aretusa Inserita: 2 ottobre 2011 Autore Segnala Inserita: 2 ottobre 2011 Si ma non ho capito... Casaclima la certificazione in classe A a che titolo me la da, se in base alla EN15232 per avere caratteristiche di classe A quella casa io non l'ho dotata delle funzioni necessarie?
del_user_56966 Inserita: 2 ottobre 2011 Segnala Inserita: 2 ottobre 2011 (modificato) Si ma non ho capito... Casaclima la certificazione in classe A a che titolo me la da, se in base alla EN15232 per avere caratteristiche di classe A quella casa io non l'ho dotata delle funzioni necessarie?Casa clima ha un proprio standard di classificazione ma non mi sembra che accenni alla EN15232...la definizione di classe energetica Europea è questa...La norma EN15232 è la base di partenza per l’implementazione dell’Efficienza Energetica Attiva negli Edifici.In particolare, questa norma introduce una classificazione in 4 classi di efficienza energetica delle funzioni di controllo degli impianti tecnici degli edifici, nonché due metodi di calcolo (uno dettagliato ed uno semplificato) per stimare l’impatto dei sistemi di automazione e controllo sulle prestazioni energetiche degli edifici.quindi la classificazione energetica relativa agli impianti è di 4 Classi e non 8 come propone casa clima... quello offerto da loro è sicuramente un valido standard se poi di base fa riferimento alla certificazione degli impianti secondo la EN152323 altrimenti rimane un loro standard commerciale ma senza alcun valore normativo... Modificato: 2 ottobre 2011 da Aleandro2008
Iacopo 78 Inserita: 2 ottobre 2011 Segnala Inserita: 2 ottobre 2011 punto 2alen te continua pure a pensare quello che ti pare ma la en 15232 per il calcolo si basa su impianti FINITI d altronde lo dici tu stesso .......Tali norme appartengono alle serie EN15000 e EN12000 e contemplanoi seguenti tipi di impianti: Illuminazione (BACS/HBES)e poi che fai ti contraddici?????la norma parla chiaro per fare il calcolo si fa al netto di tutto sul GLOBALE a impianto finito.....al netto anche delle tecniche per arrivarci anche perchè sarebbe utile ricordare quale evento e quale spirito ha spinto il normatore a varare una norma rivoluzionaria come la en 15232e cioè RECEPIRE I DETTAMI DEL PROTOCOLLO DI KYOTO in base al risparmio energetico reale e alla minore emissione di co 2 cosi come è indicato peraltro nella presentazione dell norma La comunità europea ha compreso il ruolo che può avere la DOMOTICA nel raggiungimento degli obiettivi di Kyoto:E’ indicato nella DIRETTIVA EUROPEA 2002/91Ha realizzato la norma CEN-EN15232 per il calcolo/stima del risparmio conseguibilee inoltreNorma CEN-EN15232 “Energy performance of buildings -Impact of Building Automation, Controls and Building Management”:consente di calcolare/valutare risparmio energeticoconseguibile con la domotica e più in generale con l’automazione d’edificio.descrive diversi metodi di calcolo tra cui il “Metodo dei coefficienti di correzione” (BAC factors) basato susimulazioni e rilievi sperimentali di una grande varietà di tipologie di edifici adibiti ad usi diversi.e ancoraBACS & EPBDL’uso degli edifici è cambiato enormemente in fatto di maggiore flessibilità d’uso, d’impiego.Questo richiede che gli edifici si possano adattare rapidamente ai cambiamenti. Utilizzo standarddell’edificioUtilizzo effettivodell’edificioAdattabilitàUn fattore chiave per la performance energetica degli edifici.BACS adatta l’uso dell’edificioalle reali necessità degli utenti, alle condizioniclimatiche esterne ecc. quindi questo fa la domotica nella en 15232mi spieghi allora come fai a rilasciare una certificazione energetica in base al rapporto tra utilizzo standard e effettivo dell edificio........se non conosci tutti parametrifinaliilluminazione compresa ?? la norma esiste a questo scopo usare la domotica per diminuire in maniera reale e non virtuale i consumi di un determinato edificio.......con dei calcoli e delle funzioni