica deve essere 10 A.La buona pratica vorrebbe un coordinamento a scalare tra le varie protezioni e le varie sezioni dei cavi.In ultima anlisi con un contatore da 3.3 kW che equivale ad una corrente totale nominale di 14.3 A, un limite di 10 A per il solo banco di lavoro per me è quasi eccessiva.
wigliamino Inserita: 10 febbraio 2012 Autore Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 Puoi essere più chiaro sull'ultima analisi?e se scegliessi un 16A per stare sul sicuro?
wigliamino Inserita: 10 febbraio 2012 Autore Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 Ho fatto una ricerca sul calatogo online come "MTD B10" ma non mi ha trovato nulla, poio essere più preciso?
fa87 Inserita: 10 febbraio 2012 Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 (modificato) Ciao premetto di essere un hobbysta quindi, aspetta sempre un professionista...comunque...wigliamino+-->CITAZIONE(wigliamino)Devi fare il calcolo i=P/DELTAV cos fi = 3.3kW/230V * 0.9= 15.94 A... in realtà il risultato di livio è diverso perchè ha preso cosfi=1...comunque uindi 15.94A (ho preso cos fi=0.9, DELTA V=230V e P=3.3kW) è la massima corrente che dovrebbe circolare in tutta la tua casa...e livio dice che permettere di circolare 10A nel solo laboratorio forse è troppo (in quanto lasceresti per tutto il resto della casa neanche 6A...) capito ora? Modificato: 10 febbraio 2012 da fa87
MeM-93 Inserita: 10 febbraio 2012 Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 scusa per la risposta telegrafica ma ero di fretta; ogni precisazione è già stata fatta, aggiungo solo:Ho fatto una ricerca sul calatogo online come "MTD B10" ma non mi ha trovato nulla, poio essere più preciso?MTD significa MagnetoTermico-Differenziale, B è la curva di intervento (più adatta agli apparecchi elelttronici della comune curva C) e 10 il valore di corrente nominale dell'interruttore; per cercarlo devi andare nella sezione del catalogo dedicata ai magnetotermici differenziali e poi cercarne uno in curva B con portata 10A e intervento differenziale a 10mAe se scegliessi un 16A per stare sul sicuro?come ha ben detto fa87, non solo non da più protezione ma non serve assolutamente a niente (magnetotermicamente parlando ) in quanto la proteziona a monte linea sarà già da 16A.
fa87 Inserita: 10 febbraio 2012 Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 MeM-93+-->CITAZIONE(MeM-93)Caro Mem...non darlo per scontato...te lo dice uno che abita in una casa (ahime) con un'unica linea(sia per prese, sia luci) "protetta" dal solo differenziale 25A tipo AC 30mA...e purtroppo non ho neanche spazio nel centralino neanche nei tubi per suddividere le linee ... poi va beh...ho il contatore di casa enel che incorpora un magnetotermico..ma...capirai...è un D63...quindi...comunque ...ho appena notato una cosa
Livio Orsini Inserita: 10 febbraio 2012 Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 in realtà il risultato di livio è diverso perchè ha preso cosfi=1...Siamo in una civile abitazione, non in un laboratorio industriale. I carichi sono quasi esclusivamente resistivi. I soli carichi induttivi sono il motocompressore del frigorifero, circa 150 W dopo lo spunto, motore lavastoviglie e lavatrice son tutti motori frazionari, inoltre sono carichi saltuari. I carichi domestici principali e rilevanti sono costituiti da elementi riscaldanti cioà resistori puri o quasi. Se poi si considera l'uso di lampade a risparmio energetico queste hanno cosenphi negativo, cioè tendono a rifasare. Gli alimentatori dei PC, dei televisori e degli altri apparecchi di intrattenimento hanno alimentatori del tipo SMPS, che presentano dal lato rete un carico capacitivo, quindi cosenphi negativo.In conclusione in normale appartamento, salvo episodi transitori e di breve durata, il cosenphi è molto prossimo all'unità.Quando si eseguono i dimensionamenti è buona regola analizzare per il caso pessimo; Nel caso di contratto per uso domestico con potenza istallata di 3 kW la corrente disponibile per uso continuativo a tempo indefinito equivale a 13 A nominali.Poi è disponibile un surplus di assorbimento per un tempo limitato, il surplus è definito dal contratto.Discorso differente per le protezioni termiche. Queste devono essere dimensionate in base alla sezione della la linea che devono proteggere ed in base, eventualmente, alle prese di corrente poste a valle della linea. Se, ad esempio, ho una linea di sezione 6 mm2, ma a valle della stessa monto una presa da 10 A o proteggo la presa nelle sue immediate vicinanze con adatto interruttore auotomatico o fusibili, oppure devo proteggere tutta la linea con un limite termico di 10 A anche se la sezione dei cavi è dimensionata per correnti più che doppie.Nel caso in oggetto le mie perplessità sono non sulla protezione termica da 10 , ma sul paventato intervento della stessa per sovraccarico. Con disponibilità totale di 13 A nominali, considerare basso il limite di 10 A per una sola utenza non mi sembra molto logico. Ma questa è solo una mia opinione; tecnicamente anche una sola utenza può drenare tutta la potenza disponibile.
