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PLC Forum


Automazione In Casa - secondo voi è giunto il suo momento....


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Inserito:

Premetto che sono al corrente che su questo forum c'è già qualcosa di simile ma riguarda la scelta del PLC da mettersi in casa per un prodotto fai da te. Con tutta l'ammirazione per chi vuole mettersi e realizzare un prodotto fai da te (io ci ho pensato su un paio di giorni e poi ho abbandonato l'idea) mi chiedo (dovendo fra poco realizzare un nuovo impianto per me) se sia arrivato il momento dell'automazione in casa.

Premetto che mi sono abbasstanza interessato all'argomento e conosco l funzionalità che la domotica porta in casa e che sono anche a conoscenza che ognuno ragiona con la propria testa e quindi la risposta sarà molto soggettiva.

In sostanza, scartando quelli che si farebbero un impianto nuovo con l'ausilio del PLC e una supervisione con touch screen (sarei poi interessato a sapere quanti effettivamente lo fanno!) ma casa vostra, dovendo rifare l'impianto da 0, considerato il costo maggiore e i vantaggi offerti introdurreste la domotica?

Quale marca?

Dando un'occhiata in giro mi sembra che la più evoluta sia la linea MyHome di Bticino le altre marche mi sembrano un pò arretrate su questo aspetto, me ne sono perso qualcuna?

Ciao


Mauro Dalseno
Inserita:

Premetto che non sono un sostenitore dei sistemi domotici, perche' riducono notevolmente l'affidabilita' dell'impianto elettrico e sono parecchio costosi.Un impianto tradizionale non contiene parti elettroniche e dura una vita. In ogni caso in azienda abbiamo gia' eseguito impianti BUS in case signorili, uffici e altri ambienti idonei. Questi sistemi per essere sfruttati in pieno e per risultare meno costosi devono essere utilizzati oltre che per la gestione delle luci e trapparelle anche per l'antifurto, la videosorveglianza, l'irrigazione del giardino, Il riscaldamento dei vari locali, la gestione dei carichi non prioritari, sensori gas e magari antincendio. in ogni caso serve un'abitazione di un certo prestigio per ammortizzare la spesa in piu', chiaramente uno che fa l'elettricista lo puo installare per motivi di prestigio nel suo appartamento senza badare a spese, ma una persona normale fa fatica a spendere quei soldi in piu'. Il sistema My Home e' molto conosciuto perche e' quello che e' stato piu' pubblicizzato, se ti informi un po' troverai almeno una decina di sistemi domotici, inoltre ci sono piccole aziende elettroniche che producono sistemi di alto livello con PC Touch screen da incassare nel muro che gestiscono anche La musica.Ormai ci sono anche i cantinari che producono questi sistemi, sicuramente in futuro stanchi della moda del telefonino arriveremo alla moda della Domotica estrema :D

Mauro Dalseno
Inserita:
:D Dimenticavo in una chiesa della mia zona un topo ha rosicchiato il doppino del BUS mandandolo in corto, Non funzionava piu' niente, Finestre Velux, Luci, Condizionamento ecc. ecc. e per trovare il guasto su un centinaio di metri di cavetto? .... Un disastro! :D
Inserita: (modificato)

quando ho rifatto l'impianto a casa mia ho lasciato perdere la domotica per questi

motivi:

costi eccessivi

utilita' effettiva tutta da dimostrare ( almeno per un individuo della classe media)

prodotti che non sembrano avere ancora uno standard definitivo.

per effettuare un po' di automazione ed eventuale telecontrollo di carichi

( elettrodomestici od altro telecomandabili da telefono remoto) ho installato un centralino cito telefonico terraneo, che oltre che svolgere le funzioni di centralino telefonico e citofonico permette il telecomando via telefono di ben 8 diversi carichi.

mi sembra che in una normale abitazione cio' sia sufficente.

perche' avrei dovuto spendere 200euro per accendere il lampadario in cucina non riesco a capirlo, senza parlare dei vari moduli da installare in diversi centralini sparsi per la casa.

la domotica la vedo ancora per un mercato di elite, oppure in impianti complessi dove semplifica la circuiteria richiesta.

ho visto documenti filmati in televisione , fatti in occasione di fiere del settore dove si esaltava la casa domotica, che secondo loro doveva essere la norma nei moderni impianti delle abitazioni.

peccato che non hanno fatto un accenno ai prezzi.

ivano65

Modificato: da ivano65
Inserita:

Penso che debba prevalere in ogni caso il concetto di -Utile, necessario, economico, se serve veramente, cioè il senso pratico dell'impianto-.

