yhugs Inserito: 2 febbraio 2011 Segnala Share Inserito: 2 febbraio 2011 (modificato) Ciao a tutti, devo realizzare un circuito di illuminazione di emergenza in un capannone con impianto elettrico già preesistente.la superficie è piuttosto estesa e garantire i 5lux lungo ogni via di fuga comporta l'installazione di un numero considerevole di lampade oltre al lavoro di posa dei cavi di collegamento.Tra le varie soluzioni stiamo prendendo in considerazione quella di utilizzare le plafoniere dell'illuminazione ordinaria e cambiare le accensioni in modo, che, tramite un UPS qualcuna di queste venga alimentata in caso di mancanza rete.La norma ammetterebbe una cosa di questo tipo?Grazie per l'interessamento Modificato: 2 febbraio 2011 da yhugs Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
magoxax Inserita: 3 febbraio 2011 Segnala Share Inserita: 3 febbraio 2011 La norma ammetterebbe una cosa di questo tipo?Certo che si. E' una soluzione che, tra l' altro, ho visto in diversi capannoni. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lucamig82 Inserita: 4 febbraio 2011 Segnala Share Inserita: 4 febbraio 2011 Ciao,noi ci siamo ritrovati nella stessa situazione, e anzichè prevedere l'utilizzo di lampade autonome, abbiamo optato per realizzare un quadro elettrico destinato sia ad alimentare le lampade tramite UPS in caso di mancanza della rete, sia a controllare in maniera autonoma, che le lampade siano funzionanti, che i circuiti non siano interrotti e verifica l'autonomia delle batterie, come richiesto dalla norma UNI 11222, al termine di queste verifiche viene stampato un report finale dove sono indicati gli esiti delle verifiche, necessario per creare un registro dei controlli periodici, tale registro è il documento obbligatorio previsto dalla Norma UNI 11222.Il costo (cosa molto importatnte per qualche cliente) è stato decisamente inferiore rispetto a sistemi di aziende specializzate nel settore Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
yhugs Inserita: 4 febbraio 2011 Autore Segnala Share Inserita: 4 febbraio 2011 grazie, oltretutto l'utilizzo dei corpi illuminanti dell'illuminazione ordinaria e il relativo impianto consente anche un autocontrollo dello stesso superiore a quello che si ha con lampade di emergenza indipendenti, un guasto o un malfunzionamento sarebbero evidenti.Ci sono altre norme oltre alla UNI 1222 citata da "lucamig82" alle quali attenersi per la realizzazione dell'impianto di illuminazione di emergenza? in particolare dove vengono definiti esattamente i lux e i tempo minimo per il quale l'illuminazione deve restare attiva in caso di mancanza di rete? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lucamig82 Inserita: 4 febbraio 2011 Segnala Share Inserita: 4 febbraio 2011 Nell’aprile 2006 (con validità a partire dal 1 giugno) è stata pubblicata da parte del CEI l’edizione italiana della norma CEI UNI 50172 (l’edizione europea esisteva dal 2004) “Sistemi di illuminazione di emergenza” che riguarda le disposizioni per l’illuminazione di sicurezza di tipo elettrico in tutti i luoghi di lavoro e nei locali aperti al pubblico e le disposizioni riguardo l’illuminazione di riserva quando questa viene utilizzata come illuminazione di sicurezza. Questo documento normativo si va in parte a sovrapporre alla ben nota UNI EN 1838, norma di riferimento per l’illuminazione di emergenza, trattando argomenti comuni, ma toccando anche argomenti non sfiorati dalla EN 1838 come quelli relativi alla manutenzione ed alle prove periodiche da effettuare sugli impianti di illuminazione di sicurezza allo scopo di garantirne l’efficienza operativa. Tali argomenti vengono però trattati in maniera non troppo dettagliata, ed ecco allora che pochi mesi dopo , esce la norma UNI 11222 dal titolo “Impianti di illuminazione di sicurezza negli edifici — Procedure per la verifica periodica, la manutenzione, la revisione e il collaudo”, nella quale viene indicato cosa deve essere testato, provato, verificato dell’impianto e quando farlo, demandando alla già citata CEI EN 50172 il compito di definire ”come” effettuare queste verifiche: il documento UNI, infatti richiama spesso il documento CEI quando si tratta di entrare nel dettaglio delle procedure operative di verifica. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
yhugs Inserita: 6 febbraio 2011 Autore Segnala Share Inserita: 6 febbraio 2011 grazie, non potevi essere più preciso! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
simo891 Inserita: 6 febbraio 2011 Segnala Share Inserita: 6 febbraio 2011 l'unica attenzione da prestare che le lampade sulle vie di fuga si devono accendere; io ho avuto problemi su una ditta, a impianto finito, si sono accorti che sui corridoi (accensione tramite pulsante e temporizzatore) le lampade non si accendevano automaticamente in caso di mancanza rete; ho dovuto prendere gli allarmi già integrati nell'ups anomalie e mancanza rete portarli in luogo presidiato e con mancanza rete far accendere anche le luci dei corridoi.ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro Dalseno Inserita: 13 febbraio 2011 Segnala Share Inserita: 13 febbraio 2011 Quando si realizzano sistemi di illuminazione di emergenza non autoalimentati, sotto a UPS o soccorritore, i cavi dorsali di alimentazione delle lampade devono essere resistenti al fuoco, se non transitano in tubazioni indipendenti, specialmente quando questi cavi alimentano corpi illuminanti in piu' locali. C'e' qualche deroga se l' UPS e' all' interno del locale stesso, in questo caso i cavi possono essere standard. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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