MicheleVicentini Inserito: 18 gennaio 2011 Segnala Inserito: 18 gennaio 2011 Vorrei proporre un sondaggio per capire "come fare domotica"?Proviamo a considerare un impianto domotico indipendentementedalla marca, modello e dispositivi che abbiamo a disposizione.Esistono 3 filosofie di pensiero sulla tipologia di realizzazione:- il tutto centralizzato- il tutto distribuito- il centralizzato attuatori e distribuito ingressiIl tutto centralizzato.Faccio un quadro, grande, grande,grande e li mettotutti i miei dispositivi, tiro cavi a destra e a manca.....Vantaggi: ho tutto lì, devo fare modifiche, mi si rompe qualcosae' tutto in questo immenso quadro (o quadri elettrici) Il tutto distribuito.Ho una serie di dispositivi di I/O sparsi per la casa all'internodi scatole di derivazione dove arrivo con il mio bus e la potenza.Numero di cavi minore, numero di dispositivi maggiore,aumento del numero di scatole di derivazione (tanto odiate dagli architetti) Il centralizzato attuatori e distribuito ingressiCreo un quadro o dei quadri di zona dove vado a posizionare tuttii miei attuatori, per quanto riguarda i comandi distribuisco magari direttamente dentro le mie varie 503,504,506 (magari quelle più profonde). Secondo voi, qual'e' la soluzione migliore? Ne esistono altre?Oppure ogni impianto e' una storia a se?
del_user_56966 Inserita: 18 gennaio 2011 Segnala Inserita: 18 gennaio 2011 Esistono 3 filosofie di pensiero sulla tipologia di realizzazione:- il tutto centralizzato- il tutto distribuito- il centralizzato attuatori e distribuito ingressiIl tutto centralizzato.Faccio un quadro, grande, grande,grande e li mettotutti i miei dispositivi, tiro cavi a destra e a manca.....Vantaggi: ho tutto lì, devo fare modifiche, mi si rompe qualcosae' tutto in questo immenso quadro (o quadri elettrici) sad.gifBe più che una domotica direi che è la filosofia di tipo quadristica industriale, ovvero si utilizza in modo elegantequando nel concentrare si risparmiano molti soldi in elettronica (è il caso di schede di I/O da 32+32 I/O dei PLC ecc..)ma poi vanno fatte molte pose cavi e tenuta la progettazione in modo aggiornato altrimenti in seguito rischi di non capirci più nulla questo è quello che succederebbe anche in un quadro di marshaling se tu non avessi gli schemi aggiornati!poi c'è la fesseria Domotica (non mi vengono altri termini per descrivere tale oscenità... )dove si mettono dispositivi costruiti e pagati fior di euro per il fatto che sono su Bus ma installati tutti in un unico quadro di notevoli dimensioni, soluzione al quanto brutta!! costosa!!, poco performante!! e non facilità di molto la manutenzionedato che con un mazzo di cavi in mano se la schematica posa cavi e allacciamenti non è aggiornata non ci capisci più nulla comunque!Il tutto distribuito.Ho una serie di dispositivi di I/O sparsi per la casa all'internodi scatole di derivazione dove arrivo con il mio bus e la potenza.Numero di cavi minore, numero di dispositivi maggiore,aumento del numero di scatole di derivazione (tanto odiate dagli architetti)wink.gifIl centralizzato attuatori e distribuito ingressiCreo un quadro o dei quadri di zona dove vado a posizionare tuttii miei attuatori, per quanto riguarda i comandi distribuisco magaridirettamente dentro le mie varie 503,504,506 (magari quelle più profonde).Sul distribuito fonderei queste due filosofie, dipende quale delle due utilizzare in base al tipo d'impianto da realizzare, ma sicuramente centralizzare a zone vari I/O porta a una discreta diminuzione dei cavi, a una piùsemplice battitura dei cavi a verifiche più semplici in quanto ti trovi sia in prossimità dei pulsanti, dispositivi ecc.. da controllarema prevalentemente non misceli una zona con l'altra quindi l'impianto rimane sezionabile e questo spesso può essere utilein seguito se l'appartamento fosse diviso in più abitazioni o uffici...Io personalmente sono più per centralizzare a zone usando solo i dispositivi necessari sparsi in giro, poi che le scatole di derivazione vadano in luoghi non visibili e non in bella vista e i quadri idem sono perfettamente in accordo con gli architetti...Secondo voi, qual'e' la soluzione migliore? Ne esistono altre?La migliore forse è quella che si vuole o si può adottare sul singolo impianto ma la peggiore sicuramente è sempre fare un grande quadro e mettere in questo tutti i moduli per Bus dentro a questo..primo si fa spendere tanti soldi per dispositivi bus senza senso, secondo non mi sembra affatto una soluzione Bus a regola d'arte, terzo qualcuno mi dovrebbe spiegare che senso ha usare il Bus in questo caso?La quarta ragione è più concreta, quando si parla di domotica intendo un impianto applicabile dall'appartamento di 45 mt in suora dove lo metto un quadro del genere in questo caso...