Se così è richiesto, cosi è, altrimenti il semplice e funzionale è la migliore soluzione. A mio parere bisogna considerare anche che, una certa legge perversa dice che si blocca tutto il secondo giorno delle nostre agognate ferie in cui siamo lontanissimi da casa e la casa è bloccata elettricamente con qualche famigliare inc... dentro durante un temporale che non si vedeva da 10 anni nel mese di Dicembre con temperature di -5 °C esterne. Quanto scritto da Mauro Dalseno lo condivido pienamente. Ovviamente costi a parte.

In fase di installazione infatti siamo disposti a spendere molto ma molto poco nei mesi o anni successivi per un tecnico specializzato che risolva i problemi.

Mauro Dalseno
Inserita:

Volevo precisare che utilizzando la funzione "Cerca" e' possibile trovare tutte le altre discussioni in merito, intanto ne LINKO UNA

Inserita:

Chiedo scusa per avere aperte una discussione un pò ripetitiva, ma mi sono accorto solo successivamente della presenza di un subforum riguardante la domotica ( a quel punto ho fatto la segnalazione ed è stata spostata la discussione). Mi interessavano sapere un pò di pareri per avere le idee un pò più chiare ma vedo che me le sono confuse ancora di più (nel senso che non riesco a decidermi domotica si o domotica no).

Per quanto riguarda la marca temo che tra un pò di anni alcune spariranno o forniranno una nuova linea (con fregatura di pezzi di ricambio per chi ha installato quella particolare scheda), come sempre accade del resto nel campo automazione.

Credo che comunque la soluzione da me adottata prevederà un pò di domotica (gestione luci e risparmio energetico) tralasciando per il momento automazione porte e finestre.

Una funzione che adotterò sarà quella di disattivare campanelli, citofoni (e quasi quasi anche telefono) quando uno sta dormendo!!Oggi mi hanno svegliato due volte! <_<

Ciao e grazie a tutti.

Inserita:

I costi sono alti se si proietta l'impianto su cose chiccose...

mi sembra che nessuno si sia mai preoccupato del fatto che i sorgi potrebbero mangiarsi la centralina dell'auto e lasciarlo a piedi...

sapete qnt officine dl auto moderne sono autorizzate a metter mano al bus?....troppo poche!

  • 4 months later...
Inserita:

Io da circa un anno ho completato la costruzione della mia nuova casa ed essendomi progettato/realizzato da solo l'impinato elettrico ho previsto l'inserimento del PLC per il controllo "domotico" del mio edificio.

Premetto che per lavoro mi occupo di automazione per condizionamento e refrigerazione, quindi anche installazioni in edifici.

A casa mia ho previsto un display per piano e quello al piano terra è un touch screen a colori (tanto per restare in tema con quanto discusso).

Secondo me non è vero che l'impianto elettrico perde di affidabilità, molto spesso (almeno nel mio caso) mi evito di rimanere con il pensiero se il ferro da stiro è spento o no quando sono in montagna a sciare, tanto via SMS ordino lo spegnimento di tutte le prese forza del piano notte; se o il dubbio che il PLC si impianti o cose del genere allora ho previsto anche il funzionamento in manuale.

Sicuramente tutto ciò che voglio inserire in casa mia nel mio impianto c'è già in commercio e fatto piuttosto bene, ma finora non ho trovato una azienda tra le varie Gewiss/Vimar/BTicino/Elvox.... che produca una linea completa dal controllo climatico all'antifurto, passado per il controllo intelligente dei carichi; come mi è già capitato in alcune occasioni quando si cerca di far parlare tra loro oggetti di marche diverse , via bus è impossibile e si passa alla logica cablata.