precise per arrivarci......ma tenendo di conto tutti i fattori.....se ci pensi è anche normale ....perchè la norma esiste per fare risparmio energetico ma REALEti faccio un esempio mettiamo che hai un impianto da ristrutturare per esempio in una scuola......esistevano dei corpi illuminanti tipo ad esempio 20kw senza nessun tipo di controllo domotico e quindi in classe dpoi vai tu rifai tutto secondo i calcoli e le funzioni per arrivare con la domotica in classe a e poi metti corpi illuminanti che ne consumano 30 di kw a cosa serve allora la domotica??hai fatto risparmio energetico?non mi paree tu cosa fai consegni al comune le chiavi della nuova scuola gliela certifica un tecnico in classe a e poi alla fine dell anno la bollettta è piu alta di quando era in classe d??se fosse cosi allora la norma servirebbe a ben poco ma cosi non è per fortuna perchè il calcolo come hai visto nella norma si basa sul risparmio conseguibile reale.....cioè meno soldi da pagare in fondo l anno maggiore rispetto per l ambiente e maggior comfort per chi è a lavorare in quell edificio......per questo dicevo che negli appartamenti che una ditta fa per un costruttore non puoi far venire un tecnico a fare la certificazione.......en 15232perchè di fatto l impianto senza illuminazione installata non è FINITO........cosa certificherebbe?che io magari ho un impianto in classe a ma con 15 lampade da 100 w consumo 1500 watte il mio vicino che ha un impianto in classe d con 15 lampadine a led da 3 watt ne consuma 45 watt....bella certificazione ......chi inquina di piu?? chi fa piu risparmio??complimenti ......se pensate che la domotica serva a questo....ma nei fatti PER FORTUNA non è cosi la verifica va fatta SUGLI IMPIANTI FINITI......cosa che gli appartamenti di solito non sono....altrimenti è una certificazione virtuale che fa risparmio energetico ancora piu virtuale.......questo per chiarire il punto 2
del_user_56966 Inserita: 2 ottobre 2011 Segnala Inserita: 2 ottobre 2011 Iacopo, forse parlando della stessa cosa siamo comunque paralleli ma non adiacenti...io se leggi attentamente tra le righe come più volte specificato mi riferisco alle FUNZIONI della EN15232 dei calcoli per ottenere la certificazionee della parte edile come più volte ribadito non entro nel merito questo perché il mio compito adesso è quello di fare un attenta analisidi quali sistemi possano svolgere le funzioni richieste dalla norma... prima devi fare l'impianto con le funzioni richieste dalla norma per la classe progettuale e solo se queste sono presenti puoi fare i calcoli visto che i calcoli si basano anche su queste funzioni come parametri...Questo concetto ti torna oppure no?...
del_user_56966 Inserita: 2 ottobre 2011 Segnala Inserita: 2 ottobre 2011 Il tuo esempio successivo mi trova perfettamente in accordo con te..il progettista farà in modo che applicando la HBA la scuola consumi meno di prima...ma per certificare la Scuola secondo una classe energetica della EN15232 deve svolgere esattamente le funzioni richieste da questa..e non più come accedeva fino ad adesso inventarsele volta volta... è questo che volevo discutere non il contorno...se non si parte da come devono funzionare gli impianti non si arriva neppure alla tua discussione... è impensabile che il progettista della zonaA faccia calcoli su una scuola a parità di potenza su funzioni diverse da quello della scuola nella zona B... anche se entrambi non usano metodi comuni i calcoli anche a parità di potenza utilizzata daranno risultati molto differenti tra loro...dato che questa è una norma ma che in fondo tende a creare uno standard applicativo..non mi devi parlare solo della potenza dell'impianto elettrico ma mi devi fornire anche il CODICE esatto della funzione di classe richiesta chevuoi implementare in quella data scuola... prova a partire da questo e vedrai che si apre un modo di ragionare del tutto diverso...quindi vediamo, che codice vuoi usare?