del_user_56966 Inserita: 18 gennaio 2011 Segnala Inserita: 18 gennaio 2011 Per farti un paragone immagina,un impianto di 40 attuazioni fatto con relè passo-passo elettromeccanici!!un installatore mette un relè elettromeccanico nella scatola del locale dove si trova il circuito luce da gestire,mentre un altro progetta un quadro unico dove mettere tutti i relè e poi portare le varie linee a giro per lo stabile (anche da una parte all'altra di questo!)quale dei due è a regola d'arte secondo te, quale dei due fa prendere il lavoro e quale dei due avrebbe il plauso del cliente?nella domotica non cambia nulla, va sono visto se quel dato attuatore può essere installato in modo distribuito oppure no!nel caso un dispositivo per domotica non lo fosse installabile in normali ambienti domestici probabilmente non è neppure da considerare costruito a regola d'arte...
semm Inserita: 18 gennaio 2011 Segnala Inserita: 18 gennaio 2011 Dal mio punto di vista io preferisco mettere tutto in un unico quadro anzi separando la parte della potenza dalla parte della domotica. I vantaggi sono che quando fai manutenzione non vai ad aprire cassette di derivazione nella casa (attenzione se si hanno mani sporche, se c'è stucco veneziano ecc), hai tutto sotto controllo e se c'è qualche problema tra il bus non incominci a fare mille pensieri....se tagliato, campi magnetici, umidità, ecc. Sempre se si fa un impianto nuovo. Altro discorso e l'adeguamento del normale alla domotica.dove si mettono dispositivi costruiti e pagati fior di euro per il fatto che sono su Bus ma installati tutti in un unico quadro dinotevoli dimensioni, soluzione al quanto brutta!! costosa!!, poco performante!!In automazione industriale ho dei quadri dove all'interno ci sono la bellezza di 14 inverter siemens collegati tra loro in profibus.........con tanto di cpu sempre nel quadro stesso.Conclusioni.....la furbizia sta nel progettare bene la tubazione e collocare cassette di derivazione nei posti strategici, non vedo tutto questo costoso anzi nel caso di modifiche un attimo fai (nella domotica e una continua modifica tra l'altro)
del_user_56966 Inserita: 19 gennaio 2011 Segnala Inserita: 19 gennaio 2011 Dal mio punto di vista io preferisco mettere tutto in un unico quadro anzi separando la parte della potenza dalla parte della domotica. I vantaggi sono che quando fai manutenzione non vai ad aprire cassette di derivazione nella casa (attenzione se si hanno mani sporche, se c'è stucco veneziano ecc),certo è una soluzione ma allora non usare il Bus è un contro senso, i sistemi su Bus si chiamano sistemi distribuiti non a caso...inoltre il costo di sistemi centralizzati è notevolmente inferiore rispetto all'acquistare dispositivi specifici per soluzioni distribuite su Bus.. hai tutto sotto controllo e se c'è qualche problema tra il bus non incominci a fare mille pensieri....se tagliato, campi magnetici, umidità, ecc.in questo caso ti do ragione se usi sistemi senza diagnostica (quindi la maggior parte) ma nel caso di quelli HomePLC se il sistemaha dei problemi di comunicazione che sia centralizzato o distribuito non cambia nulla, la diagnostica è molto evoluta e ti riporta semprelo stato dell'impianto partendo dalla qualità della comunicazione di ogni singolo dispositivo ovunque esso sia!... Sempre se si fa un impianto nuovo. Altro discorso e l'adeguamento del normale alla domotica.Al contrario secondo me quando fai un nuovo progetto puoi destinare molto meglio gli spazi distribuiti in modo meno visibile e più ottimizzato possibile...
