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Architettura Homeplc


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Inserito:

Un saluto a tutti.

Da circa una settimana sto leggendo con interesse sempre più crescente le discussioni riguardanti gli HomePLC. Da quello che ho capito, a differenza dei classici dispositivi domotici solo configurabili, la versatilità è molto elevata è possono rispondere a un grandissimo numero di esigenze installative, anche piuttosto complesse.

Inoltre i costi sono abbordabili, sia per l'installatore, sia per l'utente finale.

Detto questo, vorrei porre una domanda fondamentale: chi mi può spiegare l'archittetura di base degli HomePLC?

Ho capito che ci sono dispositivi che si collegano direttamente sul BUS (luxmetri, termostati ecc..) ma i classici comandi?


Inserita: (modificato)
Detto questo, vorrei porre una domanda fondamentale: chi mi può spiegare l'archittetura di base degli HomePLC?

L'architettura di base degli HomePLC sia come programmazione sia come diagnostica è piramidale!

LIVELLO 1 è il livello di programmazione e diagnostica oltre che di telecontrollo e supervisione

la programmazione è di due tipi una in logica standard EN61131-3 con linguaggi come il Ladder e il Functional Block e in parallelo

si può utilizzare questo livello per programmare in modo nativo da Visual Basic.NET, VB6, Delphi e altri linguaggi e ambienti di programmazione...

oltre che permettere l'interfaccia diretta da pannelli Operatore HMI oppure da Scada tipo Movicom, in questo caso il Movicom si può utilizzare in due

modi sia tramite protocollo Standard sia tramite libreria dedicata allo sviluppo fornita con gli HomePLC,

su questo livello si può comunicare con più protocolli quelli in uso sono il protocollo Modbus RTU nativo e il protocollo XComm

la cosa particolare è che puoi parlare in con entrambi senza necessità di modificare nessun parametro (si chiama modalità autosensig..)

la differenza tra i due è che uno è di tipo standard e pubblico ma per questo conosciuto da tutti mentre l'altro è un protocollo di sicurezza

non pubblico che tende a proteggere il più possibile le funzionalità del controllo accessi, l'antintrusione, cassaforti ecc..

Un altro piccolo particolare da capire è che la velocità del protocollo XComm rispetto al Modbus RTU è notevolmente superiore, oltre al fatto che

il Modbus RTU è solo a Polling mentre l'XComm sfrutta in modo molto potente anche gli eventi!

LIVELLO 2 è il livello caratteristico è dedicato al controllo di qualsiasi tipo di dispositivo/centrale è viene chiamato livello Master!

i master sono delle più svariate tipologie ma di base supporta fino a 4 i master I/O che permettono di interagire col Livello 2

visto che un master supporta da solo 256 I/O di vario tipo e 18 indirizzi speciali la somma delle risorse di base è di 1024 I/O digitali

e 72 indirizzi per moduli domotici per ogni singolo HomePLC.... :)

se poi inserisci altri master di diversa tipologia la quantità di risorse utilizzabili si amplifica a dismisura...

LIVELLO 3 il livello 2 è il livello "Field" ovvero sono le varie diramazioni o zone che si estendono dai master verso il campo...

in queste zone sono inseribili una molteplicità di dispositivi sia di tipo Industriale/Domotico, (dico cosi per il fatto che i moduli di I/O digitali sono utilizzabili

anche in ambito industriale in quanti dispongono degli stessi Ingressi optoisolati e dei relè che si trovano normalmente a bordo dei PLC Industriali!)

ma dispongono anche di una vasta gamma di dispositivi per uso prettamente dedicato alla Building Automation e alla Domotica...

Per un HomePLC una centrale intrusione è solo un estensione del sistema è viene riconosciuta, diagnosticata, supervisionata e programmata secondo i

normali standard di programmazione già in uso e questo vale per qualsiasi altro standard o componente che sia dichiarato compatibile con questi sistemi...

è importante sapere che diversamente dai normali Bus Industriali questo permette di poter interagire in modo evoluto e on-line

con tutti i tipi di moduli distribuiti tra i tre livelli dell'architettura!

Questa è una descrizione sommaria dell'architettura di base di un sistema HomePLC, poi ne esistono anche altre diverse da questa....!

Ho capito che ci sono dispositivi che si collegano direttamente sul BUS (luxmetri, termostati ecc..) ma i classici comandi?