Per quanto rigurada i costi, secondo me è tutto relativo perchè leggendo in qualche rivista del settore si può andare dal semplice autometizzare il portone del garage o la luce del giardino al dipingere il muro con vernici polarizzate che cambiano colore in base all'umore della persona

Ciao B)

Inserita:

Circa un anno fa, ho visitato questo forum perché interessato all'automazione domestica.

Allora le risposte e le domande dei membri mi diedero un panorama dell'argomento molto utile.

Ritornando a visitare queste pagine noto che poco è cambiato.

C'è chi pensa di autocostruirsi l'automazione della casa con PLC, chi prevede di usare i prodotti di questo o di quel costruttore, chi pensa di usare la tecnologia dei PC, chi si preoccupa dei costi e dell'affidabilità delle soluzioni.

Tutti questi punti di vista sono rispettabilissimi (e condivisibili - specie per quanto riguarda i costi ed affidabilità), anche se ignorano quello che sta accadendo nel settore a livello internazionale.

Il comitato CENELENC HBES (Home and Building Electronic Systems) ha stilato la normativa EN 50090 che sposa lo standard Konnex. Ciò significa che, oltre alle soluzioni proprietarie, esiste la possibilità di avere una reale integrazione tra offerte dei vari produttori.

A mio parere Konnex ha poche possibilità di successo almeno per i seguenti motivi:

- è molto costoso (con la spesa per automatizzare un punto luce ci si può realizzare un impianto elettrico...);

- è cervellotico (per usare il software ETS sembra che serva una laurea!);

- costringe il proprietario di casa a chiamare il tecnico per cambiare il funzionamento dell'impianto.

Questi aspetti sono noti anche all'associazione Konnex, tanto che ha previsto varie modalità di programmazione (System Mode, Easy Mode, Automatic Mode).

Il costo esorbitante dei prodotti rende tuttavia la normativa EN 50090 un miraggio piuttosto che una realtà.

Piuttosto che stare ad aspettare che il tempo selezioni uno standard, ho preferito realizzarmi l'automazione da solo come tanti "cantinari" californiani (anche Steve Jobs iniziò da un garage...).

Sono partito dai suggerimenti, sfoghi, domande presenti in questo forum. Ho scartato le ipotesi PLC e PC perché troppo costose rispetto alla soluzione "meccanica" (a logica cablata, se preferite...) e mi sono orientato sui microcontrollori, dato che anche EIB-Konnex usa i micro Motorola (ora Freescale).

Non ho ancora i primi risultati perché sviluppo il mio progetto nel tempo libero (sto correggendo il firmware), ma vi assicuro che con un microcontrollore, un driver RS-485, un regolatore di tensione e pochi altri componenti si può realizzare un impianto di automazione domestica a costi molto contenuti, basta non avere fretta...

EtaPhi

  • 1 month later...
Inserita:

Cosa vuol Domotica ?

Teoricamente la domotica dovrebbe servire per gestire meglio le abitazioni del futuro in virtù del risparmio energetico e del controllo

ma qualcosa o qualcuno ha lasciato che la parola domotica diventasse solo complicazione,

lo STATO ITALIANO ha lasciato che il mercato prendesse una piega di sviluppo autoritatario,

In sostanza ogni azienda che voleva costruire prodotti domotici ha buttato sul mercato sistemi domotici creati e sviluppati direttamente dalle stesse,

Sicuramente le aziende si sono accaparrati fondi statali per la progettazione e lo sviluppo messi a disposizione in virtù di nuovi posti di lavoro, e il rinvestimento in nuove tecnologie.

Ovviamente le stesse avevano tutto l'interesse per rendere i prodotti incompatibili con altri sistemi,

Ma quale altra alternativa poteva esserci?

Che cosa potevano fare le istituzioni a riguardo di queste nuove tecnologie? tipo DOMOTICA, VOIP, e tante altri!!