del_user_56966 Inserita: 19 gennaio 2011 Segnala Inserita: 19 gennaio 2011 In automazione industriale ho dei quadri dove all'interno ci sono la bellezza di 14 inverter siemens collegati tra loro in profibus.........con tanto di cpu sempre nel quadro stesso.Come accennavo prima stai ragionando come se l'abitazione fosse uno stabilimento non è grave è solo intossicazione da ambiente industriale.. anche a me c'è voluto qualche anno prima di smaltirla... per quanto riguarda Profibus si sa che per andare veramente veloce (in caso contrario è inutile usarlo) deve percorrere solo poche decine di metri quindi è corretto che lo installi cosi... ma nel caso dei sistemi di domotica i metri di distribuzione sono sempre di centinaia di metri quindi non è paragonabile...Conclusioni.....la furbizia sta nel progettare bene la tubazione e collocare cassette di derivazione nei posti strategici, non vedo tutto questo costoso anzi nel caso di modifiche un attimo fai (nella domotica e una continua modifica tra l'altro)No forse usiamo metodi diversi... nella domotica come nel Building Automation e a livello mondiale la furbizia è usare meno rame possibile...quindi avere meno vie cavi possibili, meno manodopera possibile, non dover modificare o posare cavi nel caso di ampliamento dell'impianto ecc...anche per questi motivi sono progettati gli apparati su Bus, per gli impianti centralizzati ci sono PLC e DCS...per quanto riguarda le modifiche una volta ben progettato l'impianto con tutti gli I/O che servono si posa il cacciavite e si operasolo sulla programmazione cosi come accade in tutti i sistemi programmabili, certo parlo per una parte dei sistemi non per tutti...e la modifiche al programma se predispongo le faccio dall'ufficio...
del_user_56966 Inserita: 19 gennaio 2011 Segnala Inserita: 19 gennaio 2011 (modificato) Ti faccio un esempio di semplificazione...se in una domotica di tipo alberghiero e devi collegare un motore a tre velocità tu poseresti i cavi di potenza fino alla scheda nel quadro elettrico centralizzato del piano oppure a quello generale dello stabile?... ( ti cacciano fuori senza appello!... )oppure come fanno in alcuni sistemi posi i cavi fino alla centrale di camera... io li cablo direttamente a 20 cm dai morsetti sulla scheda di regolazione e vado via con un doppino telefonico...facile da installare, affidabile al guasto, verifica e manutenzione.... oltretutto in caso di guasto della centrale il clima rimane funzionante...quindi come vedi sono meglio le attuazioni distribuite e questa è comunque una soluzione che si applica anche nelle normali climatizzazioni della domotica... Modificato: 19 gennaio 2011 da Aleandro2008
slash76 Inserita: 19 gennaio 2011 Segnala Inserita: 19 gennaio 2011 Tra i due estremi come sempre si ragiona sempre meglio a metà strada......Dal mio punto di vista io preferisco mettere tutto in un unico quadro anzi separando la parte della potenza dalla parte della domotica. I vantaggi sono che quando fai manutenzione non vai ad aprire cassette di derivazione nella casa (attenzione se si hanno mani sporche, se c'è stucco veneziano ecc), hai tutto sotto controllo e se c'è qualche problema tra il bus non incominci a fare mille pensieri....se tagliato, campi magnetici, umidità, ecc. Sempre se si fa un impianto nuovo. Altro discorso e l'adeguamento del normale alla domotica....Anche io per la penso cosi, ma nelle cassette di derivazione solitamente non colloco mai nulla come attuatori......certo è una soluzione ma allora non usare il Bus è un contro senso, i sistemi su Bus si chiamano sistemi distribuiti non a caso...inoltre il costo di sistemi centralizzati è notevolmente inferiore rispetto all'acquistare dispositivi specifici per soluzioni distribuite su Bus.....Non capisco!Indipendentemente dal tipo di abitazionie, il 90% delle apparecchiature per automazione quindi, processore, attuatori, moduli I/O ecc..sono in versione DIN.Parto quindi dal centralizzare gli attuatori o dimmer su quadretti distribuiti ai piani...di sicuro non li infilo nelle cassette di drivazione...Nel caso di un appartamento idem...si cerca di ricreare un vano che accolga le stazioni, processore e quant'altro...