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Cablaggio Elettrovalvola In Zona Atex


frankye71

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Devo mettere in servizio 2 valvole pneumatiche ON/OFF in zona ATEX.

Tali valvole, già acquistate sono:

- la valvola per zona 0, dovendo contenere il metano

- l'elettrovalvola EX-d per zona 1.

Infatti ogni singola valvola ha associato una elettrovalvola alimentata a 24 Vcc, tramite un cavo di segnale cavo 3G1non schermato.

Il problema è il cablaggio dell’alimentazione a 24 Vcc dell’elettrovalvola. Attacco elettrovalvola ¾ NPT.

La zona direi ATEX 2, poichè è improbabile che il metano fuoriesca dai condotti, e in luogo aperto.

La soluzione pensata è:

1 cassettta ATEX a 3 vie in prossimità delle valvole: 2 linee andranno verso le elettrovalvole, 1 invece conterrà in un conduit i 2 cavi di segnale provenienti dalla alimentazione. Che appunto poi nella cassetta si divideranno.

Per il tratto elettrovalvola-cassetta ci metto (andando da elettrovalvola verso cassetta):

- raccordo di bloccaggio, eventuale raccordo a 3 vie, flessibile atex e poi .... primo quesito: come mio raccordo con la cassetta? Basta un semplice raccordo a 3 vie?. La cassetta al suo interno è meglio abbia una morsettiera? o mi conviene portare direttamente, senza morsettiera?.

Infine poi esco dalla cassetta con un flessibile mi raccordo ad un conduit rigido ATEX finchè non sono fuori dalla zona a rischio.

Ora per i raccordi cassetta-flessibile-conduit?

In realtà non mi è chiaro se i raccordi di bloccaggio si usano solo vicino le elttrovalvole!

Inoltre uscito con il conduit e portatomi in zona sicura mi raccorderò con una guaina normale per arrivare fino alla alimentazione.

Il raccordo conduit-guaina, fuori dalla zona a rischio, può essere anche non atex?

Infine proteggo il tutto, contro eventuali cortocircuiti, con fusibili da 1 [A]. Sono elettrovalvole che assorbono 1/2 [A]

Modificato: da frankye71
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E' un pò che non mi cimento in quegli impianti. In ogni caso, se non è cambiato, il giunto di bloccaggio deve essere posto non + distante di 45 cm dal punto di probabile innesco. Se due apparecchiature distano ad esempio 80 cm ne puoi mettere uno solo in mezzo che vale per due. Se maggiore di 90 cm devi metterne due. Io fossi in te però penserei all'utilizzo dei pressacavi certificati con l'apposito cavo corrazzato che ti elimina la sigillatura dei giunti di bloccaggio che di solito è una rogna pazzesca (almeno per me lo era). Per la derivazione dipende anche dal tipo di scatola. Se è del tipo EJB ad esempio devi mettere i giunti di bloccaggio anche se non fai le derivazioni all'interno. Se invece è solo una scatola di infilaggio e non fai derivazioni interne puoi evitare i giunti di bloccaggio (naturalmente il costruttore deve darti la certtificazione per farlo). In caso di derivazione è d'obbligo la morsettiera e il costruttore deve saperlo perchè deve certificarti la scatola inmodo che sia adatta al cablaggio dei morsetti sapendo a priori le potenze e tensioni coinvolte (l'ideale sarebbe che la prendessi già provvista di morsetti da loro forniti).

L'interfacciamento tra zona non Atex e zona Atex deve essere fatta da un giunto di bloccaggio o similare (i famosi pressacavi di cui prima). Prima del giunto di bloccaggio fai quello che vuoi, dopo, tutto Atex e certificato dal costruttore.

Spero di esserti stato di aiuto.

Modificato: da Lucky67
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Prima cosa: scusate se parlavo di raccordo a 3 vie, quando invece intendevo raccordo a 3 pezzi.

Lucky67 sei stato chiarissimo.

Molto interessante pressacavi + cavo corazzato:

Cavo corazzato deve essere certificato ATEX? Un riferimento, dove li trovo? Sono alla mia prima esperienza in cablaggi zona ATEX.

Analogamente per i pressacavi. Bloccano il flusso di gas?

La norma lo permette?

Infine per eventuali cortocircuiti procedo normalemtne con dei semplici fusibili? Del resto non protecco da sovraccarico, è una elettrovalvola.

L’altra cosa: ottenuti i pezzi, senza modificarli, ma solo installandoli, manteniamo la certificazione ATEX, oppure occorre una nostra autocertificazione?

