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Indirizzi Fisici Con Ets - procedura impostazione indirizzi fisici con ETS


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Inserito:

Ciao a tutti,

oggi sono finalmente riuscito a far funzionare il mio primo impianto domotico in standard Konnex programmando i dispositivi con ETS!!!!!

Nel seguire la procedura però mi sono sorti dei dubbi:

- ogni dispositivo bisogna programmarlo 2 volte: la prima per impostare l'indirizzo fisico e la seconda per la programmazione vera e propria

- la programmazione dell'indirizzo fisico richiede la pressione di un tasto sul dispositivo stesso. domanda: se ne ho cento dispositivi sparsi su più piani che faccio????!!?!? Devo correre come un pazzo su e giu per premere un pulsante alla volta!!!!!!??!?!?!?!?!?! :blink:


Del_user_100236
Inserita:

Oppure programmi gli indirizzi fisici a banco e scarichi la programmazione in campo. ;)

Inserita: (modificato)
- la programmazione dell'indirizzo fisico richiede la pressione di un tasto sul dispositivo stesso. domanda: se ne ho cento dispositivi sparsi su più piani che faccio????!!?!? Devo correre come un pazzo su e giu per premere un pulsante alla volta!!!!!!??!?!?!?!?!?!

Come ogni tipo di "attività" anche la domotica necessita di un minimo di progettualità, dopo aver identificato il numero di I/O necessari e la relativa suddivisione in moduli si passa progettare la rete intesa come suddivisione in linee, accoppiatori e alimentatori da questo si comincia ad attribuire, sulla carta, l'indirizzo fisico ai moduli. Fatto ciò, a banco, tramite ETS e l'interfaccia di accoppiamento si programmano i vari moduli.

Saluti

Modificato: da omar
Inserita:

OK. Se faccio la programmazione a banco devo però segnare su ogni dispositivo il suo indirizzo fisico per intallarlo nella posizione giusta sul cantiere. Giusto?

Esiste un'altra procedura più sicura e/o più veloce?

Ciao e grazie.

Inserita:

Non esiste nulla di piu' semplice, se programmi i dispositivi in laboratorio poi devi installarli al posto giusto, se invece lasci che gli elttricisti montino i moduli in campo devi "indirizzarli" e "programmarli" sul campo. Ognuna di queste strade ha i suoi vantaggi e svantaggi, dopo due o tre impianti capirai da solo la strada migliore. Una buona progettazione "preventiva", completa di indirizzamento e programmazione in laboratorio ti permette di :

1) testare i componenti

2) testare le funzionalita' compresse

3) individuare esattamente i componenti e la loro disposizione su piante/schemi

4) preparare il materiale per i cablatori, che si trovano fra le mani un modulo numerato e posizionato su una pianta/schema, senza dover tu andare in campo a controllare se effettivamente tutti i moduli da schema sono stati montati.

Bye

Del_user_100236
Inserita: (modificato)

Un piccolo consiglio, dettato dall'esperienza.

Il fatto che una planimetria indichi la posizione e l'indirizzo del modulo da installare, non significa automaticamente che quel dispositivo venga installato in quella posizione.

A meno che non sia tu stesso a fare entrambi i lavori, installazione e messa in servizio, accertati SEMPRE a chi sia demandato la parte di montaggio e verifica SEMPRE che abbiano compreso il significato di quegli strani numerini (gli indirizzi fisici).

Darlo per scontato, molte volta ha la conseguenza di rifare il lavoro 2 volte.

;)

Modificato: da Il Pesty

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