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Come Introdurre La Domotica Nel 2011...


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Inserita:

Il dispositivo di cui riporti le caratteristiche è interessante.

Io sto sperimentando, per puro diletto, questo tipo di comunicazione da qualche anno e se appena posso provo anche questo dispositivo.

In casa ho alcuni componenti, auto costruiti, che usano la rete elettrica domestica per comunicare; sono operativi da parecchi mesi senza problemi. Non mi è mai successo, per esempio, che comandando dal mio studio l'accensione di uno strumento nel laboratorio, situatonel semi interrato, si sia avviata o fermata la lavatrice di mio fratello che vive nell'apaprtamento vicino. :)

Chiaramente non è un dato assoluto, anche perchè sono solo prove empiriche, però un'indicazione da questi tests la si può comunque ricavare.


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Inserita:
Non voglio creare nessuna polemica, per tutti quelli che già usano con successo l'attuale tecnologia domotica.

Però se poi ci si chiede, "perchè non si vende questo prodotto" allora bisognerebbe fare anche una ricerca di mercato.

Chiedete infatti ad un virtuale consumatore, se l'attuale domotica gli interessa, e perchè.

Ottimo intervento per riportare l'argomento della discussione a quello originario!

I problemi e/o i vantaggi della PLC sono infatti dettagli tecnici su cui i tecnici come noi possono discutere a lungo

senza comprendere i motivi della mancata esplosione della domotica di cui tutti ci lamentiamo.

Secondo me, i potenziali clienti percepiscono la domotica come percepivano il personal computer fino al 1995,

anno in cui fu commercializzato Windows 95.

Chi in quegli anni vendeva tali sistemi parlava a clienti tecnicamente preparati e consapevoli dei benefici perché

i personal computers di allora non erano economici.

Un Macintosh Plus, il primo personal computer con l'interfaccia a finestre, costava circa 7 milioni di lire (escludo Lisa perché costava molto di più).

Una LaserWriter, la prima stampante laser per PC, costava circa 20 milioni...

C'erano anche i cloni IBM che erano più economici (circa quattro milioni di lire), ma il loro utilizzo richiedeva l'inserimento di comandi da MS-DOS,

mentre le prime applicazioni a 16 bit per Windows 3.1 non erano così semplici da usare come le analoghe per MacOS.

Quegli utenti erano i precursori dell'informatica di massa che è esplosa con l'esplosione di internet.

Allo stesso modo gli attuali utenti sono i precursori dell'esplosione domotica che tutti annunciano, ma che nessuno ha ancora visto.

Cosa manca per l'esplosione della domotica?

Per rispondere alla domanda bisogna guardare a quegli anni.

Per prima cosa, l'emergere di una, massimo due piattaforme comuni.

Le piattaforme PC che emersero furono i "PC compatibili", su cui "girava" Windows e, per la fascia alta, i Macintosh.

Un altro fattore per l'esplosione, fu il crollo dei prezzi dovuto anche alla standardizzazione delle piattaforme.

Un altro fattore ancora, fu la semplificazione dell'utilizzo dei sistemi.

Con Windows ed Office non era più necessario essere programmatori per ottenere un risultato semi-professionale.

Gli esperti di marketing spiegano l'esplosione del mercato PC con l'introduzione delle "killer application": Windows 95, Office e Internet.

Vista da questa prospettiva, la domotica è ancora indietro...

NON esistono una / due piattaforme comuni a livello mondiale.

Ovviamente alcuni standard esistono (KNX, LonWorks, ...) ma essi sono come MS-DOS: poco "user-friendly".

I costi stanno scendendo ma NON sono crollati come per i PC.

Oggi posso acquistare un PC al supermercato, quando troverò su uno scaffale un componente domotico "serio"?

Una obiezione alla mia domanda è che la domotica deve essere installata da personale esperto a causa della sicurezza.

E' vero, ma quale consumatore realizza da se una rete ethernet (ovviamente non parlo delle reti wireless)?

Se quello che deve fare è complesso (es. reinstallare il sistema operativo), l'utente comune non si rivolge infatti ad un tecnico?

Se viceversa compra una stampante non si deve rivolgere ad un tecnico per collegarla al suo PC, non vi pare?

Come potenziale cliente, io vorrei che la mia domotica faccia quello che voglio io, non quello che ha previsto il costruttore.

Questo esempio mostra quello che intendo.

Giorni fa, mentre i muratori facevano dei lavori in casa, è scattato l'interruttore differenziale mentre stavo usando il pc.

Fortunatamente l'impianto è suddiviso in tre sezioni.

