Nanotek Inserito: 29 luglio 2010 Segnala Inserito: 29 luglio 2010 Buonasera,Scusatemi per la poca charezza, è il mio primo post.Il mio problema è il seguente: ho un compressore che assorbe 2.4 Kw quando parte il motore per ricaricare l'aria a sommato ad altre utenze che ho (un riscaldatore d'aria, 1,3 Kw e le luci), mi fa scattare il contatore poichè ho un contratto per la fornitura di 3 KW. Questo sarebbe evitabile se il riscaldatore venisse staccato non appena parte il motore. Giusto ? Mi sembra che il contatore conceda qualche decina di secondi per riportare il consumo nella normalità prima di staccare. Ho pensato di risolvere il problema automatizzando lo spegnimento del riscaldatore d'aria quando il compressore si accende.Per fare questo avrei bisogno di qualcosa come un relè che si attivi (aprendo il contatto) quando c'è un passaggio di corrente nel cavo che alimenta il motore del compressore e che ritorni a chiudere il contatto quando il motore si ferma.Esiste qualcosa di questo tipo ?
pedroy Inserita: 30 luglio 2010 Segnala Inserita: 30 luglio 2010 Esistono dei relè che fanno proprio quello che ti serve.Vedi nel catalogo omronDovrebbero essere relè del tipo Controllo corrente.Vedi anche Moeller EMR4.Ciao
AVC_Veronica Inserita: 30 luglio 2010 Segnala Inserita: 30 luglio 2010 puoi fare una cosa grossolana tramite un banalissimo relè amperometrico, ne trovi mille modelli alcuni a prezzi molto competitivi,attenzione però perchè è vero che hai un 20% in più per 10 secondi, ma se di picco ti trovi un 40% non è detto che non saltio ugalmente, ed in modo istantaneo.Una soluzione elegante ma più costosa (ma alla fine saranno 200 euro di differenza considerato il peso del lavoro da farsi con entrambe) , leggerti la pressione del tuo impianto e prima che parta vai a "staccare" i carichi che ritieni non essenziali,tipo il riscaldatore , con questo sistema più costoso chiaramente hai la sicurezza matematica che non superi i 3KW,dimenicavo, con questo sistema potresti risparmiare il cablaggio di teleruttori vari, adottando p.es un segnale sonoro a seguito del quale l'operatore spegne il riscaldatore,in questo caso non esegui troppo cablaggi, solo il trasduttore di pressione e il microplc.
Nanotek Inserita: 30 luglio 2010 Autore Segnala Inserita: 30 luglio 2010 (modificato) Il problema di leggera la pressione è che non ho mai aperto il compressore, ho visto che è comandato da una schedina elettronica ma non so che tipo di pressostato ci sia montato sopra. Io propendo per la soluzione "automatica" se aspetto che l'operatore stacchi il riscaldatore d'aria potrebbero passare ben più di 10 s.Di solito i pressostati forniscono segnale in tensione. Se io mettessi a controllare il riscaldatore d'aria un relè di minima tensione( che prende il segnale dal pressostato), mettendo la minima quando il compressore risulta scarico potrebbe funzionare.D'altra parte però dovrei tarare molto bene il relè, perchè il compressore a volte rimane vicino alla soglia di scaricamento e non appena tocchi la pistola parte il motore.Cosa ne dite ?Ah.. ho letto il catalogo omron e ho visto che i relè proposti di minima tensione sono indicati per carichi resistivi. Il riscaldatore è un carico anche induttivo (motore ventola 1 Kw) e resistenze. In questo caso devo mettere un relè apposito ?Ho trovato che esistono degli apparecchi modulari dal nome "Relè gestione carichi"o " Interruttore gestione carichi". Ad esempio la Abb ha a catalogo uno di questi con il codice lss1/2.Cosa potrebbe costare un apparecchio tipo questo ? Modificato: 30 luglio 2010 da Nanotek
AVC_Veronica Inserita: 30 luglio 2010 Segnala Inserita: 30 luglio 2010 senza intaccare nulla basta montare un pressostato in uscita dal compressore ed un nuovo rubinetto ed il "gioco è fatto" , ti serve poi un micro Plc da 100 euro per le due righe di logica ed un teleruttore per staccare il riscaldatore.