Iacopo 78 Inserita: 2 ottobre 2011 Segnala Inserita: 2 ottobre 2011 punto 3 ho fatto l esempio della scuola perchè io realmente col mio progettista abbiamo rifatto l impianto elettrico della scuola materna del mio paese (2009)in base a un progetto da lui elaborato per ragginugere il livello di classe b e ci siamo riusciti quindi so di cosa parlo(non conoscevo hplc altrimenti saremmo arrivati anche in classe a eheh)l esempio scuola è esaustivo anche perchè in una scuola la distribuzione dell illuminazione va a incidere abbiamo rilevato circa sul 75% dell assorbimento globale dell edificio.....quindi come avremmo fatto a definire il calcolo delle funzioni senza sapere qual era l illuminazione??abbiamo fatto il tutto poi è venuto un tecnico esterno di nostra conoscenza e ha rilasciato la certificazione che l immobile era conforme alla classe bquesto però era un impianto ovviamente con obbligo di progetto.......dove non c è obbligo di progetto chi lo chiama il tecnico a verificare la en 15232??l impresa costruttrice??l agenzia di vendita?il cliente finale ?l impresa installatrice dell impianto elettrico??ma non scherziamo........la realtà è che non lo chiama nessuno perchè ancora anche se è passata come obbligo di legge....il certificato della en 15232 è come se non esistesse nei fattidico questo perchè visto che ho comprato casa nel gennaio 2011.....ma il notaio al rogito non mi ha rilasciato nessuna certificazione energetica.....e glielo abbiamo domandato in due io e mia moglie......vi lascio immaginare la risposta.....sarà che la toscana per queste cose è sempre l ultima o cosa????
del_user_56966 Inserita: 2 ottobre 2011 Segnala Inserita: 2 ottobre 2011 (modificato) Complimenti per l'impianto... ma considera che negli ultimi due anni l'esigenza di questo tipo d'impianti è quotidiana...dove non c è obbligo di progetto chi lo chiama il tecnico a verificare la en 15232??l impresa costruttrice??l agenzia di vendita?il cliente finale ?l impresa installatrice dell impianto elettrico??ma non scherziamo........tu risiedi in Toscana giusto... bene gli impianti allora sei obbligato per legge a farli seguendo queste direttive della tua regione!....LINKnon entro nel merito visto che è già tutto chiaro e recepito dalla Regione... l'unica cosa di cui non sono sicuro oggi è se la Toscana come altre regioninon permetta più l'autocertificazione... in quel caso è il proprietario che per legge deve far certificare l'impianto!.. la realtà è che non lo chiama nessuno perchè ancora anche se è passata come obbligo di legge....il certificato della en 15232 è come se non esistesse nei fattidico questo perchè visto che ho comprato casa nel gennaio 2011.....ma il notaio al rogito non mi ha rilasciato nessuna certificazione energetica.....e glielo abbiamo domandato in due io e mia moglie......vi lascio immaginare la risposta.....sarà che la toscana per queste cose è sempre l ultima o cosa????Il certificato lo dovresti esigere, la normativa da scadenze precise per l'attuazione poi dopo tali date le cose cambieranno...e visto che di questi tempi ci sta bene aggiungo.... sempre che l'Europa esista ancora in tali epoche... Modificato: 2 ottobre 2011 da Aleandro2008
Iacopo 78 Inserita: 2 ottobre 2011 Segnala Inserita: 2 ottobre 2011 Questo concetto ti torna oppure no?...si questo mi torna alla stragrande.......quello che ero in disaccordo è solo che avevo capito che dicevi che l impianto può anche non essere completo di illuminazione..........e comunque essere calcolabile in classe a .......solo questo......ribadiscoGLI IMPIANTI DEVONO ESSERE FINITI PER FARE TUTTI I CALCOLI DELLA En15232 per questo PURTROPPO la norma si applica molto piu facilmente dove c è obbligo di progetto .......perchè quello è un impianto finito......un appartamento che consegni finito purtroppo finito non è.......manca i corpi illuminanti.....quindi nei fatti il tecnico se viene non può certificare nulla........o meglio non viene proprio perchè non è interesse di nessuno (RI PURTROPPO) di chiamarlo..........è l escamotage trovato dai costruttori per non rendere conto alla en15232........io ti do l impianto senza luci cosi che a me nei fatti della 15232 me ne frego.....saranno cavoli di chi ci torna......come sempre
del_user_56966 Inserita: 2 ottobre 2011 Segnala Inserita: 2 ottobre 2011 dico questo perchè visto che ho comprato casa nel gennaio 2011.....Iacopo se la norma diventa esecutiva al 100% il tuo più che un problema all'acquisto potrebbe presentarsi tra qualche anno in caso di vendita/affitto...
