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Centralini A Valle Dei Contatori Enel


ricercatore1

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Aggiungo delle precisazioni tratte da "Nuova Guida alle novità 2011 della Norma CEI 64-8 V3" link

secondo me fatto molto bene...

Viene prescritto che la sezione del montante sia non inferiore a 6 mm2 (CEI 64-8, articolo A.3.1).

Qualora il montante non sia realizzato “senza masse” (doppio isolamento o isolamento equivalente), occorre installare un interruttore differenziale alla sua base per garantire la protezione dai contatti indiretti.

È consigliabile che il montante sia realizzato “senza masse” (cioè in doppio isolamento o isolamento equivalente). In questo modo, infatti, il montante risulterà

per costruzione protetto dai contatti indiretti e, quindi, non sarà necessario alcun interruttore differenziale alla sua base. Ciò si può ottenere semplicemente utilizzando per il montante cavi unipolari posti in un unico tubo protettivo isolante, oppure cavi multipolari con guaina (questi posti anche in un tubo metallico o su passerella metallica), alloggiati anche con altri montanti nello stesso tubo.

La variante V3 della Norma CEI 64-8 prescrive che l’interruttore sia selettivo nei confronti di tutti gli interruttori differenziali situati a valle (CEI 64-8, articolo A.3.2).

La Norma CEI 64-8 ammette che la protezione da cortocircuito del montante possa essere ottenuta tramite l’eventuale interruttore magnetotermico di fornitura,

presente nel contatore stesso (di solito, un interruttore magnetotermico C63), purché siano soddisfatte alcune condizioni (CEI 64-8, articolo 473, commento).

mi spiace contraddirti

Ok! grazie! ;)

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In pratica il differenziale non è necessario se fra il contatore e il centralino (dove è poi installato un differenziale) non ci sono masse. E non ci sono masse se la montante è eseguita come indicato da cipolla02.

Ma in un locale contatori di un condominio subentrano anche altri problemi: la coesistenza di altre montanti. E' vero che se ne vanno ai rispettivi appartamenti, intubati in condotti esclusivi, ma nelle vicinanze dei contatori come fai a mantenere la separazione? con il classico canale in PVC che gira intorno ai centralini e i cavi di tipo N07V-K separi poco le linee; pertanto un cedimento di isolamento di una montante potrebbe creare problemi ad un'altra montante. Di qui la necessità di installare anche il modulo differenziale (assolutamente consigliato 300mA selettivo). Si potrebbe evitare di installarlo se le montanti fossero eseguite con cavi di classe II.

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mi spiace contraddirti, ma per gli impianti monofase è obligatorio il 6KA a valle del contatore

Per essere pignoli, questo vale per le nuove forniture.

Di qui la necessità di installare anche il modulo differenziale (assolutamente consigliato 300mA selettivo).

La necessità nasce se ci sono masse. Se non ci sono masse ma la conduttura non è a regola d'arte, ammesso che non lo sia, non è che il differenziale lo puoi mettere a mo' di "sanatoria".

Anche perchè questo differenziale va coordinato con la resistenza di terra a cui sono collegate le masse...

se le montanti fossero eseguite con cavi di classe II

Le condutture, non necessariamente i cavi.

e inoltre e possibile montare al contatore in alternativa al selettivo un mtd anche da 30 mA

ma dotato di richiusura automatica.....

La norma non dice proprio così.

Se poi si mette un selettivo dotato di riarmo automatico siamo al top....

Ma quel riarmo non lavorerà mai.

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La necessità nasce se ci sono masse. Se non ci sono masse ma la conduttura non è a regola d'arte, ammesso che non lo sia, non è che il differenziale lo puoi mettere a mo' di "sanatoria".

Anche perchè questo differenziale va coordinato con la resistenza di terra a cui sono collegate le masse...

Non si tratta di conduttura non a regola d'arte perchè il comento alla norma 64-8 art 520.1 dice quanto segue:
si raccomanda che ogni montante sia costituito da un cavo multipolare con guaina oppure da più cavi unipolari (questi ultimi posati entro un tubo protettivo per montante); questa raccomandazione è considerata soddisfatta anche se i cavi unipolari senza guaina vengono posati entro uno stesso canale, nel tratto di percorso orizzontale all’interno del locale contatore o in un tratto orizzontale di lunghezza non superiore a 3 m, a partire dal quadro contenente i contatori.