è chiaro che se l'alloggio non ha vani liberi, un piccolo sgabuzzino, ed un centralino 4 moduli....devo cercare la soluzione..ma l'idea di distribuire attuatori in cassette stanza per stanza non mi piace....Per farti un paragone immagina,un impianto di 40 attuazioni fatto con relè passo-passo elettromeccanici!!un installatore mette un relè elettromeccanico nella scatola del locale dove si trova il circuito luce da gestire,mentre un altro progetta un quadro unico dove mettere tutti i relè e poi portare le varie linee a giroper lo stabile (anche da una parte all'altra di questo!)quale dei due è a regola d'arte secondo te, quale dei due fa prendere il lavoro e quale dei due avrebbe il plauso del cliente?...nessuno dei due...Una scelta coerente probabilmente non coincide per forza con utilizzare 40 passo passo nelle cassette di derivazione, o tutti ammassati in un unico quadro....Ti faccio un esempio di semplificazione...se in una domotica di tipo alberghiero e devi collegare un motore a tre velocità tu poseresti i cavi di potenza fino alla scheda nel quadro elettricocentralizzato del piano oppure a quello generale dello stabile?... ( ti cacciano fuori senza appello!... laugh.gif )oppure come fanno in alcuni sistemi posi i cavi fino alla centrale di camera...io li cablo direttamente a 20 cm dai morsetti sulla scheda di regolazione e vado via con un doppino telefonico e nel caso di tapparelle?in caso di verifica perchè l'attuatore meccanicamente si pianta o per provare il motore (interrotto o in corto) cosa faccio...smonto i cassonetti tutte le volte per cercarlo???Il buon senso di risparmiare rame mi sta bene, ma cospargere ogni centro volta di mini attuatori, ragnetti e cassette di derivazione non mi sembra il massimo...Nel residenziale Alen la soluzione ponderata c'è sempre....Se io come cliente ti chiedessi di avere un differenziale separatro per: cucina, luci, luci gazebo, luci esterne e tende tu ti ritroveresti a viaggiare con un bus ed una linea di potenza dedicata per ogni circuito...e tutta sta differenza dove starebbe? 4 o 5 ritorni luce in meno???...Ti faccio un esempio di semplificazione...se in una domotica di tipo alberghiero e devi collegare un motore a tre velocità tu poseresti i cavi di potenza fino alla scheda nel quadro elettrico...In casa farei lo stesso...ho i miei fan coil con 3 velocità...posizioni l'attuatore in prossimità del motore...Non confondere le luci coi motori e gli alberghi con le case se no il prossimo esempio sarà quello di avere un tornio a controllo numerico in camera da letto!i comandi vicino al comodino o bordo macchina!!!
del_user_56966 Inserita: 19 gennaio 2011 Segnala Inserita: 19 gennaio 2011 Parto quindi dal centralizzare gli attuatori o dimmer su quadretti distribuiti ai piani...questo fa parte delle due cose che avevo assemblato già io...non ti puoi aggiudicare meriti tardivi... nel mio commento potevi andare dal distribuire a zone oppure del tutto e spiegavo già che sono contrario a troppa distribuzionee non solo negli attuatori (troppi dispositivi = troppa dispersione) ma dei quadri/scatole ecc.. (poi chiamali come vuoi)di zona dove concentrare (che nel caso HomePLC equivale anche al risparmiare soldi in hardware) è corretto!
del_user_56966 Inserita: 19 gennaio 2011 Segnala Inserita: 19 gennaio 2011 e nel caso di tapparelle?in caso di verifica perchè l'attuatore meccanicamente si pianta o per provare il motore (interrotto o in corto) cosa faccio...smonto i cassonetti tutte le volte per cercarlo???ma scusa io rispondo con un esempio e tu rispondi ancora con una domanda non mi sembra si possa fare... comunque vedo dal fatto che l'esempio ti è sfuggito probabilmente non operi sull'automazione domotica di tipo turisticoma solo su quella di tipo residenziale.... se mi facessero una domanda del genere dovrei riferirmi ai fatti e quindi lo smontare tutti i cassonetti per via dell'hardware di comando ad oggi non esiste, semmai devo smontare un cassonetto per provare un motore (interrotto o in corto) e se devi fare manutenzione al motore sarebbe comunque necessario, ma dato che i motori si guastano più facilmente con i sistemiche non li controllano correttamente questo problema per adesso non mi tange... a questo punto dovremo aggiungere che il tipo di posa dipende anche da quante volte si pensi di doverci tornare su per manutenzione e a sentire voi mi sembrate molto preoccupati di questo fattore... io non lo giudico cosi stressante...pensa che l'upgrade al firmware di un modulo su Bus interno camera ormai si fa da remoto e tramite la stessa centrale....
del_user_56966 Inserita: 19 gennaio 2011 Segnala Inserita: 19 gennaio 2011 Non confondere le luci coi motori e gli alberghi con le case se nonon confondere tu, una camera d'albergo prevede Controllo accessi, termoregolazione, allarme bagno, gestione luci e carichi,controllo di split tramite infrarossi, cassaforti ecc. queste cose sono le stesse identiche che si utilizzano in altre domotiche senzanessuna incongruenza (non per nulla si chiama domotica alberghiera) l'esempio con controllo numericoi è del tutto fuori luogo il mio invece è perfettamente allineato, il fancoil o lo split che io piloto in una casa è lo stesso identico che piloto in un Hotel,la regolazione la stessa e in entrambe i casi portare cavi dal motore al quadrio principale oggi è sbagliato, tutta la potenza si collega a bordo del fancoil e si dirama solo il controllo..mentre nel caso degli Split non si fa proprio più nulla il controllo avviene tramite infrarosso!ma c'è ancora chi per fare termoregolazione toglie e mette brutalmente l'alimentazione....
