Kimi Inserito: 10 ottobre 2002 Segnala Share Inserito: 10 ottobre 2002 Se ho un trasformatore amperometrico attraversato da corrente e lascio aperto il secondario si brucia??? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Piero Azzoni Inserita: 11 ottobre 2002 Segnala Share Inserita: 11 ottobre 2002 Non e proprio cosi, lasciare un trasformatore amperometrico con il secondario aperto e' molto peggio che lasciare un trasformatore in corto circuito e surriscalda in pochi secondi. Il trasformatore per sua natura crea un campo magnetico proporzionale alla corrente del primario, il campo magnetico genera un corrente nel secondario, perche' questa corrente circoli la tensione ai capi del secondario assume un valore congruo (tendenzialmente normalmente molto basso) dato da V = I* Z). Se Z tende all'infinito in teoria V dende all'infinito, nella pratica questa considerazione e' limitata solo dalle perdite. Il che vuol dire che le massime perdite possibili, cioe' nel caso specifico la massima potenza erogabile NON PUO' CHE DIVENIRE FLUSSO DISPERSO che non puo' altro che generare surriscaldamento del nucleo. Cosi' come un trsformatore volmetrico genera corrente di corto circuito che surriscalda gli avvolgimenti un amperometrico genera flusso che surriscalda il nucleo, in teoria fino alla fusione, in pratica a temperature tanto elevate da creare problemi a se stesso a alle sbarre. Oltretutto un trasformatore volmetrico si disattiva da solo per interruzione (danno irreversibile) del primario, in un trasformatore amperometrico questo non succede, del resto se succedesse vorrebbe dire che si interrompono le sbarre misurate. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Luca Bettinelli Inserita: 11 ottobre 2002 Segnala Share Inserita: 11 ottobre 2002 Confermo anche io quello che dice Piero, lasciare un trasformatore amperometrico con il secondario aperto vuol dire distruggero, in quanto la tensione ai suoi capi si alza fino al punto di distruggerne l'isolamento con conseguente distruzione del trasformatore.Se sul secondario di un TA non si ha lo strumento da collegare o se deve essere momentaneamente staccato, è buona norma cortocircuitare il trasformatore con un carico molto piccolo a anche zero, si evita che la tensione ai morsetti possa arrivare a valori pericolosi.Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Aleandro Inserita: 12 ottobre 2002 Segnala Share Inserita: 12 ottobre 2002 Salve a tutti. Leggendo le varie discussioni riguardanti il TA mi è tornato in mente un dubbio per il quale non sono riuscito a trovare risposte esaurienti; spero che qualche frequentatore di questo forum possa dissipare le mie incertezze. Potreste spiegarmi per favore per quale motivo (normativo o tecnico) un polo del secondario di un TA deve essere collegato a terra?(La domanda forse può sembrare banale, ma di teorie a riguardo ne ho ascoltate una infinità inculcandomi così più dubbi che certezze).Grazie per l'attenzione.Aleandro Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curob21 Inserita: 12 ottobre 2002 Segnala Share Inserita: 12 ottobre 2002 Mmmmmm.....Non sono molto convinto che il TA bruciPerlomeno il TA che è sul mio tavolo da stamattina NON si è nemmeno scaldato !!!Att che però ho fatto la prova inversa : ho messo i 5A sul secondario a mezzo trafo + variac e sul primario NIENTEDovrebbe essere EQUIVALENTE opp. Sbaglio? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rguaresc Inserita: 12 ottobre 2002 Segnala Share Inserita: 12 ottobre 2002 Ad Aleandro: il polo a terra si collega solo per ragioni di sicurezza delle persone. Vincolando un polo a terra si è certi che se accidentalmente il circuito secondario va a contatto con una tensione più alta di quella prevista avviene un corto e interviene la protezione del circuito che ha alimentato il corto.A curob21 è vero i TA moderni non bruciano come quelli antichi isolati in carta. Resta però l'aspetto del pericolo: al secondario di un TA aperto si forma una tensione (impulsiva, non sinusoidale a causa della saturazione del ferro) che "pizzica" e potrebbe essere causa di infortuni indirettiLa prova inversa fatta dal lato 5 A è corretta ed equivalente a quella diretta. SalutiR.G. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Aleandro Inserita: 13 ottobre 2002 Segnala Share Inserita: 13 ottobre 2002 Grazie,rguaresc per il chiarimento. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jawdb212 Inserita: 14 ottobre 2002 Segnala Share Inserita: 14 ottobre 2002 Nelle normali applicazioni e secondo la corrente che ci passa si brucia . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Kimi Inserita: 23 ottobre 2002 Autore Segnala Share Inserita: 23 ottobre 2002 Mi spiagate come avete fatto ad alimentare un TA al contrario? 5A ma a che tensione, dato che io devo alimentare uno strumento al posto dell'entrata Ta per fare una prova Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
curob21 Inserita: 23 ottobre 2002 Segnala Share Inserita: 23 ottobre 2002 1)Prendi un trafo da 380/12v opp 6v (non di piu)2)prendi un VARIAC 0-220 V3)colleghi l'uscita del variac "220V" al primario del trafo "380"4)metti in serie un amperometro "DA 5 A minimo"5)METTI A 0"ZERO" il variac """PRIMA"""" di accendere e poi sali fino a 5AN.B. se non riesci a regolare bene puoi inserire in serie una "GROSSA" resistenza da 2-3 ohm (100W) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stefano Sormanni Inserita: 25 ottobre 2002 Segnala Share Inserita: 25 ottobre 2002 Aprire il secondario di un TA crea un altro problema, anche se non brucia ovvero non è più in classe. Se ad esempio il mio TA era in Cl. 0.5 se apro i circuito secondario, quando sul primario circola corrente, rischio di avere successivamente delle misure falsate.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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