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Inserito:

Buongiorno a tutti e Buon Anno!

Sto progettando l'impianto elettrico per una ristrutturazione di una villa in cui non c'è molto spazio nel pavimento: dopo le demolizioni dei pavimenti sono rimasti 12,5 cm su cui posare impianti elettrico, idraulico e pannelli radianti per riscaldamento. Viste le misure non sarà possibile fare due strati, uno con impianti idraulico e elettrico, alleggerito, e pannelli radianti; sarà necessario lavorare sullo stesso piano con tutto.

Inizialmente avevo previsto un quadro ogni piano (sono 3 piani) da cui partire con il BUS dati che entra e esce in ogni scatola 503 e una gestione centralizzata dei punti luce dal modulo del quadro. Nel piano terra che ha il maggior numero di punti luce (25) ho pensato di dividere in due gli stessi punti con 13 da una parte e 12 dall'altra, ma rimane comunque il problema di spazio nel dover muovere un così alto numero di fili.

Qui la domanda: esiste un altro modo per localizzare maggiormente gli attuatori senza dover mettere altri quadri o devo necessariamente prevedere idonei corrugati per contenere i fili dei punti luce?

Scusate se mi sono dilungato, grazie a tutti


del_user_56966
Inserita: (modificato)
Qui la domanda: esiste un altro modo per localizzare maggiormente gli attuatori senza dover mettere altri quadri o devo necessariamente prevedere idonei corrugati per contenere i fili dei punti luce?

Per dare un consiglio sarebbe meglio poter valutare visivamente gli spazi di cui disponi comunque non potendo ti elenco i principali modi alternativi...

Modo _A) è possibile decentralizzare utilizzando potenza e BUS di comando mettendo più scatole di derivazione nei vari locali, il numero di I/O è quindi più limitato e

questo si traduce in scatole di piccole dimensioni rispetto al quadretto di piano! (Consigliata!)

Modo _B) è inoltre possibile eseguire attuazioni direttamente presso il carico utilizzando in questo caso dei relè statici di potenza da 16-25 Amper 240Vac

in questo modo si evita ulteriormente la posa di più scatole di derivazione...

Cosi come il quadro di piano (che possibilmente va installato sulla parete meno a vista....) ognuno di questi metodi introduce pro e contro...

quindi va fatta una valutazione rispetto al proprio modo di vedere e di operare anche pensando alla reale difficoltà di manutenzione successiva...

è chiaro che se sappiamo che probabilmente su un parete verrà messo un armadio la scatola di derivazione è meglio evitarla... :)

Modificato: da Aleandro2008
Inserita:

ciao yanez312...

Devo dire che ho gia fatto impianti con questo tipo di problematiche......

E ho risolto decentralizzando tutti i moduli in scatole gw serie 48 pt din

sono scatole di derivazione speciali per domotica che hanno gia incluso una gida din per l alloggio dei moduli...

Bene sarebbe metterne una per stanza almeno in quelle principali tipo soggiorno,camere,cucina eccc ecc

mai dico mai si dovrebbe con un sistema specialmente evoluto come hplc...

Centralizzare tutto a un quadro .....e proprio l incontrario per il quale e nato home plc...

Gli impianti centralizzati si fanno nell industriale per ovvie esigenze......

E si usano anche in domotica con sistemi diciamo ormai un po tecnicamente obsoleti......

Che non hanno moduli che entrano nelle derivazioni....oppure non sono prorio addirittura moduli da guida

din!

E mi raccomando l ho gia detto a tanti lo ripeto volentieri anche a te......

L unica cosa che manca ai moduli hplc(per ora)

sono le protezioni sulle uscite dei moduli a salvaguardia dei moduli stessi....

Sarebbe oppurtuno separare l uscita fisicamente al circuito di potenza con un rele o contattore...

O se proprio non ce la fai a metterlo per x motivi...

Almeno un portafusible anche di quelli da tre lire precablati....

Questa e una regola che chiunque come me abbia mai installato un impianto industriale a plc..

Non si stanca mai di ripetere.....

Ciao

iacopo

del_user_56966
Inserita:
E si usano anche in domotica con sistemi diciamo ormai un po tecnicamente obsoleti......