Le condutture, non necessariamente i cavi.
Concordo
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per Carlo Albinoni..

Il mtd selettivo dotato di riarmo non e corretto dire che non lavorera mai....

Semmai quasi mai.....visto che per esperienza...in caso di sovratensioni transitorie..dovute ad esempio

a temporali... Esso lavora eccome...

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Solitamente si mette un C25 o un C32, ma bisogna vedere bene lunghezza e sezioni.

Quanto al differenziale, devi considerare la posa e il tipo di cavo usato per il montante.

Con la nuova normativa mi sembra che sia vietato uscire dal contatore con due linee (es. appartamento + box auto).

Bisogna uscire con una linea unica, arrivare a un centralino entro i 3m e da esso far partire le condutture alle singole destinazioni (max 3).

Il conduttore di PE deve attraversare il centralino per consentire il collegamento dello scaricatore di tensione.

Solo una domanda... Non si potrebbe montare lo scaricatore nel centralino principale a valle del contatore e non a quello dell'appartamento, in modo che siano protette anche altre pertinenze private come box auto, cantina, ecc.?

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certo,gli spd si possono anche montare al qadro contatore....il problema per cui spesso non viene fatto e perche il conduttore di pe principale in partrenza dal dispersore di terra spesso e piu vicino alla abitazione che non al contatore..

Inoltre anche per la visibilita dello stato delle cartucce e usanza comune metterlo nel quadro di appartamento....

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Semmai quasi mai.....visto che per esperienza...in caso di sovratensioni transitorie..dovute ad esempio

a temporali... Esso lavora eccome.

Con un differenziale selettivo ?

Se intervenisse un selettivo in seguito a fulminazione avresti danni molto seri all'impianto.

Non si potrebbe montare lo scaricatore nel centralino principale a valle del contatore e non a quello dell'appartamento, in modo che siano protette anche altre pertinenze private come box auto, cantina, ecc.?

Potresti ma bisogna vedere se è opportuno. Devi tenere conto della distanza massima di protezione degli SPD, una decina di metri.

Modificato: da Carlo Albinoni
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Se è una decina di metri, ovvio che conviene metterlo nel centralino d'appartamento, a meno che non vengano usate spine o frutti salvafulmine addizionali. No?

Modificato: da power-nrg
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posso cablare, in un unico centralino i magnetotermici delle linne montanti agli appartamenti?

Assolutamente no. E' inaccettabile per motivi di sicurezza, si deve poter intervenire sull'interruttore di ciascun utente senza trovarsi altri interruttori in tensione nello stesso quadro. Quindi, a parte l'aspetto normativo (da verificare), un quadro comune sarebbe contrario alle più coerenti interpretazioni della regola d'arte, presentando numerose problematiche di sicurezza e ostacolando eventuali modifiche da parte di uno o più utenti (aggiunta di altri interruttori ecc).

Se ricordo bene, un centralino contenente un solo interruttore con una sola linea in ingresso e in uscita, non è soggetto all'obbligo di prove e certificazioni previste dalla normativa inerente i quadri elettrici ad uso domestico e similare, altro punto a favore della soluzione con centralini separati.

Ciao :)

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a meno che non vengano usate spine o frutti salvafulmine addizionali. No?

Normalmente gli SPD si installano proprio per non aver bisogno di "salvafulmini" o altri oggetti simili.

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Solo una domanda... Non si potrebbe montare lo scaricatore nel centralino principale a valle del contatore e non a quello dell'appartamento, in modo che siano protette anche altre pertinenze private come box auto, cantina, ecc.?

Il primo scaricatore si dovrebbe inserire all'origine dell'impianto (subito a valle del contatore) e il più vicino possibile ai dispersori di terra, il conduttore per il collegamento a terra dovrà avere lunghezza breve, sezione più elevata possibile (è consigliato un minimo di 16 mmq), e il percorso deve essere preferibilmente separato rispetto agli altri conduttori (per evitare gli effetti dell'accoppiamento induttivo). E' sconsigliabile installare l'unico scaricatore all'interno del centralino dell'appartamento, salvo casi (molto rari) in cui il percorso del PE verso i dispersori risulterebbe più breve, e non esistono altre derivazioni da proteggere a monte del centralino. Di solito, all'interno dei condomini, il collettore di terra principale è posizionato nel locale contatori.

