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PLC Forum


Temperatura Quadro Elettrico - caso particolare


jac

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buon giorno,

in un quadro elettrico 800x600x2000 in acciaio inox all'aria aperta con pareti di ombreggiamento

due autotrafo da 50KVA potenza dissipata 500W c.u.

due inverter da 125A potenza dissipata 2970 w c.u.

max corrente utilizzata 30A per inverter

temp. ambiente max 30°C

ciclo di lavoro 17min.

ciclo di pausa 8 ore

qualcuno mi può dare qualche indicazione circa il calcolo dell'aumento di temperatura dell' Armadio???

buona Domenica a tutti,

jac

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Anni fa non sapendo come calcolare la potenza dissipata dai comp. interni ad un quadro di automazione che ho costruito chiesi al fornitore del condizionatore ( alla Kelvin allora ) e un loro inge mi diede un metodo.

Ora lavora in Arabia 24/24h e va bene, tu hai gia' dei valori precisi quindi sei a buon punto

Io non sono un elettrotecnico ma .... tutta quella potenza installata in un quadro cosi' .... piccolo ?

Inverter da 125A utilizzati per 30A ....

Due autotrasformatori vicini vicini a due inverter ?

Possibilita' di ventilazione ?

Ho piu' dubbi che possibili risposte !

Sorry

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Ciao fabrizio,

è un caso molto particolare, tutti i componenti sono sottoutilizzati e il tempo di lavoro è molto breve rispetto al tempo di pausa.

le formule riportate nei manuali dei costruttori di condizionatori e di armadi elettrici sono riferite a cicli di lavoro continui ( sarebbe un guaio con un armadio così piccolo ) .

credo che in questo caso sia necessario verificare se in 17 minuti i componenti (utilizzando circa un quarto della loro pot. nominale) possono incrementare la temperatura interna all'armadio oltre la max consentita .

jac

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Ragazzi,

essite per caso un link o un sito dove scaricare un manuale o un programma per calcolarsi la potenza totale dissipata dei vari componenti e le relativi azioni da intraprendere per assicurare una buona vita la quadro e ai suoi componenti?

saluti

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Chi ha realizzato il quadro non ha lasciato nulla??Mi sembra strano....Essendo un INOX il costruttore potrebbe essere Irinox, Ilinox,Rittal, Zanardo ecc....Questi quando forniscono le carpenterie (ovviamente dimensionate per gli apparecchi che tu gli indichi) ti danno tutte le caratteristiche tecniche comprese le dissipazioni del quadro ed eventualmente l' opzione per la ventilazione forzata o nei casi piu' "drammatici" per il condizionamento..Se anche il quadro non l' hai fornito tu nel locale tecnico o nell' ufficio dei manutentori ci dovrebbe essere una bozza di documenti...Sicuro che ci hai detto tutto???

extension :rolleyes:

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di solito i produttori di ventole, ventilazione armadi ecc. hanno a disposizione nel sito un piccolo software per la scelta della ventilazione forzata.

ma quello che devi dissipare lo devi sapere tu, sei tu che sai che componenti sono installati... conosci le perdite dei vari componenti?

ciao

robi

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di solito i produttori di ventole, ventilazione armadi ecc. hanno a disposizione nel sito un piccolo software per la scelta della ventilazione forzata

Non e' una buona soluzione...La cosa fondamentale e' interpellare chi ha realizzato l' armadio in quanto oltre a saper con esattezza quanto dissipa puo' dare consigli per ovviare o comunque limitare il problema dell' IP una volta aggiunta eventualmente la ventilazione o il condizionamento....E poi....Hai mai provato a forare i quadri Inox???Senza offesa ma credo di no altrimenti sapresti cosa vuol dire fare una modifica pur banale come questa...

PS: Spesso (non ho detto sempre)i quadri Inox vengono dati con IP66/67/68 quindi immagina la dimensione del problema...

extension ;)

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non ci siamo capiti....!

questo è un caso particolare,

vediamo se riesco a spiegarmi: allora se sommiamo le potenze dissipate vediamo che il totale è di 6940W se però i trasformatori e gli inverter sono utilizzati solo per un quarto della corrente nominale dovremo dividere per 4 anche la potenza dissipata, quindi 6940/4=1735W

ma per quanto tempo viene dissipata questa potenza all'interno dell'armadio elettrico? per 17 minuti, ma in diciassette minuti per effetto dell'inerzia termica dei componenti ( lamierini dei trafo e radiatori degli azm)il loro aumento di temperatura è molto limitato; dopo 17 minuti di lavoro si ferma tutto per 8 ore, tempo più che sufficiente per riportare tutto alla temperatura ambiente.