Modificato: da frankye71
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La premessa al discorso è che un impianto del genere DEVE essere preceduto da un progetto redatto da un professionista abilitato.

Il cavo deve essere chiaramente adatto alla tipologia di ambiente in cui lo installi. Normalmente chi vende materiale ATEX dispone del cavo e del pressacavo relativo.

I giunti di bloccaggio o i pressacavi non servono per non fare entrare il gas negli involucri bensì per limitare la zona di un'eventuale deflagrazione all'interno del volume delimitato dai giunti stessi.

Non capisco perchè non devi proteggere il sovraccarico se è un'elettrovalvola.

Tu devi fare la certificazione dell'impianto come da Leggi vigenti e fornire insieme tutto il papiro di certificati dei singoli componenti. Il progetto dovrebbe fornirtelo il Committente oppure devi arrangiarti tu a rivolgerti ad un professionista nel caso tu debba svolgere il lavoro nella sua interezza.

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leopoldomichele75

ciao,noi facciamo esclusivamente impianti atex quindi forse posso aiutarti,devi tenere presente che in ogni custodia o strumento dove ci sono collegamenti devono esserci anche pressacavi o bloccaggi eex-d - i- e o altro a seconda della classificazione della zona (per esempio gli impianti eex-n sono solo per zona 2) e del materiale che stai usando (per esempio pressacavi eex-e non vanno bene per cassette di giunzione eex-d).

per quel che riguarda i morsetti per le giunte devono essere su barra omega e per quel che riguarda la presunta zona 2 non sei te che puoi decidere,la ditta nella quale farai il lavoro deve avere un progetto di classificazione delle aree,solo con quello puoi decidere che protezioni usare.

ci sono molte cose da tenere in considerazione.

ciao,fammi sapere

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leopoldomichele75

ho letto le risposte di lucky ma non sono del tutto corrette,il cavo non deve essere necessariamente armato,solo se non usi tubazioni devi usare quel cavo ma cosi il discorso dei 45 cm per i bloccaggi non è più valido,dovrai metterli in ogni ingresso e uscita dei cavi,metre per il discorso del 45 cm fale solo se usi tubo conduit non teaflex,

per quel che riguarda il contenimento dell'esplosione vale solo per impianti eex-d mentre per gli impianti eex-e la protezione è data dall'impossibilità di fare entrare gas vapori o altro nelle custodie e dall'evitare un sovrariscaldamento dei componenti elettrici mentre la eex-i fa in modo che anche con cortocircuito netto l'energia creata dal corto non è sufficiente ad innnescare micele esplosive( è l'unica adatta per zona 0).il cavo se ti serve per potenza deve essere fg7or e per strumentazione fror ma solo all'interno.

deve informarti bene perchè c'è molto di più da sapere di quel che ti ho detto io,comunque ha ragione lucky quando dice che serve un progetto pripa del lavoro quindi deve essere il progettista a dirti cosa usare a seconda dell'impianto e del luogo.

ciao

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  • 2 weeks later...

Un consiglio.

Una società mi ha proposto di cablarlo in tale modo.

- CAVO ARM.GRIGIO FG70RAR CEI 20-22

- PRESSACAVO X CAVO ARM.D.1/2"NPT EEx-d IIC AZ IN ACC. ZINCATO+SET DI GOMMINI.

- RIDUZIONE AD ANELLO DA 3/4" A 1/2" NPT,IN ACC. ZINC.

I pressacavo riescono a svolgere la stessa funzione dei giunti di bloccaggio?

La zona è atex 2 (la valvola presa è EEx-d perchè chi ce lo ha fornito per ATEX aveva quella tipologia).

Procedo cosi': parto da alimentazione zona sicura, con normali pressacavo, poi con cavo comprato arrivo in prossimità delle elettrovalvole e uso pressacavo EEx-d con e poi riduzione (l'attacco della elettrovalvola è un 3/4 NPT femmina).

Ciao

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Infatti non mi pare di aver detto che il cavo debba essere necessariamente armato bensì adatto al luogo e al tipo di installazione. Ho fatto l'esempio del cavo armato nel caso non si volesse utilizzare i giunti di bloccaggio e sostutuirli coi pressacavi onde evitare la rogna della sigilatura con quella schifezza di resina unita al fiocchetto ecc. ecc.

Per quanto riguarda la zona mi pare che nel post introduttivo si fosse parlato di EExd e quindi il mio riferimento al contenimento esplosioni fosse riferito a quel tipo di componentistica.

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