del_user_56966 Inserita: 19 gennaio 2011 Segnala Inserita: 19 gennaio 2011 Poi per tagliare la testa al toro...vorrei specificare meglio che:vi sono sistemi che per via delle loro dimensioni non si possono installare neppure volendo nelle derivazioni, quindi necessitanoper forza di quadri, ma questa è una pecca del sistema non una libera scelta del momento!vi sono sistemi che concentrano gli I/O e non dispongono di moduli da pochi I/O ne da quadro ne da derivazione, anchequesta in questo settore è solo una pecca del sistema non una libera scelta del momento! per me invece installare tutto concentrato, concentrare a zone o fare tutto distribuito o mix di queste a piacere deveessere solo una libera scelta del momento, questo lo ritengo un forte pregio in un sistema!...
MAB Inserita: 1 febbraio 2011 Segnala Inserita: 1 febbraio 2011 (modificato) ho seguito molto scrupolosamente la Vostra discussione. Premetto, sono un neofita in fatto di domotica, ho fatto esperimenti a casa propria con l' ausilio di PLc e controllori programmabili con risultati peraltro soddisfacenti. Non so perchè (e se qualcuno me lospega forse è meglio) ma ho l' impressione che utilizzando PLC di tipo convenzionale (ed oggi in commercio ve ne sono aprezzi veramente bassi con spazi di ingombro veramente ridotti), la Domotica venga meglio, si utilizza veramente lo stretto necessario per quanto riguarda l' uso dei punti luce e delle prese mentre si può dare libero sfogo alla fantasia congegniando la programmazione. Ma adesso stò per realizzare il mio primo appartamento (di mio suocero) appassionato di tecnologie e stiamo valutando come realizzare appunto il sistema di scatole, derivazioni e posizionamento delle tubature. Inizialmente avevo pensato appunto come dicevate prima ad un sistema in cui vi era un quadro grosso centrale con tutti i ritorni dalle varie stanze (mentalità quadristica) ma ad onor del vero mi sono scontrato subito con il fatto che avrei dovuto sopportare il peso di centinaia di cavi per controllare tutto il sistema, poi ho cominciato a pensare di realizzare delle derivazioni con grosse scatole posizionate strategicamente nelle stanze ed utilizzare il Bus S-Link con le mini morsettiere ed i moduli SRL/8 o 16 relè per le attuazioni ma effettivamente avrei dovuto portarmi per ogni stanza le dorsali da 4mmq dal centralone sito nel quadro elettrico sino alle scatole di derivazione site nelle stanze poichè volevo realizzare appunto un centralino con numerosi diferenziali diversificati per le luci, le prese, la cucina, le luci e la forza giardino con i relativi magnetotermici mi sono un' attimo fermato a riflettere cosa mi convenisse fare, la Vostra discussione secondo me dovrebbe ripartire perchè io allo stato attuale sono un pò confuso, non capisco bene cosa mi convenga fare, anche perchè se io devo attivare e dsattivare una presa shuko a 16 Ampere, se usassi un quadro centrale dovrei attuarla con un cavo che esce da un' uscita dal PLC di 4mmq e portarla alla presa in qestione Vi prego continuate perchè ho seri dubbi e penso fortemente che il gioco di tutto il sistema si fonda su una buona posizione di partenza delle tubature e delle derivazioni per poi in futuro posare veramente il cacciavite e passare alla programmazione...Mi ero dimenticato di dire che l' HPLC non lo conosco ancora bene anche se stò cercando di reperire quante più informazioni possibile ma mi sembra di capire che comunque sia alla fine della fiera un "sistema chiuso" che ha bisogno di tutti i suoi aggeggi per esser realizzato, mentre se si usa un PLc convenzionale (io pensavo ad esempio all' FP0 della line Nice di Siemens con S-link di comunicazione (basato su 4 fili, 2 per l' alimentazione e due per il bus) che può arrivare a gestire 128 O/I e costa solo la CPU circa 130€ utilizzando poi invece le linee classiche Vimar o Biticino per i frutti il sistema sia più vendibile anche per poter essere presentato a futuri architetti e quant' altro.... Ciao a tutti Modificato: 1 febbraio 2011 da MAB
AVC_Veronica Inserita: 1 febbraio 2011 Segnala Inserita: 1 febbraio 2011 In un appartamento a volte conviene "centralizzare la FM e remtare gli I",nel caso net la remotazione I/O la ottieni con micromoduli dietro ogni interruttore, con un plc classico non sarebbe possibile,hai poi la comodità del termoregolatore con T eH integrata senza sonde in giro con il display a bordo,poi hai tutti gli altri moduli dedicati per sbizzarrirti.
