MANUELE30061981 Inserito: 4 ottobre 2011 Segnala Share Inserito: 4 ottobre 2011 La mia domanda è piuttosto semplice, quale è il criterio per il quale calcolare la I nominale di un complesso impianto elettrico industrialeEsempio:9 motori brushless da 1 kw7 motori asincroni trifase da 4 kwnel quadro:1 trasformatore da 750 VA1 alimentatore trifase da 10A a 24VDevo stabilire un fattore di contemporaneità?oppure è corretto fare la somma delle potenze?chiaramente i motori non funzionano in modo continuativo, ma a seconda delle esigenze legate all'automazione.Esiste una normativa specifica per eseguire questo calcolo?Se il calcolo fosse eseguito in modo grossolano e approssimativo ma sempre abbondante per garantire un sovra dimensionamento della linea, quali potrebbero essere le conseguenze dal punto legale?grazie mille Manuele Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MANUELE30061981 Inserita: 4 ottobre 2011 Autore Segnala Share Inserita: 4 ottobre 2011 Aggiungo inoltre,il costruttore è tenuto ad eseguire questo tipo di calcolo e ad applicare una targa con questo dato, ma esiste qualcuno che li esegua conto terzi?oppure è così semplice da poterli eseguire autonomamente?Il mio dubbio è che in un'automazione complessa che esegue cicli di lavoro molto diversi tra loro non è facile stabilire un fattore di contemporaneitànemmeno dal costruttore stesso. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
elab69 Inserita: 4 ottobre 2011 Segnala Share Inserita: 4 ottobre 2011 Ma questa In la devi indicare nei dati del quadro che gestisce il processo industriale o nella DICO dell'impianto? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
NoNickName Inserita: 4 ottobre 2011 Segnala Share Inserita: 4 ottobre 2011 Se esiste una possibilità, non esclusa elettromeccanicamente, che tutti i motori siano in funzionamento contemporaneo per quanto l'eventualità sia improbabile, la corrente nominale di quadro è la somma delle correnti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
elab69 Inserita: 4 ottobre 2011 Segnala Share Inserita: 4 ottobre 2011 Se esiste una possibilità, non esclusa elettromeccanicamente, che tutti i motori siano in funzionamento contemporaneo per quanto l'eventualità sia improbabile, la corrente nominale di quadro è la somma delle correnti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 4 ottobre 2011 Segnala Share Inserita: 4 ottobre 2011 Devo stabilire un fattore di contemporaneità?oppure è corretto fare la somma delle potenze?chiaramente i motori non funzionano in modo continuativo, ma a seconda delle esigenze legate all'automazione.Devi analizzare per il fattore di contemparaneità pessimo. Questo stabilisce il valore di corrente nominale assorbita dal quadro.Il medesimo criterio si adotta per stabilire il valore di amssima corrente assorbita; si fa l'analisi di caso pessimo con correnti di picco. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MANUELE30061981 Inserita: 6 ottobre 2011 Autore Segnala Share Inserita: 6 ottobre 2011 Devi analizzare per il fattore di contemparaneità pessimo. Questo stabilisce il valore di corrente nominale assorbita dal quadro.Il medesimo criterio si adotta per stabilire il valore di amssima corrente assorbita; si fa l'analisi di caso pessimo con correnti di picco.ma per corrente di picco intendiamo le correnti di spunto?E il pessimo caso è verosimilmente un reale fattore di contemporaneità oppure come citatoSe esiste una possibilità, non esclusa elettromeccanicamente, che tutti i motori siano in funzionamento contemporaneo per quanto l'eventualità sia improbabile, la corrente nominale di quadro è la somma delle correnti.grazie mille per la collaborazione.Comunque stavo parlando del dato di targa del quadro elettrico e di cosa comunicare al cliente per quanto riguarda l'allacciamento da fornire prima dell'installazione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 6 ottobre 2011 Segnala Share Inserita: 6 ottobre 2011 ma per corrente di picco intendiamo le correnti di spunto?Non è detto, specie se ci sono motori in corrente continua e/o resistori di riscaldamento.E il pessimo caso è verosimilmente un reale fattore di contemporaneità...Il caso pessimo è il caso pessimo! Se esiste la possibilità, anche se puramente teorica, che tutte le utenze assorbano contemporaneamente la corrente nominale il caso pesseimo è la somma di tutte le correnti nominali.Se, e solo se, esiste un interblocco tra alcune utenze, per cui se è inserita un'utenza non possone essere inserite contemporaneamente alcune altre utenze, allora il caso pessimo è costituito dalla combinazione possibile di utenze contemporanee con più alta corrente nominale.In più di 30 anni di atività nel campo dell'automazione industriale, come dato di corrente assorbita per dimensionare la linea di alimentazione, nel 99% dei casi si usa il valore di somma delle correnti nominali di tutte le utenze.Piccola curiosità, come dimensioni l'interruttore generale del quadro? Non è una domanda da poco, anche economicamente se le correnti in gioco sono abbastanza rilevanti. Passare da un 63A ad un 100A non c'è poi molta differenza, ma da un 650 A ad 1000 A la differenza di costo non è banale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
NoNickName Inserita: 6 ottobre 2011 Segnala Share Inserita: 6 ottobre 2011 Comunque stavo parlando del dato di targa del quadro elettricoAnchio. Anche gli altri. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MANUELE30061981 Inserita: 7 ottobre 2011 Autore Segnala Share Inserita: 7 ottobre 2011 (modificato) Grazie mille a tutti ora mi risulta più chiaro.diciamo che il valore delle corrente in gioco nell'impianto di cui parlonon supera mai i 100A quindi come convenzione l'interruttore sezionatore che viene montatoo è da 63 A oppure da 100 A.a seconda del tipo di macchina Modificato: 7 ottobre 2011 da MANUELE30061981 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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