roberto_64 Inserito: 31 gennaio 2009 Segnala Share Inserito: 31 gennaio 2009 vorrei sapere informazioni e opinioni sui quadri power center p-bloc della schneider eletric Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro Dalseno Inserita: 31 gennaio 2009 Segnala Share Inserita: 31 gennaio 2009 Io utilizzo quadri Schneider da almeno vent'anni, posso dire tranquillamente che i prodotti sono molto validi e sono fatti per essere accessibili anche ad aziende di impianti elettrici che vogliono farsi tutto in casa. LINK Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
extension Inserita: 2 febbraio 2009 Segnala Share Inserita: 2 febbraio 2009 Bisogna fare una precisazione per dovere di cronaca....I P-Block sono come gli Artu K dell' ABB...Hanno solo un piccolo problema....Se devi fare un paio di colonne senza valori di ampere importanti possono andar bene...Se invece devi fare configurazione piu' impegnative allora e' meglio cercare altro anche per un motivo molto semplice....Sono tutti da montare pezzo per pezzo e qualora riuscissi a risparmiare qualcosa dal punto di vista economico (cosa che dubito fortemente perche' in linea generale non sono prodotti a buon mercato, pur comunque dipendendo anche dai vari mercati e dalle varie zone dove vengono commercializzati)lo perdi dal punto di vista del tempo impiegato nella costruzione...Questi sono conti che molti artigiani non fanno, ma le aziende strutturate ne devono "assolutamente" tener considerazione altrimenti su commesse importanti diventa un bagno di sangue.....Per farti un' esempio....La nuova fiera di Milano l' ha realizzata la Schneider dal punto di vista Quadri e Impianti ed hanno messo P-Block ovunque....E qui mi fermo altrimenti dovrei cadere nalla politica....Per fare un sunto oltre certe dimensioni e' meglio affidarsi a quadristi con proprie strutture che oltre a fornire ottimi prodotti hanno soluzioni molto piu' pratiche.....extension Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
roberto_64 Inserita: 2 febbraio 2009 Autore Segnala Share Inserita: 2 febbraio 2009 Condivido in pieno le osservzioni di extension.Sono adesso in fase di montaggio di un quadro a due colonne, per capire come montare le varie di segregazioni o gia' perso troppo tempo.Per non parlare di altre cavolate che a fatto la scheneier.Ne dico solo una,per derivarmi dalla barra di rame 100x10 piena con la bandella flessibile non anno fatto nessun morsetto, devo forare la barra ( la siemens lo fa') Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
extension Inserita: 3 febbraio 2009 Segnala Share Inserita: 3 febbraio 2009 Loro sulla barra preforata NON prevedono nessun tipo di accessorio di contatto.....Tanto per capirci devi comprare tu la bulloneria....Cosa diversa per le barre preformate dei prisma dove ci sono vari kit di montaggio molto precisi e ben assortiti.....extension Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro Dalseno Inserita: 3 febbraio 2009 Segnala Share Inserita: 3 febbraio 2009 Concordo che nei P-bloc non esiste una serie di accessori completa come nei Prisma, ma per chi ha un laboratorio attrezzato per fare i quadri questo non e' un problema, gli accessori prefabbricati costano parecchio e lavorando con grosse potenze e' meglio utilizzare le piegatrici/foratrici idrauliche per costruirsi gli accessori personalizzati neccessari. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
roberto_64 Inserita: 4 febbraio 2009 Autore Segnala Share Inserita: 4 febbraio 2009 Voglio porre un altro quesito in risposta a quanto a detto Mauro Dalseno. Ma si puo' autocostruirsi i vari accessorii (piastre di rame per le giunzioni,segregazioni particolari.ed altro)con la certificazione del quadro e' tutto ok?.Ciao e grazie per le vostre risposte. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