Iacopo 78 Inserita: 2 ottobre 2011 Segnala Inserita: 2 ottobre 2011 eh lo so porca miseria......infatti ora appena avrò rifatto l impianto elettrico con home plcchiamerò un tecnico e la farò a mie spese :angry: spero che la veda piu gente possibile questa discussione visto che si parla di cose fondamentali..........per non prenderlo in tasca...sia in ambito lavorativo che privato.....
del_user_56966 Inserita: 2 ottobre 2011 Segnala Inserita: 2 ottobre 2011 si questo mi torna alla stragrande.......quello che ero in disaccordo è solo che avevo capito che dicevi che l impianto può anche non essere completo di illuminazione..........e comunque essere calcolabile in classe a .......solo questo......bene, le due parallele si stanno avvicinando... ti ripeto che non entro nel merito dei calcoli progettuali, edili e di potenza impegnata... mi limito a recepire le tabelle originali della normativa in riferimento al tipod'automazione scelta che forniscono un impatto teorico basato solo sulle funzioni scelte...quindi se io uso una lampada a risparmio energetico avrò un risparmio energetico basato sul tipo di carico ma utilizzando funzioni in classe C sarà pur sempre del 100%mentre se adotto altre funzioni questo si riduce ancora di più grazie alla tipologia di controllo e automazione adottata!...ribadiscoGLI IMPIANTI DEVONO ESSERE FINITI PER FARE TUTTI I CALCOLI DELLA En15232per questo PURTROPPOla norma si applica molto piu facilmente dove c è obbligo di progetto .......perchè quello è un impianto finito......si ma io sto dicendo una cosa diversa se in un appartamento dichiarato come classe A anche se fornito di "Domotica" le funzioni di questa non soddisfano lanormativa sul risparmio energetico l'appartamento stesso non è certificabile ne adesso ne dopo... quindi è obbligo del costruttore dichiarare una classe energetica certificabile altrimenti la vendita può essere contestata nelle opportune sedi!è l escamotage trovato dai costruttori per non rendere conto alla en15232........io ti do l impianto senza luci cosi che a me nei fatti della 15232 me ne frego.....saranno cavoli di chi ci torna......come sempreDubito che tu possa acquistare un immobile certificato EN15232 che è sprovvisto delle funzioni standard della normativa...come si diceva prima è più facile che spaccino per classe A quella sulle dotazioni accessorie...ma qui è l'utente che deve essere accorto... è un po come acquistare un auto guardando solo la carrozzeria... adesso nell'acquisto di un immobilenon serve solo la classe A degli abitacoli ma molto di più la Classe A del motore... L'unica ragione che può interessare un cliente in questo caso è sapere che in caso di vendita l'usato delle case si quota molto sul motore(impianti) che sulla sola carrozzeria (arredi)...
aretusa Inserita: 3 ottobre 2011 Autore Segnala Inserita: 3 ottobre 2011 Vedo che la discussione si è sviluppata notevolmente! Dopo averla letta da capo a piedi, e dopo aver cominciato a leggermi una guida sulla normativa, comincio ad avere le idee più chiare, perlomeno per quanto riguarda la parte tecnica, ma adesso dovrei chiarirmi le idee un pò più in generale, perchè mi sembra che ci siano vari aspetti su cui possono nascere equivoci...La En50232 parla semplicemente di quelli che sono gli accorgimenti e le dotazioni tecniche che devono corrdare un edificio ai fini della relativa certificazione, ma qui si parla di classe energetica espressamente rispetto all'impiantistica, e fin qui tutto ok...Ora diciamo che però fino a ieri quando si parlava di edificio a basso consumo automaticamente si parlava di isolamenti termici, cappotti, finestre con tripli vetri ed a taglio termico ecc.... e le due cose son completamente distinte. Ok?Quindi, in definitiva, in una nuova costruzione o ristrutturazione oltre una certa entità, volendo ottenere una certificazione energetica della costruzione ad esempio di livello B... mi basta adottare le dovute dotazioni impiantistiche oppure devo al contempo anche adottare particolari soluzioni edilizie?Chiedo questo perchè sono abbastanza digiuno della parte edilizia ed in questo momento sto cercando di mettermi dal punto di vista di chi investe nella costruzione di un palazzo, per capire cosa può rispondermi e come controbattergli.