Nel centralino dell'appartamento si potrà eventualmente installare un secondo scaricatore di categoria inferiore, per migliorare la protezione complessiva.

La protezione completa si ottiene con il coordinamento di più dispositivi di categoria o classe decrescente a partire dall'origine dell'impianto, con eventuale aggiunta di dispositivi da serie civile integrati nelle prese o ad esse affiancati.

Inoltre, si devono considerare le conseguenze di un'eventuale esplosione dello scaricatore in seguito a condizioni più gravose di quanto previsto, come la fulminazione diretta sulla linea (la protezione a monte dello scaricatore servirebbe a poco). In questo caso, l'installazione dello scaricatore nel locale contatori limiterebbe i danni.

Ciao :)

Modificato: da LB81
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E' sconsigliabile installare l'unico scaricatore all'interno del centralino dell'appartamento, salvo casi (molto rari) in cui il percorso del PE verso i dispersori risulterebbe più breve, e non esistono altre derivazioni da proteggere a monte del centralino.

No...

Innanzitutto esiste una distanza di protezione, una decina di metri, oltre la quale, l'SPD non protegge più.

Quindi, se lo metti da basso, dovresti metterne un altro nel centralino (quindi non sarebbe più l'unico, contro l'ipotesi di partenza).

Inoltre, quella che va minimizzata, non è la distanza dal dispersore, ma è la distanza dal PE principale, ovvero dal nodo "locale" di terra.

Se andiamo al paragrafo 534.2.9 e successivi, vedi che la distanza da minimizzare è proprio questa (poi il dispersore se ne può stare anche lontano).

Tra l'altro penso che sarebbe difficile rispettare la famosa "distanza dei 50 cm" mettendo l'SPD vicino al contatore.

E, a meno di non avere PE che salgono separati per ogni utenza, sul PE condominiale comune, avresti le cadute di tensione provenienti dalla altre utenze senza SPD.

E' bene che sia dopo il contatore (e magari anche prima... magari fra un po' sarà possibile) un SPD di Tipo 1 (per la fulminazione diretta), ma si tratta di un caso ben particolare.

Non è certo il caso più tipico.

Modificato: da Carlo Albinoni
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  • 2 weeks later...
vedi che la distanza da minimizzare è proprio questa (poi il dispersore se ne può stare anche lontano).

Se il dispersore è lontano, ogni metro in più di conduttore di terra provocherà una caduta di tensione non trascurabile, trattandosi di correnti dell'ordine dei kA. Pertanto è necessario limitare la lunghezza dei conduttori tra scaricatore e dispersori, oltre ai requisiti richiesti dalle norme. Se necessario si installerà un secondo scaricatore nel centralino all'interno dell'appartamento.

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trattandosi di correnti dell'ordine dei kA

Scusa ma il MT con queste correnti che passano non fa nulla ??? Non limita nulla, ad esmpio se limita molto (limitazione a 3)???

Modificato: da cippolla02
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Pertanto è necessario limitare la lunghezza dei conduttori tra scaricatore e dispersori
Mi dispiace, ma ha ragione Carlo; è il collegamento fra SPD e nodo locale di terra che deve essere cortissimo. Infatti spesso, quando possibile si fa un collegamento "entra-esci" sul morsetto di terra del SPD. Inoltre molti costruttori costruiscono il loro SPD con a bordo già una barretta di terra supplementare per ovviare proprio al problema della lunghezza del collegamento SPD-nodo locale di terra.

Come farebbero altrimenti quei disgraziati che stanno al decimo piano ad avere una protezione da sovratensioni adeguata?

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Carlo Albinoni
Se il dispersore è lontano, ogni metro in più di conduttore di terra provocherà una caduta di tensione non trascurabile

Scusa, caduta di tensione fra cosa e cosa? quale va ridotta?

