Davide Inserito: 29 ottobre 2003 Segnala Inserito: 29 ottobre 2003 Comincio con fare i miei complimenti a tutti i collaboratori del forum,siete persone veramente in gamba.Vengo al dunque,sperando che mi possiate aiutare.Finita la terza media ho frequentato una scuola professionale regionale,dove mi hanno rilasciato l'atestato di eletticista impiantista e montatore riparatore radio tv.Dopo questo mi sono lanciato nel mondo del lavoro come elettricista (sempre in trasferta) per circa 5 anni come dipendente (operaio).Durante questi 5 anni la fidanzata mi ha minacciato molte volte (di mollarmi) e nonostante il lavoro mi piacesse molto mi sono licenziato e sono finito in una industria alimentare come manutentore (operaio altri 5 anni).Ora lavoro in una multinazionale come manutentore elettricista,forse passero' responsabile appena il collega piu' anziano andra in pensione ( nonostante io abbia gia le capacita' , nozioni tecniche su impianti elettrici, plc,scada,pneumatica,oleodinamica,meccanica,organizazione degli interventi,sicurezza,ecc. e lui no).ORA BASTA .Voglio mettermi in proprio (eletticista), ma qui viene il bello Nonostante la mia esperienza e i quintali di libri letti per essere aggiornato,agli artigiani e alla camera di commercio mi hanno detto che non ho i requisiti perche' non lavoro in una ditta del settore.DOMANDA devo restare a vita opoeraio o per avere i REQUISITI devo tornare alle dipendenze (1 anno) di un artigiano che magari ne sa' meno di me ????????Grazie a tutti.
Alessandroni Matteo Inserita: 29 ottobre 2003 Segnala Inserita: 29 ottobre 2003 Ma scusa nei primi 5 anni come operaio non eri in regola con la qualifica di elettricista? che tipo di ditta era? eri assunto con un contratto di CFL, appredista o operaio?
bit Inserita: 29 ottobre 2003 Segnala Inserita: 29 ottobre 2003 Hai già diritto ad avere le stesse abilitazioni che aveva la ditta di impianti elettrici con la quale hai lavorato all'epoca del tuo rapporto dipendente.
robgvp Inserita: 29 ottobre 2003 Segnala Inserita: 29 ottobre 2003 Ciao , secondo il mio parere , se hai lavorato i primi 5 anni come installatore in una ditta di installazioni elettriche ( lettera A e B legge 46-90 ) , hai acquisito dopo 2 anni i requisiti posseduti dalla ditta stessa . E quindi saresti nel giusto .Per quanto riguarda il lavoro come manutentore in una industria alimentare credo non possa essere considerato , a meno che la ditta non avesse i requisiti di cui sopra e ci fosse quindi un responsabile elettrico con il fatidico certificato. Quindi l' unico modo per scoprire se questi requisiti ti spettano di diritto è la verifica alla camera di commercio delle situazioni aziendali per cui hai lavorato . In bocca al lupo .Saluti robgvpP.S. per lavorare esclusivamente su quadri , plc etc. la 46-90 non ti riguarda ! Ricordatevi che non si applica ai bordo macchina .
Lucky67 Inserita: 29 ottobre 2003 Segnala Inserita: 29 ottobre 2003 Ciao Davide,se posso darti un consiglio spassionato...stai dove sei!!! Naturalmente scherzo però pensaci realmente bene: adesso i rospi da ingoiare sembrano molti; una volta in proprio saranno moooolti di più!!!
Alessandroni Matteo Inserita: 30 ottobre 2003 Segnala Inserita: 30 ottobre 2003 Mi associo in pieno al consiglio datoti da Lucky 67. Mettere su impresa o ditta adesso secondo me e' un suicidio. Meglio un buono stipendio da dipendente e magari arrotondare con qualche lavoretto in nero in proprio.comunque devi guardare bene con quale qualifica e tipo di contratto eri in regola nella prima ditta dei 5 anni.
robgvp Inserita: 30 ottobre 2003 Segnala Inserita: 30 ottobre 2003 Meglio un buono stipendio da dipendente e magari arrotondare con qualche lavoretto in nero in proprio.Complimenti ! ottimo consiglio . Spero tu possa metterti in proprio al più presto ... magari con una "spinta" del tuo datore di lavoro !