del_user_56966 Inserita: 3 ottobre 2011 Segnala Inserita: 3 ottobre 2011 Quindi, in definitiva, in una nuova costruzione o ristrutturazione oltre una certa entità, volendo ottenere una certificazione energetica della costruzione ad esempio di livello B... mi basta adottare le dovute dotazioni impiantistiche oppure devo al contempo anche adottare particolari soluzioni edilizie?Si devi prevedere entrambi le cose!L'integrazione tra parte edile, coibenti, infissi e impianti e complementare..l'automazione domotica infatti è quel complemento che adottato secondo lo standard permette di ottenere un risparmio energetico calcolabilee quantificabile nella classe A infatti non solo è richiesto l'applicazione dell'automazione ma anche l'effettivo controllo sui consumi cosa che non puòavvenire senza l'automazione degli impianti... Per questo ritengo che le case in classe A vendute oggi siano per la maggior parte delle bufale enormi... come promesso parlando con delle agenzie vedo che hanno un concetto di domotica che è lontano da quello effettivamente richiesto dalla normativa... Chiedo questo perchè sono abbastanza digiuno della parte edilizia ed in questo momento sto cercando di mettermi dal punto di vista di chi investe nella costruzione di un palazzo, per capire cosa può rispondermi e come controbattergli.Certo fare un sistema di risparmio energetico in palazzi dove la coibentazione è inesistente a poco senso, cosi come fare un palazzo dove la parte edile è completamente in classe A ma non vi sono funzioni concrete di automazione non porta i benefici richiesti dalla norma...nel caso dell'energia elettrica la parte edile chiaramente non può farti risparmiare quindi serve l'automazione!...
del_user_56966 Inserita: 3 ottobre 2011 Segnala Inserita: 3 ottobre 2011 Va sottolineato che la EN15232 non riguarda solo stacca carichi e gestione luci come qualcuno potrebbe pensare ascoltandoci..ma anche impiantistica discreta come caldaie, controllo della parte termotecnica, il trattamento aria ecc.. chiaramente dove quest'impiantistica è prevista!...vogliamo aprire una discussione su questo argomento in particolare e fare un analisi delle varie funzioni... in modo da capire le difficoltà oggettiveche può trovare oggi un idraulico che non collabora con l'installatore (inteso come tecnico qualificato per questo tipo d'impianti) e viceversa... e al contrario vuoi sapere perché questa collaborazione sarà vincente nel prossimo futuro!
aretusa Inserita: 3 ottobre 2011 Autore Segnala Inserita: 3 ottobre 2011 Vai, aprila subito! Più che altro mi interessa capire la classe A in base a quali norme viene definita, riguardo la parte impiantistica EN15232... ma questa parla anche dei coibenti o per quello ci sono altre norme specifiche? Perchè nella guida che sto leggendo sta scritto che un conto è la classe energetica dell'edificio, stabilita in 7 classi, un altro è la classe dell'impiantistica stabilita in 4 classi... quindi ho capito che questa 15232 si riferisca unicamente alle dotazioni impiantistiche?.... Devo procurarmi la norma...Tu dici che per andare in classe A occorre lavorare anche sulla coibentazione, bene... ma leggendo qua e là su edifici a basso consumo in classe A ho trovato che questa sia ottenuta solo con enormi spessori di coibente.... ma allora le normali costruzioni in laterizio, con intercapedine, potranno mai avere certe classi?...
del_user_56966 Inserita: 3 ottobre 2011 Segnala Inserita: 3 ottobre 2011 Tu dici che per andare in classe A occorre lavorare anche sulla coibentazione, bene... ma leggendo qua e là su edifici a basso consumo in classe A ho trovato che questa sia ottenuta solo con enormi spessori di coibente.... ma allora le normali costruzioni in laterizio, con intercapedine, potranno mai avere certe classi?...sinceramente non sto interessando della parte edile per quello ci dovranno essere gli addetti, ma per pura cultura va benissimo magari dopo se c'è qualchecosa da chiarire chiedo a te... mi sembra che già nella parte impiantistica ci sia una discreta quantità di funzioni da studiare... non trovi!
del_user_56966 Inserita: 3 ottobre 2011 Segnala Inserita: 3 ottobre 2011 e dopo aver cominciato a leggermi una guida sulla normativa, comincio ad avere le idee più chiare, perlomeno per quanto riguarda la parte tecnica,bene allora tu dici di avere le idee chiare... hai la guida che ti descrive le varie funzioni?