extension Inserita: 5 febbraio 2009 Segnala Share Inserita: 5 febbraio 2009 Attnzione a non confondere gli attrezzi pe fare lavorazioni con gli accessori (di carpenteria)del quadro....Per fare un sunto veloce.......I quadri costruiti in serie (AS) disponibili sul mercato sonorealizzati da ditte specializzate, completi di carpenteria e apparecchigià montati oppure da assiemare, a cura dell’installatore,rispondenti alla normativa seguendo le istruzioni delcostruttore. Per questi quadri il costruttore stesso ha eseguitouna serie di prove di tipo su prototipi (supponendo che possanoessere estese a tutta la produzione).I quadri costruiti non in serie (ANS) sono invece quelli ai qualisono state apportate una o più modifiche significative allastruttura di base (AS). In questo caso occorre eseguire unaserie di calcoli per verificare, in via teorica, che le condizionidi esercizio (temperatura, tenuta al c.to-c.to) rimangano entrolimiti accettabili.Attenzione che nel momento in cui apporti modifiche all' accessoristica del quadro (per fare un esempio ti realizzi da solo un reggisbarra o dei rinforzi passi in ANS perche' il costruttore questa tua modifica non la prevede)....Detto questo e' sempre bene lasciar fare certe cose a coloro che fanno quadri di professione,soprattutto quando ci sono determinati valori di corrente e di corto circuito in gioco....Per completare l' informazione credo che nell' anno entrera' in vigore la nuova norma x i quadri che dovrebbe essere decisamente piu' moderna e meno ambigua....Ossia questa...Nuova normativa EN 61439-1 per i quadri elettrici di bassa tensione Sta per terminare la stagione dei quadri AS e ANS che ha caratterizzato l’ultimo decennio. Infatti è in dirittura d’arrivo l’iter normativo che ha portato ad un rinnovamento della norma CEI EN 60439 (CEI 17-13). Per sottolineare maggiormente il distacco dalla vecchia normativa, in sede internazionale si è deciso di cambiarne anche la notazione, chiamandosi ora EN 61439-1/2/3/4/5. Le prime due parti (oggetto del nostro articolo), riguardanti le regole generali e le prescrizioni integrative per i quadri di potenza, saranno pubblicate già all’inizio del 2006, mentre le parti 3, 4 e 5, riguardanti rispettivamente i quadri con In ≤ 250 A destinati a persone non qualificate, i quadri di cantiere e i quadri degli enti erogatori, vedranno la luce solo tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007. Ricordiamo che attualmente esiste la differenziazione fra quadri di tipo AS (chiamati di serie), cioè quelli totalmente soggetti a prove di tipo allo scopo di verificarne l’efficienza e quadri di tipo ANS (chiamati non di serie) nei quali alcune prove possono essere sostituite da calcoli. Le prove di tipo da effettuare su un esemplare di un quadro sono le seguenti: verifica dei limiti di sovratemperatura; verifica delle proprietà dielettriche; verifica della tenuta al cortocircuito; verifica della efficienza del circuito di protezione; verifica delle distanze di isolamento in aria e superficiali; verifica del funzionamento meccanico; verifica del grado di protezione; Nella nuova EN 61439, non vi sarà più questa distinzione a volte ambigua e che ha portato erroneamente a considerare i quadri AS sempre migliori dei quadri ANS, ma ogni quadro potrà essere “verificato” attraverso tre metodologie fra loro alternative, anche se di pari livello come risultato. Questi tre sistemi si basano rispettivamente su questi principi: Effettuare delle prove di tipo sul quadro (metodo P) Eseguire dei calcoli in base alle caratteristiche del quadro (metodo C) Attenersi a delle regole di progetto, cioè comparare il quadro con un sistema costruttivo prestabilito rispetto al quale non vi devono essere scostamenti significativi (metodo R) Un quadro quindi potrà essere verificato applicando alternativamente, quindi anche in maniera incrociata, uno dei tre metodi dell’elenco precedente. Ad esempio le sette verifiche elencate, possono essere effettuate in parte con prove di tipo, in parte attraverso calcoli ed in parte attraverso le regole di progetto: la certificazione finale del quadro sarà equivalente indipendentemente dall’essersi appoggiati più ad una metodologia che ad un’altra. Vediamo per le verifiche