wigliamino Inserita: 10 febbraio 2012 Autore Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 Io attualmente ho 5 multiprese. Dalla spina dell'impianto di casa (già protetto con il salvavita generale), partono 2 fili: uno va all'ups da 2400 W al quale sono collegate 3 ciabatte; l'altro va diretto ad altre 2 ciabatte collegate in cascata. Quest'ultima è una cosa voluta perchè ho apparecchi come il compressore, l'alimentatore variabile e la stazione di saldatura che non vanno bene attaccati all'ups. Inoltre mi serve avere qualcosa che mi permetta, quando mi portano uno o 2 fotocopiatori ad esempio da riparare, di poterli collegare senza storie fuori dall'ups (perchè apparecchi laser non vanno sotto il gruppo di continuità).Per questo sto cercando una protezione "versatile" se così si può dire. Non vorrei trovarmi in condizioni che se mi portano un server o un fotocopiatore in più, lo collego e mi salta tutto.A monte dei 2 fili infatti vorrei mettere la protezione che sto cercando.
fa87 Inserita: 10 febbraio 2012 Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 (modificato) Ciao livio, concordo su tutto...scusa se ho considerato cosfi=0.9 ma è il valore "teorico" che riporta il libro "impianti elettrici" di G. Conte ecco perchè ho fatto i conti con quel valore, mentre invece per gli impianti trifase considera cos fi=0.8...comunque chiedo scusa, come ho già detto sono un hobbysta non un professionista e infatti prima di scrivere qualcosa premetto sempre di aspettare conferme/smentite da un professionista : )Edit:wigliamino+-->CITAZIONE(wigliamino)Scusa, avevo capito che tenevi le ciabatte pronte e poi se se ne andava la corrente attaccavi gli attrezzi alle ciabatte sull'ups! Modificato: 10 febbraio 2012 da fa87
wigliamino Inserita: 10 febbraio 2012 Autore Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 Attenzione, non vorrei descrivere la mia attività come un uso industriale diciamo.Fino a pochi mesi fa lavoravo con 6 normalissime multiprese 10-16A, collegate in cascata, cavi da 1,0 mm e non ho mai avuto problemi di natura elettrica come i classici fili che diventano molli e caldi, pur collegandoci di tutto.La settimana scorsa ho tirato via tutto, ho sistemato 5 ciabatte 10-16A tedesco/italiano nuove con cavi tripolari da 1,5. Ho montato l'UPS e a monte di tutto ho l'interruttore di una delle vecchie multiprese che avevo.
MeM-93 Inserita: 10 febbraio 2012 Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 Caro Mem...non darlo per scontato...te lo dice uno che abita in una casa (ahime) con un'unica linea(sia per prese, sia luci) "protetta" dal solo differenziale 25Aok, ma il contatore, in teoria, scatta a 16A, anche se di per sè non è una protezione possiamo fare questa piccola approssimazione...piccolo OT:...cosfi=0.9 ma è il valore "teorico" che riporta il libro "impianti elettrici" di G. Conte.. alla fine hai comprato quello?!metà (o forse più) delle normative lì riportate sono cambiate o sono state abrogate, l'autore lo sta completamete riscrivendo per la nuova edizione che uscirà l'anno prossimo.
