gap51 Inserito: 20 giugno 2006 Segnala Share Inserito: 20 giugno 2006 Per l’adeguamento delle cabine alla DK5600, è possibile utilizzare dei kit “universali” che alcune case produttrici hanno immesso sul mercato. Consentono di evitare la sostituzione dell’intero scomparto “protezione generale”. In pratica l’installatore installa i TA ed il TA omopolare (all’esterno dello scomparto, senza manomissione dello stesso). Poi monta su un pannello esterno il nuovo relè conforme alla DK che comanda la bobina di apertura dell’interruttore MT. Il relè esistente viene “congelato”, tarandolo ai massimi valori di tempo e corrente in modo che praticamente non interverrà mai ed è come se non ci fosse.Alcune ditte forniscono solo il relè lasciando all’installatore il compito di assemblarlo con dei TA adeguati, altre forniscono invece l’intero kit debitamente provato e certificato. E’ qui che mi nasce il dubbio. Il tempo totale di apertura è dato dalla somma del tempo di risposta del relè e del tempo necessario all’interruttore per effettuare la manovra meccanica. Quest’ultimo viene normalmente considerato pari a 70 ms. Ma questo è un dato puramente teorico. Le condizioni ambientali (es polvere) e il livello di manutenzione (es lubrificazione adeguata) possono determinare anche forti scostamenti dai 70 ms teorici. Il risultato è che il tempo totale di apertura può superare le soglie imposte dall’ENEL, ed i problemi per il professionista che firma la dichiarazione di adeguatezza possono essere notevoli in caso di mancata selettività con le protezioni ENEL in cabina primaria. Al limite può capitare di installare un kit certificato su un interruttore vecchiotto e malandato. In questo caso, secondo me l’installatore, prima di rilasciare dichiarazioni di conformità o simili documenti, dovrebbe misurare il tempo totale di intervento e non solo il tempo di risposta del relè. Se invece si sostituisce l’intero scomparto il problema non si pone perché il costruttore prova e garantisce l’intera catena di apertura compreso il cinematismo meccanico. Poi sarà un problema del cliente effettuare la manutenzione che garantisce il mantenimento nel tempo delle prestazioni iniziali.In conclusione, o si installa il kit misurando anche il tempo della manovra meccanica o si sostituisce l’intero scomparto. Che ne pensate? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Piero Azzoni Inserita: 20 giugno 2006 Segnala Share Inserita: 20 giugno 2006 (modificato) mi sembra che tu stia esagerandosemplificando, ma non troppoil doppio di 70 e' 140, il triplo e' 210, oltre vorrebbe dire che l'interruttore e' allo sfasciolo scopo vero del professionista non e' quello di "certificare se 100 msec. sono davvero 100 o sono 127,56, e' quello di comprendere cosa ha di frontese ha di fronte un cesso di interruttore dovra' dire : " qui va cambiato tutto "se e' tranquillo usa il kitse ha piccoli dubbi dira' : " ho considerato un tempo di apertura di ..... che sommato alla taratura da luogo a ..... msec. "non penso che Enel che chiede un intervento di 100 msec a fronte di un tempo sulla primaria di 10.000 msec critichi che " l'interruttore si e' aperto in 123 msec in luogo di 100,00 " Modificato: 20 giugno 2006 da Piero Azzoni Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gap51 Inserita: 20 giugno 2006 Autore Segnala Share Inserita: 20 giugno 2006 Grazie per avermi risposto. La mia domanda era relativa proprio alla fascia dei "piccoli dubbi" in cui occorre ipotizzare un certo tempo di apertura. Mi chiedevo se non è il caso di misurarle tale tempo (che so, utilizzando i contatti ausiliari dell'interruttore...).Franco Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Piero Azzoni Inserita: 20 giugno 2006 Segnala Share Inserita: 20 giugno 2006 se utilizzi i contatti ausiliari faresti una misura insensata, poi paragonati con cosa ???se proprio devi fare una misura devi relazionare con un oscilloscopio collegato a ta effetto hall il picco di corrente che genera lo sgancio con l'azzeramento della corrente stessa Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gap51 Inserita: 20 giugno 2006 Autore Segnala Share Inserita: 20 giugno 2006 Certo, ogni meglio è meglio.... Però non disponendo di un oscilloscopio, non ritieni affidabuile la misura del tempo di apertura effettuata con un timer che parte con il pulsante di sgancio e si arresta con uno dei contatti ausiliari? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
soleilblue Inserita: 20 giugno 2006 Segnala Share Inserita: 20 giugno 2006 se vuoi fare una prova del genere allora ti conviene iniettare corrente direttamente sulla protezione almeno verifichi tutto il circuito di sgancio. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Piero Azzoni Inserita: 20 giugno 2006 Segnala Share Inserita: 20 giugno 2006 lo scostamento dei contatti ausiliari rispetto all'apertura e' significativo (tutto e' relativo)se devi fare una prova del genere non farla nemmeno Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MarcoEli Inserita: 21 giugno 2006 Segnala Share Inserita: 21 giugno 2006 Comunque non so dalle vostre parti ma qui l'enel chiede una verifica strumentale delle protezioni.Quindi prima di concedere la fornitura vuole un foglio timbrato da un professionista in cui si certifichi che le protezioni funzionino ed aprano nei tempi corretti.Quindi sugli impianti prendo il mio bel simulatore, simulo il guasto e misuro il tempo di apertura del Dispositivo Generale!Penso che la verifica sia una cosa giusta, un pò meno la richiesta del "timbro".Non so in che regione siete ma posso assicurarvi che Lombardia, Piemonte e Toscana chiedono queste verifiche. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
soleilblue Inserita: 21 giugno 2006 Segnala Share Inserita: 21 giugno 2006 non capisco perchè non sia utile verificare i contatti ausialiari, è chiaro che non è una misura da laboratorio concordo quindi con marcoeli sull'utilità della provatra l'altro sinceramente non capisco che tipo di prova vuole fare il azzoni con oscilloscopio e ta Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Piero Azzoni Inserita: 21 giugno 2006 Segnala Share Inserita: 21 giugno 2006 io non voglio fare nessuna prova !sto semplicemente dicendo che:o si fa la provao non si fai pastrocchi non servono a nulla e a nessuno Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
bellcar Inserita: 21 giugno 2006 Segnala Share Inserita: 21 giugno 2006 La prova del tempo di apertura dell' interruttore misurando il tempo sui contatti ausiliari puo' essere falsata di parecchie decine di ms, ovvero diventa una prova non affidabile.Sia per modalita' costruttive che per eventuale usura del meccanismo di trascinamento degli ausiliari, tali contatti possono essere in ritardo anche di 50-100 ms, a questo punto potrei leggere un tempo di 120 ms, considerare l' interruttore da buttare mentre e' ancora "in tolleranza".L' unica prova e' quella che fa il costruttore in sala prove a tensione nominale, tutte le altre non sono particolarmente indicative, ulteriore dimostrazione che chi ha scritto le DK 5600 e ha richiesto certi dati.....Comunque la richiesta di timbri e certificazioni e' un' altra ..... , posso far certificare al Cesi l' interruttore e il giorno dopo trovarmi con un tempo di apertura raddoppiato e voglio vedere che mi vengano a far storie.P.s. per esperienza personale anni fa i tecnici Enel misuravano il tempo sui contatti ausiliari ed erano discussioni senza fine. Saluti bellcar Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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