Psss... ti vuoi tirare dietro le ire di qualcuno.... :lol:

Inserita:

anche se fosse cosi alen

e non lo e

perche semplicemente dico la verita

ho le spalle larghe........ :thumb_yello:

Inserita:

Grazie Ragazzi, è sempre molto interessante...

Seguirò sicuramente il Modo_A suggerito da Aleandro, interessanti sono le scatole GW48107 suggerite da Iacopo.

Una domanda: ci sono problemi di calore inserendo in una scatola chiusa ad esempio un modulo con 4 o 8 uscite guida DIN? Scalda il modulo slave?

del_user_56966
Inserita:
Una domanda: ci sono problemi di calore inserendo in una scatola chiusa ad esempio un modulo con 4 o 8 uscite guida DIN? Scalda il modulo slave?

no! come componenti hanno assorbimenti irrisori...

Microchip1967
Inserita:

quoto in toto l'uso delle scatole gewiss

Ottime, ben fatte, spaziose

Oltre a permettere la logica distribuita.

L'unico dato che non ho ancora trovato è la potenza massima dissipabile all'interno delle stesse, in quanto se ci metti i moduli con le relative protezioni MT (che preferisco ai fusibili, ache se mi costano di piu') diventa a tutti gli effetti un quadro di distribuzione e come tale va certificato in base alle 23-51.

del_user_56966
Inserita:
in quanto se ci metti i moduli con le relative protezioni MT (che preferisco ai fusibili, ache se mi costano di piu')

Oltre al costo sicuramente molto più alto, oltre al fatto che deve essere taratura (come corrente di scatto) adeguata

si deve fare attenzione alla curva di scatto

perché per proteggere la meccanica del relè in maniera equivalente al fusibile deve avere un tempo d'intervento istantaneo,

quindi nel dubbio forse è sempre meglio un fusibile (dato che serve solo nel raro caso di cortocircuito netto).

Microchip1967
Inserita: (modificato)

E' vero Aleandro.

pero' c'è da dire che con un MT in curva C da 6A (che costa 5/6 euro) eviti il classico "pezzo di filo" che il cliente inserisce sempre quando non ha il fusibile di scorta (cosa già verificata piu' volte).

Inoltre si devono seguire le indicazioni del costruttore (che sempre piu' spesso indicano una protezione magnetotermica)

Il vero vantaggio del fusibile, rispetto al magnetotermico, è che il potere d'interruzione è praticamente illimitato.

Il MT rispetta appieno il coordinamento della protezione.Il fusibile invece ha una corrente d'intervento If pari ad 1,6, quindi , a meno che non usi fusibili rapidi (che possono dare problemi con certi tipi di carichi) , sono piu' lenti rispetto ad un mt (oltre che sono comunque soggetti ad invecchiamento)

Pero' personalmente lo uso solo come protezione locale del singolo carico (lampada, trasformatore, ecct.)

Inoltre, con tale soluzione, se devo lavorare sul posto ho a disposizione un punto di sezionamento sicuro.

In genere, su dispositivi a 4 uscite, metto a monte un mt bipolare di corrente adeguata.

In questa maniera proteggo le uscite (e il modulo stesso) ed inoltre ho il morsetto d'appoggio per il neutro.

Modificato: da Microchip1967
Inserita:

ti quoto microchip 1967

ho adottato anche io una volta questa pratica dei MT nelle scatole....

Addirittura una volta un ingegnere pignolo mi ha fatto montare

dei contatti ausliari SD scattato su guasto... Per riporto segnalazione...

C e un unica controindicazione a questa pratica a mio avviso....

Lo spazio a bordo si riduce parecchio e vanno installate solo scatole molto molto grandi

e poi se uno ci vuole mettere le mani(non autorizzato intendo)

non e purtroppo ne un magnetotermico aperto

ne un fusibile guasto

che lo ferma.....

del_user_56966
Inserita:
pero' c'è da dire che con un MT in curva C da 6A (che costa 5/6 euro)

visto che comunque 6A per carichi come applique e altri carichi domestici sono anche troppi...

qual'è la corrente di scatto più bassa che si riesce a recuperare con più facilità dal grossista...?

