ceccoB Inserito: 24 ottobre 2008 Segnala Share Inserito: 24 ottobre 2008 (modificato) Oggi mi ha chiamato, allarmato, un amico a cui ho fatto circa 10 anni fa un quadro sottocontatore e un quadro generale per un impianto del suo capannone, sistema TT, potenza 30 kW, impianto per luci e prese.E' venuto il verificatore per la verifica biennale e gli ha contestato la presenza delle bussole nei portafusibile 3P+N (tra l'altro standard non li abbiamo inseriti noi) messi come sezionamento degli scaricatori di sovratensione e sugli 1P+N dei circuiti ausiliari (protetti comunque a monte da un interruttore automatico 2P), sostenendo che queste vanno rimosse e vanno sostituite con fusibili di analoga portata a quella delle fasi, pena la non conformità dell'impianto, soprattutto per la sicurezza delle persone. Nel rapporto di verifica ha comunque barrato la casella con esito conforme, ma ha detto prima di andare via "Perche' sono buono, altrimenti dovrei fare un verbale che non finisce più!"A voi le considerazioni ... Modificato: 24 ottobre 2008 da ceccoB Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ivano65 Inserita: 26 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 26 ottobre 2008 (modificato) il verificatore era un tecnico o un burocrate?mettere un fusibile sul neutro degli scaricatori e' perlomeno demenziale.ivano65 Modificato: 26 ottobre 2008 da ivano65 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ceccoB Inserita: 27 ottobre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 27 ottobre 2008 (modificato) Ciao Ivano, se vedi il suo sito (quello del verificatore), sembra uno che fa di tutto, elettrotecnico, termico, acustico .....Mi piacerebbe segnalare la cosa al suo collegio di appartenenza .... Modificato: 27 ottobre 2008 da ceccoB Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Benny Pascucci Inserita: 27 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 27 ottobre 2008 Ciao Ivano, se vedi il suo sito (quello del verificatore).....Mi raccomando non mettere l'indirizzo, se proprio vuoi fornirlo a Ivano, fallo via MP. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ceccoB Inserita: 27 ottobre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 27 ottobre 2008 No, nessun indirizzo ! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nevada2 Inserita: 29 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 29 ottobre 2008 Sempre utilizzato la bussola sul neutro in ogni portafusibile dei miei quadri e hanno passato ogni collaudo.E' sicuramente un burocrate con scarsa esperienza nel campo.............. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
JumpMan Inserita: 29 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 29 ottobre 2008 Ci sono alcuni portafusibili in cui non si può (giustamente) nemmeno togliere il bussolotto dal neutro ! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
magoxax Inserita: 30 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 30 ottobre 2008 (modificato) Se i portafusibili sono 3P+N o 1P+N, hanno tutti la cartuccia sul neutro.Su quelli di "recente" produzione inolte, la cartuccia è inamovibile.Non sono un' esperto di norme, ma se gente come Siemens, Schneider o ABB si scomoda ad inserire una cartuccia inamovibile sul neutro, una norma che lo prevede deve pur esserci.Comunque: AMARO SFOGOMa è possibile che un verificatore debba dire che un impianto non è a norma senza dare spiegazioni in merito a quali norme non sono rispettate e perchè senza i lavori che dice di eseguire l' impianto risulta pericoloso. E' come se un vigile mi facesse una multa per "infrazione al codice della strada", senza specificare l' articolo contravvenuto e alla mia richiesta del perchè ho preso la multa rispondesse "perchè si!".P.S.Mentre scrivevo queste righe mi è venuto un dubbio pro verificatore.Non è che il portafuse 3P+N è stato usato per sezionare il primario + il secondario di un trafo?Stesso ragionamento per il portafuse 1P+N, per caso è stato usato sul primario a 380V di un trafo oppure sul secondario?Saluti magoxax Modificato: 30 ottobre 2008 da magoxax Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ceccoB Inserita: 30 ottobre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 30 ottobre 2008 Ciao magoxax, ti rassicuro, i circuiti 1P+N proteggono solo un crepuscolare e l'alimentatore citofonico, entrambi a monte delle apparechiature alimentate a 220V. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LB81 Inserita: 30 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 30 ottobre 2008 una norma che lo prevede deve pur esserci.Ci sono norme che lo permettono, ma nessuno vieta di mettere un fusibile sul neutro anzichè il bussolotto, questo comporta solo un maggior costo.Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ceccoB Inserita: 30 ottobre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 30 ottobre 2008 Il fusibile sul neutro è vietato !Nel sistema trifase, nel caso il fusibile sul neutro si interrompa in seguito ad una corrente di doppio guasto a terra, all'apparecchio alimentato risulterebbe applicata la tensione concatenata di 380 V e la protezione sulla fase non interverrebbe, essendo la corrente limitata dall'impedenza del carico. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 30 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 30 ottobre 2008 Il fusibile sul neutro è vietato !Ma, come hai scritto poi, in un sistema trifase. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LB81 Inserita: 30 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 30 ottobre 2008 (modificato) Il fusibile sul neutro è vietato !In un sistema trifase si, io mi riferivo a questi:i circuiti 1P+N proteggono solo un crepuscolare e l'alimentatore citofonicocomunque hai fatto bene a precisare, la protezione sul neutro di un sistema trifase è ammessa solo per gli interruttori automatici, dove tutti i poli si aprono insieme (ma l'apertura del neutro è lievemente ritardata rispetto alle fasi, mentre la chiusura è anticipata).Ciao Modificato: 30 ottobre 2008 da LB81 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ceccoB Inserita: 30 ottobre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 30 ottobre 2008 Non vorrei ricordare male, ma per i sistemi TN e TT anche nelle derivazioni monofase non è consigliato il fusibile sul neutro, salvo indicarlo con la scritta "ATTENZIONE - FUSIBILE SUL NEUTRO" vicino al portafusibile, come prescritto dalla norma EN60950. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 30 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 30 ottobre 2008 ...anche nelle derivazioni monofase non è consigliato il fusibile sul neutro...L'unica ragione valida per mettere un fusibile sul neutro e garantire la protezione anche nel caso in cui, per lavori mal eseguiti, si invertisse il collegamento di fase con quello di neutro, a monte della protezione Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LB81 Inserita: 31 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 31 ottobre 2008 L'unica ragione valida per mettere un fusibile sul neutro e garantire la protezione anche nel caso in cui, per lavori mal eseguiti, si invertisse il collegamento di fase con quello di neutroEsatto. Molti apparecchi portatili alimentati con spina reversibile hanno il fusibile su entrambi i poli, perchè non si può sapere dove capita il neutro.Non vorrei ricordare male, ma per i sistemi TN e TT anche nelle derivazioni monofase non è consigliato il fusibile sul neutronei sistemi TN-C è assolutamente vietato sezionare il neutro, o inserirvi protezioni come i fusibili. Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
extension Inserita: 3 novembre 2008 Segnala Share Inserita: 3 novembre 2008 (modificato) Secondo me si sta discutendo su una cosa banale, per un motivo semplice....Tutti i costruttori indicano nei loro cataloghi tecnici cio' che serve a monte dello scaricatore come protezione(così come altri componenti), e ovviamente anche come collegarlo...Una fotocopia del tutto da "schiaffare" in mano al verificatore e buona notte suonatori...Scusate la poca delicatezza ma credo che chi frequenta questo forum siano persone che hanno poco tempo da perdere perche' devono lavorare..Se il lavoro, quando e' possibile non ce lo semplifichiamo noi chi deve farlo????Tutto qui...extension Modificato: 3 novembre 2008 da extension Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 3 novembre 2008 Segnala Share Inserita: 3 novembre 2008 Il problema non è discutere, che fa sempre bene a tutti. Il problema è avere verificatori competenti!Purtroppo nel nostro bel paese il funzionario pubblico competente, onesto e lavoratore è sempre più "rara avis" Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