Mirko Ceronti Inserita: 30 luglio 2010 Segnala Inserita: 30 luglio 2010 ti serve poi un micro Plc da 100 euro per le due righe di logica ed un teleruttore per staccare il riscaldatore.Eeehhh....!Quanto si risparmierebbe in un caso come questo con l'elettronica fai da Te..... Con 30-:-40 €uro si passerebbe la paura; tutto compreso anche di logica di gestione.D'altronde non ci si può sempre autocostruire tutto, altrimenti i rivenditori di materiale elettrico che farebbero ?SalutiMirko
Del_user_127832 Inserita: 30 luglio 2010 Segnala Inserita: 30 luglio 2010 Quanti avviamenti fa ogni ora il compressore? Parliamo di un' applicazione quotidiana, o a livello hobbistico saltuaria?Premesso che a priori è difficile dire se risolverai comunque, al di la delle impostazioni, dei plc o dell' elettronica, potresti semplicemente inibire l'alimentazione del riscaldatore, utilizzando un contatto ausiliario prelevato o aggiunto al contattore (relè, se non c'è si può mettere) di marcia del compressore.In pratica, a compressore in load, si apre un contatto (che a riposo è un NC) che disalimenta la bobina del relè (che a sua volta taglierà la tensione) che comanda il riscaldatore.Tra due relè, e altri dispositivi necessari a realizzare il piccolo cablaggio dovresti spendere meno di 40/60€.Ovvio che se gli avvii del compressore sono frequenti >40-50/h. forse conviene ipotizzare di aumentare la potenza contrattuale.
Nanotek Inserita: 30 luglio 2010 Autore Segnala Inserita: 30 luglio 2010 (modificato) Il compressore quando è in uso fa circa 2 - massimo 3 avvii in un'ora.Il pressostato è un classico pressostato elettro-meccanico. Quando la pressione è minore di tot apre il contatto.Vorrei utilizzare i soliti relè al posto dei PLC.Come proposto da Attilio Fiocco, sfrutto il contatto del pressostato e collego ad esso un relè che comanda il riscaldatore. Magari un relè di quelli temporizzati giusto per non far finire il compressore e attaccare subito il riscaldatore.Mi sembra la soluzione più semplice. Secondo voi ? Modificato: 30 luglio 2010 da Nanotek
StefanoSD Inserita: 30 luglio 2010 Segnala Inserita: 30 luglio 2010 Magari un relè di quelli temporizzati giusto per non far finire il compressore e attaccare subito il riscaldatore.Mi sembra la soluzione più semplice. Secondo voi ?Quoto la tua soluzione - Potresti fare così: Quando il PS chiude il contatto fa eccitare un relè a tempo, il R.T. apre un suo contatto NC istantaneo, che toglie alimentazione al riscaldatore, e dopo 10 o 15” chiude il contatto ritardato facendo partire il compressore. Quando il PS apre il contatto si diseccita il R.T. - si chiude il contatto NC e si apre il contatto (temporizzato solo in chiusura) fermando il compressore, e inserendo il riscaldatore.
StefanoSD Inserita: 30 luglio 2010 Segnala Inserita: 30 luglio 2010 Meglio sarebbe che il R.T. lavorasse con un relè ausiliario, se le utenze non hanno il teleruttore.
Del_user_127832 Inserita: 30 luglio 2010 Segnala Inserita: 30 luglio 2010 Però in questo modo, tra relè temporizzatore, relè ausiliari, cablaggi ed accessori, abbiamo superato i 60€
omaccio Inserita: 31 luglio 2010 Segnala Inserita: 31 luglio 2010 è un riscaldatore elettrico quindi non penso soffra di stacco immediato di tensione(cosa da non fare per i riscaldatori a gas tipo robur) quindi senza stare a pensare temporizzatori o quant'altro, mi sembra più opportuna e meno dispendiosa la soluzione di attilo: un relè comandato dallo stesso pressostato del compressore che stacchi il riscaldatore.Tra l'altro io avevo un pressostato al vecchio compressore a pistoni con doppio contatto: NC ec Na; se avessi la stessa fortuna non ti serve altro che un cavo che parte del compressore ed arriva al riscaldatore.
