piccio72 Inserito: 1 dicembre 2011 Segnala Share Inserito: 1 dicembre 2011 Chiedevo gentilmente quali possono essere le scarpe antinfortunistiche per elettricisti e quali sono per voi le più comodegrazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jawdb212 Inserita: 1 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 1 dicembre 2011 Le scarpe per elettricisti hanno il puntale in teflon e non in metallo.Le piu' comode sono le piu' costose che nessuna azienda compra.La normativa da rispettare e' specifica ed e' la EN347 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
piccio72 Inserita: 1 dicembre 2011 Autore Segnala Share Inserita: 1 dicembre 2011 grazie 1000 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
piccio72 Inserita: 1 dicembre 2011 Autore Segnala Share Inserita: 1 dicembre 2011 (modificato) Le scarpe per elettricisti hanno il puntale in teflon e non in metallo.Le piu' comode sono le piu' costose che nessuna azienda compra.La normativa da rispettare e' specifica ed e' la EN347--------------------Saluti..........Tony.....Non è giusto dire che le più comode sono le più costose, magari chi li compra non le ha mai portate in vita sua.Nel mio caso mi hanno dato in dotazione scarpe metal free, e magari le hanno anche pagate abbastanza, ma sono scomode.Un elettricista non è una persona che rimane ferma sul posto di lavoro, specialmente se fa manutenzione, di conseguenza le scarpe si portano dalle 8 alle 10 ore se non più giornaliere e devono essere comode nel camminare nel piegarsi per esempio collegare un quadro elettrico....**inserita correttamente la citazione Modificato: 1 dicembre 2011 da Livio Migliaresi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jawdb212 Inserita: 1 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 1 dicembre 2011 Ti confermo che nella maggior parte dei casi non viene considerata la comodita' ( perche' appunto non e' chi le compra che poi le indossa ) ma solo il prezzo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
batta Inserita: 1 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 1 dicembre 2011 Non sempre il prezzo è indice di qualità.Le scarpe antinfortunistiche che utilizzo io (con puntale d'acciaio), con tanto di certificazioni varie, dopo anni di utilizzo (non proprio intenso: quando sviluppo sw in ufficio indosso le ciabatte) sono ancora perfettamente integre. Come comodità sono le più comode che io abbia mai provato. Durante i collaudi le indosso anche 15 ore al giorno, senza problemi.Il costo? 20 euro!!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
piccio72 Inserita: 5 dicembre 2011 Autore Segnala Share Inserita: 5 dicembre 2011 ahaha benissimo le avrà pagate poco e sono comodissime, ma con il puntale d'acciaio, se si svolgono lavori in bassa tensione non sono a norma, o mi sbaglio? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
magoxax Inserita: 5 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 5 dicembre 2011 se si svolgono lavori in bassa tensione non sono a norma, o mi sbaglio?Il puntale della scarpa deve rispondere a determinati test di resistenza meccanica; non di conducibilità elettrica. P.S.Come comodità sono le più comode che io abbia mai provato... ....Il costo? 20 euro! E' il piede che ha ragione; non il cartellino del prezzo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
batta Inserita: 5 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 5 dicembre 2011 ahaha benissimo le avrà pagate poco e sono comodissime, ma con il puntale d'acciaio, se si svolgono lavori in bassa tensione non sono a norma, o mi sbaglio?Io mi occupo di software. Chi fa il mio lavoro, sbagliando, spesso nemmeno indossa le scarpe antinfortunistiche.Ma non era mia intenzione entrare nei dettagli delle normative.Io volevo solo dire che non sempre prezzo elevato è sinonimo di qualità, come non sempre prezzo basso è sinonimo di prodotto scadente. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lucky67 Inserita: 5 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 5 dicembre 2011 Chi fa il mio lavoro, sbagliando, spesso nemmeno indossa le scarpe antinfortunisticheScusate se è OT ma leggendo mi è venuto in mente un po' di tempo fa quando un ragazzotto che doveva sviluppare un sw su un plc di una macchina da un mio cliente si presentò in...ciabatte infradito...in un'officina meccanica!!!! Non vi dico i bestemmioni che sono partiti dal proprietario (vecchio stampo) e non vi dico chi ha poi dovuto fare quello che si proponeva di fare il cosiddetto programmatore (naturalmente poteva essere il migliore del mondo non lo so, ma se l'abito fa il monaco....). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
effebi Inserita: 18 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 18 dicembre 2011 Per rispondere alla tua domanda iniziale, non credo ci possa essere una risposta univoca.Intendo che dipende dall'uso che se ne fa. Pensa per esempio all'elettricista che fa manutenzione in una che so, tessitura ed un altro che fa cantieristica o manutenzione sulle linee aeree. Uno deve porsi domade tipo : l'ambiente e' freddo / umido /bagnato ? C'e' il rischio di perforazione della suola da chiodi od oggetti simili?C'e' il rischio di scivolamento da terreno instabile , presenza di olio o solventi? E' il caso, dato l'ambiente di prevedere una calzatura "estiva" (o bassa) ed una "invernale" (alta)? Ci sono esigenze specifiche dell'ambiente di lavoro es. ESD ?Generalmente' oltre a rispondere a normative specifiche, le scarpe antiinfortunistiche si dividono in tre classi ,S1, S2 ed S3, con crescenti gradi di protezione. La S1 e' la tipica scarpa da manutentore interno, la S3 e' lo scarpone da cantiere, con suola robusta e protetta dalla