Se ti riferisci alla logica nessun comando da configurare la programmazione avviene in Standard EN61131-3 e tutte le risorse sono disponibili

direttamente in memoria dopo la fase di Plug&Play... :)

Per esempio nel caso di un Luxmetro troverai la misura in LUX direttamente leggibile nell'esatto indirizzo dove lo hai posizionato,

non resta altro che tramite questa fare la logica che più ti interessa senza particolari limiti o restrizioni...

ogni dispositivo di solito è accompagnato di esempi di programmazione base e spesso anche da esempi di supervisione grafica...

Dopo questo si sale di livello e si scopre il mondo del framework di sviluppo ABS-XComm

e anche qui l'architettura che è nativa per la rete è tutta da scoprire... ;)

Modificato: da Aleandro2008
Inserita:

Ps: un particolare che non ti avevo dato è il fatto che tutta l'architettura nativa HomePLC utilizza una standard

di alimentazione che va da 9-20 Volt in corrente alternata oppure 10-24 Volt in corrente continua,

questo vale sia per l'alimentazione dei dispositivi sia per quella degli ingressi optoisolati...

i dispositivi sono tutti di ultima generazione e di tipo Low-Power,

mentre le interfacce di I/O dispongono di una funzione "Power Saving mode" che permette di limitare del circa il 55-60% la potenza

assorbita a pieno carico, quindi se il tuo normale impianto a parità di relè assorbe 10 Watt un sistema HomePLC ha parità di relè attivi

assorbe poco più di 5 Watt...

La tensione a range aumentato e il Power Saving automatico permette ad oggi a chi progetta HomePLC di evitare i calcoli sulla c.d.t se non per

eventuali altri dispositivi dell'impianto che richiedano esplicitamente potenze più elevate di base!

Inserita:

Grazie Alen, ero sicuro di poter contare su una tua esauriente risposta.

Vorrei abusare ancora un pò della tua professionalità per porti qualche domanda in più.

Conosco la domotica configurabile: tutti i dispositivi (comandi e attuatori) sono collegati al BUS, quello che non riesco a comprendere nel campo degli HomePLC e come fisicamente sono collegati fra di loro i comandi. Nel classico PLC industriale i comandi e le uscite sono collegati punto a punto agli IN/OUT digitali. In sostanza quello che voglio dire è: i comandi vanno collegati punto a punto oppure si possono mettere direttamente sul Bus. Come vedi sono confuso, ma senza dubbio (essendo in grado di programmare in ladder) l'HOMEPLC mi affascina.

Inserita: (modificato)
alimentazione che va da 9-20 Volt in corrente alternata oppure 10-24 Volt in corrente continua,

gia' che accenni a questo, mi e' venuto in mente di una discordanza che ho trovato qualche giorno fa' propio su questo....

ho in mano un HPLC2U e sul frontale dice "alimentazione 12-19Vac - 12-24Vdc"

sul foglio delle caratteristiche tecniche dice: "alimentazione 12-19Vac - 12-24Vdc"

e subito sotto dove ce' la corrispondenza dei morsetti dice: " 1-2 = alimentazione 12-24Vac - 12-24Vdc"

sul foglio dell'unita' master dice invece : "alimentazione 12-19Vac - 12-24Vdc"

e subito sotto dove ce' la corrispondenza dei morsetti dice: " 1-2 = alimentazione 12 Vac - 12-24Vdc"

sugli slave idem come i master.... :blink:

ora, d'accordo che non e' il caso di vedere il pelo sull'uovo pero' mi piacerebbe avere anche una tua considerazione...

Modificato: da bumbi
Inserita:
i comandi vanno collegati punto a punto oppure si possono mettere direttamente sul Bus

scusa ma non capivo cosa intendevi per "comando"... :lol:

Tutti i dispositivi degli HomePLC sono di tipo distribuito quindi sono con cablaggio su Bus e non diretto punto-punto

nonostante questo il tempo di scansione dell'intero sistema di I/O + elaborazione + attuazione è di circa 100 mS

direi che per essere il primo modello non è male... :lol:

sul foglio dell'unita' master dice invece : "alimentazione 12-19Vac - 12-24Vdc"

e subito sotto dove ce' la corrispondenza dei morsetti dice: " 1-2 = alimentazione 12 Vac - 12-24Vdc"

I dati sull'apparato sono quelli tipici dello standard ovvero gli apparati HomePLC possono funzionare tra 12 e 24 Volt sia in AC che in Dc

in realtà il range di lavoro reale è più ampio e varia tra 9 e 28 Volt per la continua e tra 9 - 24 Volt per l'alternata

ma mentre per la continua basta non andare oltre i limiti dichiarati per l'alternata non è la stessa cosa,

Infatti è risaputo (ma non da tutti..) che se colleghi un trasformatore con tensione di targa di 24 Vac in realtà questo spesso uscirà sul

secondario con una tensione molto più alta quindi involontariamente chi non sa di questo particolare potrebbe erroneamente

alimentare il dispositivo con tensioni oltre i limiti di targa pensando ancora di essere nel range corretto d'alimentazione.