Un idea per la domotica potrebbe essere questa :

Imporre un protocollo di comunicazione che sia compatibile tra tutti i sistemi.

Se venisse individuato un protocollo di comunicazione, e a sua volta lo stesso venisse imposto a tutte le case costruttrici di apparecchi domotici, cosi facendo ogni casa costruttrice potrebbe produrre non tutta la serie necessaria a l'applicazione domotica ma solo i componenti più adatti al loro mercato, esempio:

La Simens potrebbe produrre i programmatore e alcuni componenti con logica a bordo

La VIMAR e la BTICINO potrebbero produrre vari tipi di attuatori

Creare un istituzione che vigili sui prodotti creati per il protocollo

La creazione di un istituzione si rende necessaria per impedire che prodotti non conformi al protocollo vengano messi sul mercato, Ogni impianto per essere attivato definitivamente ha la necessita di una chiave la quale chiave viene rilasciata solo da questo nuovo ufficio che vigila sul sistema, per attivare il sistema si necessita di un elenco di componenti e delle loro matricole, cosi facendo impediremo molte anomalie di sistema,

se le matricole dei prodotti vengono gestite e controllate si impediranno furti e di conseguenza riciclo dei prodotti.

ogni singolo impianto dopo l'attivazione dovrà depositare il software, in questo modo potremmo controllare che tutte le installazioni siano fatte in virtù del risparmio energetico e della miglior gestione,

per non rischiare il solito problema che si è venuto a creare per i sistemi di allarme, che tutti hanno un allarme ma nessuno sa se quel sistema e stato montato nel modo giusto, e da personale competente, e in oltre se è stato configurato nel miglior modo ,

Se tutto questo fosse accaduto il cliente si sarebbe trovato davanti meno confusione, e poi teniamo conto di un fatto, alcuni prodotti per la gestione domotica si erano gia visti sul mercato qualche anno fa, soprattutto per uso alberghiero, poi le ditte produttrici sono sparite (vedi GEST-HOTELL oaltri sistemi simili )

E chi aveva investito in questi prodotti a dovuto smantellare gli impianti, in fondo non e colpa di nessuno se una ditta per qualche motivo chiude nessuno ha colpa, ma se i prodotti da lei progettati e costruiti fossero stati compatibili con qualcosa che gia era sul mercato, qualcosa che usi lo stesso protocollo di comunicazione,

bastava semplicemente sostituire il prodotto guasto con un prodotto simile

Ecco un esempio di prodotto morto prima di nascere

Vi ricordate il sistema che la MAGNETI MARELLI tiro fuori qualche anno fa per avvisare gli incroci pericolosi?

quel sistema poteva essere l'inizio di un controllo elettronico della viabilità

La M.M. montò su alcuni incroci dei trasmettitori che inviavano un segnale a corto raggio, successivamente mise sul mercato un ricevitore che andava acquistato e installato in macchina,

Se ne videro solo poche migliaia, il prodotto non sfondo il mercato perché lo STATO no standarizzò il sistema quindi altre ditte fecero altri prodotti simili ma non compatibili, grande investimento per i trasmettitori e poche vendite per i ricevitori, in sostanza la concorrenza e lo STATO ITALIANO hanno reso possibile la morte di un progetto che poteva salvare molte vite sulla strada

Diamo un freno !!! basta vendere prodotti domotici prima troviamo lo standard e poi andiamo avanti con costi sicuramente contenuti e trasparenza di mercato

cosa ne dite?

ma soprattutto come possiamo fare per organnizzare che qualcuno ci aascolti?

frati simone

testo prelevato da www.simi.bz

Inserita:

kilopiko, progettare uno standard od adottare uno pre-esistente "per decreto" ha vantaggi e svantaggi.

Lo standard EN 50090 (alias EIB-Konnex) è stato ratificato a livello europeo, l'associazione EIB-Konnex prevede test di conformità per l'uso del relativo marchio, in pratica realizza già gran parte di quello che auspichi.

