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PLC Forum


Funzionamento Saldatrice


Michele77

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Ciao a tutti,spero di non aver sbagliato forum,ho una vecchia saldatrice che quando lavora molto si stacca!Poi dopo essersi raffreddata continua ad essere funzionante.So' che c'e' un sistema dentro che fa' avvenire tutto cio',mi dite da che cosa é composto e come funziona?Grazie anticipatamente

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perchè non aggiungi una piccola ventola di raffreddamento?

ok,devo procurarmi una ventola e collegare i due poli dov'e'? Ma che sistema é quello che fa staccare la saldatrice?

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:(

michele, purtroppo io non degnigo, io abbrendisda!

"si chiamano disgiuntori oppure termiche ......quando surriscalda il filo dell'avvolgimento si apre il circuito per far si che non si verifichi un incendio: si usano anche nei trapani di un certo livello che surriscaldandosi boloccano il passaggio di corrente e raffreddandosi si riattivano...un po' come i termostati dei ferri, o anche nei termoconvettori tipo caldobagno. In pratica si comportano come dei termostati...(tratto da insegnamenti di un maestro -Elvezio)

collegare i due poli dov'e'
: all'interruttore; quando accendi la saldatrice, parte la ventola! Modificato: da livio@
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Ok,ho capito. ;) .Le nostre saldatrici sono quelle vecchie.Ci sono in commercio saldatrici migliori in giro che vengono dette ad inverter.Mi spieghi (o spiegate) come funzionano e la differenza con le nostre?

Sarebbe piu' utile anche per capire come e' fatta.

La mia saldatrice é quella dove la corrente si aumenta tramite la rotazione di una manopola.

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OK! ;) Leggendo ho capito come lavora la nostra saldatrice ma non ho capito il funzionamento di quella ad inverter.L'inverter trasforma la corrente continua in alternata,ma dalla rete arriva l'alternata!Quindi com'e' il suo funzionamento?E' quali vantaggi ha rispetto alla prima?

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la saldatrice lavora con bassa tensione e alta corrente. Per avere una bassa tensione si usa un trasformatore con rapporto in discesa 230v ==> 12v (circa), inoltre il trasformatore ha un traferro variabile in modo da regolare la corrente che scorre nell'elettrodo (il volantino che c'è sul fronte della saladatrice).

Se usi un trasfo a 50Hz da un paio di kW, p.e., hai un aggeggio del peso di una ventina di kg e di qualche dm cubo di volume.

Se, invece, raddrizzi il 50Hz, poi trasformi la continua in una alternata con f = 50kHz (ad esempio), il trasformatore avrà un peso ventivolte inferiore, così anche il suo volume sarà decisaemnte inferiore. Inoltre la regolazione della corrente la si può avere regolando la tensione dell'inverter inmodo più semplice e con rendimento maggiore di quello di un traferro.

Queste sono le motivazioni principali per cui oggi si usano saldatrici ad inverter, il tutto detto in modo semplice e banale.

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Michele77 rileggiti tutto e bene il mio messaggio precedente: la risposta c'è già!

L'inverter è un dispositivo che converte un tensione alternata in una tensione alternata di differente frequenza

Modificato: da Livio Orsini
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Se, invece, raddrizzi il 50Hz, poi trasformi la continua in una alternata con f = 50kHz (ad esempio), il trasformatore avrà un peso ventivolte inferiore, così anche il suo volume

Allora la corrente entra a 220v 50Hz.con il raddrizzatore la converti in continua,poi con l'inverter la porti di nuovo in alternata con frequenza diversa o uguale a 50Hz.Spero che ci sono. :mellow: Ma in questo processo il trasformatore che da 220v passa a 12v dov'e'? :blink:

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Ma in questo processo il trasformatore che da 220v passa a 12v dov'e'?

A valle dell'inverter, of course, o incorporato nell'inverter stesso.

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;) ok.ma se il trasformatore é incorporato nell'inverter si guadagna spazio e peso ma se é a valle non siamo nelle stesse condizioni delle saldatrici di prima? Modificato: da Michele77
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Ma lo fai apposta? In parole povere: le dimensioni fisiche del trasfo, a parità di potenza, diminuiscono con la frequenza, indipendentemente dalla posizione fisica del trasfo.

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Ma lo fai apposta?