Davide Inserita: 30 ottobre 2003 Autore Segnala Inserita: 30 ottobre 2003 Cari ragazzi grazie per le risposte e i vostri consigli,ma in camera di commercio e al cna mi hanno detto che e' passato troppo tempo da quando facevo l'elettricista,quindi ho perso tutti i diritti.Per rispondere a Lucky e Matteo il lavoro dalle mie parti non manca,spero di non essere un caso isolato ma io sono costretto a lasciarne perdere alcuni perche' non ho tempo.Sono un po' arrabiato perche' in giro si vedono certi "ELETTRICISTI ABILITATI A&B" che collegano un condizionatore da 3KW con filo da 1,5 mm,oppure collegare da contatore enel al quadretto generale all'interno di una abitazione (50 mt interrato) un cavetto bianco 1x2x2,5 figlio di nessuno e senza nessuna protezione a valle del contatore, avrei ancora altri esempi ma mi fermo,anche perche' loro sono abilitati io NO.Grazie a TuttiSaluti Davide
Alessandroni Matteo Inserita: 30 ottobre 2003 Segnala Inserita: 30 ottobre 2003 Fammi capire robgpv......io sono dipendente di una ditta di impiantistica, ho molti conoscenti e se uno mi chiama per cambiargli un interruttore o sostituire una scheda di un cancello automatico e gli chiedo qualcosa sono un delinquente perche' rubo 10 0 15 euro di IVA??????????Io ho uno stipendio di 1600 euro al mese e mediamente 200 o 300 euro di lavoretti li faccio e per chi vuole la fattura la faccio fare alla mia ditta......non vedo dove sta il problema.L'anno scorso all'impresa idraulica che collabora con noi gli ho fatto vendere una quarantina di impianti di condizionamento (di cui alcuni impianti multisplit ad invertrer) al di fuori del giro della mia ditta e mi sono fatto dare un 5% di mediazione dal mio idraulico e mi sono arrotondato lo stipendio lo stesso........non vedo dove sia il problemaSicuramente il problema ci sarebbe a mettere su una azienda in proprio. Qui da noi non ne vale la pena. C'e' troppa concorrenza, ci sono prezzi sul mercato di 6,00 euro per un punto luce ci sono clienti che pagano quando come e dove vogliono loro e quando vai in tribunale in contraddittorio con il cliente ti trovi a sbattere i dentini e il portafoglio che piange in una legislazione garantista ed assurda che da' ragione al cliente nonostante hai preventivi firmati, contratti di appalto ecc....... Sinceramente poi andare dall'avvocato per recuperare crediti di 1000 o 2000 euro e' poi tutta una rimessa!!!!!La mia ditta e' stata fregata addirittura in un appalto pubblico, con tanto di contratti, piani alla sicurezza, collaudo finale da parte del progettista e direttore lavori di cantiere venti giorni prima della scadenza contrattuale.......risultato 38.000 euro di lavori eseguiti, soldi incassati 0 su 0, soldi spesi dall'avvocato quasi 2000 euro. Preciso lavori consegnati a marzo 2002.
robgvp Inserita: 30 ottobre 2003 Segnala Inserita: 30 ottobre 2003 Non prendertela , la mia era una battutina ironica .... se ti sei offeso ti chiedo scusa . Nessuno ti ha dato del delinquente ... comunque ammetti almeno che il tuo consiglio non è proprio dalla parte del povero installatore ... che per mandare avanti una ditta con le proprie forze deve combattere con una notevole concorrenza e a cui deve aggiungere i comportamenti poco corretti di chi lavora in nero !L' aiutare un amico o sostituire un interruttore .. ovviamente è cosa da poco , ci mancherebbe altro .Altro discorso è realizzare un impianto completo in nero ... e io mi riferivo a queste situazioni .Ciao , robgvp
Elvezio Franco Inserita: 31 ottobre 2003 Segnala Inserita: 31 ottobre 2003 Ciao Davide...ma quanti anni sono passati?Nel 97 ho richiesto l'abilitazione dopo diversi anni di attivita smessa(12)e non ci sono stati problemi.E' vero che avevo gia avuto una precedente abilitazione ma sarebbe anche stato sufficente la dichiarazione del datore di lavoro,dove ho operato per tre anni,a far si che riconoscessero l'abilitazione.Prova magari anche a chiedere se la legge e' cambiata....non si sa mai.Ciao
bit Inserita: 31 ottobre 2003 Segnala Inserita: 31 ottobre 2003 Il diritto all'abilitazione non credo che scada mai. Controlla meglio sul testo originale della legge 46/90 e decreti correlati. Se mi capitano sottomano ti ci dò un occhiata, poi ti faccio sapere con precisione.Ciao!