Per un produttore di apparecchiature la conformità ad uno standard ha un costo (i test non sono gratis...), ed in alcuni casi ha un costo fisso (parlo delle royalties) per ogni pezzo prodotto. In poche parole, se lo stato imponesse uno standard, finirebbe per tassare i consumatori e creerebbe una rendita monopolistica per l'ideatore dello standard.

Lo standard dovrebbe quindi essere FREE, così come irrisorie dovrebbero essere le spese per la certificazione di conformità.

Date le premesse, non credo che sia realizzabile quello che tu auspichi...

EtaPhi

Inserita:

ho pensato anche a questo

se il ministero delle telecomunicazioni gestisse lo standar

potrebbe mettere a disposizione di ogni cittadino

l'accesso ad un portale

dove l'impianto domotico invierebbe dati ed anomalie

lo stesso ufficio controllerebbe se l'istallatore ha fatto un istallazione corretta

magari potrebbe esserci qualche errore o altro

e poiche i prodotti domotici hanno un certo costo potremo

dare ad ogni prodotto un codice identificativo e all'attivazione depositare i codici presso il portale

cosi facendo impediremo il divulgarsi di prodotti non conformi

la domotica conviene a tutti

allo stato perche porta risparmio energetico

al cittadino perche gestisce al meglio l'abitazione sia in sua presenza che in assenza

hai costruttori che svilupprrebbero prodotti nuovi senza preoccuparsi degli standard

vi faccio qualche esempio

sapete che cosa e il protocollo contacd id?

e un protocollo di comunicazione a toni che si trasmette su linea telefonica,

questo protocollo trasmette in breve lo tato e le anomalie dettagliate della centrale

questo serve alle centrali di allrme per comunicare all'istituto di vigilanza

questo protocollo non e depositatto

ma tutti i costuttori di centrali di allrme lo installano sui loro prodotti

e gli istituti di vigilanza nelle loro centrali

prima di questo sistema c'era solo un messaggio vocale riassuntivo, oppure un protocollo diverso non compatibile

in questo caso non c'e stao bisogno di nessuno delle telecomunicazioni

ma solo un accordo tra una 10 di costruttori

prima di questo s

Inserita:

Uno stato lungimirante potrebbe finanziare dei progetti di ricerca universitari per sviluppare uno standard domotico e renderlo poi disponibile a tutti attraverso una licenza del tipo GPL o SGPL (simputer general public license).

Realisticamente ciò è molto improbabile perché l'università è poco interessata a progetti così troppo applicativi che difficilmente sarebbero "pubblicabili" sulle riviste internazionali (l'unica cosa che interessa agli accademici).

Mi spiace quindi essere il solito "bastian contrario", ma anche l'idea di un portale gestito dallo stato è l'ultima cosa che desidero.

Il primo motivo è la sicurezza: accedere al portale gestito dallo stato richiede un collegamento internet. Perché devo aprire la porta a possibili intrusioni?

Il secondo motivo riguarda il ruolo dello stato: perché deve gestire il portale?

Perché lo stato deve gestire le anomalie?

Perché deve certificare la corretta installazione?

Perché deve gestire i codici di ogni dispositivo (forse qualche miliardo) per prevenire l'utilizzo illecito?

Faccio un semplice paragone automobilistico.

Le auto per risparmiare carburante utilizzano centraline elettroniche.

Dato che il risparmio energetico è d'interesse per lo stato, esso potrebbe finanziare lo sviluppo di un firmware standard.

Per verificare la corretta installazione lo stato mette a disposizione un portale aperto a tutti i possessori di auto. La centralina invia al portale le anomalie e riceve i risultati diagnostici. Tramite il numero di serie della centralina, del telaio e la targa dell'auto, la banca dati gestita dal portale potrebbe rendere quasi impossibile i furti d'auto.

kilopiko, se la tua proposta è valida, perché non la hanno già realizzata per le auto?