Scusami non lo faccio apposta,é solo che ho delle lacune in materia per questo che faccio tante domande. :blush: Spero di non averti infastidito come spero di avere la tua e la disponibilita' di tutti del forum quando c'e' qualcosa che non capisco.Comunque ora mi é chiaro tutto del funzionamento della saldatrice ad inverter.Grazie a presto :thumb_yello:

Ero convinto che la tensione pinza - massa di una saldatrice fosse di circa 45/50 volt!

Non poteva essere di questo valore la tensione perche' siamo al limite se non oltre dalla sicurezza che ci deve essere quando si ha a che fare con l'elettricita'.

Modificato: da Michele77
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A vuoto si raggiunge gli 80-85 volt "tranquillamente" quando si poi si va' a saldare la tensione scende in prossimità dei 20-23 volt caratteristica tipica "cadente" delle saldatrici ad inverter... questo permette un facile innesco di elettrodi basici.

per quanto riguarda la sicurezza questo è un dilemma per tutti quei cantieri "sopraelevati" tipo impalcature metalliche e varie dove per legge non sono ammessi "generatori" superiori a 48 volt e in questo caso si deve scegliere: o un'ingombrante saldatrice a trasformatore, o una piccola inverter..... ma questa è un'altra storia...

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A vuoto si raggiunge gli 80-85 volt "tranquillamente" quando si poi si va' a saldare la tensione scende in prossimità dei 20-23 volt caratteristica tipica "cadente" delle saldatrici ad inverter... questo permette un facile innesco di elettrodi basici.

Quoto. La caratteristica curva di tensione "cadente" è normale però anche per le saldatrici tradizionali.

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Io stavo comunque parlando delle "vecchie" saldatrici a trasformatore variabile e ancor prima delle rotative.

Ricordo e non penso di sbagliare, che esistevano anche utensili tipo molatrici che utilizzavano la bassa tensione delle saldatrici e questi attrezzi, avevano una tensione di esercizio di 47 volt.

Penso che esistano ancora, anche con l'avvento degli utensili a batteria: c'è qualcuno che li ricorda??

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Ma lo fai apposta? In parole povere: le dimensioni fisiche del trasfo, a parità di potenza, diminuiscono con la frequenza, indipendentemente dalla posizione fisica del trasfo.

[at]Livio Orsini

Ma no dai, non lo fa apposta...solo che se non sa qualcosa di specifico su trasformatori è difficile che possa intuire come andando su in frequenza si possa ridurre la sezione. Almeno, a me risulterebbe difficile capirlo, così come risulterebbe difficile spiegarlo a chi non sa nulla di macchine elettriche...

[at]Michele77

Tranquillo che qui tutti vogliamo capire ed imparare cose nuove! Io stesso non sapevo delle saldatrici ad inverter ;)

Comunque il discorso in sostanza, come ti hanno già detto è molto semplice, in un trasformatore puoi ottenere le stesse prestazioni se aumenti la frequenza e riduci la sezione del nucleo ferromagnetico; quindi andare su in frequenza è un buon metodo per ridurre il volume e quindi il peso del trasformatore (se vuoi capire anche il perchè, possiamo provarci)

Giusto per buttarti lì un esempio di come sia una tecnica largamente usata, in ambito navale si usano o usavano trasformatori progettati ad esempio per lavorare a 400 Hz, proprio per contenere le dimensioni!

ciao, ale

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(se vuoi capire anche il perchè, possiamo provarci)

Ti ringrazio ma per ora mi basta quello che ho appreso. :);)

Grazie a tutti :thumb_yello:

Modificato: da Michele77
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in risposta a mzara se vai in un qualsiasi cantiere nautico(serio) l'unica tensione disponibile durante l'assemblaggio della nave è la 48V,infatti tutti gli utensili (trapani,flessibili,ecc.)sono fatti per questo tipo di alimentazione.

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Michele77 ho dimenticato la faccina con il sorriso, però sembrava che tu ti stessi divertendo :) (stavolta l'ho messa).

I 12v citati da me, come avevo indicato, era solo un valore di tensione esemplificativo, tanto per fissare un ordine di grandezza. Il valore di tensione, sotto carico, è funzione anche della corrente necessaria.

Nelle vecchie saldatrici, all'aumento del traferro, diminusce la tensione sotto carico ai capi dell'elettrodo. In quelle ad inverter si lavora in limitazione di corrente.

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