fondamentali, sovratemperatura, proprietà dielettriche e cortocircuito, quale può essere la applicabilità e/o la convenienza dei tre metodi (P, C, R) da parte del costruttore del quadro (quadrista, progettista, installatore che sia o in ogni caso chiunque si assuma la responsabilità del quadro e della relativa dichiarazione di conformità alle direttive BT ed eventualmente EMC con conseguente marcatura CE). Sperando di aver fatto cosa gradita saluto e ringrazio.....extension Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro Dalseno Inserita: 7 febbraio 2009 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2009 Extension ha gia' detto tutto.... tieni presente che ad utilizzare carpenterie come ad esempio i Prisma-Plus utilizzando gli appositi accessori (sbarre, supporti, Kit di bandelle, ecc ecc) puoi costruirti quadri assiemati di bassa tensione fino a 3200A, direi che non e' poco. Ho citato Prisma, perche' utilizzo questi, ma anche gli altri costruttori vendono quadri AS Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
extension Inserita: 8 febbraio 2009 Segnala Share Inserita: 8 febbraio 2009 Vero....Il problema pero' rischia di diventare economico,infatti realizzare quadri con valori di corrente importanti con questo tipo di strutture spesso puo' diventare oneroso proprio in relazione ai costi di carpenteria,rame, accessori vari e tempo impiegato per la costruzione,e su grossi lavori si rischia di finire fuori prezzo....Una sola osservazione....Spesso i software di preventivazione forniti dai costruttori NON sono affidabili al 100% sull' accessoristica e se si chiede consiglio ai funzionari di zona dei costruttori questi fanno inserire vari articoli che alla fine si potevano evitare...Se un' impiantista o un' azienda elettrica non possiede un ufficio tecnico dedicato,con persone che svolgono solo o quasi questo tipo di operazioni, il tempo impiegato per coordinare tutto scegliere i componenti piu' idonei e le SOLUZIONI piu' pratiche ma efficaci porta ad un incremento di tempo notevole che alla fine per quante cose noi si possa dire,diventa un discorso economico...Per il resto ce n'e' per tutti i gusti.....extension Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
roberto_64 Inserita: 9 febbraio 2009 Autore Segnala Share Inserita: 9 febbraio 2009 Grazie per le vostre risposte molto chiare e ben dettagliate.Condivido in pieno le vostre osservazioni. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
energy09 Inserita: 31 luglio 2009 Segnala Share Inserita: 31 luglio 2009 Riprendo questo topic per fare una domanda:ma i quadri P-bloc Schneider sono le carpenerie corrispondenti, rispetto alla Siemens, a quelle HC o a quelle Sivacon ?Grazie e buona estate a tutti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
extension Inserita: 31 luglio 2009 Segnala Share Inserita: 31 luglio 2009 Il P-Block e' l' equivalente del Turati Artu' K (o anche della serie PC sempre a catalogo Turati) e dello storico Sikus HC Siemens,evito appositamente BTicino per ovvi motivi...extension Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
energy09 Inserita: 31 luglio 2009 Segnala Share Inserita: 31 luglio 2009 Grazie.MI dici...evito BTicino per ovvi motivi...quali sono?...nel senso...ho sentito dire da più parti questo fatto che i BTicino con amperaggio superiore ai 1600A non sono dellestesso livello delle altre marche primarie, ma...quali sono le problematiche dei quadro Bticino? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pierluigi Borga Inserita: 10 agosto 2009 Segnala Share Inserita: 10 agosto 2009 Comunque dopo l'assemblaggio dei quadri, spesso il peso raggiunto impediva perfino la chiusura delle porte sugli Artù.In officine specializzate in quadristica si realizzano sbarre, piastre di giunzione, segregazioni di vario tipo in rete metallica o policarbonato a seconda delle necessità, senza impazzire con gli accessori dedicati spesso inutili. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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