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Modulo Logico Knx Siemens 5wg1 347-1ab02


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Inserito:

Salve,

sono nuovo del forum e volevo sapere se qualcuno di voi ha mai utilizzato questo modulo per gestire il controllo dei carichi elettrici. Ho letto che è possibile costruire una semplice procedura di gestione dei carichi utilizzando questo modulo logico ed un dispositivo tradizionale come un relè di corrente. Quest'ultimo avverte il superamento della soglia prefissata massima di corrente; la chiusura del contatto viene rilevata da un qualsiasi canale di ingresso di un apparecchio KNX, attivando una procedura di confronto con lo stato delle uscite dei carichi. La sequenza parte dal carico meno prioritario: esso viene distaccato e subito dopo viene fatto un nuovo confronto con la soglia predefinita, procedendo, se necessario, al distacco di altri carichi.

Qualcuno possiede il file di questo dispositivo da importare in ETS3? Come dovrei configurare il dispositivo per fare quello che si dice sopra?

Grazie mille, Attendo Vostre risposte,

Giuseppe.


Inserita:

il 347 fa solo funzioni logiche AND OR NAND NOR, quindi devi inventarti qualcosa tu che comprenda gli stati degli attuatori o altro. Secondo me ci vuole tanta fantasia......

Buon lavoro.

L'applicativo lo trovi QUI

Del_user_100236
Inserita:

Soprattutto, perché scervellarsi per inventarsi delle logiche di funzionamento, quando la stessa casa costruttrice ha a catalogo un dispositivo di controllo carichi elettrici? :blink:

del_user_56966
Inserita:
perché scervellarsi per inventarsi delle logiche di funzionamento,

Certo se ai un solo carico da staccare la cosa è semplice, ma se l'impianto possiede più carichi e più linee

di distribuzione, con un solo relè fai ben poco... in ogni caso le logiche in qualsiasi applicazione

da sempre servono per ottimizzare quello che

gli apparati dedicati non riescono a svolgere in parte o del tutto... :)

Del_user_100236
Inserita:

E chi ha parlato di un relè, scusa? :blink:<_<

Il controllore di carichi in questione è in grado di pilotare 120 utenze.

Per ogni singolo canale è possibile impostare un livello di priorità da 1 a 10

Per ogni canale è possibile impostare:

il minimo tempo di connessione

il minimo tempo di disconnessione

il massimo tempo di disconnessione

il numero max. di connessione/disconnessione permesso nelle 24 h

E' possibile impostare un segnale di allarme al superamento della soglia prefissata

E' possibile impostare soglie differenti in funzione del regime tariffario

E' possibile modificare tali soglie via Bus

E' possibile impostare la sincronizzazione dell'intervallo di misura a 15, 30 e 60 min.

E'possibile impostare l'intervallo di interrogazione dell'assorbimento a 15, 30, 60, 120 e 240 sec.

E' possibile in qualsiasi momento una forzatura manuale e/o un disinserimento di una o più utenze dal controllo automatico.

E' possibile il completo disattivamento del dispositivo via Bus

Rimango dell'idea che sia alquanto inutile cercare di emulare le medesime funzioni quando le stesse sono già disponibili in un unico apparecchio.

Inserita:

Ciao Il Pesty,

mi potresti dire a quale dispositivo controllo carichi ti riferisci (ditta e modello)?

Grazie.

del_user_56966
Inserita:

Certo chiamarlo "canale" mi sembra più adeguato!

Rimango dell'idea che sia alquanto inutile cercare di emulare le medesime funzioni

E' possibile impostare la sincronizzazione dell'intervallo di misura a 15, 30 e 60 min.

E'possibile impostare l'intervallo di interrogazione dell'assorbimento a 15, 30, 60, 120 e 240 sec.

Infatti molte delle funzioni del istato sono più mirate all'uso del sistema in se che non alla funzione staccacarichi vera è propria,

cosa significa sincronizzazione dell'intervallo di misura ??

e interrogazione dell'assorbimento a 15, 30, 60, 120 e 240 sec.??

che senso ha un impostazione del genere?? uno stacca carichi deve agire sempre in tempo reale altrimenti

che sicurezza offe contro l'attivazione di carichi immediati e/o imprevisti ??..

Molti dei parametri della lista quindi sono proprietari per adattare il funzionamento di quel tipo di apparato al sistema,

ma in altri apparti/sistemi sono inesistenti e quindi non c'è bisogno di emularli...

Inserita:
cosa significa sincronizzazione dell'intervallo di misura ??

e interrogazione dell'assorbimento a 15, 30, 60, 120 e 240 sec.??

