aretusa Inserito: 24 maggio 2009 Segnala Inserito: 24 maggio 2009 Qualcuno ha tempo e voglia i spiegarmi oppure ha qualche link a portata di mano che lo facciano in maniera semplice il criterio con cui sono strutturati gli indirizzi negli homeplc? Che poi dovrebbe essere la stessa identica cosa dei plc normali no?Insomma ho seguito solo un corso introduttivo al sistema e per ovvie ragioni di tempo non me la sono sentita di bloccare il relatore su questo argomento più di tanto... anche perchè appunto era un'introduzione al sistema.Quello che non ho molto digerito sono state quelle % W M ecc Insomma c'è una codifica... ma bisognerebbe che qualcuno me la spiegasse come ad un bambino di 5 anni E poi mi servirebbe un approfondimento, se ho capito bene indirizzando un modulo gli vado a dire in pratica l'allocazione di memoria dove andare a scrivere all'interno del PLC, è corretto questo? (io fino a ieri mi sono fermato all'idea che l'indirizzo di un modulo lo dovesse soltanto distinguere sul bus permettendo alla cpu di andarlo ad interrogare), ecco se ho ben capito io oltre che scrivere in una certa word tramite un modulo di ingressi posso anche farlo tramite altri metodi... ad esempio accedendo direttamente sul bus con una supervisione.... uhm però c'è uno spesso alone di nebbia che vorrei un minimo diradare! Grazie per qualsiasi indicazione utile!
del_user_56966 Inserita: 24 maggio 2009 Segnala Inserita: 24 maggio 2009 Qualcuno ha tempo e voglia i spiegarmi oppure ha qualche link a portata di mano che lo facciano in maniera semplice il criterio con cui sono strutturati gli indirizzi negli homeplc? Che poi dovrebbe essere la stessa identica cosa dei plc normali no?Si l'indirizzamento è standard come per gli altri PLC che supportano lo standard questo nel senso che se scrivi %IX0.0 per te è sempre l'ingresso numero 1del PLC indistintamente che tu utilizzi un HomePLC oppure un PLC Industriale tipo Panasonic, Siemens ecc..Cosa diversa è la mappatura, l'indirizzo Standard serve proprio a compensare il fatto che ogni dispositivo può avere internamente un metodo diverso di mappare gli I/Omi ricordo che il 90-30 GE mappava in maniera lineare, mentre il Panasonic come altri mappa gli I/O su determinate aree di memoria...Gli HomePLC fanno lo stesso ma riguardo all'indirizzo del nodo questo supporta una doppia mappatura ovvero a parità d'indirizzo ai sempre due mappe di memoria disponibiliuna d'ingresso e una d'uscita.Quindi in realtà è come se a parità d'indirizzi tu avessi il doppio dei moduli... Per progettare un sistema HomePLC si deve solo stampare la pagine contenute al capitolo "Caratteristiche del sistema" si possono utilizzare i 4 capitoli (uno per master I/O)su queste poi si posizionano i dispositivi che si vogliono utilizzare sull'impianto!Metti per esempio che in cucina tu voglia utilizzare un dispositivo da 4 ingressi e 4 uscite, non fai altro che prendere il primo indirizzo libero in area digitaleovvero quella che va da 1 a 28 del master 1 e porvi il codice del dispositivo, in questo caso ai assegnato 4 ingressi e 4 uscite a quel dato oggetto..!se vedi sull'indirizzo 1 del master 1 gli ingressi sono %IX2.0, %IX2.1, %IX2.3, %IX2.4 mentre le uscite %QX2.0, %QX2.1, %QX2.3, %QX2.4 tra i due indirizzamenti standard cambia solo le "I" per gli ingressi e le "Q" per le uscite mentre la "X" indica che si tratta di I/O digitali