enx3 Inserita: 31 ottobre 2003 Segnala Inserita: 31 ottobre 2003 mi chiama per cambiargli un interruttore o sostituire una scheda di un cancello automatico e gli chiedo qualcosa sono un delinquente perche' rubo 10 0 15 euro di IVA??????????Io ho uno stipendio di 1600 euro al mese e mediamente 200 o 300 euro di lavoretti li faccio e per chi vuole la fattura la faccio fare alla mia ditta......non vedo dove sta il problema.Ok, Alessandro, quello che fai non è grave, tutti dobbiamo campare, ma non te ne vantare, e non lo spifferare ai quattro venti, se ti leggesse la GdF, te lo spiegherebbero loro dove sta il problema..... Per quanto riguarda mettersi in proprio, in effetti, riscuotere i lavori, a volte è un terno al lotto... ma devo dire per esperienza che se si riesce a "selezionarli", mantenendo solo quelli "onesti", si può essere meno pessimisti e ...provarci. Ciao.
mmagaly Inserita: 27 aprile 2005 Segnala Inserita: 27 aprile 2005 Nel tuo caso devi aver lavorato per almeno 2 anni in una ditta di impianti elettrici per almeno 2 anni consecutivi come operaio specializzato di quarto livello,dopodichè acquisisci la lettera,o le lettere A o B che ha quell'azienda.
ENZO_72 Inserita: 28 aprile 2005 Segnala Inserita: 28 aprile 2005 Altra soluzione per ottenere i requisiti e questa:Dai comunque inizio all'attività quindi iscrizione alla camera di commercio, e dichiari come direttore tecnico una persona che ha i requisiti, ovviamente per i primi due anni sarà lui a firmare le dichiarazioni di conformità, e quindi a verificare, i lavori che fai. Dopo i due anni avrai maturato automaticamente i requisiti per essere autonomo a tutti gli effetti.Ecco cosa dice testualmente il paragrafo 2 e 3 dell 46/90.2. Soggetti abilitati1. Sono abilitate all'installazione, alla trasformazione, all'ampliamento e alla manutenzione degli impianti di cui all'articolo 1 tutte le imprese, singole o associate, regolarmente iscritte nel registro delle ditte di cui al regio decreto 20 settembre 1934, n. 2011, e successive modificazioni ed integrazioni, o nell'albo provinciale delle imprese artigiane di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443.2. L'esercizio delle attività di cui al comma 1 è subordinato al possesso dei requisiti tecnico-professionali, di cui all'articolo 3, da parte dell'imprenditore, il quale, qualora non ne sia in possesso, prepone all'esercizio delle attività di cui al medesimo comma 1 un esponsabile tecnico che abbia tali requisiti.3. Requisiti tecnico-professionali1. I requisiti tecnico-professionali di cui all'articolo 2, comma 2, sono i seguenti:a) laurea in materia tecnica specifica conseguita presso una università statale o legalmente riconosciuta; oppure diploma di scuola secondaria superiore conseguito, con specializzazione relativa al settore delle attività di cui all'articolo 2, comma 1, presso un istituto statale o legalmente riconosciuto, previo un periodo di inserimento, di almeno un anno continuativo, alle dirette dipendenze di una impresa del settore;c) oppure titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione professionale, previo un periodo di inserimento, di almeno due anni consecutivi, alle dirette dipendenze di una impresa del settore;d) oppure prestazione lavorativa svolta, alle dirette dipendenze di una impresa del settore, nel medesimo ramo di attività dell'impresa stessa, per un periodo non inferiore a tre anni, escluso quello computato ai fini dell'apprendistato, in qualità di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attività di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui all'articolo 1.Sper di poter esserti stato utile.Ciao Enzo
rastamannu Inserita: 2 giugno 2007 Segnala Inserita: 2 giugno 2007 Ciao a tutti, sono nuovo e questo è il mio primo messaggio nel forum......spero di non fare cavolate!!! Sto per diplomarmi come perito elettrotecnico in un ITIS e vorrei fare l'esame di abilitazione per iscrivermi all'albo. Tra il '98 e il '99 ho lavorato per un anno in una ditta che seguiva la manutenzione elettrica di un grosso ospedale. Ora mi sembra di capire che ho i requisiti per sostenere l'esame di abilitazione, ma non riesco a capire a chi devo rivolgermi.......... Ho cercato sul sito della CCIAA ma non ho trovato nulla, parlano già di iscrizione all'albo, quella è succissiva, vero?Poi un'altra cosa: ora abito a Milano, ma tra meno di un anno mi trasferirò a Lecce, ci sono problemi o posso iscrivermi a una qualsiasi delle camere di commercio e poi eventualmente spostarmi?Grazie
