fasondominic Inserita: 25 aprile 2008 Autore Segnala Inserita: 25 aprile 2008 alen,io lavoro nel campo dell'automazione industriale;dove ripeto ,inverter e' plc si masticano come noccioline.l'automazione industriale,e' domotica in tutti i sensi.la mia voglia di imparare era nel civile,fino ad esso mi sono limitato a fare solo impianti tradizionali,antifurti,videosorveglianza ed automazioni in genere,cancelli,basculanti e serrande.mi manca un po' di domotica civile che non ho mai fatto,non penso che la domotica sia solo cambiare fase per vedere il tuo motore che gira all'incontrario.oppure metto due teleruttori per l'inversione della marcia ed evito di girare il filo.dato che di domotica industriale n mastico da un po di tempo,penso che quella civile non sia tanto diversa.basta farci un po fi pratica,e piano piano come dici tu si va avanti.comunque grazie alen e a risentirci
del_user_56966 Inserita: 25 aprile 2008 Segnala Inserita: 25 aprile 2008 (modificato) l'automazione industriale,e' domotica in tutti i sensi.Non proprio in tutti i sensi, l'automazione industriale si basa su concetti diversiregolazioni di valvole, di processo, termoregolazione di forni, strumentazione di una certa rilevanza, dimensioni e costo,certificazione di area AD-PE, ATEx ecc..Quello che accumula semmai le due cose sono i principi, pensare oggi di trasportare automazione classica industriale in una casacon PLC ingombranti, PT100 o Termocoppie, regolatori da quadro, non dico non si possa fare ma è una forma impropria per questo settore,le regolazioni sono le stesse, idem se vuoi la programmazione, cambiano molto i costi, il fatto che non esistono più gli spazi che nell'industrialesono sempre disponibili, si deve fare i conti con impianti domotici che non avranno operatori della manutenzione a disposizione nelle 24h e quindi moltedelle problematiche dovranno essere gestite in maniera differente da un impianto sorvegliato, queste come molte altre differenze esistono tra i due settori,quindi come è successo anche a me, il tecnico industriale è solo avvantaggiato dal fatto di conoscere teoria e pratica d'impiantistica e spesso le regolazioni comespesso la sistemistica (dico spesso perchè non è una regola!) ma dovrà comunque entrare nella mentalità del cliente Domotico che differisce del tutto da quella del cliente Industrialeper questo la normale impiantistica deve essere sostituita con strumenti più idonei all'ambiente e ai costi più adeguati del settore, nello stesso tempo è improponibilepensare di fare preventivi come si fanno a un industria, la domotica se vuoi spesso "non produce", e quindi non viene recuperato nel tempo l'investimento,(salvo quelle che mirano al risparmio energetico, ma non sono comunque paragonabili a impianti di produzione industriali) In pratica il tecnico industriale parte avvantaggiato ma non si può considerare l'esperienza industriale un diploma per la domotica, ma solo un buon bagaglio culturale, per partire molto avvantaggiati, ma le molte differenze di materiali e impiantistiche e di pensiero andranno valutate e richiederannoun certo tempo per fare le proprie esperienze per affrontare al meglio anche questo nuovo settore dove c'è ancora tanto da fare, al contrario di quello Industriale....almeno in Italia.... Modificato: 25 aprile 2008 da alen
fasondominic Inserita: 1 maggio 2008 Autore Segnala Inserita: 1 maggio 2008 si collega un motore trifase e invertendo le fasi si cambia il senso di marcia, non si è ancora elettricisti, ma si solo entrando in questo meraviglioso mondo...e'un vecchio discorso fatto da te caro alen.non mi dire che questa e' domotica altrimenti cambio mestiere.
del_user_56966 Inserita: 1 maggio 2008 Segnala Inserita: 1 maggio 2008 Il mio concetto è stato espresso molto tecnicamente, ora se ti va di capirlo è una tua scelta,quindi direi che comunque il mio modo di pensare sia diverso dal tuo, il risultato in fondo non cambia, siamo entrambe contenti delle nostre opinioni....
fasondominic Inserita: 2 maggio 2008 Autore Segnala Inserita: 2 maggio 2008 x alen.scusa, ma questa mia domanda potrebbe essere d'obblico.hai iniziato direttamente con la domotica o sei un propulsore "propagantista"della suddetta "arte".in linea di massima,pur non conoscendola mi arrancio;questo e' possibile per mie attuali esperienze nel campo industriale,da precsare che ho esperienza quindicennale nel civile.la mia domanda!!!!!sei un istallatore o vendi domotica.
Livio Migliaresi Inserita: 2 maggio 2008 Segnala Inserita: 2 maggio 2008 Caro amico,credo che ad una domanda retorica la risposta ovvia sia: quello che tu meglio credi!Detto questo, credo importi poco, ai fini della discussione, il conoscere l'attività lavorativa dell'amico alen;cerchiamo di rimanere nei termini della discussione: il personalizzare potrebbe portare ad incomprensioni inutili e sicuramente non volute.
del_user_56966 Inserita: 2 maggio 2008 Segnala Inserita: 2 maggio 2008 Esco un attimo (sperando di non andare in OT) per risponderti su argomenti non tecnici... Non capisco perchè ti stai "fissando" con queste asserzioni, nessuno dice che ai torto o ragione come neppureio e altri lo presupponiamo, il forum esprime delle teorie. delle esperienze, e altre discussioni più o meno interessanti...tu stai facendo un monologo dedicato a controbattere le mie ipotesi, e questo non è un comportamento classico, rispetto alle differenze di pensiero ti ho già rispostonon penso che si debba andare oltre, ritornando ai principi del forum, se ai discussioni tecniche ben vangano ... Inoltre come dico sempre le mie sono valutazioni oggettive rispetto alle mie teorie, non legge dello stato, quindi libero di pensare in tutt'altro modo...
