AndreaCapiluppi Inserito: 15 giugno 2010 Segnala Share Inserito: 15 giugno 2010 Ciao.Scrivo per chiedere brevemente quali criteri devono essere usati per la scelta della sezione del cavo o della treccia in rame, da utilizzare per il collegamento equipotenziale delle varie parti di una macchina automatica: quadri elettrici, canale metalliche, telai della struttura della macchina stessa.Vi riporto un caso concreto, col quale ho a che fare proprio ora: sistema trifase senza neutro 400V - 50Hz, sezione dei conduttori di fase in arrivo al quadro elettrico 70mm2, la sezione dei cavi di potenza distribuiti sui vari componenti della macchina va da 2,5mm2 a 25mm2.Fino ad oggi, abbiamo distribuito l'equipotenzialità sulle varie parti della macchina con una treccia da 10mm2, o con un cavo da 6mm2.Un cliente ci sta chiedendo di collegare tutte le masse con un cavo da 25mm2. Ha senso?Forse è l'occasione buona (per me) per fare un po' di chiarezza sull'argomento.Qual è il modo corretto di applicare la 60204-1 al riguardo? (mi riferisco alla tabella al paragrafo 5.2)Grazie, Andrea Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Del_user_127832 Inserita: 15 giugno 2010 Segnala Share Inserita: 15 giugno 2010 (modificato) Un cliente ci sta chiedendo di collegare tutte le masse con un cavo da 25mm2. Ha senso?No! Ammenochè il cliente non sia anche rivenditore di matasse di cavo giallo/verde da 25mm2Per l'equipotenzialità bisogna essenzialmente garantire la tenuta meccanica e termica del cavo in considerazione della corrente massima che può interessare quel punto in caso di guasto a terra, non ricordo al 100% cosa dice a riguardo la 60204-1 (ma lo cercherò) visto che trattasi di quadri di automazione.edit:Qual è il modo corretto di applicare la 60204-1 al riguardo? (mi riferisco alla tabella al paragrafo 5.2)il 5.2 è relativo al conduttore di protezione, io guarderei al cap. 8. Modificato: 15 giugno 2010 da Attilio Fiocco Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
AndreaCapiluppi Inserita: 15 giugno 2010 Autore Segnala Share Inserita: 15 giugno 2010 Molto bene...Però il criterio generale per definire la sezione dove posso trovarlo? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
SIMO0NEG Inserita: 16 giugno 2010 Segnala Share Inserita: 16 giugno 2010 Ciao!il dimensionamento del conduttore di terra lo fai tenendo conto della corrente massima che potrebbe percorrerlo, la formula è:Sterra=rad[(I^2*t)/K]Sterra= sezione del conduttore di terraI= corrente massimat= tempo di intervento del differenzialeK= coeficente tipico del materialeE' possibile che ci sia il bisgno di maggiore la sezione del conduttore per il pericolo di corrosione del cavo:I. Se il conduttore è in rame nudo e direttamente interrato esso deve avere una sezione minima di 35 mmq con diametro dei fili elementali di 18/10. II. Se il conduttore è in rame nudo e fuori terra esso deve avere una sezione minima di 16 mmq. III. Se il conduttore è in rame isolato senza tubo e direttamente interrato o fuori terra esso deve avere una sezione minima di 16 mmq. IV. Se il conduttore è in rame nudo o isolato in tubo o PVC direttamente interrato o fuori terra esso deve avere una sezione scelta in base alla tabella. Sfase<=16 mmq -- Sterra=Sfase 16 mmq<Sfase<=35 mmq -- Sterra=16 mmq Sfase>35 mmq -- Sterra=Sfase/2 queste è quello che sò, spero ti sia utile Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
AndreaCapiluppi Inserita: 16 giugno 2010 Autore Segnala Share Inserita: 16 giugno 2010 Grazie mille SIMO0NEG!Il "K", coefficiente tipico del materiale, dovrebbe darmelo chi mi fornisce la treccia di rame o devo cercarlo su tabelle?Hai un riferimento normativo per poter approfondire l'argomento?Sto affrontando il caso di una macchina automatica, in cui il conduttore di fase ha una sezione che varia in funzione del carico applicato, e avendo per esempio 20 motori diversi, potrei avere n sezioni diverse: quale prendo per fare il mio calcolo? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Benny Pascucci Inserita: 16 giugno 2010 Segnala Share Inserita: 16 giugno 2010 (modificato) A mio avviso in questo 3D o c'è un po' di confusione o non ho capito io..... Ricapitoliamo....Andrea nel primo post chiede lumi sulla sezione del conduttore equipotenziale, infatti scrive:quali criteri devono essere usati per la scelta della sezione del cavo o della treccia in rame, da utilizzare per il collegamento equipotenziale delle varie parti di una macchina automatica....Risponde correttamente il mio amico Attilail 5.2 è relativo al conduttore di protezione, io guarderei al cap. 8.Andrea replica:Però il criterio generale per definire la sezione dove posso trovarlo?è sottinteso che si riferisse ancora al conduttore equipotenziale....Ma SIMONEG fornisce i criteri per il dimensionamento del conduttore di protezione, o volendo essere pignoli, del conduttore di terra, visto che parla di problemi di corrosione, che fa uso del criterio termico....Andrea o non si accorge del qui pro quo e ringrazia.... Non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma ritengo che la prima richiesta fosse quella giusta, ossia devo dimensionare il conduttore equipotenziale, mi hanno dato delle indicazioni, sono esatte e se no, mi fornite per favore un criterio che mi consenta di dimensionare in modo corretto tale conduttore?Ho sfogliato la norma CEI EN 60204-1, per la verità una delle prime edizioni, ma spero sia cambiata radicalmente, poichè, almeno per quanto concerne la parte relativa al dimensionamento del PE e dell'esigenza del conduttore equipotenziale, è scritta male, per essere buono.....Io vedo la cosa da impiantista e questa duplicazione del morsetto di terra, per fini di protezione PE e per fini equipotenziali non mi piace proprio....ecco allora che su tali basi nascono le leggende metropolitane....e c'è chi chiede il cavo da 10 mmq per collegare le masse, chi dice deve essere almeno da 25 mmq, sulla base di un'affermazione fatta nella norma che impone per tale conduttore la sezione minima di 16 mmq.Prima di discutere sulle sezioni, si dovrebbe discutere sulla necessità del conduttore equipotenziale. Serve o non serve?A mio avviso serve in un solo caso e per fortuna, nella norma tra le righe è anche detto.Sicuramente non serve a nulla in un sistema TT, in un sistema TN migliorerebbe la situazione andandosi a mettere in parallelo al PE, ma serve veramente in un sistema IT.....è solo in tale sistema che ha senso l'equipotenzializzazione delle masse......Allora, a questo punto faccio io una domanda ad Andrea.....Qual è il tuo sistema di distribuzione?Se è IT ne discutiamo e magari ti fornisco idee e metodi sul dimensionamento di tale conduttore.Se è TT o TN, puoi non metterlo, metterlo da 2,5, da 16 mmq per rispettare la norma, da 10 come hai sempre fatto, da 25 mmq come ti hanno richiesto, tanto non cambia nulla......non serve in ogni caso...... Le cose devono essere fatte con un criterio logico, che viene fuori dalla conoscenza della teoria degli impianti, diversamente si fanno solo delle grandi caXXate.....Scusate lo sfogo! Modificato: 16 giugno 2010 da Benny Pascucci Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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