del_user_56966 Inserita: 24 maggio 2009 Segnala Inserita: 24 maggio 2009 Quello che non ho molto digerito sono state quelle % W M eccIn qualsiasi forma ti venga proposto un apparato digitale si basa su delle convenzioni standard, 4 bit = Nibble8 bit = byte16 bit = wordin questo caso a differenza degli altri PLC che prevalentemente hanno abbandonato i nibble nell'indirizzamento, gli Home PLC utilizzano tutte queste convenzioni1 indirizzo digitale è formato da 4 bit ovvero un "nibble"2 indirizzi digitali corrispondono un Byte4 indirizzi digitali corrispondono sempre a 16 Bit quindi a una word, per convenzione la gestione di questi avviene in valori che corrispondono a uno stato booleano (1,0 - vero/falso) oppure a un valore Word 0-65532oppure a una doubleword che è un dato a 32 bit ecc..Insomma c'è una codifica... ma bisognerebbe che qualcuno me la spiegasse come ad un bambino di 5 anniComplimenti per l'età!... E poi mi servirebbe un approfondimento, se ho capito bene indirizzando un modulo gli vado a dire in pratica l'allocazione di memoria dove andare a scrivere all'interno del PLC, è corretto questo?Come già detto in precedenza tu metti un modulo sulla lista degli indirizzi che trovi in "Risorse di sistema" e vedi subito gli indirizzi che questa prende nell'indirizzamento standard del programma IEC.questo vale per ogni tipo di dispositivo, con l'unica differenza che negli indirizzi da 1 a 28 di ogni master l'indirizzamento è digitale (0/1, vero/falso)mentre da 29-46 le risorse sono trattate in registri da 16 bit, in ogni caso non è difficile leggere e scrivere un singolo bit di ogni registro si deve solo utilizzare la word con controllo a Bit ovvero utilizzare la dicitura %MX400.15 dove la "M" sta per registro a 16 Bit mentre la "X" lo tratta come singolo bitinfatti il 400 è il numero di registro che vuoi utilizzare mentre il ".15" è l'ultimo bit dello stesso registro.chiaramente puoi usare tutti e sedici i bit ovvero da %MX400.0 a %MX400.15 sia in lettura che in scrittura...
del_user_56966 Inserita: 24 maggio 2009 Segnala Inserita: 24 maggio 2009 (io fino a ieri mi sono fermato all'idea che l'indirizzo di un modulo lo dovesse soltanto distinguere sul bus permettendo alla cpu di andarlo ad interrogare),In effetti se non si trattasse di un PLC con indirizzamento standard IEC1131-3 sarebbe cosi ma se deve rispettare lo standard il primo ingresso deve prendere il nomedi %IX0.0 e la prima uscita deve essere %QX0.0 questo lo si fa nei normali PLC e anche se adesso si parla di un PLC con I/O completamente su Bus non può cambiare nulla,bisogna andare oltre l'idea di paragonare un sistema tipo questo ad altri, anche se domotico è anche un vero PLC completamente su Bus e quindi questo già richiede di pensare diversamente rispetto a un PLC con cablaggio locale, oltre questo le funzioni di che supporta sono spesso talmente innovative da non essere presenti neppure nei PLC tradizionali.. per questo basta dare un occhiata all'abbinamento tra ABS-XComm e gli HomePLC che permette di fare cose molto particolari ed estremamente utili... ecco se ho ben capito io oltre che scrivere in una certa word tramite un modulo di ingressi posso anche farlo tramite altri metodi... ad esempio accedendo direttamente sul bus con una supervisione.... uhm Si una delle funzioni più spinte di un HomePLC è di permettere oltre alla configurazioneon-line con impianto in marcia, anche di programmare le logiche di guasto di ogni singolo dispositivo di I/O, di gestire in tempo reale il debug dei guasti e dei problemi di comunicazione anche se questi fossero minimi.. ma in maniera più efficiente di lavorare da supervisione come se in realtà come se il PLC non esistesse dialogando direttamente con gli apparati remoti, questo per esempio permette già di fare un controllo accessi in realtime da un gestionale e di utilizzare la logica solo per funzionidi corredo che debbano essere indipendenti dal software che gira sul PC ..a fronte di tutto questo rimane un sistema deterministico è forse questa è proprio la cosa incredibile...!