Quindi io e ora anche tu che conosciamo questo particolare possiamo alimentare i dispositivi con le loro tensioni massime...

mentre chi non sa di questo particolare può chiedere informazioni all'assistenza del produttore che in pratica ti informa su questo particolare

diciamo che il datasheet è più restrittivo rispetto alla tensione reale di alimentazione ma se alimenti con un 24 Vac un apparato HomePLC

non c'è problemi a patto che la tensione sia misurata e non solo presunta per poi scoprire dopo che i 24 Vac in realtà erano 30 Vac perchè

la tua Domotica è situata nei pressi della cabina di media...

Inserita: (modificato)

Ciao Alen, grazie ancora per la tua risposta.

Vorrei porti delle altre domande: ho dato uno sguardo al sito della Net e vorrei capire la funzione che svolgono i master e gli slave I/O. Una mia idea me la sono fatta, però potrebbe essere sbagliata. Mi è chiaro invece l'utilizzo del modulo HomePLC: dovrebbe (uso il condizionale) essere il controllore principale, cioè l'inteligenza principale (se non scrivo cavolate). Mi rendo conto che le mie domande sono elementari, ma per me questo settore è nuovo e quindi la confusione è grande.

Se non abuso della tua cortesia, potresti spiegarmi brevemente le modalità di connessione degli I/O?

E' comunque mia intenzione, a breve, acquistare uno start kit e smanettare a più non posso. :superlol:

Modificato: da Livio Migliaresi
Inserita:
potresti spiegarmi brevemente le modalità di connessione degli I/O?

se conosci già i plc, immagina un homeplc come un plc ma dove le varie interfaccie non

sono più sulla scheda madre ma sono remotate su bus.... :)

in maniera molto sintetica questa può essere un descrizione di base....

riguardo alla logica ogni modulo può avere una logica specifica che collabora oppure non collabora

con l'HomePlc ma viene eseguita solo in casodi necessità....

questo pero è troppo vasto come argomento per essere descritto troppo brevemente.... :)

Inserita:

E allora puoi entrare un po di più nel dettaglio? Puoi specificarmi meglio perchè oltre all'HomePLC, devo installare anche le schede master/slave I/O?

Non basterebbe connettre al bus RS485 dell'HomePLC tutti i comandi necessari, numero massimo permettendo?

Inserita:
Puoi specificarmi meglio perchè oltre all'HomePLC, devo installare anche le schede master/slave I/O?

Non basterebbe connettre al bus RS485 dell'HomePLC tutti i comandi necessari, numero massimo permettendo?

In realtà una parte della spiegazione era già nella mia risposta precedente, se conosci i PLC dovresti sapere che in pratica

nessun PLC di fascia alta lavora direttamente sugli I/O quello lo fanno i microcontrollori ma gli I/O in quel caso sono molto limitati....

una altro motivo motivo forse è che nella sua architettura il sistema HomePLC può anche non supportare l'HomePLC ma altri tipi di PLC e Controller... :o

e oltre a questo va capito anche che posso mettere in marcia l'impianto senza alcun programma sul PLC che svilupperò poi in un secondo tempo,

se vuoi approfondire l'architettura degli HomePLC forse ti conviene fare almeno un corso base... forse con qualche esempio in diretta le cose ti appariranno

molto più chiare, ma salvo il fatto che sia distribuito non vedo differenze tra il programmate un normale PLC e il programmare un HomePLC

anzi alcuni programmi che scrivo sui PLC a parità di schema (sempre che utilizzi la sola parte in Standard IEC) mi gira anche sull'HomePLC... :)

Inserita:

Ciao,

hai ragione mi riferivo ai microcontrollori che hanno a bordo gli I/O

Provo a porti più direttamente la domanda: ci sono i dispositivi HomePLC ed è chiaro cosa fanno. Ci sono poi i moduli master I/O e, da quello che ho capito, possono far funzionare l'impianto anche senza la supervisione dell'HomePLC. Vengono poi i moduli slave I/O che, da quello che ho capito, hanno bisogno della supervisione per gestire l'impianto. Penso di aver scritto delle cazzate, non conosco la tecnologia. Potresti chiarirmi, dall'alto della tua competenza, la funzione di questi benedetti moduli?