Iacopo 78 Inserita: 3 ottobre 2011 Segnala Inserita: 3 ottobre 2011 quoto in pieno quello che ha detto alen nel messaggio 38......Dopo due giorni passati a contraddirlo mi sembra il minimo .....Riguardo alla parte edile verso le 23 30 mi riconnetto e vi provo a spiegare visto che ho dovuto imparare ache questo visto che nelle 7 villette che sto progettando con hplcla casa dovrebbe essere addirittura passiva cioe classe oro..... Superiore alla classe a:........Ovviamente per il lato edile dato che come 15232 la classe a e il topvado a mettere tutti a nanna e torno
aretusa Inserita: 3 ottobre 2011 Autore Segnala Inserita: 3 ottobre 2011 Ho detto più chiare, ma non cristalline Ho la guida della schneider, ci sono le tabelle e per ogni classe vengono indicate le automazioni da implementare nei vari contesti impiantistici per soddisfare la normativa... Riguardo la parte edile ovviamente non mi interessa conoscere i dettagli, ne ho fin troppe cose da studiare e star dietro, ma devo secondo me conoscere un minimo il contesto in cui la mia parte di lavoro si inserisce, perchè se come voglio fare vado da gente che costruisce palazzi a spiegargli cosa faccio devono capire che so di cosa sto parlando... e siccome mi aspetto risposte del tipo "si la certificazione energetica la facciamo, ne abbiamo finito una ora di palazzina in classe A..." devo essere in grado di snocciolargli un pò di argomenti, su cos'è quella classe A cui si riferiscono loro, cosa valga (o meglio non valga), e su cosa sto parlando io..... oppure non mi contestano nulla ed in quel caso ci faccio solo la figura del tecnico competente.
aretusa Inserita: 3 ottobre 2011 Autore Segnala Inserita: 3 ottobre 2011 Ottimo... son tutt'occhi! E' importante avere una conoscenza globale del discorso secondo me, più che altro come se nel mio caso come in quello di iacopo dobbiamo andare a fare delle proposte ad imprese di costruzioni ad esempio... diverso sarebbe il caso se fossimo solo dei tecnici, sarebbe tutto più facile e basterebbe conoscere perfettamente solo le parti di nostra competenza.
del_user_56966 Inserita: 4 ottobre 2011 Segnala Inserita: 4 ottobre 2011 (modificato) perchè se come voglio fare vado da gente che costruisce palazzi a spiegargli cosa faccio devono capire che so di cosa sto parlando... e siccome mi aspetto risposte del tipo "si la certificazione energetica la facciamo, ne abbiamo finito una ora di palazzina in classe A..."Secondo me se vai da chi costruisce e progetta devi fare delle cose basilari già previste dalla EN15232... informarli!PRIMO non parlare di "Domotica", questo termine confonde solo le idee non tutta la domotica sul mercato può svolgere correttamente le singole funzioni richieste dalla EN15232, magari hanno un bel software di corredo ecc.. ma se non possono svolgere correttamente le funzioni EN15232 oggi le puoi assimilarea un bel video game... che senso ha oggi un sistema di domotica che voglia fare risparmio energetico a modo suo senza poter seguire la direttiva Europea e quindi nello specifico le funzioni descritte nella EN15232... SECONDO Rispetto al risparmio energetico far capire la differenza tra classe energetica e classificazione degli impianti, la classificazione degli impianti dalla Classe D alla Classe A e serve per poi poter dimostrare in fase di verifica che gli impianti sono stati progettati secondo le direttive Europee e quindi facilità il collaudo e l'approvazione dell'immobile da parte del professionista abilitato! TERZO in alcuni casi sarebbe il primo argomento che interessa al costruttore ma tecnicamente viene adesso... Il risparmio energetico inizia dal costo necessario per eseguire l'impianto e chiaro che se vai a proporre soluzioni troppo onerose difficilmente verrai ascoltato...l'applicazione della EN15232 deve essere un giusto compromesso tra costo iniziale e recupero dell'investimento in tempi ragionevoli (max 3-5 anni)se invece si propone soluzioni che spostano questo punto a 10-15 anni l'installazione dell'automazione non è più conveniente dato che la spesa e troppo alta e i tempi di recupero superano quella fase in cui non ci sono particolari costi accessori di manutenzione dell'automazione!Una buona