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Trasformatore Di Isolamento - si può applicare per risolvere un problema di massa?


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Inserito:

Salve a tutti

ho un problema con un impianto di diversi motori.....penso che quando la somma di dispersione (minima) viene superata, interviene il differenziale così ho pensato di inserire sul circuito un trasformatore di isolamento.

chiedo se questa soluzione potrebbe risolvere questo problema

grazie


Inserita: (modificato)

attenzione perche' spesso il problema potrebbe non essere del motore /motori , ma una non corretta scelta del differenziale: dovresti dare qualche dettagio il piu' tipo specifiche dei motori, tipo di differenziale, Idn , Sistema TN,IT o cosa etc etc etc.

Ciao Paolo

Modificato: da PaoloB76
Inserita:

A quanto detto da PaoloB76, aggiungo che basterebbe solo sapere il valore nominale di Idn e il tipo di applicazione, ricordando che in ambienti industriali il 30mA non è certo obbligatorio...

Inserita:

Grazie delle risposte,

ma vi garantisco che si tratta effettivamente di piccole dispersioni che sommate vanno a superare la soglia d'intervento del diff.

Comunque sono motori asincroni trifase di diverse potenze,alcuni anche un pò datati

il differenziale e di tipo selettivo ed e stato portato al massimo..id 0,5- 1,0

lo scatto avviene dai 20 min in poi, a volte dura anche un paio d'ore

comunque la domanda la ripeto...

secondo voi, applicando un trasformatore d'isolamento a monte dell'impianto separerei la massa, cosi facendo avrei 2 circuiti separati. Alimentazione / Massa

correggetemi.....

grazie

saluti Luciano

Inserita:
.....penso che quando la somma di dispersione (minima) viene superata, interviene il differenziale così ho pensato di inserire sul circuito un trasformatore di isolamento.

chiedo se questa soluzione potrebbe risolvere questo problema

Personalmente sono molto contrario a queste "riparazioni creative". <_<

Non mi sembra una soluzione ottimale, i problemi di dispersione rimangono, solo che non sono più rilevati dal differenziale. a monte del trafo.

Anzi, visto che dici che c'è ben più di punto che scarica a terra (e nessun centrostella su cui richiudersi) le correnti potrebbero precorrere vie "strane", del tutto imprevedibili, e potenzialmente pericolose.

Inserita: (modificato)

interponendo tra protezione differenziale ed utilizzatori un trasformatore di isolamento l'interruttore differenziale ovviamente non rivelerebbe eventuali dispersioni ed effettivamente avresti "risolto" il problema di continuità di esercizio.

Da un punto di vista della sicurezza: non avendo il trasformatore di isolamento sul secondario parti collegate a terra in caso di contatto indiretto la corrente che attraverserebbe corpo umano sarebbe limitata dalla reattanza della capacita' (di servizio).

Ad ogni modo personalmente non condividerei una scelta progettuale che del genere in quanto il livello di sicurezza potrebbe drammaticamente scendere nei casi sottoriportati a meno di apportare le modifiche/rispettare le condizioni di cui sotto.

1) la rete elettrica alimentata da secondario e' non fosse perfettamente isolata da terra (come in ambiente medicale dovresti prevedere un colntrollo di isolamento ottico/acustico)

2) l'estensione del circuito alimentato dal secondario sia di dimensioni " piccole"" infatti maggiore è l'estensione dell'impianto maggiore è la capacità di esercizio e minore la corrispondente reattanza, quindi potenzialmente una maggiore corrente che attraversi il corpo umano in caso di contatto indiretto.