Inserita:

vedi per esempio questi moduli da 16 ingressi + 16 uscite, dispongono di logica locale...

vedi Logica Distribuita

la logica di questo modulo è di tipo controllo tapparelle, And, Or, timer, bistabile (passo-passo), monostabile, ecc..

ma altri moduli dispongono di logiche diverse dipende dal tipo di funzionalità del modulo stesso...

quello che puoi fare con la logica distribuita in pratica è controllare le normali funzioni dell'impianto elettrico, ma anche qualcosa in più!

pensa che per molti Bus domotici quello che fanno le logiche locali HomePLC in sostanza è quello che fa l'intero sistema nelle sue funzioni..

e a volte neppure cosi completamente... tanto che questi sistemi più che sistemi Domotici li definirei poco più che un cablaggio distribuito

poi con un bel PC si da un volto più tecnologico al prodotto ma in sostanza il cuore del sistema non cambia!.... :lol:

Ps: rispetto a quello che ti dico ora c'è da premettere che se non segui da vicino l'evoluzione del sistema quando arriverai a

utilizzarlo le funzioni che vedi adesso potrebbero essere state anche ampliate a dismisura...

che in pratica è quello che succede a me quando leggo i post di un anno fa... :lol:

Inserita:

Per completare la descrizione,

aggiungerei che la logica distribuita questa è programmabile anche con impianto in marcia, sia da locale che tramite la rete LAN

che tutti i moduli si possono connettere/sconnettere a caldo (ovvero con impianto in marcia),

che tutti i moduli dispongono anche di diagnostica locale tramite led che identifica di base i guasti sia monte che a valle di questi...

e una cosa che forse non sanno in molti è che si possono anche distribuire tramite fibra ottica anche tra stabile e stabile portando l'estensione

del sistema fino a vari Km di tratta, come è successo su un impianto dove sono stati posati quasi 10 Km di interconnessione tra questi per

raccordare più locali del solito impianto... ;)

Inserita:

Grazie ancora.

Conosci un indirizzo dove è possibile scaricare della documentazione sugli HomePLC, che vada oltre le descrizioni dei prodotti presenti sul sito della NetBuilding?

Almeno la smetto di farti domande terra terra e incomincio a porti domande più complesse. :lol:

Ciao

Inserita:
Conosci un indirizzo dove è possibile scaricare della documentazione sugli HomePLC,

Per quanto riguarda il prodotto NET la documentazione è allegata ai CD dei corsi, non so se la spediscono!

un po di documentazione la puoi trovare qui LINK

altrimenti devi recuperare il framework ABS-XComm oppure il LadderHome, molte informazioni si possono leggere on-line sull'_Help.. :)

Inserita:

Ciao Alen, potresti indicarmi ancora qualche LINK dove recuperare informazioni più dettagliate sugli HomePLC?

Inserita:
Ciao Alen, potresti indicarmi ancora qualche LINK dove recuperare informazioni più dettagliate sugli HomePLC?

Non saprei, non seguo molto i link preferisco parlare direttamente con i progettisti... :lol:

Inserita:

"Non saprei, non seguo molto i link preferisco parlare direttamente con i progettisti..."

Certo, anche io lo preferirei se avessi a disposizione i tuoi canali :superlol:

A parte le battute, volevo ancora farti un paio di...... milioni di domande.

Ho letto sulla documentazione scaricata dal sito della interel che un Plc domotico può controllare, tramite seriale RS485, fino a quattro moduli master 4I/4O. Ogni master, a sua volta, può controllare fino a 46 moduli slave. Dato che ora sono disponibili anche i master a 16I/16O, il Plc domotico quanti master può controlllare? 1 oppure sempre 4?

Bene, questa era la prima domanda, le restanti 1.999.999 domande te le faccio nei prossimi giorni. :superlol:

Inserita: (modificato)
Certo, anche io lo preferirei se avessi a disposizione i tuoi canali

parlare con i progettisti HomePLC è molto semplice se sei un cliente conosciuto oppure collaboratore puoi contattarli direttamente

in alternativa puoi sempre provare a contattare la casella assistance[at]xcommzone.com...