luigi69 Inserita: 2 giugno 2007 Segnala Inserita: 2 giugno 2007 mio parere per tutti i precedenti messaggi, a parte l'ultimo di rastamannututto giusto quello fino a qua detto, anche se consiglio al nostro amico di evitare di farsi pubblicità sui lavoretti fatti in nero..... :ph34r: il ragionamento è pari pari a quelli che mettono i post del tipo...sapete dove posso scaricare lo spac gratis e i cr**k per le chiavi ? ahahahaahahahahahahaallora siamo c*******ni noi che lo abbiamo comprato originale e con gli aggiornamenti non vado oltre in sterili polemiche, il forum ne è pieno, purtroppomessaggio per rastamannuper ottenere l'abilitazione es. lettera A presenti domanda alla commissione provinciale presso la camera di commercio, commissione che si riunisce un tot di volte al mese e prende in considerazione le domandeio ai miei temnpi avevo fatto la pratica presso la camera di commercio di Torino ma tramite uno sportello provinciale più vicino a me : la ho presentata in provincia ma la commissione era a TO e lo stesso vale per tutta italia . Se entri in determinati uffici della camera di commercio, ti spaventi perchè ci sono sempre persone in coda a sbrigare pratiche impossibili : anche se costa, secondo il mio parere, dovresti farti seguire da parte di un commercialista che abbia sicuramente come clienti degli elettricisti, per cui conosce la trafila burocratica. Inoltre, da un paio di anni a questa parte, alcuni commercialisti hanno una convenzione con le camere di commercio e quindi possono fare loro direttamente le visure o alcune pratiche ( sempre pagando $$ )quando sarà ore di iscriversi esempio come artigiano o come ditta, in qualunque camera di commercio italiana, varrà il parere positivo che ti ha rilasciato la commissione anche di una altra provincia ( il tuo esempio milano-lecce )Con un diploma superiore ed un anno di attività con qualifica, puoi ottenere quanto servedevi prestare attenzione solo ad una cosaPrendi una tua vecchia busta paga del 98 o 99 , qualdo lavoravi per la ditta di manutenzione, e copia la ragione socialeVai in camera di commercio e fai una visura camerale di tale ditta ( ti chiedono qualche euro ) in carta semplicel'inghippo sta qui esempio io voglio installare i pali per la publica illuminazione, le luci in un museo, le luci in una piscina : DEVO avere l'abilitazione ai sensi della 46/90Ma se mi iscrivo alla camera di commercio come ditta di SOLA MANUTENZIONE non è necessario avere l'abilitazione alla 46/90ovvero cambio le lampadine degli impianto di illuminazione fatti da altri , ma se devo agiungere una luce o modificare una linea elettrica NON POSSO !!Quindi se nel 98-99 la ditta per cui eri dipendente era iscritta alla camera di commercio e sulla visura c'era chiaramente scrito in possesso dei requisiti ( art. 3 legge 46/90)...OKse era iscritta solo come manutenzione...il nostro discorso non vale e devi fare come suggerito sopra, ti iscrivi nominando un altro come responsabile tecnico fino a quando non passa il tempo per diventarlo tu ( 1 anno con diploma, 2 con scuola professionale )signori, è sabato, 15.50..scappo viabuona domenica a tutti e buona festa della repubblica !!!
ClA Inserita: 2 giugno 2007 Segnala Inserita: 2 giugno 2007 Questo intervento fa molto pensare alle finalità della legge 46/90.La sicurezza degli impianti o..... la difesa di una categoria?Abbiamo una persona che presumibilmente sarebbe in grado di fare l'elettrista impiantista.Vorrebbe avere l'"abilitazione", la "patente", per farlo in regola, magari sostenendo un esame.Ma non può.O sei del giro... o niente da fare.Non puoi entrare a far perte della categoria degli "ABILITATI", non hai le "carte" in regola.... :ph34r:
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