Inoltre molti costruttori costruiscono il loro SPD con a bordo già una barretta di terra supplementare per ovviare proprio al problema della lunghezza del collegamento SPD-nodo locale di terra.

Ok. A patto che a questa barretta arrivi il PE principale dal dispersore, e da qui partano uno o più PE che raggiungono tutte le masse delle apparecchiature da proteggere (e i conduttori equipotenziali).

Perchè capita di vedere chi mette un barretta di terra in più, vicinissimo all'SPD, e poi parte un bel cavo che va ad un'altra barretta di terra...

Il "nodo locale" deve essere quello "vero", quello topologico. Non è che aggiungendo barrette su barrette si aggira la legge di Ohm!

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Scusa, caduta di tensione fra cosa e cosa? quale va ridotta?

E' molto semplice. La corrente di scarica attraverserà un'impedenza rappresentata dai vari conduttori che esistono tra SPD e dispersori, a seconda della configurazione del collegamento. Consideriamo lo scaricatore collegato a terra sul collettore principale, dal quale partono anche i PE destinati alle varie utenze.

All'aumentare di questa impedenza, aumenta la differenza di potenziale che esiste tra le masse collegate a terra (attraverso quel collettore) ed eventuali masse estranee che non sono state collegate all'impianto di terra, perchè all'epoca della costruzione non si adottava tale precauzione e il collegamento non risultava obbligatorio nei successivi adeguamenti (esempio: ferri di armatura). La situazione può diventare pericolosa se l'utente si trova in contatto simultaneo con una massa collegata a terra e una di queste masse estranee.

Pertanto, nonostante questo problema non sia contemplato dalle norme, è doveroso considerarlo.

L'ideale è realizzare un secondo collettore di terra dedicato esclusivamente agli scaricatori, il CT sarà indipendente e (ovviamente) collegato allo stesso impianto di terra. In questo modo si elimina il problema descritto, senza necessità di limitare al minimo la lunghezza del CT.

Mi dispiace, ma ha ragione Carlo; è il collegamento fra SPD e nodo locale di terra che deve essere cortissimo

Non abbiamo espresso affermazioni contrastanti, Carlo ha fatto presente una necessità richiesta dalle norme ed io ho introdotto un altro aspetto generalmente trascurato.

La distanza di protezione è un altro aspetto che deve essere considerato, ma non è legato ai precedenti.

Modificato: da LB81
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  • 2 weeks later...

Ciao. Lb81 scusa ma non capisco la situazione da te prospettata. Ossia dici che si verrebbe a creare una situazione pericolosa per l'utente in collegamento tra una massa dell'impianto ed una massa estranea. Ma normalmente una massa estranea deve essere necessariamente a livello equipotenziale nullo appunto per evitare questi problemi. Ergo: questa situazione non deve verificarsi. E non significa mettere a terra anche i chiodi dei quadri, ma avere cognizione di quali che siano le masse estranee e metterle a terra tramite collegamento equipotenziale. O no?

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Carlo Albinoni
La situazione può diventare pericolosa se l'utente si trova in contatto simultaneo con una massa collegata a terra e una di queste masse estranee.

Pertanto, nonostante questo problema non sia contemplato dalle norme, è doveroso considerarlo.

Questo rischio ce l'hai anche senza SPD: è il carico che se subisce la sovratensione la scarica verso terra, quindi alle masse.

E che dire della protezione dai contatti indiretti? è sicura solo le masse estranee sono equipotenzializzate con le masse.

Mi preoccuperei molto più di questo!

L'unica soluzione sarebbe non collegare nulla a terra.

Carlo ha fatto presente una necessità richiesta dalle norme

Non solo dalle norme, ma dalla "fisica" della protezione.

L'ideale è realizzare un secondo collettore di terra dedicato esclusivamente agli scaricatori, il CT sarà indipendente e (ovviamente) collegato allo stesso impianto di terra. In questo modo si elimina il problema descritto, senza necessità di limitare al minimo la lunghezza del CT.

Non ho capito. Puoi mettere quante "sbarre" vuoi. Ciò che conta è che sia unico il nodo di terra in senso topologico, cioé il nodo a cui si collega sia l'SPD sia i PE (quindi le masse) degli apparecchi da proteggere.

Modificato: da Carlo Albinoni
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