Per questo motivo, dopo l'arrabbiatura per alcuni dati persi, sono riuscito a individuare la sezione con la dispersione a terra.

Dato che la sezione coinvolta alimenta gli elettrodomestici, ho dovuto scollegarli uno ad uno per capire la causa del guasto.

Nonostante avessi scollegato tutti gli elettrodomestici, il guasto rimaneva.

Ricordando come lavorano i muratori, ho esaminato le prese che si trovano nella stanza dei lavori.

Un muratore aveva inavvertitamente "innaffiato" una presa mentre stava intonacando una parete...

La domotica attuale può risolvere il mio problema? Non credo...

Eppure ha tutto ciò che serve: controllo dei carichi per collegare/scollegare le prese,

memoria di quello che era acceso quando si è verificato il guasto e molto altro...

Qualcuno obietterà che il controllo carichi non è stato progettato per questa funzione, altri che è possibile realizzare

quello che mi serve con il ladder o uno dei linguaggi EN 61131.

Tutto questo non mi interessa.

Come utente voglio un'app da scaricare (magari gratuitamente o al massimo per qualche euro) da un AppStore che faccia quello che mi serve.

Tale app esiste solo se esite una piattaforma domotica collaudata.

Tutto il resto sono discorsi tecnici che i clienti non vogliono sfiorare.

In fondo, quando la maggioranza dei consumatori acquista un iPhone, non basa l'acquisto sulle virtù del IOS

rispetto a quelle di Android o qualsiasi altro sistema operativo mobile...

Inserita:
Come potenziale cliente, io vorrei che la mia domotica faccia quello che voglio io, non quello che ha previsto il costruttore

Affermazione condivisibile in tutto e non solo per la domotica! Non bisogna mai dimenticare quella serie di vignette sul progetto e costruzione di un'altalena da giardino. :)

Condivido anche le idee in ordine alla standardizzazione ed alla facilità di realizzare applicazioni personalizzate senza dover spendere fortune in pacchetti Sw.

A mio avviso c'è un ulteriore, forse più grave, ostacolo alla diffusione della domotica.

Se sto progettando una casa nuova posso prevedere tutto quanto serve alla parte impaintistica, possibilmente com molta ridondanza. Quindi nessun lavoro supplementare per far passare cavi ed eventuali fibre.

Se vivo in una casa costruita 30 - 50 anni fa o ristrutturo pesantemente la casa, oppure ho dei seri problemi di impiantistica.

La soluzione PLC ridurrebe questi problemi al minimo.

del_user_56966
Inserita:
Un muratore aveva inavvertitamente "innaffiato" una presa mentre stava intonacando una parete...

La domotica attuale può risolvere il mio problema? Non credo...

La domotica non può risolvere questo tipo di problema anche perché questo tipo di problema

lo doveva risolvere il progettista del tuo impianto già a monte... ma questo centra poco col topic in questione...

semmai direi che l'errore che viene ancora fatto da molti è quello di concentrarsi sulla tecnologia/protocolli ecc.. in uso più che sulle reali esigenze della

domotica di oggi... poi che alcuni sistemi si preferisca parlare del dilettevole più che dell'utile questo è scontato...

infatti i risultati ad oggi sono quelli di cui state appunto discutendo!

L'approccio per me è sicuramente diverso ma ci sarà molto più tempo per discuterne nelle fresche sere d'autunno... ;):lol:

Inserita:
La domotica non può risolvere questo tipo di problema anche perché questo tipo di problema

lo doveva risolvere il progettista del tuo impianto già a monte... ma questo centra poco col topic in questione...

Il progettista del mio impianto è passato a miglior vita...

L'impianto originale risale infatti agli anni '50 ed è tuttora funzionante.

Negli anni è stato ampliato mettendo in parallelo altri impianti (ciò spiega la presenza di tre sezioni) ognuno di quali è protetto da un magnetotermico e da un interruttore differenziale generale.

La domotica può vantare una tale longevità ed affidabilità?

Nel mio contesto è possibile introdurre la domotica solo rifacendo l'intero impianto, ma ci penserò molto prima di farlo perché ... quello che funziona non si tocca!

In un contesto generale, la domotica DEVE risolvere il problema della ricerca dei guasti.

Tutti i produttori decantano il loro controllo carichi, cioè la possibilità di sconnettere un dispositivo quando i consumi superano una soglia.

Nel mio caso, cosa serve? Serve la possibilità di scollegare o collegare la singola presa e/o gruppo di prese.

Serve anche la possibilità di avviare la procedura per la ricerca dei guasti quando scatta il differenziale.