La mia domanda è : dal punto di vista termico come va affrontato il problema? e dal punto di vista normativo in che modo posso certificare l'incremento termico dell'armadio elettrico ?

ciao,

jac

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Ci siamo capiti molto bene invece...Il problema non e' così all' acqua di rose perche' e' vero che adesso i componenti vanno per un quarto del valore nominale....Ma "ovviamente "possono andare anche a pieno regime....Dimmi dove trovi una dichiarazione scritta,timbrata e firmata che ti dice che i componenti NON verranno MAI utilizzati per il loro valore nominale e che cio' che alimentano non verra' MAI aumentato di potenza ecc.....Detto questo, un buon quadrista cerca di dimensionare la dispersione del calore per la somma dei valori nominali di tutti i componenti installati....Se anche i componenti lavorassero solo 2 ore ma a pieno regime la cosa giusta, senza farsi pippe mentali su lamierini, raddrizzatori ecc.., sarebbe quella di dimensionare il tutto per i valori nominali....poi ognuno faccia cio' che che crede..

extension ;)

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extension, io ho fatto la domanda,

se non sai dare una risposta mi dispiace,

se il quadro è così evidentemente ci sono dei buoni motivi .

per il resto è solo polemica.

jac

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se non sai dare una risposta mi dispiace

Io la risposta te l' ho data e credo anche corretta così come le ho date in altri argomenti...

Se tu la vedi come polemica mi spiace per te, ma se vuoi accettare un consiglio...Quadristi non ci s' improvvisa..

se il quadro è così evidentemente ci sono dei buoni motivi

Chissa' perche' ma i buoni motivi non vengono mai fuori ne' vengono mai documentati...

Poi come ho gia' detto ognuno e' libero di fare cio' che crede...

Per quel che mi riguarda i miei interventi su questo topic sono esauriti.

extension ;)

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ciao, stiamo calmi...

da una parte extension ha ragione.

poii a me viene in mente il tipo di servizio. dovresti vedere se puoi certificare il quadro con un tipo di servizio discontinuo, come si fa per i motori per intenderci, servizio S2... ecc.

poi è da vedere se l'applicazione che è alimentata dal quadro funziona solo così e continuerà a funzionare solo così anche in futuro.

ciao

robi

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ok pagliardo,

se avessi detto qualcuno sà che temperatura massima raggiungerà l'aria contenuta in una cassa d'acciaio inox da 2000x800x600

nella quale è inserita una resistenza da 1735W che viene alimentata per 17 min. partendo da una temperatura ambiente di 35°C ?

avrei evitato malumori e sospetti d'incompetenza

Ciao,

jac

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intervengo solo per dire che se la corrente effettiva di funzionamento è un quarto di quella nominale la potenza dissipata dai componenti sarà un sedicesimo di quella dispersa con la corrente nominale delle apparecchiature. La potenza varierà in ragione del quadrato della corrente

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grazie massimo,

credo proprio che tu abbia ragione,

rifacendo i calcoli in funzione della reale corrente assorbita 30A a 380V, considerando un fattore di potenza uguale a 1 ( esageriamo) con rendimenti del 98% otteniamo una potenza dissipata di 1580W:

sqrt3 X 30 x 380 = 19750 W con rendimento al 98% la potenza che se ne va in calore è di circa 395W per ogni dispositivo

perciò 395 x 4 = 1580 W

esiste una formuletta che tiene conto del duty cycle nel calcolo delle potenze dissipate:

Pd = Pn x sqrt(t lavoro/(t lavoro + t pausa )) [1]

dove :

t lavoro = 17 min

t pausa = 480 min

Pn = 1580W

Pd = 1580 x sqrt(17/(17+480))= 292 W

perciò gli effetti termici equivalenti , se la 1 è applicabile in questo caso, sono quelli di un resistore che dissipa in modo continuativo 292W.

se è così il problema è risolto

ciao jac

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rifacendo i calcoli in funzione della reale corrente assorbita 30A a 380V, considerando un fattore di potenza uguale a 1 ( esageriamo) con rendimenti del 98% otteniamo una potenza dissipata di 1580W:

sqrt3 X 30 x 380 = 19750 W con rendimento al 98% la potenza che se ne va in calore è di circa 395W per ogni dispositivo

perciò 395 x 4 = 1580 W

esiste una formuletta che tiene conto del duty cycle nel calcolo delle potenze dissipate:

Pd = Pn x sqrt(t lavoro/(t lavoro + t pausa )) [1]

dove :

t lavoro = 17 min

t pausa = 480 min

Pn = 1580W

Pd = 1580 x sqrt(17/(17+480))= 292 W

Solo x curiosita'.....scrivi 30A per inverter(e tornerebbe il discorso di 1/4 dell' utilizzo), pero' gli inverter sono 2 quindi il valore della corrente assorbita dovrebbe essere 60A...Almeno così si interpreta da cio' che hai scritto...O sono 15A cadauno o sono 30A cadauno....

extension :rolleyes:

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Buon giorno extension,

si tratta di due inverter alimentati da due autotrasformatori elevatori 380/480 da 50KVA

e la corrente assorbita dal carico è di 30A circa per ogni motore.

ho considerato la potenza dissipata dagli autotrafo e quella dissipata dagli inverter uguale visto che hanno quasi lo stesso rendimento

jac

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