aretusa Inserita: 24 maggio 2009 Autore Segnala Inserita: 24 maggio 2009 Alen scrive:Per progettare un sistema HomePLC si deve solo stampare la pagine contenute al capitolo "Caratteristiche del sistema" si possono utilizzare i 4 capitoli (uno per master I/O)su queste poi si posizionano i dispositivi che si vogliono utilizzare sull'impianto!Ma la trovo sul sito net?.... Sto cercando questa parte sul sito ma non la trovo, anche nella documentazione che mi hanno dato non ho queste "tabelle", infatti ricordo che avevano spiegato scrivendo sulla lavagna ma poi una volta a casa figurati.... Alen scrive:Metti per esempio che in cucina tu voglia utilizzare un dispositivo da 4 ingressi e 4 uscite, non fai altro che prendere il primo indirizzo libero in area digitaleovvero quella che va da 1 a 28 del master 1 e porvi il codice del dispositivo, in questo caso ai assegnato 4 ingressi e 4 uscite a quel dato oggetto..!se vedi sull'indirizzo 1 del master 1 gli ingressi sono %IX2.0, %IX2.1, %IX2.3, %IX2.4 mentre le uscite %QX2.0, %QX2.1, %QX2.3, %QX2.4 tra i due indirizzamenti standard cambia solo le "I" per gli ingressi e le "Q" per le uscite mentre la "X" indica che si tratta di I/O digitaliOk fammi capire meglio (perdonami ma mi mancano proprio le basi, anzi i plinti di fondazione!)... prendo il master i/o, ed indirizzo il mio modulo slave 4 in/4 out sull'indirizzo 1... ho un dubbio, se ho 4 in+4 out significa che ho in totale 8 bit da gestire... quindi occupo un byte con quel modulo?Non capisco poi perchè gli i/o relativi all'indirizzo 1 siano numerati 2.0 2.1 2.2 2.3, perchè non 1.0 1.1 1.2 1.3?Boh... ho proprio le idee confuse su sta cosa Eppure non dev'essere così complicata!
del_user_56966 Inserita: 24 maggio 2009 Segnala Inserita: 24 maggio 2009 Ma la trovo sul sito net?.... Sto cercando questa parte sul sito ma non la trovo, anche nella documentazione che mi hanno dato non ho queste "tabelle", infatti ricordo che avevano spiegato scrivendo sulla lavagna ma poi una volta a casa figurati....No la trovi nell'_Help del programma LadderHome, in ogni caso se non possiedi questo non ci faresti molto di più...! Ok fammi capire meglio (perdonami ma mi mancano proprio le basi, anzi i plinti di fondazione!)... prendo il master i/o, ed indirizzo il mio modulo slave 4 in/4 out sull'indirizzo 1... ho un dubbio, se ho 4 in+4 out significa che ho in totale 8 bit da gestire... quindi occupo un byte con quel modulo?No occupi solo un indirizzo da 4 Bit è il sistema che ti rende disponibile 4 Bit in ingresso e altri 4 in Uscita, ma se tu avessi il foglio davanti sarebbe tutto più semplice... in ogni caso se trascrivi il moduli sull'indirizzo 1 del master 1 il tuo 4+4 verrebbe mappato da %IX2.0 a %IX2.3 per gli ingressie da %QX2.0 a %QX2.3 per le uscite, non c'è da capire altro solo da prendere questi indirizzi e passare a programmare, se per esempio volessi legare il primo ingresso con laprima uscita del modulo 4+4 numero 1 avrei... %IX2.0 %QX2.0 -----||--------------------------()-Non capisco poi perchè gli i/o relativi all'indirizzo 1 siano numerati 2.0 2.1 2.2 2.3, perchè non 1.0 1.1 1.2 1.3?Sempre perchè ti devi procurare il famoso _Help... Gli indirizzi da 0.0 a 0.15 sono riservati agli I/O del PLC, mentre quelli da 1.0 a 1.15 sono quelli a bordo del master che può avere già in dotazione 16 ingressi e 16 uscite,quindi l'indirizzo successivo parte da 2.0...in poiBoh... ho proprio le idee confuse su sta cosa sad.gif Eppure non dev'essere così complicata!Infatti non lo è ma senza istruzioni vai alla cieca e non mi sembra il caso, quindi se ai frequentato un corso dovresti avere tutto se invece era una presentazione e la cosa ti interessa sarebbe il momento di fare un corso vero e proprio.. c'è ne uno proprio ora a giugno...VEDI QUIfra l'altro ora è stata rilasciata l'ultima versione del LadderHome che è una bomba, altro che semplice domotica ora sembra di lavorare su programmi professionali per l'industriale!!..