Inserita:

rispondo io alen...

6 ampere...

Altro motivetto non tecnico ma valido per farmi continuare a preferire i fusibili.....

Microchip1967
Inserita:

Il mt mi serve per proteggere solo ed esclusivamente il mio modulo.

Il carico DEVE essere protetto per suo conto (questo è valido per utenze collegate con presa a spina)

Per questo evito come la peste moduli che abbiano una corrente nominale dichiarata dei contatti inferiore ai 6A

La norma ti permette di evitare la protezione da sovraccarico per i circuiti luce, ma vista l'enorme diffusione di dispositivi elettronici, preferisco eseguire comunque anche la protezione da sovraccarico.

Proprio nei giorni scorsi sono dovuto intervenire su un'impianto bus dove nel quadro c'era l'attuatore che faceva le luci locali, protetto da un fusibile da 2A.(contatto dichiarato 4A, di una nota marca già discussa ampiamente in questo forum)

Il cliente ha montato una lampadina a basso consumo "cinese" e il risultato è stato che è saltato il fusibile dopo 2 ore.

Il cliente non aveva il fusibile di scorta ( o meglio aveva finito la scorta che avevo lasciato nel quadro) e ha inserito un favoloso fusibile da 16A che aveva in casa.

Risultato: intervento del MT da 10A luce e piste saltate sul modulo.

Morale della favola: venduto nuovo modulo di uscita :rolleyes:

Ergo: se avessi montato un mt a protezione non avrei avuto problemi (ma in questo caso sarebbe stato problematico troveare un mt da 2A)

Nella maggioranza dei casi, se monto lampade fluorescenti lineari, mi assicuro che il corpo lampada abbia perlomeno il fusibile a bordo.

del_user_56966
Inserita:

OK, quindi entrambi le soluzioni di protezione sono valide, come al solito con pro e contro...

si può scegliere l'una o l'altra... ma forse nella pratica potrebbe essere che se l'impianto è soggetto a progetto gli MT siano previsti da subito...

mentre al soluzione a Fusibili può essere prevista al montaggio come in seguito se non ci si era pensato prima... :)

Inserita:

Scusate l'intromissione. Giusto per capire. Supponiamo che metto un modulo 4+4. La sokuzione proposta da microchip prevede un solo MT da 6A (che raggrupa le 4 uscite) o 4 MT separati (uno per uscita)?

Un hplc slave 16+16 quanti moduli DIN occupa?

del_user_56966
Inserita:
La sokuzione proposta da microchip prevede un solo MT da 6A (che raggrupa le 4 uscite) o 4 MT separati (uno per uscita)?

non c'è uno standard... salvo quelli personali... :lol:

i relè non sono in comune tra loro quindi puoi avere dei gruppi anche con tensioni o linee protette in modo differente...

certo che se alla scatola arriva una sola linea protetta e ti va bene che in caso di stacco si spengano tutte le uscite... puoi usare anche una protezione comune!...

Un hplc slave 16+16 quanti moduli DIN occupa?

è circa 12 Moduli!

Inserita:
Almeno un portafusible anche di quelli da tre lire precablati....

Grazie, credo che opterò per questa soluzione... Ma nel caso di un modulo I/O 16+16, quanto spazio mi occupano i 16 fusibili?? Ci stanno?

del_user_56966
Inserita:
Ma nel caso di un modulo I/O 16+16, quanto spazio mi occupano i 16 fusibili?? Ci stanno?

Per precablati penso intenda quelli montati in serie al filo... quindi ci stanno perché si possono "adattare" allo spazio disponibile... :)

Inserita:

si ci stanno ........

intendo proprio quelli precablati coi fili gia pronti......

Inserita:
intendo proprio quelli precablati coi fili gia pronti......

Grazie, intendevi quelli che si usano per le auto? Scusa l'insistenza :blink:

foto-portafusibile1.jpg

Marco

del_user_56966
Inserita:

Marco, si sono tipo quelli controlla solo che la tensione d'isolamento sia adeguata... :)

del_user_56966
Inserita:

Ci sono poi anche dei porta fusibili a coltello per guida DIN...

forse un po più impegnativi per vari motivi... ma sicuramente molto professionali!... :)

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