fa87 Inserita: 10 febbraio 2012 Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 (modificato) MeM-93+-->CITAZIONE(MeM-93)Mmm..questo non mi è chiaro Mem, scusami...ma se nel contatore c'è un magnetotermico D63...vuol dire che In=63A, non In=16A ...no? Modificato: 10 febbraio 2012 da fa87
Livio Orsini Inserita: 10 febbraio 2012 Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 (modificato) .....scusa se ho considerato cosfi=0.9...Non c'è niente di cui tu ti debba scusare, ci mancherebbe.La mia precisazione non era per polemica, ma solo per spiegare i criteri che stanno alla base certe scelte. Fino a pochi mesi fa lavoravo con 6 normalissime multiprese 10-16A, collegate in cascata, cavi da 1,0 mm e non ho mai avuto problemi di natura elettrica come i classici fili che diventano molli e caldi, pur collegandoci di tutto.Essere stati fortunati per un po' non è una giustificazione. Con cavo di 1 mm2 di sezione porti non più di 11.5 A! Già una sola presa da 16 A è un sovraccarico, se non c'è un interruttore termico o fusibili di protezione con portata coordinata, figuriamoci collegare le ciabatte in cascata!Si fanno tante storie per DiCo e DiRi, si modificano le prese multiple per evitare la costruzione di castelli, poi si lasciano in circolazione le ciabatte con il solo avvertimento, stampato in genere sul retro ed a caratteri piccolissimi, che indica la potenza limite drenabile dall'intera multipresa! Poi, quando capita l'incendio, si sente sproloquiare di impianto vecchio e non a norma!Mmm..questo non mi è chiaro Mem, scusami...ma se nel contatore c'è un magnetotermico D63...vuol dire che In=63A, non In=16A ...no?Si è qaunto afferma anche l'ente distributore. Con i nuovi contatori elettronici l'interruttore automatico è tarato per 63 A e non può essere usato come elemto di protezione! La limitazione della potenza drenata avviene in modo elettronico, in modo da consentire un surplus di prelievo del 15% per 15' ogni ora, però di questi dati non sono per niente cereto. Modificato: 10 febbraio 2012 da Livio Orsini
fa87 Inserita: 10 febbraio 2012 Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 (modificato) Livio Orsini+-->CITAZIONE(Livio Orsini)Grazie, : ) comunque ovviamente mi fa piacere leggere eventuali correzioni perchè essendo un hobbysta posso imparare qualcosa su questo forum : ) Modificato: 10 febbraio 2012 da fa87
wigliamino Inserita: 10 febbraio 2012 Autore Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 Certo Livio, hai proprio capito qual'è la mia preoccupazione. Io spesso lascio le macchine al lavoro anche alla notte e vorrei dormire sonni tranquilli!Il gruppo fa la sua parte, ma a monte mi piacerebbe avere qualcos'altro.Per questo motivo pensavo di installare un interruttore da cui esco e collego l'ups da una parte con le sue 3 multiprese attaccate. un secondo filo lo tengo con una o due ciabatte per gli strumenti e il compressore e a cui posso attacare quegli apparecchi che non vanno sotto al gruppo.10 o 16 A? è fondata la mia paura di collegarci qualcosa in più per provocare il collasso?
fa87 Inserita: 10 febbraio 2012 Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 (modificato) wigliamino+-->CITAZIONE(wigliamino)quali sono le potenze degli attrezzi che utilizzi?ps. ripeto...ti consiglierei di evitare queste ciabatte in cascata...mettiti una serie di prese esterne e sei apposto! Modificato: 10 febbraio 2012 da fa87
wigliamino Inserita: 10 febbraio 2012 Autore Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 un compressore 1,1k (leggo sull'etichetta) la stazione di saldatura 400w e un alimentatore da 670VA.questi sono quelli fissi, poi va aggiunto quello che mi portano in riparazione.Io non vorrei che un giorno quando mi arriva un grosso fotocopiatore e ho collegato diverse cose che collegandolo mi salti la protezione. Ecco perchè sono indeciso.
wigliamino Inserita: 10 febbraio 2012 Autore Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 Per quanto riguarda le ciabatte in cascata ho intenzione di abbandonare questa abitudine, per questo volevo affrontare il problema una volta per tutte, togliere anche l'ultima che ho e fare un bell'impianto.Cominciamo a parlare di modelli: una cosa del genere va bene? http://it.rs-online.com/web/p/rcbo-per-uso-civile/2785141/
fa87 Inserita: 10 febbraio 2012 Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 (modificato) wigliamino+-->CITAZIONE(wigliamino)Allora abbiamo un totale di (1100+400+670)W=2170 W o_O cavoli...e che roba!!!! quando attacchi ste cose....non ti rimane quasi niente per il resto di casa! (N.B. se cosfi=1, come suggerito da livio, allora 670VA=670W)quindi hai i=2170W/230V=9.43A... a cui dovresti sommare poi le potenze dei computer che ti portano a riparare e hai detto che in futuro vuoi ampliarti con fotocopiatrici ecc...in effetti...se i carichi sono così alti...mi sa che con un MTD da In=10A sei proprio al limite...e quindi forse si potrebbe optare per un In=16A per evitare continui scatti ...ma comuque aspetta conferma/smentita di un professionista... Modificato: 10 febbraio 2012 da fa87
wigliamino Inserita: 10 febbraio 2012 Autore Segnala Inserita: 10 febbraio 2012 Certo e poi sotto all'interruttore ci va l'ups. O meglio io pensavo questo.
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