Serve anche la possibilità di fare una ricerca binaria da codice per ridurre il numero di tentativi.

Si attivano metà delle prese e si verifica se c'è una dispersione verso massa. Se non c'è, il guasto è nell'altra metà.

Individuato un sottoinsieme di prese, si restringe ricorsivamente la ricerca fino a trovare la presa che causa il guasto.

Puoi farlo in ladder? Quello che puoi fare è cablare le verifiche, ma se aggiungi una presa, devi modificare e/o aggiungere "righe" di ladder.

Per inciso, questa funzionalità è impossibile con la PLC (Power Line Communication) perché i componenti devono avere alimentazione propria e poter comunicare tra loro. Sezionando l'impianto ciò non si verifica.

Inserita:
Puoi farlo in ladder? Quello che puoi fare è cablare le verifiche, ma se aggiungi una presa, devi modificare e/o aggiungere "righe" di ladder.

si, oppure puoi utilizzare altri sistemi basati su puntatori e indicizzazione ed in questo caso ti basta inserire il numero di prese che vuoi gestire.

Ovviamente gni presa viene associata ad un'uscita , i costi salgono ma e fattible oggi

Inserita:
Per inciso, questa funzionalità è impossibile con la PLC (Power Line Communication) perché i componenti devono avere alimentazione propria e poter comunicare tra loro. Sezionando l'impianto ciò non si verifica.

dipende da come esegui i montanti , potrebbe con alcune architetture essere possibile

del_user_56966
Inserita:
In un contesto generale, la domotica DEVE risolvere il problema della ricerca dei guasti.

Certo sono perfettamente in accordo con te, infatti le soluzioni tecnologicamente più avanti i propri guasti li identificano e spesso li bypassano!

Tutti i produttori decantano il loro controllo carichi, cioè la possibilità di sconnettere un dispositivo quando i consumi superano una soglia.

Nel mio caso, cosa serve? Serve la possibilità di scollegare o collegare la singola presa e/o gruppo di prese.

come dicevo prima nel caso del tuo guasto il controllo carichi non serve a nulla, inoltre non credo che un controllo carichi con relè amperometrico

con soglia fissa serva in nessun caso, il controllo dei carichi va saputo analizzare e progettare correttamente

mettere un relè con una soglia non penso che serva a molto!

Serve anche la possibilità di avviare la procedura per la ricerca dei guasti quando scatta il differenziale.

questa soluzione la concepivo già quando la domotica come mercato non esisteva neppure... :lol:

Serve anche la possibilità di fare una ricerca binaria da codice per ridurre il numero di tentativi.

penso che molti sarebbero contenti anche solo se gli risolve il problema, lo scatto differenziale penso sia uno dei problemi più di difficile risoluzione che

che si verificano su impianti con sezionamento minimo...

Si attivano metà delle prese e si verifica se c'è una dispersione verso massa. Se non c'è, il guasto è nell'altra metà.

Individuato un sottoinsieme di prese, si restringe ricorsivamente la ricerca fino a trovare la presa che causa il guasto.

Puoi farlo in ladder? Quello che puoi fare è cablare le verifiche, ma se aggiungi una presa, devi modificare e/o aggiungere "righe" di ladder.

Certo il Ladder e il Functional Block Diagram possono sicuramente fare queste logiche, sempre che il programmatore poi sia in grado di sviluppare

questo tipo di programma e questo va dato per scontato!

Per inciso, questa funzionalità è impossibile con la PLC (Power Line Communication) perché i componenti devono avere alimentazione propria e poter comunicare tra loro. Sezionando l'impianto ciò non si verifica.

Come già ti dicevo sopra il topic non analizza la tecnologia in se ma le possibilità di vendere la Domotica nel 2011... :blink:

la domanda arriva da Aretusa che è un tecnico, quindi già la prima risposta potrebbe essere per vendere serve prima di tutto un commerciale, correggendo

poi la risposta per il settore specifico della Domotica direi che sulla vendita effettiva è meglio che ci sia un tecnico/Commerciale e al massimo

un commerciale e un tecnico... :lol:

come per tutti i mestieri ognuno faccia il suo... io sono preparato per la parte tecnica non posso pretendere di saper anche vendere molto bene...

cosi un commerciale secondo me meno influenzato dalla teoria tecnica è più libero di vendere e fa molto meglio il suo mestiere ottenendo ottimi risultati

ancora di più se vende un buon prodotto!

Quindi la mia risposta di base è per vendere la Domotica nel 2011 serve un buon commerciale!... :lol:

poi nel 2012 vediamo il commerciale cosa serve vendere di preciso... ;)

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