murissio Inserito: 15 ottobre 2008 Segnala Share Inserito: 15 ottobre 2008 Buon giorno a tutti,vi chiedo un parere in merito alla seguente situazione :Ho un impianto realizzato per lavorare su rete 380V R-S-T –N collegamento TT (neutro-masse). E’ un impianto ove vi sono delle potenze in gioco abbastanza elevate poiché sono presenti diverse zone di riscaldo (ove abbiamo resistenze sono pilotate da SCR tra Fase e Neutro) e viene distribuito il neutro in diversi punti (tramite grossa sezione) e poi “diramato” alle singole zone (composte da diverse resistenze).In poche parole : all’ingresso del quadro ho un interruttore quadripolare R-S-T-N (600A), dopo il quale distribuisco le mie varie linee di alimentazione protette da terne di fusibili R-S-T ed anche il neutro (non protetto).A macchina installata, mi viene comunicato che il sistema di collegamento Neutro – Masse è di tipo IT ( le norme CEI sconsigliano in questo caso la distribuzione del neutro).Chiedo quindi consiglio (a chi ha avuto esperienze in merito) su come procedere nel modo + indolore : poiché in questo caso le norme prevedono che rilevi le sovracorrenti sul conduttore di neutro e questa rilevazione deve provocare l’interruzione di tutti i conduttori attivi del circuito corrispondente.Tenendo conto che il conduttore di neutro non deve mai essere sezionato se non prima o contemporaneamente, non si interrompono tutti i conduttori di fase che interessano il circuito. Questo vale anche per la richiusura.Pensavo al possibile utilizzo di un dispositivo differenziale atto ad aprire tutti i conduttori (neutro compreso) che alimentano la zone di riscaldamento (300 A), anche se appare essere una soluzione ad elevato impatto Economico-realizzativo.ringrazio per eventuali proposte/soluzioni. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ivano65 Inserita: 19 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 19 ottobre 2008 (modificato) se l'impianto di distribuzione e' del tipo it i differenziali servono a ben poco.devi proteggere con magnetotermici che proteggano anche il neutro.comunque parla col responsabile dell'impianto , in quanto la tua ,macchina in caso di guasto a terra non deve mandare fuori tensione l'impianto( presumo che la continuita' di servizio sia essenziale , visto l'impiego del sistema ITivano65 Modificato: 19 ottobre 2008 da ivano65 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
bele Inserita: 19 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 19 ottobre 2008 La protezione dai contatti indiretti, nel sistema IT, con o senza neutro, è affidata all'impianto di terra. Il valore della resistenza di terra deve assicurare in caso di guasto una tensione inferiore ai 50 V sulle masse, bisogna prevedere un sistema di controllo dell' isolamento in modo da rivelare immediatamente il primo guasto a terra, perché lo si possa riparare prima che se ne verifichi un secondo,rendendo precaria la sicurezza.Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rguaresc Inserita: 19 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 19 ottobre 2008 (modificato) Se si vuole mantenere in servizio l'impianto con un guasto a terra il problema e' quello di proteggere il neutro in occasione di un secondo guasto a terra. Se va a terra la fase di una linea secondaria protetta da fusibile e poi anche un neutro di un'altra linea secondaria protetta da fusibile si forma un anello di corto che attraversa un fusibile e il generale automatico.Dovresti verificare che il generale o il fusibile sono sempre efficaci col doppio guasto a terra lontano. E' improbabile in entrambi i casi.Il differenziale sul generale automatico non funziona come gia' detto. Potrebbero funzionare dei toroidi differenziali messi sulle singole linee protette da fusibili, ma poi con ognuno di questi dovresti aprire il generale. Se scegli questa soluzione devi anche verificare che un doppio guasto al termine di un circuito: fase a terra e poi neutro a terra venga risolto dal fusibile sulla fase. Modificato: 19 ottobre 2008 da rguaresc Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
murissio Inserita: 21 ottobre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2008 Ringrazio per le risposte al post,come dicevo nel mio precente post, questa è una applicazione nata per essere TT ed attualmente è IT : non riesco a comprendere il motivo per cui questa azienda utilizzi la tipologia IT ( trattasi di una macchina di termoformatura.....)Purtroppo qui distribuisco il neutro ( per la gestione lampade a 220V)e per come è fatto il circuito (protetto da fusibili sulle singole fasi SCR) mi diviene molto difficile installare una protezione magnetotermica che sganci contemporaneamente F ed N.Poiche le norme CEI dicono che in genere è necessario rilevare le sovvracorrenti su di ogni circuito (in caso di neutro distribuito) tranne in certe condizioni :- il conduttore di neutro è protetto dai cortocircuiti da un dispositivo a Monte; oppure- il circuito è protetto da un dispositvo differenziale avente corrente nominale differenziale non superiore al 15% la portata del conduttore di neutro corrispondente.Questo dispositivo deve aprire tutti i conduttoriSiccome ho parecchie diramazioni di neutro, con riduzioni di sezioni, cercavo una soluzione "indolore" da condividere con il cliente :Pensavo di installare dei TA sui conduttori che andassero in ingresso ad un dispositivo di controllo differenziale e che questo facesse cadere il relay di potenza della zona £riscaldamento£ ove distribuisco il neutro. ( ho sezioni ridotte fino 1.5mm^2).CiaoGrazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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