ipotesi per creare interesse è basarsi sul sistema d'automazione scelto e mostrare come con questo si riesca ad sorpassare anche alcuni particolari problemiapplicativi ben visibili anche nell'applicazione delle funzioni della norma, portando cosi un risparmio in termini di opere d'installazione, costi di materiale e manodoperae uno snellimento complessivo degli impianti potendo allo stesso momento dare dei Plus aggiuntivi al cliente finale senza per questo aumentare il costo dell'immobile! Ragiona su questi punti e vedrai che oggi è molto più facile farsi ascoltare da un Progettista o Costruttore che non andando a proporgli un sistema di Automazione Domotica partendo dal software per Touch a muro... Modificato: 4 ottobre 2011 da Aleandro2008
aretusa Inserita: 4 ottobre 2011 Autore Segnala Inserita: 4 ottobre 2011 Quanto dici Ale è esattamente il mio pensiero, la parola Domotica ormai è da evitare come la peste.... appena l'ho usata ho sempre visto la gente scappare, e se di questo non frega nulla al proprietario di casa medio, figuriamoci al costruttore.Il mio approccio sarà esattamente quello da te indicato, devo fare un pò di valutazioni su come impostare una prezzatura dei sistemi... che non dovrebbero teoricamente avere una quotazione tipo banco della verdura (è pur sempre un qualcosa di specialistico) ma appunto essere proponibile potendo rientrare velocemente dell'investimento, e portando contemporaneamente un ritorno economico al costruttore potendo vendere una casa di classe energetica superiore.Io però devo capire una cosa, tra l'altro pure io avrei una casetta da ristrutturare e sarà una buona occasione per vedere come funziona tutto il discorso, il mio dubbio è io realizzo i miei impianti per avere la classe A secondo EN 15232, e fin qui ok... ma questo da solo non basta ad ottenere una casa di classe A, ci devono anche essere interventi di edilizia di un certo tipo! Quindi chi realizza la parte edile dovrà eseguire i lavori secondo certi criteri, e poi il tutto sarà certificato...Ora, in finale, la certificazione energetica della casa come sarà strutturata ed in base a cosa sarà rilasciata? Vi saranno due parti una per la parte tecnologica ed una per la parte edile? E la parte edile su che standard si baserà? Casaclima? Altro?... Immagino che analogamente ci sarà un'altra normativa europea a riguardo?...Tu mi dirai che ti frega dell'edile, tu sei il tecnico dell'automazione... e ok, ma non so cosa mi può obiettare un costruttore, per quel che ne so io essendo all'oscuro delle prescrizioni in tal senso potrebbe anche dirmi " e che mi frega di avere impianti in classe A se poi la progettazione dell'edificio per la mia parte di edilizia punta ad una D?"Resto in attesa dell'intervento di iacopo che da quanto ho capito è informato anche su questo...
del_user_56966 Inserita: 4 ottobre 2011 Segnala Inserita: 4 ottobre 2011 Il mio approccio sarà esattamente quello da te indicato, devo fare un pò di valutazioni su come impostare una prezzatura dei sistemi... che non dovrebbero teoricamente avere una quotazione tipo banco della verdura (è pur sempre un qualcosa di specialistico) ma appunto essere proponibile potendo rientrare velocemente dell'investimento, e portando contemporaneamente un ritorno economico al costruttore potendo vendere una casa di classe energetica superiore.Nel nostro caso siamo molto più avvantaggiati rispetto ad altri sistemi, da conti fatti si riesce a fare un impianto in Classe A integrando tutto e da questa integrazioneil cliente rispetto ad altre soluzioni ci guadagna anche bene... pensa te!.. Ora, in finale, la certificazione energetica della casa come sarà strutturata ed in base a cosa sarà rilasciata? Vi saranno due parti una per la parte tecnologica ed una per la parte edile? E la parte edile su che standard si baserà? Casaclima? Altro?... Immagino che analogamente ci sarà un'altra normativa europea a riguardo?...Tu mi dirai che ti frega dell'edile, tu sei il tecnico dell'automazione... e ok,hai proprio voglia di studiare ehh!...una normativa sola?... per la certificazione ci sono queste normative...