Nanotek Inserita: 31 luglio 2010 Autore Segnala Inserita: 31 luglio 2010 Stavo pensando di staccare anche il condizionatore che c'è in ufficio. Ogni tanto, in estate, capita che il compressore e il condizionatore (se sparato al massimo) facciano cadere il contatore ( ad esempio oggi ). Quindi, già che ci sono, porei far staccare anche il condizionatore. Secondo voi ci sono problemi nel disalimentare il condizionatore ? Purtroppo il condizionatore ( Lg fresh) e di quelli che si comandano solo da telecomando. O almeno io non ho mai visto interruttori o pulsanti, perciò non posso nemmeno dargli il comando di spegnimento.
StefanoSD Inserita: 1 agosto 2010 Segnala Inserita: 1 agosto 2010 Ovvio che se gli avvii del compressore sono frequenti >40-50/h. forse conviene ipotizzare di aumentare la potenza contrattuale.Se hai tutti questi problemi, ti consiglio anch'io di aumentare la potenza contrattuale.
Nanotek Inserita: 1 agosto 2010 Autore Segnala Inserita: 1 agosto 2010 La mia è un'attività hobbistica è una sorta di piccola officina / falegnameria dove faccio qualche mobile o qualche oggetto in ferro. La potenza contrattuale che mi permetterebbe di far andare tutti gli apparecchi è quella di 6 Kw ma verrebbe a costare decisamente troppo.La questione del condizionatore veniva risolta dicendo in casa di non usare apparecchi elettrici per quei minuti in cui vernicio / uso utensili pneumatici. Vorrei invece fare un impianto "automatico".
AVC_Veronica Inserita: 1 agosto 2010 Segnala Inserita: 1 agosto 2010 La questione del condizionatore veniva risolta dicendo in casa di non usare apparecchi elettrici per quei minuti in cui vernicio / uso utensili pneumatici. Vorrei invece fare un impianto "automatico".e quindi ti serve un controllo carichi a priorità e visto le migliorie che gli apporrai utilizzandolo sarebbe meglio plc based, su alcuni condizi0onatori è possibile utilizzare tx Ir per emulare il telecomando ovviamente in automatico.
marcard Inserita: 6 agosto 2010 Segnala Inserita: 6 agosto 2010 provo a dire la mia .....vuoi gestire un po troppi problemi per contenere la spesa nei 60€ , per il compressore se come sembra hai un pressostato meccanico potresti scollegare il cavo che avvia il compressore alla chiusura del pressostato e interporre tra i due, pressostato e compressore, un relè con ritardo alla eccitazione poi con i contatti del relè lavori sulle priorità elettromeccaniche che vuoi .in pratica ottieni così che nel momento in cui il pressostato scatta attiva il relè e non il compressore il tempo di ritardo è programmabile da trimmer o selettori il compressore si attiva solo allo scadere del tempo di ritardo .ovvio non comandare in modo diretto il motore del compressore o altri carichi dal contatto del relè ma utilizza dei contattori se poi trovi un contattore con doppio contatto in scambio gestisci i due carichi (compressore e riscaldatore) con un unico contattore .Il condizionatore al momento non so che dire indaga se hai a disposizione un contatto che ti permetta il fermo macchina.se non conti il lavoro forse sei intorno agli 80 € di spesa .
StefanoSD Inserita: 6 agosto 2010 Segnala Inserita: 6 agosto 2010 (modificato) Monta un contattore che abbia due contatti NC - un contatto lo usi per il riscaldatore – un altro per il condizionatore – bobina contattore a 220V la colleghi al motore compressore, mettici un fusibile in serie alla bobina. Modificato: 6 agosto 2010 da stefano.sunda
Nanotek Inserita: 6 agosto 2010 Autore Segnala Inserita: 6 agosto 2010 Per me la spesa non è un problema potrei anche spendere un centinaio di Euro se il lavoro è risolutivo dei problemi. Io sono di quelli che cerca di spendere il "giusto" per ogni lavoro per farlo durare nel tempo.Ormai si sono rassegnati ad accendere manualmente il condizionatore anche perchè non è proprio bello piazzare un plc sulla parete di fronte al condizionatore.