EtaPhi

Inserita:

Mi spiace quindi essere il solito "bastian contrario", ma anche l'idea di un portale gestito dallo stato è l'ultima cosa che desidero.

il portale gestito dal ministero delle comunicazioni no deve avere un compito di controllo ma deve essere uno strumento a disposizione del cittadino

facciamo qualche esempio

- la dove i sistemi domotici vengono usati per la gestione del calore condominio con caldai centralizzate e cantamilizzatore dei consumi per ogni singolo condomine , il portale potrebbe avere lo scopo di contabilizzare i consumi e inviarli all'mministratore del calore ( vedi esempio caldaia centralizzata che alimenta un paese come Vidiciatico a Bologna gestione del calore indipendente risparmi 40%)

- un altro servizio e il sistema di allarme che adesso e gestito solo dalla vigilanza privata , se fosse collegata al portale uno scatto di allarme potrebbe richiedere un passaggio di una pattuglia carabinieri o polizia attualmente la cosa viene gestita da queste istituzioni solo con un messaggio generico, il portale potrebbe inviare un messaggio tipo : allarme furto appartamento terzo piano camera rossi

Il primo motivo è la sicurezza: accedere al portale gestito dallo stato richiede un collegamento internet. Perché devo aprire la porta a possibili intrusioni?

l'impianto domotico si collega al portale ma il portale si collega all'impianto solo se richiesto da l'utente e peraggiornamenti

Il secondo motivo riguarda il ruolo dello stato: perché deve gestire il portale?

Perché lo stato deve gestire le anomalie?

perche potrebbero esserci istallatori che fanno delle anomalie al sistema e serve un organo che avvisi l'installatore di questo ( ricordate che gli installatori di oggi erno istallatori al tempo dei fusibili in ceramica con un filo di rame)

Perché deve certificare la corretta installazione?

niente certifia solo consiglio per ottimizzare risparmi

Perché deve gestire i codici di ogni dispositivo (forse qualche miliardo) per prevenire l'utilizzo illecito?

per evitare componeti non omologati e furti di dispositivi come viene fatto con il codice imei dei cellulari

troppe ditte costruiscono componenti domotici

per se tu apri i componenti vedi che il costo esagerato non e dettato dai componenti ma solo dalla progettazione

tagliamo il costo della progettazione imponiamo un protocollo unico e tutte le ditte offriranno sul mercato il meglio macompatibile con tutti i sistemi

un esmpio i primi ruter adsl costavano centinaia di euro

adesso costano decine

ma se l'adsl fosse stata per ogni gestore diversa?

grazie delle osservazioni

Inserita:

Penso che si stia andando OT rispetto a aquanto richiesto da DAN76...

Non OT:

Come hanno gia' scritto in tanti, prima di approcciare la domotica, analizza cosa vuoi fare: la domotica e' un bel "giochino" per appassionati di tecnologia, e rimane tale quando hai poche cose da automatizzare.

Se hai 50 mq di appartamento, non hai serramenti o tende motorizzate, l'approccio domotico rimane un qualcosa veramente superfluo (imho). Puoi fare tutto quanto con cablaggio standard senza problemi.

Puo' pero' diventare utile quando, per es., approcci dei recuperi "storici", dove cioe' non puoi rompere ma devi sfruttare vecchi passaggi con tubi da 12: allora un sistema domotico "corre " in tuo aiuto.

Rimane i lproblema della diversita' di standard utilizzati dalle vari ecase costruttrici. In parte da alcune e' superato o adottando BUS di standard internazionale (EIB, ModBus, altro) oppure integrando nella gamma prodotti interfaccie di conversione (per es. MyHome ha dei moduli di interfaccia con il sistema EIB: quindi si possono ampliare le schede di interfaccia a moduli dalle funzion ipiu' disparate).

Comunque il problema della compatibilita' dei protocolli rimane solo per impianti low-cost. Esistono sistemi (cito un nome per esempio: Crestron) di supervisione che si interfacciano con tutto quanto ha una comunicazione (seriale o su ethernet) e del quale si ocnoscano le stringhe di comunicazione. Tali sistemi permettono di controllare da un unico sistema (touch, pulsantiere, minidisplay, pc, etc.) tutti gli impianti collegati che da soli non potrebbero mai comunicare. Tali sistemi pero' hanno un costo moolto elevato, e si usano in impianti domotici di un certo livello e pregio (e costo!).