Ho letto sulla documentazione scaricata dal sito della interel che un Plc domotico può controllare, tramite seriale RS485, fino a quattro moduli master 4I/4O. Ogni master, a sua volta, può controllare fino a 46 moduli slave. Dato che ora sono disponibili anche i master a 16I/16O, il Plc domotico quanti master può controlllare? 1 oppure sempre 4?

Il PLC Domotico può sempre controllare di base da 0 a 4 master...

infatti se non ci sono master i primi 46 moduli di I/O li può controllare lui in modo diretto... :)

rispetto alla tua domanda non mi sembra che cambi nulla, l'avere moduli da 4 ingressi e 4 uscite piuttosto che da 16 ingressi e 16 uscite

non sposta di un millimetro le caratteristiche del sistema... semmai disponi di più I/O i moduli da 16 + 16 sono supportati in tutta la mappatura,

i primi 28 indirizzi quindi dispongono di 256 I/O mentre volendo utilizzare la mappatura alta di altri 576 I/O

per un totale di 832 I/O per ogni Master...

se non mi sbaglio matematicamente il sistema per ogni singola abitazione dovrebbe quindi supportare un totale di 3328 I/O che con i 4+4 I/O del HomePLC

fanno ... 3336 I/O... :o

ma come risorse per un applicazione di tipo domotico mi sembrano esagerate!.... :lol:

inoltre non sto tenendo di conto di tutte le altre funzioni di I/O degli altri master che per il DMX sono di 512 canali, per le centrali Antifurto di 128 I/O ecc..

Bene, questa era la prima domanda, le restanti 1.999.999 domande te le faccio nei prossimi giorni.

Ma non faresti prima a seguire un corso introduttivo... :P

Modificato: da Aleandro2008
Inserita:

Ciao Alen,

vorrei porti ancora qualche domanda relativa al fantastico mondo dell'HomePLC.

Fermo restando l'installazione dell'HomePLC per sviluppare logiche particolari, se l'impianto che devo realizzare è molto piccolo (nel senso che la casa è piccola :superlol: ) e un modulo master da 16I/16O copre le mie esigenze di ingressi e uscite da collegare al modulo, devo comunque installare almeno un modulo slave per connettere i termoregolatori e i luxmetri e altri dispositivi del genere? Potresti chiarirmi meglio questo apetto?

Domanda 2 di 2.000.000 :superlol:

Grazie ancora per la tua cortesia.

del_user_56966
Inserita:
Fermo restando l'installazione dell'HomePLC per sviluppare logiche particolari, se l'impianto che devo realizzare è molto piccolo (nel senso che la casa è piccola superlol.gif ) e un modulo master da 16I/16O copre le mie esigenze di ingressi e uscite da collegare al modulo, devo comunque installare almeno un modulo slave per connettere i termoregolatori e i luxmetri e altri dispositivi del genere? Potresti chiarirmi meglio questo apetto?

Forse volevi dire di un modulo master ?

comunque no!

un sistema HomePLC può assumere molteplici configurazioni (forse anche troppe... <_< )

il sistema supporta nativamente anche la funzione "Master Simulato" ovvero riesce a gestire tutte le risorse del primo master

direttamente senza necessità di ulteriori master reali, questo è utile in vari casi, per esempio quando si vuole gestire una soluzione

di automazione Alberghi con domotica spinta e programmarla in EN61131-3, come si vede questo esempio di struttura minima... LINK

del_user_56966
Inserita:

Oltre a quanto sopra occorre ricordare che i master sono anche presenti sia come moduli da 4 ingressi e 4 uscite

sia come moduli da 16 Ingressi e 16 uscite quindi nel tuo caso potrebbe essere direttamente il modulo da 16+16 a fare da master!... :)

Inserita:

I dispositivi quali i luxmetri, i cronetrmostati ecc..., se non sbaglio si connettono direttamente al modulo master e non a quello slave, dico bene?

del_user_56966
Inserita:

Si possono connettere indistintamente come slave all'HomePLC quando questo è in simulazione Master oppure sotto ogni singolo

Master, non si possono collegare agli slave tipo 4ingressi e 4 uscite o altri che non dispongono dell'uscita per gli slave... :)

quindi di norma si collegano sotto i master indistintamente che siano reali o simulati...!

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