extension Inserita: 3 novembre 2008 Segnala Share Inserita: 3 novembre 2008 Assolutamente concorde.....Questo e' uno dei motivi per cui la ns. azienda come politica,ogni volta che finisce una commessa, consegna in apposita scatola alla direzione tecnica del cliente TUTTE le documentazioni che accompagnano i componenti quando li acquisti...Tanto per capirci i famosi "libricini o fogliettini" attaccati ai componenti stessi o messi nelle loro scatole....Questo per far si che nessuno possa discutere nulla inutilmente..Poi il cliente li puo' anche buttare, tanto a noi hanno firmato di averli ricevuti e qualora un domani non li trovassero il problema non e' sicuramente nostro...Giustamente ognuno deve fare il proprio mestiere,purtroppo negli enti pubblici italiani la maggioranza non e' da quella parte...E i pochi validi sono mosche bianche.extension Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
marco.riefolo Inserita: 10 novembre 2008 Segnala Share Inserita: 10 novembre 2008 (modificato) Nel caso nessuno lo sapesse e nel caso per verifica biennale si intendano quelli ai sensi del DPR 462/01, sappiate che, tranne nel caso che quell'impianto sia in un luogo con pericolo d'esplosione, quel verificatore aveva l'obbligo di verificare solo i dispositivi di protezione contro i contatti indiretti. Non può ficcare il naso in nient'altro.Tanto per giocare ai burocrati.Ciao. Modificato: 10 novembre 2008 da marco.riefolo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mastronino Inserita: 12 novembre 2008 Segnala Share Inserita: 12 novembre 2008 Non sono d'accordo con chi sostiene che il verificatore non debba 'ficcare il naso' aldilà del caso specifico in cui, a parte la poca competenza e buon gusto del verificatore, mi pare di dedurre che si tratta di verfiche in luohi MARCI visto che su impianti normali le verifiche previste dal DPR462 sono quinquennali. Ritengo che il verificatore non può esimersi dal segnalare una eventuale anomalia o una situazione di pericolo redigendo un verbale di esito negativo con le relative prescrizioni. Il tutto nell'interesse del Datore di lavoro [che in genere è il proprietario degli impianti e che paga la verifica che egli stesso ha l'obbligo di richiedere], per la sicurezza degli operatori e non ultimo, per l'esecutore degli impianti che, nei primi due anni di vita dell'impianto ne aveva personalmente garantito la rispondenza normativa con una dichiarazione rilasciata ai sensi di una legge e con il rischio di essere denunciato penalmente magari per una 'svista'. ciao a tutti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ceccoB Inserita: 13 novembre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 13 novembre 2008 (modificato) mi pare di dedurre che si tratta di verfiche in luohi MARCI visto che su impianti normali le verifiche previste dal DPR462 sono quinquennaliMastronino, forse bisognerebbe leggere meglio il DPR 426/01 art.4. La verifica biennale si fa in luoghi a maggior rischio d'incendio, non in luoghi MARCI! Forse intendi dire luogo m.a.rc.io acronimo di luoghi a maggior rischio ...Anche i locali adibiti ad uso medico sono soggetti alle verifiche con le stesse periodicità, non credo siano luoghi marci.Comunque la mia critica verte sulla supponenza di un concetto sbagliato, esposto a persone, in questo caso i proprietari dell'immobile, non competenti sulla materia.Ne ho parlato con il collegio dei Periti, mi hanno detto che il caso meriterebbe una segnalazione .... Modificato: 13 novembre 2008 da ceccoB Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Paolo Cattani Inserita: 13 novembre 2008 Segnala Share Inserita: 13 novembre 2008 MA.R.C.I = MAggior Rischio in Caso di Incendio Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ceccoB Inserita: 13 novembre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 13 novembre 2008 L'acronimo corretto secondo la CEI 64-8 è MA.R.C.IO Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
magoxax Inserita: 13 novembre 2008 Segnala Share Inserita: 13 novembre 2008 Certo che i normatori sono dei fini umoristiChiamare MA.R.C.IO (fradicio, umido, bagnato) un ambiente a maggior rischio di incendio è un battutone che mi accontenteri di farne 1 nella vita. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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