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PLC Forum


Termostato Netbuilding - info


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Inserito:

Ciao

Mettendo mani al termostato net building, ne ho cambiato l'indirizzo e adesso non riesco più a ricambiarlo :senzasperanza:

mi spiego meglio...di default il termostato è impostato come indirizzo 3 a 19200bps

mi sono collegato con home building&system, e ho l'ho impostato a 57600 con indirizzo 30, successivamente l'ho collegato sotto un homeplc

adesso se mi collego all'homeplc con home building&system riesco a vedere il termstato sul 30, a modificarne i parametri ecc...

se però adesso per esempio lo voglio impostare su indirizzo 31 e non più 30 come faccio a collegarmi?

se connetto il convertitore del pc direttamente al bus del termoregolatore e su home building&system scrivo CPU ADDRESS = 30 non me lo accetta perchè arriva fino a 10!

mi sembra di ricordare che è possibile attraverso il piccolo menu che c'è sul termoregolatore, ma se per esempio fosse stato un ragnetto con indirizzo 25 non ci riuscirei perchè non ha pulsanti ne display!

la mia domanda è: una volta modifcato l'indirizzo con home building&system come si fà poi a ricambiare sempre con lo stesso programma anche se è maggiore di 10?

grazie


Inserita:

Se è un MCT oppure un MCU 3 serie 3 lo puoi modificare dal display, devi inserire la password poi ti si apre i menu di configurazione...

come lo puoi modificare da ABS ma lo devi prima mettere il server in versione demo, per fare questo devi cancellare la licenza gratuita

(che è sempre meglio inserire solo sui PC degli impianti finali)

dal registro Globalsys.XML nella cartella C:\ActiveSystem\ vai alla voce "asb33" e cancelli la licenza attuale..

riavvi il server ABS e ti trovi a disposizione 999 indirizzi per 6 ore... poi basta riavviare il server e hai altre 6 ore in demo...

finito il lavoro puoi inserire la licenza gratuita da 10 HomePLC....

esiste anche un programma che si chiama Device Discovery che permette di ricercare tutti i parametri del dispositivo

ma vale solo per apparati prodotti dopo settembre 2009 oppure che siano stati aggiornati.... anche questo è contenuto nei cd di ABS

ma lo puoi richiedere anche direttamente all'assistenza... :)

Inserita:

addirittura bisogna cancellarci la licenza??? ma pensa te!adesso proverò questa cosa!

ti volevo anche chiedere un altra cosa che non riguarda i termoregolatori o almeno in parte...

abbiamo detto che i moduli netbuilding hanno una sorta di "intelligenza" che mantiene un programma minimo di emergenza se viene a mancare l'homeplc di controllo; se io ad esempio avessi una stanza con un modulino 4 out per controllare le luci e 1 ragnetto per ogni scatola interruttori, per un totale di 2 ragnetti, posso fare in modo che se viene a mancare l'homeplc si gestiscano tra loro 3?

Inserita:
addirittura bisogna cancellarci la licenza??? ma pensa te!adesso proverò questa cosa!

e semplice, il numero di periferiche che si possono indirizzare è dato dalla licenza, se metti quella da 10 unità, è chiaro non vai oltre.. :blink:

abbiamo detto che i moduli netbuilding hanno una sorta di "intelligenza" che mantiene un programma minimo di emergenza se viene a mancare l'homeplc di controllo

come dici tu i moduli mantengono un intelligenza, ma la logica deve disporre di I/O certi per poter funzionare come garanzia al guasto,

l'emergenza intende tra le 5 opzioni di guasto che non vi sia alcuna comunicazione tra i moduli (taglio o corto del bus..)

quindi l'unica logica che puoi garantire al 100% è quella che puoi svolgere tra ingressi e uscite dello stesso modulo,

chi dovesse provare a garantire qualcosa di diverso omette di considerare ben 4 tipologie di guasto che al contrario

sono tra le più probabili...

