led72 Inserito: 3 giugno 2008 Segnala Inserito: 3 giugno 2008 Ciao a tutti,oggi sono finalmente riuscito a far funzionare il mio primo impianto domotico in standard Konnex programmando i dispositivi con ETS!!!!!Nel seguire la procedura però mi sono sorti dei dubbi:- ogni dispositivo bisogna programmarlo 2 volte: la prima per impostare l'indirizzo fisico e la seconda per la programmazione vera e propria- la programmazione dell'indirizzo fisico richiede la pressione di un tasto sul dispositivo stesso. domanda: se ne ho cento dispositivi sparsi su più piani che faccio????!!?!? Devo correre come un pazzo su e giu per premere un pulsante alla volta!!!!!!??!?!?!?!?!?!
Del_user_100236 Inserita: 3 giugno 2008 Segnala Inserita: 3 giugno 2008 Oppure programmi gli indirizzi fisici a banco e scarichi la programmazione in campo.
omar Inserita: 4 giugno 2008 Segnala Inserita: 4 giugno 2008 (modificato) - la programmazione dell'indirizzo fisico richiede la pressione di un tasto sul dispositivo stesso. domanda: se ne ho cento dispositivi sparsi su più piani che faccio????!!?!? Devo correre come un pazzo su e giu per premere un pulsante alla volta!!!!!!??!?!?!?!?!?!Come ogni tipo di "attività" anche la domotica necessita di un minimo di progettualità, dopo aver identificato il numero di I/O necessari e la relativa suddivisione in moduli si passa progettare la rete intesa come suddivisione in linee, accoppiatori e alimentatori da questo si comincia ad attribuire, sulla carta, l'indirizzo fisico ai moduli. Fatto ciò, a banco, tramite ETS e l'interfaccia di accoppiamento si programmano i vari moduli.Saluti Modificato: 4 giugno 2008 da omar
led72 Inserita: 4 giugno 2008 Autore Segnala Inserita: 4 giugno 2008 OK. Se faccio la programmazione a banco devo però segnare su ogni dispositivo il suo indirizzo fisico per intallarlo nella posizione giusta sul cantiere. Giusto?Esiste un'altra procedura più sicura e/o più veloce?Ciao e grazie.
cliff Inserita: 4 giugno 2008 Segnala Inserita: 4 giugno 2008 Non esiste nulla di piu' semplice, se programmi i dispositivi in laboratorio poi devi installarli al posto giusto, se invece lasci che gli elttricisti montino i moduli in campo devi "indirizzarli" e "programmarli" sul campo. Ognuna di queste strade ha i suoi vantaggi e svantaggi, dopo due o tre impianti capirai da solo la strada migliore. Una buona progettazione "preventiva", completa di indirizzamento e programmazione in laboratorio ti permette di :1) testare i componenti2) testare le funzionalita' compresse3) individuare esattamente i componenti e la loro disposizione su piante/schemi4) preparare il materiale per i cablatori, che si trovano fra le mani un modulo numerato e posizionato su una pianta/schema, senza dover tu andare in campo a controllare se effettivamente tutti i moduli da schema sono stati montati.Bye
Del_user_100236 Inserita: 5 giugno 2008 Segnala Inserita: 5 giugno 2008 (modificato) Un piccolo consiglio, dettato dall'esperienza.Il fatto che una planimetria indichi la posizione e l'indirizzo del modulo da installare, non significa automaticamente che quel dispositivo venga installato in quella posizione.A meno che non sia tu stesso a fare entrambi i lavori, installazione e messa in servizio, accertati SEMPRE a chi sia demandato la parte di montaggio e verifica SEMPRE che abbiano compreso il significato di quegli strani numerini (gli indirizzi fisici).Darlo per scontato, molte volta ha la conseguenza di rifare il lavoro 2 volte. Modificato: 5 giugno 2008 da Il Pesty
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