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Danni Legati Alle Integrazioni Non A Regola D'arte! - Ovvero cosa è richiesto da un integrazione funzionale?


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Inserito:

Salve a tutti,

Derivando da un altro post, dove si è posto un dubbio sui limiti funzionali di una ottima integrazione tra due circuiti distinti,

(nel contesto era una centrale di sicurezza e un HomePLC)

quale possano essere un sistema Home Teatre, un impianto LAN, un monitor Touch alimentato da rete elettrica e cosi via

fino ad arrivare all'integrazione tra sistemi di sicurezza e sistemi di Domotica,

nel contesto della sicurezza funzionale e al fine di evitare danni tra i due sistemi connessi tramite cavi in rame,

(mi spiego meglio) onde evitare che nella fase di manutenzione e d'uso inavvertitamente un potenziale pericoloso o una extra tensione

possa entrare nell'impianto di domotica e tramite questo correre sui cavi in rame fino a raggiungere

la centrale di sicurezza o altro... danneggiandola io ritengo che i vari sistemi per seguire la regola d'arte dovrebbero disporre un isolamento elettrico che

permetta di ovviare a questa problematica si dalla fase progettuale, per esperienza non serve molta corrente/tensione per danneggiare un dispositivo di comunicazione,

con quale criterio affronto un integrazione domotica con la sicurezza sapendo a priori che il cavo della mia domotica corre per centinaia di metri e attraversa quadri elettrici,

scatole di derivazione elettriche come scatole 503 dove possono essere presenti altri potenziali... ecc.. che possono inavvertitamente entrare in contatto col Bus domotico...

cosi come ci si connette al sistema di filo diffusione, al PC ecc..

cosi facendo si crea una vasta maglia di rame che è la somma di Impianto diffusione + Impianto di domotica + Impianto di Sicurezza + altro...

Ora la domanda è, un impianto cosi progettato dove non esista una separazione tra i due impianti segue la regola d'arte?

Secondo me NO!, l'integrazione tra vari mondi deve comprendere un limite di sicurezza funzionale che non permetta alla domotica di causare guasti

verso l'impianto di sicurezza e viceversa cosi come verso altri dispositivi di diverso uso (Filodiffusione, IT ecc..)

Sempre secondo voi questa separazione, indistintamente dalla fattibilità attuale e dai costi deve essere prevista di fabbrica oppure è un optional non necessario?

Adesso vediamo chi vuole portare un contributo a questo quesito semplice e ben preciso,

è corretto che la Domotica possa liberamente danneggiare un altro sistema e viceversa solo perché tra i due sistemi non esiste alcuna protezione efficace?


Inserita:

Beh esistendo l'hardware necessario alla separazione elettrica e per di più a basso costo mi sembrerebbe stupido realizzare impianti privi di tale accorgimento!

Inserita:
nel contesto della sicurezza funzionale e al fine di evitare danni tra i due sistemi connessi tramite cavi in rame,

..si pero' si possono anche fare danni a livello software... :rolleyes:

Ora la domanda è, un impianto cosi progettato dove non esista una separazione tra i due impianti segue la regola d'arte?

certo che no, non puo' riconoscersi come impianto fatto a regloa d'arte

Sempre secondo voi questa separazione, indistintamente dalla fattibilità attuale e dai costi deve essere prevista di fabbrica oppure è un optional non necessario?

secondo me, tutti i dispositivi che in qualche modo prevedono una connessione con il mondo esterno devono essere dotati di un proprio sistema di protezione interna...

..che pero' non basta, occorre che anche l'installatore esegua gli impianti con un sano criterio di separazione, altrimenti perdono di efficacia le protezioni dei dispositivi...

pensate ad esempio a quelle pessime installazioni dove dentro le stesse tubazioni passa di tutto ...

d'accordo che comunque le sovratensioni potrebbero essere filtrate e quindi evitata la distruzione del dispositivo, ma i disturbi potrebbero corrompere

i segnali che transitano nei bus, con ovvie conseguenze...

Inserita:
..si pero' si possono anche fare danni a livello software...

certo volendo con un PLC posso anche avviare un motore da 300KW mentre ci fanno manutenzione ma questo prescinde

il fatto che sul PLC gli ingressi devono essere necessariamente optoisolati... altrimenti i motore potrebbe partire per altri motivi.. :lol:

Inserita:
certo che no, non puo' riconoscersi come impianto fatto a regola d'arte

visto che adesso queste integrazioni non sono normate, sei quindi in accordo con me che domani esistesse una norma

che prevede l'integrazione tra più sistemi (separatamente normati per tipologia) dovrebbe essere previsto anche una protezione elettrica

onde evitare che vi siano interferenze tra loro partendo appunto dall'isolamento elettrico in avanti!?

è chiaro che se poi il tecnico prevede la disattivazione di una centrale antifurto tramite un semplice pulsante questo non riguarda l'integrazione hardware

ma il buon senso e l'intelligenza di chi vi opera, sarebbe come scrivere il codice di disattivazione della centrale sotto allo zerbino della porta... :lol:

Inserita:

Personalmente sono assolutamente d'accordo e mi auspico che qualora dovessero uscire delle norme specifiche riguardo le integrazioni tra sistemi diversi sia prevista la separazione galvanica tra di essi!

Per esperienza personale e sicuramente per esperienza di qualsiasi installatore ho sempre constatato che più un impianto è esteso e più è alta la possibilità di guasti dovuti a sovratensioni.

Poi dipende dalle zone, ma dove come in Liguria vi è una forte attività ceraunica (fulmini) i danni derivanti da questi fenomeni sono all'ordine del giorno nella stagione invernale ed anche d'estate!

In queste occasioni tutti gli impianti che si estendono maggiormente in pianta sono puntualmente soggetti a danni.

In un contesto come il mio se venissero interconnessi i vari impianti senza avere isolamento tra di essi si avrebbe certamente il risultato di dover sostituire parecchia roba annualmente!... :senzasperanza:

Tuttavia prima di conoscere la net non ho MAI riscontrato alcun interesse da parte di alcuna azienda a risolvere questi problemi con modulini dedicati a tal scopo... penso agli impianti citofonici ad esempio, ho alcuni impianti dove il posto esterno sta a 1200 mt dal citofono! Ma non esiste alcun produttore di citofonia (che io sappia) che produca qualcosa che viaggi in fibra ad esempio (beh adesso mi pare sia fattibile con i primi sistemi di citofonia over-ip...).

Inserita:
Tuttavia prima di conoscere la net non ho MAI riscontrato alcun interesse da parte di alcuna azienda a risolvere questi problemi con modulini dedicati a tal scopo...

probabilmente la NET non è interessata a venderti i pezzi di ricambio

ma forse è più interessata al fatto che ne tu ne il cliente finale abbiate alcun problema!... ;)

Inserita:
certo che no, non puo' riconoscersi come impianto fatto a regola d'arte

quindi come penso io, se non è a regola d'arte anche se entrambe le soluzioni esaudiscano le rispettive normative di riferimento

nell'insieme si pregiudica il buon funzionamento dell'impianto nel suo complessivo!

essendo questo un particolare noto e facilmente evitabile con l'uso di sistemi che permettano di evitare questi problemi

sta anche al buon senso dell'integratore porre attenzione a questi "piccoli" ma importanti particolari,

cosi come già si fa nello scegliere un convertitore PC-Bus isolato oppure uno non isolato!!.. :)

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