del_user_56966 Inserita: 1 febbraio 2011 Segnala Inserita: 1 febbraio 2011 Premetto, sono un neofita in fatto di domotica, ho fatto esperimenti a casa propria con l' ausilio di PLc e controllori programmabili con risultati peraltro soddisfacenti.Premetto che sono decenni che faccio automazione... alcune volte si sono fatti impianti con PLC Industriali a cablaggio concentrato e molto piccoli anche con molti I/O disponibili, ma i risultati sono stati tutt'altro che soddisfacenti, tanto che fino a che non era disponibile l'HomePLC che rispetto a un PLC Industriale è utilizzabile in tre modi distinti,-Cablaggio centralizzato-Cablaggio Centralizzato e distribuito-Cablaggio tutto distribuitoquesto impegnando sempre gli stessi codici prodotto sia per il progetto e per il magazzino (e questo per chi progetta e opera nel settore conta moltissimo!)quelli industriali sono stati sempre utilizzati in impianti di Building Automation oppure in accoppiamento con sistemi di I/O distribuito...che non in cablaggio centralizzato su domotica per case da 50-90 metri quadri...(dove non ci sono gli spazi per grandi quadri)Non so perchè (e se qualcuno me lospega forse è meglio) ma ho l' impressione che utilizzando PLC di tipo convenzionale (ed oggi in commercio ve ne sono aprezzi veramente bassi con spazi di ingombro veramente ridotti), la Domotica venga meglio,Te lo spiego, il PLC Industriale è adatto all'ambiente per cui è nato e quell'ambiente non è la casa, se troppo piccoli hanno problemi di memoria e molti anche di I/O altri se dispongono di più I/O devi prevedere dei quadri molto capienti, inoltre le cose più elementari della Domotica come diceva appuntoVeronica non sono già pronte ma ti devi inventare tutto e questo richiede più soldi e spazio di quello che è costruito per questi scopi...quello che risparmi in CPU lo perdi nell'integrazione di sensori in modalità industriale, ingressi analogici, trasduttori ecc..si utilizza veramente lo stretto necessario per quanto riguarda l' uso dei punti luce e delle prese mentre si può dare libero sfogo alla fantasia congegniando la programmazione.Questo è classico della programmazione dei PLC, ma il problema nasce alla più piccola e banale integrazione col resto dei sistemi presenti in una domotica, se impiego metà delle risorse per le comunicazioni (a volte neppure possibili dato alcuni tipi di protocolli) sempre che siapoi in grado di farlo e non tutti lo sono... mi rimane veramente poca memoria per dare libero sfogo alla fantasia e questo da più un senso di castrazione che non altro...Inizialmente avevo pensato appunto come dicevate prima ad un sistema in cui vi era un quadro grosso centrale con tutti i ritorni dalle varie stanze (mentalità quadristica) ma ad onor del vero mi sono scontrato subito con il fatto che avrei dovuto sopportare il peso di centinaia di cavi per controllare tutto il sistema, poi ho cominciato a pensare di realizzare delle derivazioni con grosse scatole posizionate strategicamente nelle stanze ed utilizzare il Bus S-Linkè un bel prodotto ma come accade spesso nei sistemi industriali ha un costo elevato e inoltre è limitato ai soli ingressi e uscite digitali! Mi ero dimenticato di dire che l' HPLC non lo conosco ancora bene anche se stò cercando di reperire quante più informazioni possibile ma mi sembra di capire che comunque sia alla fine della fiera un "sistema chiuso" che ha bisogno di tutti i suoi aggeggi per esser realizzato, mentre se si usa un PLc convenzionale (io pensavo ad esempio all' FP0 della line Nice di Siemens con S-link di comunicazione (basato su 4 fili, 2 per l' alimentazione e due per il bus) che può arrivare a gestire 128 O/I e costa solo la CPU circa 130€ utilizzando poi invece le linee classiche Vimar o Biticino per i frutti il sistema sia più vendibile anche per poter essere presentato a futuri architetti e quant' altro....Probabilmente non conosci bene ne l'uno ne l'altro ogni PLC per quanto versatile e interfacciabile tramite protocolli è sempre e rimaneun elettronica a se stante, non potrai mai sostituire una scheda di I/O Omron con Panasonic o siemens, lo stesso S-LInk è solo diun unico produttore, se per chiuso intendi questo allora tutti i PLC sono chiusi!... In realtà i PLC sono sistemi aperti grazie alle loro intrefaccie di comunicazione con il mondo esterno, e in questo senso sicuramente un HomePLCè molto molto avanti rispetto ad altri PLC...Ps: agli architetti di cosa utilizzi per fare il lavoro non gle ne può fregar di meno, l'importante e che non si veda meccanicamente e al contrario si mostri funzionalmente, ovvero l'esatto contrario di quello che vorresti proporgli tu...