Io queste le chiamo soglie di isteresi, e sono necessarie, anzi indispensabili per il buon funzionamento del sistema

uno stacca carichi deve agire sempre in tempo reale

sono d'accordo, ma e' anche vero che senza i parametri di cui sopra, non credo che il dispositivo sia molto affidabile...

pensa se solo un dispositivo comincia a staccare e attaccare carichi ad intervalli di 1-2 secondi ? che fine fanno gli utilizzatori collegati.. :blink:

del_user_56966
Inserita:

Io penso che dovi entrare un po più nel merito del mio discorso per capire meglio di cosa si sta parlando,

nell'esempio reale di una normale abitazione si parla in media di una fornitura di 3 KW dove lo scatto a monte e misurato e gestito con molta precisione dai

nuovi contattori ENEL precisamente i nuovi contatori misurano correttamente la potenza erogata: nel caso di contratti da 3 KW, viene resa disponibile per

un tempo illimitato una potenza di 3,3 kW e per 62 minuti una potenza sino a 3,8 kW. (Su altre potenze vi sarebbero comunque più utenze e quindi il

presupposto non cambia) Oltre tale soglia il contatore scatta dopo due minuti, questo intervento riguarda la sommatoria totale delle potenze prelevate da

tutte le linee, in questo caso se l'impianto a più linee con sensori di corrente (basandosi sulla fattibilità dovuta all'implementazione di più sensori dai

costi contenuti)

si aumenta la disponibilità di controllo e quindi di conseguenza la risoluzione della logica di controllo. (per + canali intendevo questo!)

Questa disponibilità è data dalla logica di controllo del contatore stesso, chiaramente la protezione magnetotermica delle linee non supporta questa logica,

ma permette di far passare le sovracorrenti "funzionali" e interrompere le sovracorrenti "anomale" per questo viene chiamato sganciatore di massima

corrente a tempo inverso, questo perché nel campo della "corrente di non intervento" le correnti di poco superiori a quella nominale vengono permesse

anche per tempi lunghi , mentre le correnti via via crescenti saranno tollerate per tempi via via inferiori, secondo la curva di intervento del

magnetotermico stesso.

Ora dato che non esiste un impianto tipo per un apparato tipo, si dovrà adattare prima il progetto generale, almeno per i carichi dichiarati, come

presa forno (1,5-2,5 KW) , Presa lavapiatti, presa lavatrice (1,6 KW) , presa condizionamento (0.45-1,500 KW), presa scaldabagno (1,5

KW) ecc.. e poi stabilire quali possano essere i carichi imprevisti, cioè quei carichi che un utente può collegare in modo casuale in ogni punto dell'impianto

elettrico, asciugacapelli (0,8 - 1,5 KW) , Aspirapolvere (1,6 KW) , Microonde (1KW) ecc..

questo va sommato ai vari carichi generici come televisori, decoder, HI-FI, Illuminazione, cancello elettrico ecc..

Da questo si capisce che la sommatoria dei carichi è alquanto frastagliata e variopinta tanto che basta che sia acceso sia il forno e la lavatrice (1,5 KW +

1,6 KW = 3,1 KW) + la somma dei carichi generici continui per portare il contatore oltre la soglia massima senza però ancora che questo intervenga in

modo immediato,

ps: la lavatrice si può anche fermare mentre il forno e meglio di no!.. ;)

Se considerate anche un fattore di contemporaneità nell'impianto vedremo che la partenza del condizionatore (1,5 KW + 1,6 KW) e di un aspiratore sono

sufficienti per far intervenire nettamente le protezioni per sovracorrente (1,5 KW + 1,6 KW + 1,5 KW + 1,6 KW = 6,2 KW + carichi generici continui)

pensa se solo un dispositivo comincia a staccare e attaccare carichi ad intervalli di 1-2 secondi ? che fine fanno gli utilizzatori collegati.

qui c'è un fraintendimento, non intendo che devi staccare il carico in modo immediato, ma che devi poter leggere l'esubero in modo immediato,

quindi il conteggio previsto per lo stacco parte dal momento della lettura istantanea e non dopo n.. secondi, in questo caso il tempo di stacco è il tempo

effettivo e non un tempo derivato da altra impostazione, su questa misura si possono inserire più soglie per il solito carico o per carichi diversi e questi non

sono statici come nel caso precedente, ma la cosa più importante che nell'altro caso non è prevista è che l'impianto si può adeguare in modo proporzionale

al tipo di esubero, quindi reagendo in maniera istantanea all' attivazione contemporanea di più carichi discreti e in

maniera ritardata quando la corrente misurata si incrementa in modo più lineare,

va tenuto di conto anche che se si inseriscono più sensori di misura, dovrà esistere anche una logica sommatoria tra queste misure per evitare lo stacco

della protezione a monte. (anche questa non è cosi semplice da implementare con funzioni preconfezionate)

oltre questo non è detto che quello che si può sconnettere sia sempre

prefissato a priori, in domotica potrebbe nascere l'esigenza di creare una combinazione di stacco carichi che segua certi criteri dettati dall'utente stesso,

per esempio che sia lui a scegliere le priorità tra alcuni carichi in base alle proprie esigenze del momento.