aretusa Inserita: 24 maggio 2009 Autore Segnala Inserita: 24 maggio 2009 Al corso vero e proprio di giugno mi sono iscritto... non volevo arrivare impreparato! La programmazione ladder ho capito come funziona, una figata... avevo solo dei dubbi su come indirizzare i moduli fisicamente sul bus.Adesso mi è chiaro perchè partono da 2.x Grazie di tutto!... Mi si sta aprendo un mondo nuovo!
aretusa Inserita: 24 maggio 2009 Autore Segnala Inserita: 24 maggio 2009 Un'ultima domanda.... nel cd del sw c'è un bel tutorial di 2-300 pagine da divorare in un we? Sopratutto mi interesserebbe un approfondimento sul discorso supervisione... al momento notevolmente indigesto per me
del_user_56966 Inserita: 24 maggio 2009 Segnala Inserita: 24 maggio 2009 Un'ultima domanda.... nel cd del sw c'è un bel tutorial di 2-300 pagine da divorare in un we? laugh.gif Sopratutto mi interesserebbe un approfondimento sul discorso supervisione... al momento notevolmente indigesto per meSecondo me va preso a piccole dosi... Il framework ABS-XComm è un insieme di potenzialità che vanno dal navale all'industriale passando da Domotica e Building Automation, convieneche ti concentri su quello che ti serve per primo e parti da li... un altro ostacolo iniziale sta nel fatto che non segue nessuna procedura classica di altri softwarequindi va capito come agisce e come ci si può agire, ma una volta che sei entrato nel merito ti si spalanca un nuovo mondo...per un approfondimento comunque conviene che frequenti su corso specifico su ABS, se poi l'approfondimento è specifico tra ABS e HomePLC anche un corso di secondo livellonon fa male, sempre che tu sia interessato a funzionalità molto spinte che questi prodotti opportunamente programmati possono svolgere...
Tem Inserita: 25 maggio 2009 Segnala Inserita: 25 maggio 2009 Avendo dimestichezza con i PLC della Hitachi mi sono trovato molto a mio agio nell'indirizzamento dell'HomePLC, faccio domotica ma mi sembra di fare controllo di processo. La cosa che mi serve sapere è il limite di XCOMM rispetto agli SCADA. Se sviluppando con questa tecnologia, praticamente a costo zero per chi conosce un qualsiasi linguaggio di programmazione basato su MS, riesco a fare a meno, appunto, degli scada e, sopratutto, del bagno di sangue che bisogna fare ogni volta nel dichiarare variabile per variabile e il notevole costo dei RunTime.Tem
del_user_56966 Inserita: 25 maggio 2009 Segnala Inserita: 25 maggio 2009 riesco a fare a meno, appunto, degli scada e, sopratutto, del bagno di sangue che bisogna fare ogni volta nel dichiarare variabile per variabile e il notevole costo dei RunTime.Il concetto è inverso, agli scada sono applicati dei limiti per motivi di licenza negli ambienti RAD questi limiti non esistono, l'unica particolarità sta nel fattoche per velocizzare il time-to-market necessiti di oggetti grafici (tipo scada/Dcs) ma per questo sono sufficienti quelli contenuti nel framework ovvero un intera libreriadi oggetti grafici gratuiti di semplice utilizzo, quindi partendo dal presupposto che in ABS-XComm non si debbono dichiarare variabili salvo che non si desideri utilizzare degli aliasè possibile lavorare direttamente in memoria eludendo completamente i file di database e quindi senza toccare minimamente gli HD del PC... e questo in tempo reale e su tutta la rete ovvero no Browser ma vere workstation tipo DCS....