del_user_56966 Inserita: 1 febbraio 2011 Segnala Inserita: 1 febbraio 2011 FP0 della line Nice di Siemens con S-link di comunicazione (basato su 4 fili, 2 per l' alimentazione e due per il bus) che può arrivare a gestire 128 O/I e costa solo la CPU circa 130€Errore, S-Link è di Panasonic non si Siemens e il costo (che qui non riporti) non è la CPU ma gli I/O che devi mettere a giro...inoltre dovresti capire che quei 128 I/o sono partizionati a blocchi quindi avrai massimo 64I+64O oppure 32I+96O e miscele di questi...ma in ogni caso non superi 64 Ingressi e salvo il costo oneroso spesso questi sono del tutto insufficienti. ..
slash76 Inserita: 1 febbraio 2011 Segnala Inserita: 1 febbraio 2011 ...ma ho l' impressione che utilizzando PLC di tipo convenzionale (ed oggi in commercio ve ne sono aprezzi veramente bassi con spazi di ingombro veramente ridotti), la Domotica venga meglio...Può essere..ma sai tutto dipende dal concetto di domotica che uno ha.Personalmente non penso che ad oggi un plc industriale sia la soluzione migliore per il contesto residenziale...Lo si adatta certo ma non è la stessa cosa...Dico questo perchè se tu mi proproni un progetto domotico, "domos=casa", mi aspetto un sistema che integri: luci,automazioni,clima,sicurezza, allarmi tecnologici, musica, distribuzione A/V,multimedia e internet, intercom ecc...Ci sono prodotti nativi per questo, progettati da aziende leader del settore con esperienza trentennale.HPLC non lo conosco ancora bene anche se stò cercando di reperire quante più informazioni possibile ma mi sembra di capire che comunque sia alla fine della fiera un "sistema chiuso" ...Ti sbagli invece...E' un sistema tutt'altro che chiuso anzi...per la parte automazione e luci secondo me è un prodotto vincente. Se lo abbini ad un processore per la parte enterteinment ottieni davvero un gran bel risultato.... il mio primo appartamento (di mio suocero) appassionato di tecnologie e stiamo valutando come realizzare appunto il sistema di scatole, derivazioni e posizionamento delle tubature....Devi avere le idee chiare sul prodotto da utilizzare...solo se conosci cio che utilizzi puoi predisporre al meglio...Poi secondo me non esagerare.......Inizialmente avevo pensato appunto come dicevate prima ad un sistema in cui vi era un quadro grosso centrale con tutti i ritorni dalle varie stanze (mentalità quadristica) ma ad onor del vero mi sono scontrato subito con il fatto che avrei dovuto sopportare il peso di centinaia di cavi perMa è un alloggio o un condominio??? Centinaia e centinaia di ritorni...mamma mia!!!Normalmente per appartameni di piccola media metratur, 100-150mq. io adotto la soluzione con attuatori in quadro principale, insieme al processore se non è presente la parte A/V, altrimenti realizzo un rack a parte....Se l'alloggio supera i 200mt. si possono prevedere piu quadri di distribuzione sempre con le stazioni su DIN, ma niente in cassette di derivazione o altro.......anche perchè se io devo attivare e dsattivare una presa shuko a 16 Ampere, se usassi un quadro centrale dovrei attuarla con un cavo che esce da un' uscita dal PLC di 4mmq e portarla alla presa in qestione unsure.gif...Primo penso che tu dall'uscita del plc vada ad un rele ausiliario...almeno spero per il plc...Secondo, proprio perchè vai ad un rele con portata 16A, sarà posizionato su un quadro barra DIn vicino al plc...Un mio modesto consiglio._lascia che il plc industriale venga utilizzato per l'industria (per quello è stato progeattato)_Esistono gli hplc ovvero home plc per la casa (per quello sono stati progettati)_Esistono processori per home automation e multimedia Crestron Amx Elan ecc..._Esistono integrazioni di piu sotto-sistemi..Se hai le idee chiare su cosa fare, devi cercare il prodotto giusto...Per finire, sappi che in generale, programmare un hplc, cosi come un qualsiasi processore domotico non è un gioco anzi...Visto che hai da fare un impianto peraltro molto esteso, non limitarti a qualche esperimento fatto a casa tua.Ti consiglio (come ho fatto io) di cominciare prendendo spunto da altre realizzazioni, con esempi di programmazioni di logiche soprattutto...