Potrei continuare ancora per molto ma penso che la cosa se non supportata da esempi pratici sia poco gradita, la sostanza di quanto volevo esprimere sta

nel fatto che è sempre preferibile potere ottimizzare il controllo tramite una logica studiata caso per caso che al contrario dover adattare tutta la logica alle

sole impostazioni disponibili... :lol:

Se poi questo viene visto su impianti diversi dalla domotica, tipo il Building Automation allora anche questo tipo di controllo per quanto veloce può risultare

inefficace, in alcuni casi dove i carichi erano di svariati KW per macchina (Lavatrici) si è dovuto adattare una logica predittiva più che correttiva.. :)

Del_user_100236
Inserita:
cosa significa sincronizzazione dell'intervallo di misura ??

e interrogazione dell'assorbimento a 15, 30, 60, 120 e 240 sec.??

Un controllo dei carichi è leggermente differente da uno stacco carichi.

Un controllo dei carichi si prefigge l'obbiettivo di non superare la fornitura concordata con il proprio esercente per non incorrere in sanzioni pecuniarie.

L'esercente, per contabilizzare il consumo utilizza un campionamento (normalmente 15').

Se il tuo sistema di controllo non è sincronizzato sull'intervallo di campionamento utilizzato dal esercente, tutto il sistema di gestione risulta inefficace.

L'interrogazione dell'assorbimento, unitamente all'intervallo di misura, serve al controllore per verificare se un momentaneo esubero debba essere corretto immediatamente oppure possa essere mantenuto, almeno fino alla successiva interrogazione.

P.S.

Se la lavatrice è in centrifuga, staccarla significa perdere quasi completamente il lavaggio, oltre al fatto di dover poi provvedere manualmente allo scarico dell'acqua e a una successiva nuova centrifuga. ;)

del_user_56966
Inserita: (modificato)
Se la lavatrice è in centrifuga, staccarla significa perdere quasi completamente il lavaggio, oltre al fatto di dover poi provvedere manualmente allo scarico dell'acqua e a una successiva nuova centrifuga.

si ma spegnere il forno alla moglie mentre cucina la torta, può costarti molto di più... :lol:

In realtà, il fatto sta che ragioniamo in modi diversi, questo penso sia dovuto alla tipologia dei prodotti in uso, per esempio io

(come penso tutti quelli che utilizzano logica programmabile) non sono abituato a pensare che per ogni funzione si debba utilizzare

un modulo specifico con la funzione già implementata, normalmente si leggono dei sensori degli ingressi, una volta elaborato il programma

che necessita si rende in uscita dei valori e delle attuazioni, quindi per svolgere entrambe le applicazioni di controllo e stacco carichi

posso utilizzare lo stesso sensore di corrente.

Sempre quello che deve essere svolto viene si decide in base alle reali necessità dell'impianto e non a priori in fase di progetto,

l'importante non è sapere la funzione da svolgere in fase progettuale (e quindi al lista di funzioni del componente) ma quale tipo di I/O serve per svolgerla.

Questo da anche la possibilità di intervenire con logiche correttive la dove necessiti e apportare in seguito modifiche al progetto iniziale ecc..

Per questo il modo di affrontare la stessa questione può essere differente, non è proprio "datemi una leva che vi sollevo il mondo" ma potrebbe

essere "datemi un sensore di corrente (o più di uno) e vi controllo i carichi al 100%"... :)

Modificato: da alen
del_user_56966
Inserita: (modificato)

Un altro motivo valido, penso sia appunto il costo della funzione in se, fino adesso si utilizzava dei misuratori di corrente + analogiche

che oltre al cablaggio e l'ingombro dimensionale hanno sicuramente costi superiori, se adesso è disponibile il sensore di corrente su Bus RS485

oltre alla riduzione di ingombri, alla semplificazione di tutta l'acquisizione penso (adesso non so di preciso, ma mi informo fra breve..) che

il costo sia molto più accessibile, anche perché nel controllo generale dei carichi almeno due o più sensori di corrente

su linee elettriche separate non ci stanno poi tanto male... ;)

Modificato: da alen
Del_user_100236
Inserita:

Secondo me si i*****a molto di più se gli lasci a mollo la camicia a cui tiene TANTISSIMO :lol:

Per la torta, c'è sempre il forno a gas! ;)

del_user_56966
Inserita:
Secondo me si i*****a molto di più se gli lasci a mollo la camicia a cui tiene TANTISSIMO

be! almeno su qualcosa concordiamo staccate tutto quello che vi pare, meno che il forno e la lavatrice.... :roflmao:

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