fulvioromano Inserita: 30 maggio 2008 Segnala Inserita: 30 maggio 2008 Mamma mia, mamma mia, che toni pesanti. I forum sono un'invenzione bellissima distrutta solo da due cose: - la diffusione di idee personali come verità assolute e i toni eccessivamente sostenuti. In fondo se da fastidio un'affermazione perché perdere tempo a rispondere? Se si risponde dovrebbe essere solo per aiutare i partecipanti presenti e futuri.Tornando alla domotica, non che me ne intenda tantissimo, ma vorrei fare alcune considerazioni che sono state fatte solo per ripicca:1) "Esiste la trasmissione di potenza a distanza". Vero, ma "distanza" significa pochi centimetri, come tra statore e rotore di un motore...per distanze maggiori il buon vecchio conduttore resta davvero un'ottima idea.2) "La domotica prevede le tracce". Dipende. Esistono interruttori ed attuatori wireless...non mi fiderei granché, ma esistono. Ma senza arrivare a questo un cavo di segnale può passare nei corrugati già presenti nell'impianto elettrico di base...In una casa le potenze in gioco sono così piccole che in generale una 232 o una 485 (senza arrivare a protocolli specifici per domotica) sono più che robusti. Altrimenti vorrebbe dire che se accendo la lavatrice non vedo più la televisione?Esistono infine impianti il cui "bus" è il cavo stesso di alimentazione su cui viene codificata informazione a frequenze fuori banda rispetto a quelle di rete e relative componenti distorcenti.3) Se la casa è nuova cosa costa fare tracce dedicate per i cavi di segnale?4) rispondendo ad una delle prime...non è vero che in ogni casa c'è la 380V. A parte che vi sfido a trovare una 220V o una 380V visto che ci siamo da qualche tempo adeguati agli standard 230V e 400V, ma se in casa ho una sola fase mi spiegate dove trovo la 400V???Comunque in generale un sistema domotico deve sovrapporsi ad uno tradizionale, se per tradizionale si intendono le alimentazioni dei dispositivi, i magnetotermici, i differenziali...o qualcuno pensa che "tanto c'è la domotica" e non mettiamo i differenziali in bagno?La differenza base tra impianto tradizionale e impianto domotico dovrebbe essere:TRADIZIONALE rete - interruttore - luceDOMOTICO rete - interfaccia utente - centralina - attuatore (dimmer) - lucenaturalmente qui parlo solo di una luce e solo di un aspetto impiantistico. Domotica vuol dire ad esempio che nel ripostiglio metto interruttori sensibili alla presenza, così che non dimentico la luce accesa, oppure che se accendo una luce tra l'1:00 e le 5:00 del mattino si accende automaticamente a metà carico.Domotica significa anche che se avvio la lavatrice un box mi propone di posticiparne l'accensione a quando la tariffa energetica è più favorevole...non mi pare molto simile all'automazione industriale.Che ne pensate?
domotico82 Inserita: 30 maggio 2008 Segnala Inserita: 30 maggio 2008 Secondo me è un pò anacronistico considerare la domotica come sistema aggiuntivo (in più...) e separato rispetto all'impianto elettrico: in realtà l'impianto domotico è un'evoluzione dell'impianto elettrico tradizionale, infatti:- è possibile creare un impianto elettrico usando un'infrastruttura domotica (tx su bus e moduli di comando in/out anche per fare le semplici deviate/invertite ecc...)- sulla stessa infrastruttura è possibile aggiungere tutte le funzionalità che sono peculiari della domotica: gestione centralizzata di luci e automazioni, scenari, controllo carichi e gestione consumi ecc ecc...Non so se mi sono spiegato... Che ne dite?
fulvioromano Inserita: 30 maggio 2008 Segnala Inserita: 30 maggio 2008 Ti sei spiegato, ma io la vedo più la domotica che si poggia sull'infrastruttura elettrica...
del_user_56966 Inserita: 30 maggio 2008 Segnala Inserita: 30 maggio 2008 (modificato) - è possibile creare un impianto elettrico usando un'infrastruttura domotica (tx su bus e moduli di comando in/out anche per fare le semplici deviate/invertite ecc...)Se il termine Home Automation si basasse su questi principi molto probabilmente non potrebbe utilizzare il termine "Automazione" per automatizzare si intende qualcosa di ben precisoe non solo semplificare delle funzioni manuali come concentrare delle accensioni passando da cablaggio standard a cablaggio elettronico,quindi se parli di sostituire delle derivazioni e poco più direi che siamo più su sistemi di cablaggio semplificato ovvero che tendono a snellire la quantità di fili da passare e che permettonoanche qualche funzione logica ma senza particolare attinenza col vero concetto di automatizzare o meglio rendere automatico un processo ripetitivo!Per esempio una delle funzioni più semplici da automatizzare come "spegnere la luce quando questa non è più necessaria" risulta una di quelle difficili da implementare con successosu sistemi a cablaggio semplificato perchè normalmente carenti di logica adeguata e performante rispetto alle reali esigenze di automazione!Quindi scinderei i concetti tra,Cablaggio Semplificato (di cui sopra!)e Automazione della casa o meglio Home Automation conosciuta come "Domotica" che tradotto non vuol dire altro che "Casa automatica"Spiegatemi cosa c'è di tanto automatico in un "cablaggio semplificato" se non la maggior difficoltà di manutenzione e i costi da accessori per fare cose paritetiche a quelle comunque fattibili anche tramite in normale cablaggio elettrico e qualche relè! Modificato: 30 maggio 2008 da alen
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