MAB Inserita: 1 febbraio 2011 Segnala Inserita: 1 febbraio 2011 Siete stati molto gentili, vorrei fare un corso al riguardo su l' HPLC sapete chi in Italia Vende ma sopratutto può anche in qualche modo mostrare come lavorano queste macchine o dove mi posso rivolgere? Vorreia ampliare a questo punto i miei orizzonti che mi sembra di aver capito con Hplc abbiano orizzonti molto ampi ed a costi tutto sommato contenuti, ma non so dove rivolgermi.Non vorrei a casa di mio suocere fare un impianto sbagliato in partenza sapete comè il suocero....
del_user_56966 Inserita: 1 febbraio 2011 Segnala Inserita: 1 febbraio 2011 (modificato) Siete stati molto gentili, vorrei fare un corso al riguardo su l' HPLC sapete chi in Italia Vende ma sopratutto può anche in qualche modo mostrare come lavorano queste macchine o dove mi posso rivolgere? Vorreia ampliare a questo punto i miei orizzonti che mi sembra di aver capito con Hplc abbiano orizzonti molto ampi ed a costi tutto sommato contenuti, ma non so dove rivolgermi.se ti interessa un sistema HomePLC originale a secondo di dove sei e per quelli che conosco ti puoi rivolgere in modo prevalente...al SUD presso i più grossi rivenditori di materiale elettrico che distribuiscono prodotti CIA Tranding..LINKal Centro-Nord puoi acquistate direttamente alla Net Building... LINKe al NORD puoi acquistare dalla Interel...LINKoltre questi puoi acquistare anche on-line tramite e-commerce (vedo che anche la CIA vende on-line..)..tramite vari siti..mai provato , non penso che sia meno conveniente... Modificato: 1 febbraio 2011 da Aleandro2008
MAB Inserita: 1 febbraio 2011 Segnala Inserita: 1 febbraio 2011 (modificato) Grazie per il suggerimento, oltretutto la Netbuilding è anche vicina alle mie zone (Livorno).Sai mica se organizzano incontri che possano far provare (simulare) il funzionamento di tali apparecchiature per capire anche un' attimo come impostare le proprie derivazioni scatole, derivazioni nonchè avere uno start-up per cominciare a conoscere le potenzialità ed il funzionamento, o chi organizza corsi inerenti per non partire proprio da zero.... Modificato: 1 febbraio 2011 da MAB
del_user_56966 Inserita: 1 febbraio 2011 Segnala Inserita: 1 febbraio 2011 Stanno facendo cosi su Cecina e l'assistenza può darti le dritte che ti servono,inoltre basta chiamare per avere le info che ti possono servire...
MicheleVicentini Inserita: 1 febbraio 2011 Autore Segnala Inserita: 1 febbraio 2011 Avevo iniziato questa discussione per proporre il tema "come fare domotica?" orasi e' spostato con "chi fare domotica".Ci sono anche sistemi alternativi alla Netbuilding.....Conosco bene NetBuilding come prodotti relativi alle sonde di temperatura e transponder deiquali posso assicurare l'affidabilità, di contro non conosco bene (anche se la sua NewsLetter mi martella...) i prodotti della linea HomePLC.In alternativa posso consigliare dei prodotti molto flessibili (sia centralizzati che distribuiti)guardate questo Link Prodotti domotici alternativi a HomePLCAndate nella sezione prodotti moduli EDS
giuseppecardace Inserita: 1 febbraio 2011 Segnala Inserita: 1 febbraio 2011 Ci sono anche sistemi alternativi alla Netbuilding.....Sei sicuro di conoscere bene i sistemi NBA?
slash76 Inserita: 1 febbraio 2011 Segnala Inserita: 1 febbraio 2011 ...Oppure ogni impianto e' una storia a se?...Forse questa è la risposta migliore...e te la sei data anche da solo...Michele diventa impossibile generalizzare quando si parla di sistemi...a grandi linee le opzioni che tu hai dato, possono essere utilizzate tutte...ma i fattori che ne detrminano uno o l'altro sono tantissimi...Il post non si è spostato, ma era solo per citare degli esempi concreti...se sai che prodotto utilizzi e lo conosci bene, ti diverrà piu agevole anche la sua predisposizione......Ci sono anche sistemi alternativi alla Netbuilding........Certo c'è ne quanti ne vuoi!!! Dipende da cosa devi fare e come la vuoi fare...
del_user_56966 Inserita: 1 febbraio 2011 Segnala Inserita: 1 febbraio 2011 Sei sicuro di conoscere bene i sistemi NBA?Giuseppe! sei sempre il solito... non ha detto similare... ha detto alternativo...non sta facendo comparazione tra i due anche perché sono sistemi molto distanti tra loro...
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora