caius.it Inserito: 4 giugno 2003 Segnala Inserito: 4 giugno 2003 Devo dimensionare un interrutore di manovra a monte di un quadro elettrico;"ho sentito" che deve avere una corrente nominale almeno doppia di quella d'impiego. Se è vero spiegatemi perchè perchè io non l'ho capito.....ditemi se è una regola pratica o tecnica.......grazie a tutti
andrea.fa Inserita: 4 giugno 2003 Segnala Inserita: 4 giugno 2003 IMHO si tratta di una regola "empirica"... un po come i famigerati 3A ogni mm^2....Se dovessi "calcolarlo" dovresti cominciare a trafficare tra correnti ci cortocircuito, poteri di interruzione, temperature di esercizio ecc. ecc. ecc. ecc.Nella mia azienda ad esempio è normale montare il sezionatore generale e il teleruttore di linea (se presente) 1 o 2 taglie sopra quanto calcolato...ciaoAndrea
pasquale Inserita: 5 giugno 2003 Segnala Inserita: 5 giugno 2003 Rispondo ad Andrea.Attenzione, per un interruttore di manovra non si definisce il potere di interruzione.L'interruttore,infatti, esso si apre e si chiude in presenza di correnti poco diverse dalla nominale. Se ben ricordo viene però definita la "Resistenza al c.to c.to" che è una corrente (dell'ordine dei kA) che può essere sopportata, non so per quanto tempo, ma non interrotta. Saluti.
bit Inserita: 5 giugno 2003 Segnala Inserita: 5 giugno 2003 Nelle macchine il sezionatore generale deve essere in grado di interrompere la massima corrente assorbita dalla macchina con il motore più grosso a rotore bloccato.... se non mi sbaglio!
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