perforazione e quindi generalmente piu' pesante.Il puntale e' presente in tutti e tre i casi e puo' essere, indipendentemente dalla classe, in acciaio, in alluminio od altro (carbonio ad esempio). Solitamente le calzature di pari protezione ma piu' leggere costano di piu', perche utilizzano materiali piu' "tecnici" (es. kevlar).Il fatto che si scelgano le piu' economiche non e' sempre vero. Ad un'azienda un tecnico che sta a casa 10 giorni perche gli e' venuta la tendinite al ginocchio o alla caviglia a causa delle scarpe scomode o pesanti costa molto di piu' di 50 euro all'anno di differenza. Per non parlare di quello che le scarpe antiinfortunistiche non se le mette perche' sono scomode e poi subisce un'infortunio. Solo che no tutti ci pensano.Infine non mi risulta che ci siano particolari normative che prescrivono il puntale in materiale non metallico (anche se mi sembra una buona idea) almeno per quello che riguarda gli impianti in BASSA TENSIONE. L'abbigliamento / protezioni per la media / alta tensione lo lascio agli specialisti. Magari mi sbaglio, ma non e' che e' una FANTANORMA?. Smentite (con norma di riferimento) sono benvenute.Ciaoeffebi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
enx3 Inserita: 18 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 18 dicembre 2011 vorrei aggiungere alcune considerazioni sulla questione delle scarpe antinfortunistiche.ormai tutti i farmacisti o i medici, sanno quanto l'uso di questo tipo di calzature sia deleterio per la salute dei piedi.a me danno molti problemi.il fatto che siano poco traspiranti mi provoca la macerazione (causa caldo e umidità) della pelle tra le dita dei piedi.talvolta con conseguenti infezioni o micosi.è un problema che hanno tanti miei colleghi.inoltre il peso notevole di queste scarpe, oltre alla rigidità delle stesse, mette a dura prova le articolazioni, i tendini, ecc.ecc.aggiungo che se, con le scarpe indosso, faccio una prova, tastando con le dita della mano i punti che sono effettivamente protettidal puntale, risulta a malapena la punta del pollice. il mignolo è totalmente fuori dal puntale...e allora mi chiedo... il gioco vale la candela? specie se si fanno lavori "poco pericolosi" tipo il mio (quadri per automazione),dove gli unici momenti in cui c'è vero pericolo è quando si spostano/sollevano oggetti molto pesanti, cioè abbastanza di rado...mah... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 18 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 18 dicembre 2011 e allora mi chiedo... il gioco vale la candela?Magari dovresti scegliere scarpe più adatte al tuo piede, ed..... al tipo di lavoro.Quando lavoravo in una grande azienda italiana, circa 30 anni addietro, le scarpe anti infortunistiche erano già obbligatorie per certi lavori. Tutti coloro i quali lavoravano alla costruzione e collaudo dei qaudri di automazione avevano in dotazione delle scarpe anti infortunistiche simili ai mocassini (un poco più robuste del classico mocassino) con tomaia traforata per consentire la traspirazione.In ordine alla tua domanda finale. C'è qualcuno che in automobile si ostina a non allacciare la cintura. Poi in caso d'incidente magari si ammazza perchè sbalzato dal finestrino (basta scorrere le cronache dei fine settimana per avere conferma).Chi scrive, a costo di sembrare un "tremacua" come si dice dalle mie parti, in cantiere ha sempre indossato l'elemetto. Ebbene senza di quello probabilmente ora non sarei qui a scrivere. Più di 40 anni fa transistanda sotto un serbatoio per idrocarburi di 20 m di altezza mi cadde addosso un elettrodo da saldatura (c'erano dei carpentieri al lavoro); colpì in pieno l'elmetto che s'incrinò ma il mio cranio riamse intatto. Me la cavai con un poco di "intronatura" passeggera e molto spavento.Ricordo in Svezia all'ingresso di un'acciaieria per ottenere il passi dovetti prima indossare l'elmetto dotato di cuffie antirumore. L'addetta al ricevimento mi spiegò che era obbligatorio per tutti i visitatori, avrei potuto togliermo solo nelle aree dove era espressamente indicato la non obbligatorietà. Negli uffici gli elmetti eran posati sull'apposita rastrelliera, prima di uscire dall'ufficio tutti indossavano l'elmetto.La sicurezza non è un elemento opzionale, gli incidenti non si possono preventivare altrimenti non sarebbero incidenti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
batta Inserita: 18 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 18 dicembre 2011 aggiungo che se, con le scarpe indosso, faccio una prova, tastando con le dita della mano i punti che sono effettivamente protettidal puntale, risulta a malapena la punta del pollice. il mignolo è totalmente fuori dal puntale...e allora mi chiedo... il gioco vale la candela? specie se si fanno lavori "poco pericolosi" tipo il mio (quadri per automazione),dove gli unici momenti in cui c'è vero pericolo è quando si spostano/sollevano oggetti molto pesanti, cioè abbastanza di rado...mah...Il puntale è solo una caratteristica delle scarpe antinfortunistiche e, secondo me, nemmeno la più importante.Tanto per dire, in un cantiere non è così improbabile pestare il classico chiodo conficcato in un'asse e rivolto all'insù.Se non hai scarpe antinfortunistiche, finisci dritto al pronto soccorso.E non è improbabile nemmeno pestare su una macchia d'olio.E' facile cadere anche se hai suole antiscivolo. Senza scarpe adatte, è ancora più facile.Poi, può sempre accadere di tutto.Durante la mia ultima trasferta, nonostante indossassi le scarpe antinfortunistiche, ho messo il piede su un pezzo di cartone che è partito come uno skateboard. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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