Ciao Paolo

Modificato: da PaoloB76
Inserita:

Grazie delle risposte molto chiare

a questo punto per risolvere questo problema dovrò armarmi di santa pazienza e mettere per ogni motore( almeno quelli più vecchi) un differenziale id 0,3 ed aspettare che scatta, purtroppo e tutta una seguenza di nastri trasportatori e quando si ferma un motore si devono fermare tutti...

misurando con il tester nessuno mi da un minimo di resistenza verso massa....

se ci sono altri consigli,saranno ben accetti

grazie dinuovo per l'interessamento

saluti Luciano

Inserita:
misurando con il tester nessuno mi da un minimo di resistenza verso massa....

Purtroppo il tester ha una batteria da 9V.

L' unica cosa che può dirti è che se applichi 9V all' avvolgimento non rileva dispersione; oltre i 9V non puoi sapere cosa succede. :senzasperanza:

a questo punto per risolvere questo problema dovrò armarmi di santa pazienza e mettere per ogni motore( almeno quelli più vecchi) un differenziale id 0,3 ed aspettare che scatta, purtroppo e tutta una seguenza di nastri trasportatori e quando si ferma un motore si devono fermare tutti...

Oppure munirti di uno strumento tipo Questo

Inserita:

Inanzitutto procurati un misuratore di isolamento perche' solo con quello

potrai vedere se qualche avvolgimento disperde verso terra.

Ciao

Inserita:

Accidenti che tempismo ,abbiamo dato la medesima risposta quasi in contemporanea.

Inserita:

dinuovo tante grazie delle risposte

proverò con un misuratore d'isolamento

saluti Luciano

  • 4 weeks later...
Inserita:

Ho un problema simile anch'io.In una linea di 6 plafoniere a neon con reattore elettronico ho il problema dello scatto differenziale (0,3A) dopo aver funzionato per circa 36 ore.Nelle prove di isolamento sulla linea e sulle codette di alimentazione alle plafoniere non si hanno guasti verso terra.Premetto che le plafoniere si trovano in una gallerria ferroviaria. Lo scorso venerdi c'erano 16 gradi sottozero!.Ora provero' a tenerle accese una alla volta anche se e' possibile che sia la somma delle correnti disperse da ogni singolo reattore a fare scattare il differenziale.

Inserita:

interferenza con il sistema ferroviario non ce ne sono?

che tensione usa la catenaria ?

e' in CC o in CA?

Inserita:

L'alimentazione delle plafoniere e' di 220Vac.Non credo ci siano interferenze con la linea del 3000 in continua in quanto fino ad un paio di settimane fa la linea funzionava perfettamente. E' stato poi fatto un intervento di sostituzione delle cassette di derivazione con presa interbloccata. Sono state messe delle cassette resistenti agli incendi.Da allora si e' riscontrato il problema.

Inserita:

non e' tanto la linea a 3Kv cc a dar problema ( brucerebbe tutto in caso di contatto anche parziale) ma probabilmente corrente indotta sul circuito di messa terra.

non ho a che fare direttamente ma leggendo articoli presenti in rete (articoli tecnici FS ) la messa terra ferroviaria crea molti problemi se non perfettamente curata.

ivano65

  • 1 year later...
Inserita:

che tipo di differenziale è montato? AC, A, Immune? Prova dunque a misurare i mA in dispersione anche durante il passaggio del treno o prova a sostituire il diff., se è un semplice ac, con uno immune. I reattori elettronici è probabile che abbiano dei filtri in linea che fanno scattare il diff.

Inserita:

Occhio alle date!

Dopo 19 mesi forse il problema è risolto. :P

Inserita: (modificato)

Hai ragione, ma io l'ho visto nelle discussioni in evidenza lasciando per scontato che fosse un post recente senza guardare la data. Come ha fatto ad arrivare nella colonna "discussioni in evidenza"?

Grazie per la risposta...

rileggendo bene, forse c'è un problema nella discussione, si sono mescolate due discussioni, quella delle lampade in galleria e quella del trasformatore di isolamento :blink:

Modificato: da sondino
Inserita:

Ma che fulminato che sono....si era aggiunto danny_c con il suo problema :rolleyes:

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