Nanotek Inserita: 20 agosto 2010 Autore Segnala Inserita: 20 agosto 2010 Scusatemi, se non vi ho dato novità... ero in vacanza.Allora.. a breve posterò il circuito elettrico del quadro di comando per questo mio piccolo progetto di automazione. Spero sarà tutto corretto.Ho pensato di usare come contattori gli ESB 20 della ABB. Questi dovrebbero staccare il riscaldatore d'aria e il condizionatore. Secondo voi vanno bene ? I cicli sarebbero pochissimi( 2-3 al giorno). Quello che mi preoccupa è che il massimo carico induttivo pilotabile è di 1,1 Kw e non so come considerare il condizionatore.Poi voglio inserire dei deviatori che "tolgano l'automazione" in caso di malfunzionamento di qualche relè.
Nanotek Inserita: 4 ottobre 2010 Autore Segnala Inserita: 4 ottobre 2010 Dopo molto tempo torno a scrivere su questo post. Ho realizzato l'impiantino da voi consigliato... e funziona alla grande ! Grazie per i consigli !Ora non ho più problemi e ho separato gli impianti di casa e laboratorio che ora sono sotto due contatori diversi ( entrambi 3 Kw).Quanto è piccolo il mondo! Settimana scorsa parlando con un amico (odontotecnico) è saltata fuori la soluzione realizzata per non far scattare il contatore e mi ha raccontato di avere anche lui lo stesso problema in studio !Praticamente ha il compressore che fornisce l'aria alla poltrona che quando è scarico e parte con il condizionatore acceso fa "scattare" il contatore per sovraccarico.Mi ha chiesto se gli realizzo lo stesso impiantino in studio. Vi posto uno schemino fatto con lui venerdì sera...Ora mi sorge una domanda: dato che le tracce per intercettare le varie alimentazioni non ci sono è possibile realizzare in uno studio ( quindi ambito civile) un impianto con i tubi a vista ( tipicamente industriale) ma con le dovute apparecchiature ( es. il relè da me utilizzato è per uso industriale) ?
Del_user_127832 Inserita: 4 ottobre 2010 Segnala Inserita: 4 ottobre 2010 realizzare in uno studio ( quindi ambito civile)Guarda che parliamo di uno studio medico, non è esattamente un impianto "civile"......sempre che il tuo amico abbia già tutto (l'impianto) in regola, ma dal difetto che racconti nutro seri dubbi
Nanotek Inserita: 6 ottobre 2010 Autore Segnala Inserita: 6 ottobre 2010 So che non è proprio un ambito civile ma i cavi non passerebbero assolutamente all'interno della parte "studio" dove per intenderci c'è la poltrona...L'impianto attuale è in regola con le normative.I cavi devono passare in sala d'attesa ( è lì il condizionatore) e in un ripostiglio attiguo allo studio.Lui non vuole fare le tracce nei muri perchè dovrebbe chiudere per alcuni giorni lo studio. Così gli ho proposto di mettere le canaline a vista. Però non so se si può fare... voi che ne dite ?
davman Inserita: 6 ottobre 2010 Segnala Inserita: 6 ottobre 2010 se il tuo amico è realmente odontotecnico, fai pure quello che vuoi. tanto eventualmente il suo problema principale non è l'impianto non a norma, ma l'esercizio abusivo della professione medica. un odontotecnico non può avere la poltrona nè tantomeno operare.se invece è un dentista, dato l'uso professionale, fagli fare un aumento di potenza che se lo può sicuramente permettere.
Benny Pascucci Inserita: 6 ottobre 2010 Segnala Inserita: 6 ottobre 2010 Tranquillo davman, ha detto poltrona, cioè questa....non "riunito"....
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