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Dimensionamento Cavi Cc Con Software


Sempronio1960

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Secondo voi è accettabile dimensionare cavi cc con software tipo DOCWin, i-project e simili? Facendo riferimento alla definizione di valore efficace direi di sì, per i parametri delle linee dovrei tener conto solo dei resistivi, le condizioni di posa non credo siano influenzate dalla frequenza, teoricamente mi sembra tutto a posto, però il dubbio mi rimane.

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Ricordi di 50 anni fa: esercizi di elettrotecnica per calcolare le cdt sulle linee di trasmissione, qualche differenza c'è. :) .

Molto dipende anche dalle correnti in gioco e dalle lunghezze.

Per curiosità, ma non solo, cosa devi distribuire (tensioni e correnti) e come?

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con software tipo DOCWin, i-project e simili?

Non conosco tali software, faccio solo un paio di considerazioni generiche.

In alternata si calcola l' impedenza del cavo considerando anche le componenti reattive e capacitive della linea ed un buon programma di dimensionamento ne tiene conto per calcolare la caduta di tensione, la corrente massima di cortocircuito e l' energia specifica passante (I2t).

In corrente continua tali componenti (reattiva e capacitiva) non ci sono; quindi il programma sui valori prima citati fornirà sicuramente dati "sballati".

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Ricordi di 50 anni fa: esercizi di elettrotecnica per calcolare le cdt sulle linee di trasmissione, qualche differenza c'è. smile.gif .

Molto dipende anche dalle correnti in gioco e dalle lunghezze.

Per curiosità, ma non solo, cosa devi distribuire (tensioni e correnti) e come?

Sì, ci sono delle differenze, anche se come formule, se ricordo bene, vengono meno se si considerano carichi a cosfi=0 (per cui si annullanno i contributi degli elementi reattivi della linea). Il vantaggio che avrei usando quei software è che tengono conto anche delle condizioni di posa e delle caratteristiche dei cavi.

Mi interessa per una verifica di massima su cavi di controlli e segnalazioni di apparecchiature in piazzali di alta tensione e per il loro azionamento (motori in corrente continua), la tensione è 130 V, i cavi sono lunghi tra i 100 e i 200 m. Ho un'ulteriore incertezza per i motori a causa del transitorio.

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Con questi dati ti sconsiglio l'uso di Sw per dimensionamento in automatico dei cavi in ca.

Non dici nulla in ordine alle correnti, parli di generico trasitorio; con 200 m di cavo la cdt è tutt'altro che trascurabile. Inoltre non dici nulla in ordine al pilotaggio dei motori. Se è effettuato tramite convertitore statico, con retroazione di velocità, i problemi di cdt sulla linea hanno influenza esclusivamente per l'eventuale riscaldamento; si tiene la tensione massima del convertitore più alta di quella che necessita al motore, poi l'anello di velocità provvederà ad aggiustare il tutto.

Invece se il motore è alimentato in modo differente, potresti avere un calo di prestazioni.

In ordine ai transitori di corrente.

L'induttanza parassita della linea che, con quella lunghezza, può essere tutt'altro che trascurabili, può avere un benfico effetto di "addolcimento" del transitorio. Attenzione anche alla capacità parassita che, sui transitori, potrebbe avere influenze negative.

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Non dici nulla in ordine alle correnti, parli di generico trasitorio; con 200 m di cavo la cdt è tutt'altro che trascurabile. Inoltre non dici nulla in ordine al pilotaggio dei motori. Se è effettuato tramite convertitore statico, con retroazione di velocità, i problemi di cdt sulla linea hanno influenza esclusivamente per l'eventuale riscaldamento; si tiene la tensione massima del convertitore più alta di quella che necessita al motore, poi l'anello di velocità provvederà ad aggiustare il tutto.

Invece se il motore è alimentato in modo differente, potresti avere un calo di prestazioni.

In ordine ai transitori di corrente.

L'induttanza parassita della linea che, con quella lunghezza, può essere tutt'altro che trascurabili, può avere un benfico effetto di "addolcimento" del transitorio. Attenzione anche alla capacità parassita che, sui transitori, potrebbe avere influenze negative.

I motori sono motori eccitati in parallelo o a magneti permanenti che chiudono o aprono sezionatori o caricano le molle degli interruttori. Il senso di rotazione, nei sezionatori, cambia con contatti di teleruttori dedicati, sempre in corrente continua. Non c'è nessun controllo di velocità, la loro alimentazione viene "tagliata" da contatti finecorsa. Gli altri carichi sono teleruttori o segnalazioni in genere.

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