° UNI EN ISO 6946:2008, Componenti ed elementi per edilizia- Resistenza termica e trasmittanza termica - Metododi calcolo° UNI EN ISO 10077-1:2007, Prestazione termica di finestre,porte e chiusure oscuranti - Calcolo della trasmittanzatermica - Parte 1: Generalità° UNI EN ISO 10077-2:2004, Prestazione termica di finestre,porte e chiusure - Calcolo della trasmittanza termica - Parte 2: Metodo numerico per telai° UNI EN ISO 10211:2008, Ponti termici in edilizia - Flussitermici e temperature superficiali - Calcoli dettagliati° UNI EN 12464-1:2004, Luce e illuminazione - Illuminazionedei posti di lavoro - Parte 1: Posti di lavoro in interni° UNI EN ISO 13370:2008, Prestazione termica degli edifici- Trasferimento di calore attraverso il terreno - Metodi di calcolo° UNI EN 13779:2005, Ventilazione degli edifici non residenziali- Requisiti di prestazione per i sistemi di ventilazione e di condizionamento° UNI EN ISO 13786:2008, Prestazione termica dei componentiper edilizia - Caratteristiche termiche dinamiche - Metodi di calcolo° EN ISO 13789:2008, Prestazione termica degli edifici - Coefficientidi trasferimento del calore per trasmissione e ventilazione - Metodo di calcolo° UNI EN ISO 13790:2008, Prestazione energetica degli edifici- Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento° UNI EN ISO 14683:2008, Ponti termici in edilizia - Coefficientedi trasmissione termica lineica - Metodi semplificati e valori di riferimento° UNI EN 15193:2008, Prestazione energetica degli edifici -Requisiti energetici per illuminazione° UNI EN 15232:2007, Prestazione energetica degli edifici– Incidenza dell’automazione, della regolazione e della gestione tecnica degli edifici° UNI EN 15241:2008, Ventilazione degli edifici - Metodi dicalcolo delle perdite di energia dovute alla ventilazione ed alle infiltrazioni in edifici commerciali° UNI EN 15242:2008, Ventilazione degli edifici - Metodi dicalcolo per la determinazione delle portate d’aria negli edifici, comprese le infiltrazioni° UNI EN 15243:2008, Ventilazione degli edifici - Calcolo delletemperature dei locali, del carico termico e dell’energia per edifici dotati di impianto di climatizzazione degli ambienti° UNI EN 15251:2008, Criteri per la progettazione dell’ambienteinterno e per la valutazione della prestazione energetica degli edifici, in relazione alla qualità dell’ariainterna, all’ambiente termico, all’illuminazione e all’acustica° UNI EN 15265:2008, Prestazione energetica degli edifici -Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e ilraffrescamento degli ambienti mediante metodi dinamici- Criteri generali e procedimenti di validazione° UNI EN 15316-x-x: 2008/2009, Impianti di riscaldamentodegli edifici - Metodo per il calcolo dei requisiti energetici e dei rendimenti dell’impianto – Parti varie° UNI EN 15377 -1,2,3: 2007, Impianti di riscaldamento negliedifici - Progettazione degli impianti radianti di riscaldamento e raffrescamento, alimentati ad acqua integratiin pavimenti, pareti e soffitti - Parti 1-3° UNI EN 15603:2008, Prestazione energetica degli edifici -Consumo energetico globale e definizione dei metodi divalutazione energeticama non so cosa mi può obiettare un costruttore, per quel che ne so io essendo all'oscuro delle prescrizioni in tal senso potrebbe anche dirmi " e che mi frega di avere impianti in classe A se poi la progettazione dell'edificio per la mia parte di edilizia punta ad una D?"Una prestazione energetica di Classe D equivale a fare uno stabile che si vende molto peggio di altri... e questo non è certo il sogno di chi investe in edilizia!
aretusa Inserita: 4 ottobre 2011 Autore Segnala Inserita: 4 ottobre 2011 Marò, e che esagerato che sei! Io chiedevo semplicemente di inquadrare un minimo meglio il contesto globale della classificazione energetica delle costruzioni, mica devo diventare il progettista di tutto il palazzo! Vediamo cosa dice iacopo
Iacopo 78 Inserita: 4 ottobre 2011 Segnala Inserita: 4 ottobre 2011 ragazzi vi seguo ma ho troppi problemi in questi giorni ...domani parto per castagneto carducci.....Zona net .........Domani sera enrico ti spiego tutto visto che son solo niente moglie ne figlio.....ehhehequalcuno si offre per andare alla fonda?.....
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