Tem Inserita: 25 maggio 2009 Segnala Inserita: 25 maggio 2009 no Browser ma vere workstation tipo DCSQuindi tutti gli oggetti sono presenti sulla stessa macchina, per cui si è in grado autonomamente di elaborare informazioni e scambiarle con il processo (impianto) e con altre macchine presenti nella stessa rete di controllo, senza alcuna gerarchia del tipo client- server????? Se le cose stanno in questi termini, personalmente, ho risolto un'infinità di problemi e, spero tanto, abbattuto notevoli costi aggiuntivi.Tem
del_user_56966 Inserita: 25 maggio 2009 Segnala Inserita: 25 maggio 2009 spero tanto, abbattuto notevoli costi aggiuntivi.Direi di si visto che le licenze per le postazioni grafiche di rete sono sempre gratuite... L'uso su impianti dove sia richiesto più monitor e più programmi che sfruttino solo le risorse della macchina localee non quelle della macchina server oltre al fatto che questo è reso possibile da una caratteristica della tecnologia XComm,non so se ti sembra poco, ma vedendo in giro ancora oggi la maggior parte degli impianti è di tipo "mono PC" la distribuzione dei datiin rete sembra cosa da grandi impianti mentre al contrario con ABS-XComm la si fa anche partendo da semplici applicazioni...e volendo implementare la ridondanza tra più Server anche questa è già prevista nell'architettura e utilizzabile senza alcun sforzo...
Tem Inserita: 25 maggio 2009 Segnala Inserita: 25 maggio 2009 volendo implementare la ridondanza tra più Server anche questa è già prevista nell'architetturIn questo caso saliamo ancor più di livello. Pensavo fossero cose riservate al mondo dell'industriale. Ma la ridondanza viene effettuata con dell'hardware aggiuntivo?
del_user_56966 Inserita: 25 maggio 2009 Segnala Inserita: 25 maggio 2009 Ma la ridondanza viene effettuata con dell'hardware aggiuntivo?Quella eseguita tramite rete LAN non necessita di hardware aggiuntivo...se pretendi di isolare le due macchine totalmente allora tra le due serve una connessione in Fibra Ottica...
Tem Inserita: 25 maggio 2009 Segnala Inserita: 25 maggio 2009 se pretendi di isolare le due macchine totalmente allora tra le due serve una connessione in Fibra Ottica.Più che pretendere direi che la buona tecnica prevede l'isolamento galvanico tra due macchine, a maggior tagione che hanno a bordo alimentatori in grado di spaccare ogni tipo di elettronica.Il problema sta nel fatto che l'impianto sale moltissimo di prezzo. I separatori che io conosco tipo ABB, Siemens ecc. costano una cifra in particolare per le ridondanze. Ad ogni modo grazie per le info.
del_user_56966 Inserita: 25 maggio 2009 Segnala Inserita: 25 maggio 2009 Il problema sta nel fatto che l'impianto sale moltissimo di prezzo. I separatori che io conosco tipo ABB, Siemens ecc. costano una cifra in particolare per le ridondanze.Quelli per il Building Automation sono identici ma con prezzi molto più contenuti...
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