OT:

Kilopiko, cosa c'entra lo Stato? Perche' tirare in ballo lo Stato anch eper queste cose? Abbiamo una legge, la 46/90 e figli che "racconta" di controlli che devono essere effettuati dagli Enti.. E' mai venuto nessuno a casa a controllare che l'impianto elettrico sia risponda ai requiisiti richiesti dalla Legge? Ogni tanto i controlli li fanno nelle aziende, ma a cmapione... Ti pare che il Nostro Stato abbia le risorse per mettere in piedi un apparato come lo auspichi tu? e soprattutto per un acosa cosi' di scarso interesse come la domotica? Quante persone potrebbe rigurdare? IO credo sia un po' di fanta politica..

Inoltre, come gia' citato, cio sono gli organismi Internazionali e Nazionali (CENELEC, CEI) che si occupano di dare ordine al settore elettrico. Imporre un protocollo "di Stato" mi sembrerebbe tra l'altro poco liberale, una cosa da CCCP! COme puo' decidere lo Stato quale sia il protocollo migliore? Alcuni protocolli possono essere migliori per trasmettere segnali di controllo On/Off come per esempio per la sola automazione delle luci o delle tapparelle, ma magari meno soddisfacenti per automazioni piu' complicate tipo controlli ambientali (temperatura, unmidita, etc.) o per rilevare suoini in un ambiente che la centrale allarme ritrasmette...

Il mercato dovrebbe fare la differenza, un po' come per l'automazione industriale dove si sono "autoselezionati" (vuoi perche' *spinti* dalel stesse case costruttrici) dei protocolli standard, siano essi "proprietari" o Open.

Per poter avere una "interscambiabilita'" dei componenti, sarebbero necessari dei consorzi che gestiscono il protocollo: ma i consorzi solitamente nascono tra accordi tra vari costruttori, e di costruttori con tali capacita' ce ne son opochi (che tra l'altro un accordo, se non sbaglio, lo hanno gia' fatto con EIB). La maggior parte dei prodotti che trovi sono di piccoli costruttori che non hanno giro di affari/poteri economici tali da poter entrare in contatto con i grossi produttori e potersi accordare: al massimo possono pagare le royalties a chi ha gia' concordato il protocollo. A questo punto, per poter essere competitivi si preferisce sviluppare un proprio protocollo.

Fermo restando che questo e' cio' che penso io e che rispetto il pensiero di tutti.

Lele

Inserita:

eib èun protocollo riconosciuto da molti ma devi sapere che anche se molti lo usano la ditta che produce i componenti è solo una

se tu guardi i componenti abb vimar simens ticino e li smonti ti accorgi che sono prodotti da una sola ditta

per questo il prezzo rimane alto

poi ricordate una cosa lo stato siamo noi

se facciamo una gara roma milano ci accorgiamo che ci saranno molti vincitori

il primo in bici il primo in auto il primo a piedi ecc. ogni tipologia avra i suoi costi organizzativi

ma poiche e nostro interesse fare in modo che la corsa sia veloce e di poco costo

ci accorgeremo che dovremo mettre delle regole

solo auto di una cereta cilindrata e peso colore stessa strada

vedrete che il costo delle auto cala molto

e noi abbiamo ottenuto lo scopo

roma milano basso costo buon servizio

e chi costruisce auoto avra una partenza di base cilindrata peso e colore poi faranno le loro personalizzazioni

sapete che cosa e una tic 503?

e una scatola da incasso porta frutti alla base di tutti gli impianti elettrici

costuita dalla ticino ed adottata da tutti i costruttori europei

vi immaginate cosa sarebbe sucesso se per ogni serie di interruttoi avessimo dovuto murare la sua scatola ?

non esiste nessuna legge che obbliga l'installazione della 503

in alcuni paesi mettono la scatola tonda

o in amrica ogni serie di interruttori ha la sua scatola

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