Infatti il cavo può:

Interrompersi, andare in corto, deteriorarsi, e un altro guasto molto probabile in caso di estratensioni potrebbe essere un transciver che in caso di

guasto si porta in bassa impedenza, il che equivale comunque una specie di corto parziale della tratta, quindi la logica tra modulo e modulo in realtà non

garantisce la totalità delle problematiche di guasto (5) ma solo 1 di queste ... :o

Il termoregolatore può essere utilizzato in vari modi ma se lo si fa regolare direttamente è del tutto autonomo,

anzi direi che una delle sua applicazioni principali è proprio l'uso in standalone

della regolazione in modo che il clima non possa mai avere disfunzioni di alcun genere!.. :)

Inserita:

Quindi da come mi stai dicendo se io avessi dei ragnetti e mi si interrompe l'homeplc non mi funzionerebbero comunque perchè non vengono gestiti in modo "emergenza" non avendo sia ingressi che uscite..ma allora che utilità hanno?

mi devo scegliere se fare una tipologia di impianto "comodo" in cui faccio girare il bus nei vari ragnetti e nelle schede di uscita oppure "robusto" portando tutti i contatti dei pulsanti e le luci in un unica scatola in cui ho un interfaccia sia di ingressi che uscite?

inoltre l'interfaccia che mi potrebbe a questo punto essere comoda è la 8IN+8OUT...ma non la fanno più!!!!

Inserita: (modificato)
non avendo sia ingressi che uscite..ma allora che utilità hanno?

Il ragnetti oltre al fatto che distribuiscono degli ingressi in modo decentrato e economico non devono necessariamente

sopperire al guasto; in effetti in caso di guasto sono i moduli con Ingressi e uscite che rendono l'ìmpianto funzionale.

Quando il PLC è in Run tutta la logica si comporta in modo del tutto differente dalla condizione di guasto, ovvero gli ingressi che in condizione

normale seguono quello che viene programmato nel PLC nella condizione di guasto svolgono altre

funzioni andando direttamente a gestire le loro uscite per rendere l'impianto domotico a tutti gli effetti un normale impianto elettrico con funzioni

predisposte.

Questo volando viene fatto ancora prima di fare installare il PLC e l'impianto funziona sempre e comunque anche senza di questo,

...mi ero scordato se vuoi avereancora più sicurezza metti due PLC uno di backup all'altro ne più ne meno come si fa per gli impianti industriali

di alto livello!!... ti puo bastare la stessa sicurezza di una centrale nucleare per il tuo impianto domotico??.. :lol:

Modificato: da Aleandro2008
Inserita:

giustamente l'impianto domotico in funzione di emergenza deve funzionare solo con le schede con I/O a bordo, ma se ho 2 pulsanti in una stanza che mi accendono una luce e sono ognuno su un ragnetto...anche in emergenza devono poter accendere questa luce, altirmenti dovrei prendere una scheda con I/O e mettere un solo ragnetto, mentre l'atro pulsante mandarlo direttamente sulla scheda

tu che è tanto che progetti impianti domotici Alen come tieni conto di queste cose?

a dire il vero il fatto dei PLC rindondanti non ti posso nascondere che la sto già pensando, come sto pensando degli alimentatori rindondanti <_<

Inserita: (modificato)
giustamente l'impianto domotico in funzione di emergenza deve funzionare solo con le schede con I/O a bordo, ma se ho 2 pulsanti in una stanza che mi accendono una luce e sono ognuno su un ragnetto...anche in emergenza devono poter accendere questa luce, altrimenti dovrei prendere una scheda con I/O e mettere un solo ragnetto, mentre l'altro pulsante mandarlo direttamente sulla scheda

L'impianto si può progettare in modi diversi ma se voglio ottenere un funzionamento di emergenza nel locale dovrei sempre poter contare su un uscita

indistintamente che sia dimmer oppure on-off questa uscita va a pilotare una lampada che è quella che mi garantisce l'illuminazione del locale in caso del più

completo guasto dell'elettronica o del cavo di comunicazione, ora la periferica deve disporre oltre che dell'uscita dimmer o del relè anche di ingressi...

uno di questi ingressi lo programmo perché mi attui sempre l'uscita di quella lampada e la mia sicurezza è questa.

