marcy3000 Inserito: 25 gennaio 2007 Segnala Share Inserito: 25 gennaio 2007 Nel dimensionare un impianto elettrico di illuminazione di un capannone industriale mi sono trovato inesperto nel dimensionare l'interruttore di protezione per dei riflettori asimmetrici JME da 400W.il problema è il seguente:in teoria una lampada da 400W consuma al max 400/220=1,8 A, quindi se io ho un interruttore magnetotermico differenziale 4P da 16A id=0,03A, per fase potrei collegare 16/1,8=8,8 quindi 8 lampade da 400W.Nella realtà misurando con la pinza amperometrica se una lampada JME-400 la spengo e poi la riaccendo, impiega circa 2-3 minuti prima di illuminarsi, e in tale tempo consuma 3,1A poi ritorna a 1,8A.Quindi secondo la vostra esperienza pratica un interruttore curva C da 16A 4P riesce a reggere 8 lampade x fase?grazie in anticipo dell'aiuto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
yamaha Inserita: 25 gennaio 2007 Segnala Share Inserita: 25 gennaio 2007 troppo al limite non ha senso montare un 16A, le lampade da 400W poi in realta' consumano un po' di piu' per le perdite del reattore. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Del_user_23717 Inserita: 25 gennaio 2007 Segnala Share Inserita: 25 gennaio 2007 Ma perchè lo vuoi mettere così risicato?? Inoltre, se in futuro fosse necessario aumentare l'illuminazione? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ing.bennyp Inserita: 25 gennaio 2007 Segnala Share Inserita: 25 gennaio 2007 (modificato) Agliagliai Marcy,mi sa che stavolta hai toppato di brutto. Cavolo, sai che ci sono amici sempre pronti a farsi in quattro e posti il 3D dopo il misfatto. Dunque, una lampada a ioduri metallici da 400 W rifasata a cosfi=0,9 assorbe a 230 V una corrente 1,93A, ovviamente, questa è la corrente nominale assorbita in esercizio dalla lampada, ossia quando il processo di accensione possa dirsi completato.Purtroppo c'è la fase di inserzione e la fase di accensione:-nel corso della prima la lampada assorbe una corrente impulsiva varie volte superiore a quella nominale, ma trattandosi di un fenomeno impulsivo ci interessa poco, ovviamente una volta che ci siamo assicurati di non andare nella zona di intervento del magnetico della protezione magnetotermica a salvaguardia della linea;- a questa segue la fase di accensione vera e propria che a seconda del tipo di lampada può durare dai 3 ai 5 minuti, durante tale fase fluisce una corrente di accensione, quasi totalmente induttiva, che può arrivare anche a 2 volte la corrente nominale.Quest'ultima è un parametro fondamentale per il dimensionamento dell'eventuale contattore di comando lampade e ovviamente dell'interruttore di protezione, che deve essere in classe AC-1e deve portare una corrente pari alla corrente di accensione.A questo punto rifacciamo i calcoli: corrente di accensione di ogni lampada: 2*In=2*1,93=3,86 Ateoricamente, qundi un interruttore da 16 A ti potrebbe consentire l'alimentazione di 16/3,86=4 lampade, ma ovviamente anche in questo caso sei al limite, non puoi far funzionare un interruttore avente una In=16A a 15,4 A, io lo farei funzionare al max con tre lampade. E' pur vero che tale funzionamento perdura per 3-5 min e poi la corrente si dimezza.Se hai già realizzato il circuito lo puoi facilmente modificare raddoppiando il numero di circuiti per fase, e ovviamente, il numero di protezioni.Facci sapere.Ciao, Benny Modificato: 25 gennaio 2007 da ing.bennyp Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
marcy3000 Inserita: 5 febbraio 2007 Autore Segnala Share Inserita: 5 febbraio 2007 (modificato) Ciao Benny, rispondo solo adesso perchè stamattina finalmente abbiamo dato corrente al quadro incriminato.Cavolo, sai che ci sono amici sempre pronti a farsi in quattro e posti il 3D dopo il misfatto.Questa volta hai davvero ragione, sono veramente rammaricato e dispiaciuto, a volte la fretta fa brutti scherzi ma ho imparato la lezione.Dunque, una lampada a ioduri metallici da 400 W rifasata a cosfi=0,9 assorbe a 230 V una corrente 1,93A, ovviamente, questa è la corrente nominale assorbita in esercizio dalla lampada, ossia quando il processo di accensione possa dirsi completato.Perfetto non fa una piega, ho misurato con la pinza amperometrica e combacia perfettamente 1,8-2APurtroppo c'è la fase di inserzione e la fase di accensione:-nel corso della prima la lampada assorbe una corrente impulsiva varie volte superiore a quella nominale, ma trattandosi di un fenomeno impulsivo ci interessa poco, ovviamente una volta che ci siamo assicurati di non andare nella zona di intervento del magnetico della protezione magnetotermica a salvaguardia della linea;- a questa segue la fase di accensione vera e propria che a seconda del tipo di lampada può durare dai 3 ai 5 minuti, durante tale fase fluisce una corrente di accensione, quasi totalmente induttiva, che può arrivare anche a 2 volte la corrente nominale.Per mia fortuna in fase di riaccensione ho un assorbimento di 2,3A per lampada.Il capannone è lungo circa 100mx20m, la dorsale è da 6mmq e stacchi per le lampade da 1,5mmq e ci sono 21 lampade JME-400, quindi 7 per fase, un magnetotermicodifferenziale a monte da 20A id0.03A 4P. Quindi accese assorbono quasi 14A per fase, in riaccensione quasi 16A.Forse essendo carichi induttivi vengono compensati dalla capacità introdotta dai cavi, non so.Ciao Marcello Modificato: 5 febbraio 2007 da marcy3000 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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