Tutto ciò non identifica che quel pulsante deve fare sempre quella lampada, il pulsante in questione può essere utilizzato per le più disparate logiche

che desidero programmare, tanto che può cambiare di funzionamento anche a secondo dell'utente che è presente in quel momento...

come dalle 8 alle 20:00 lo utilizzo per la luce centrale e dalle 20:00 alle 8:00 per regolare i dimmer delle applique.. :lol:

ma devo sempre poter contare che in caso di guasto dell'elettronica oppure dei vari problemi già accennati sui cavi di comunicazione la mia periferica

dovrà prontamente intervenire e se sono le ore 23:00 permettermi di accendere e spegnere la luce che io avevo destinato alla funzione di impianto elettrico

di base.

I ragnetti sono delle estensioni del sistema questo vuol dire che dove posiziono un relè di uscita disporrò sempre di un pulsante che in caso di emergenza

mi permetta il controllo dell'uscita, mentre durante il normale funzionamento questo pulsante fa altre cose tranne che comandare l'uscita suddetta,

il comando dell'uscita quando è tutto OK si può programmare su altri ragnetti sparsi nel locale, sul telecomando infrarosso, sul wireless sul touch ecc..

in ogni caso posso contare su un punto di attuazione sicuro nel momento di necessità, come vedi è il progettista e l'installatore che decidono

come si procede in caso di emergenza, considerando sempre tutte le ipotesi di guasto e non solo alcune di queste...

come sto pensando degli alimentatori rindondanti

Più che alimentatori ridondanti pensa più ad alimentatori robusti e con a monte un trasformatore a doppio isolamento,

puoi anche mettere 4 alimentatori se questi sono suscettibili alle turbolenze di linea al posto di uno ne guasti 4 ma il risultato non cambia.. :lol:

Modificato: da Livio Migliaresi
Inserita:

indicando alimentatori con trasformatori a doppio isolamento esclui qundi gli switching? preferisci usare solo quelli classici con trasformatore e regolatore lineare?

Inserita:
indicando alimentatori con trasformatori a doppio isolamento esclui qundi gli switching?

dovresti fare una prova molto semplice...

prendi un normale multimetro e lo metti in misura 400 Vac poi con l'alimentatore in tensione,

metti un puntale a monte (sul lato alimentazione da rete) e l'altro a valle (lato bassa tensione)

se il valore misurato non è uguale a zero (potresti misurare direttamente la tensione di rete)

il tuo alimentatore in caso extra-tensione diventa il punto di riferimento per la corrente di guasto dell'intero sistema...

quindi gli Switching sono meno ingombranti, sicuramente offrono più corrente in uscita e sono più economici, ma

per loro strutture sono anche i meno sicuri per le applicazioni critiche...

Un lineare è più ingombrante, a parità di dimensioni offre sicuramente meno corrente e forse costa di più ma

in pratica è un mulo e se utilizzato correttamente a una vita media molto più elevata... ;)

Inserita:

insomma mi riesumo il buon vecchio alimentatore del campanello! :superlol:

gli metto una batteria in backup e sono a posto! oppure è meglio un caricabatterie per non danneggiare la batteria tenendola sempre sotto carica?

o altrimenti potrei mettere un bell'UPS, mi protegge anche dalle extratensioni e posso interrogarlo in seriale per fare uno spegnimento controllato del pc nel caso in cui si stia per scaricare la batteria...

Inserita:
gli metto una batteria in backup e sono a posto! oppure è meglio un caricabatterie per non danneggiare la batteria tenendola sempre sotto carica?

la batteria va tenuta in tampone a 13,8 Volt l'alimentazione dovrebbe essere controllata in corrente e questa non dovrebbe superare

un decimo della corrente nominale della batteria..

o altrimenti potrei mettere un bell'UPS, mi protegge anche dalle extratensioni e posso interrogarlo in seriale per fare uno spegnimento controllato del pc nel caso in cui si stia per scaricare la batteria...

dipende sempre dal valore di extra-tensione e dal tipo di UPS...... :(

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