giato Inserito: 7 dicembre 2003 Segnala Inserito: 7 dicembre 2003 VORREI SAPERE CORTESEMENTE CON LA NORMATIVA VIGENTE ,SAREI IN REGOLA INSTALLANDO UN CENTRALINO DI UNA ABITAZIONE ALIMENTATA CON RETE 3X220V IN QUESTO SISTEMA: DIFFERENZIALE MAGNETOTERMICO 30 mA 25A GENERALE INTERUTTORE AUTM. MAGNETOTERMICO 16A 1P+N FORZA INTERUTTORE AUTM. MAGNETOTERMICO 10A 1P+N LUCE
oiuytr Inserita: 7 dicembre 2003 Segnala Inserita: 7 dicembre 2003 (modificato) * Modificato: 21 agosto 2009 da NULL
lelao Inserita: 7 dicembre 2003 Segnala Inserita: 7 dicembre 2003 è meglio se gli aut. sono 2 polima un'abitazione 220 trifase??
Elvezio Franco Inserita: 10 dicembre 2003 Segnala Inserita: 10 dicembre 2003 è meglio se gli aut. sono 2 poliE' meglio ma non obbligatorio.
ClA Inserita: 10 dicembre 2003 Segnala Inserita: 10 dicembre 2003 Perché, secondo voi, i 2P sono meglio dei 1P+N? (a parità di ogni altra caratteristica)
giato Inserita: 11 dicembre 2003 Autore Segnala Inserita: 11 dicembre 2003 MI ACCORGO DI AVER SCRITTO LA DOMANDA IN MODO SUPERFICIALEABITAZIONE ALIMENTATA CON RETE TRIFASE3X220 INTEDEVO ALIMENTATA DAL GESTORE ENEL O CHISSIA INVECHE CHE RETE 380V+NMI SPIEGO ADESSO SPERO DI SI GRAZIE
Alessandroni Matteo Inserita: 11 dicembre 2003 Segnala Inserita: 11 dicembre 2003 No ancora non ti spieghi. A parte come entra l'ENEL a casa tua.I gruppi di misura sono o monofase (ovvero 1F + N) tensione di alimentazione 230V o sono trifase (ovvero 3F + N) tensione di alimentazione 400V.La 3x220 veniva distribuita fino a 30 anni fa o piu' in cui le utenze monofasi erano a 127V
Elvezio Franco Inserita: 11 dicembre 2003 Segnala Inserita: 11 dicembre 2003 Perché, secondo voi, i 2P sono meglio dei 1P+N? (a parità di ogni altra caratteristica)Ciao....meglio solo perche' hai la protezione anche su neutro.Personalmente uso 1P+N (costano meno pur facendo la loro funzione).Ciao
ClA Inserita: 12 dicembre 2003 Segnala Inserita: 12 dicembre 2003 Sì, lo so che con i 2P hai la "protezione" anche sul neutro, mentre con un 1P+N il neutro apre perchè è meccanicamente interbloccato con il polo di fase.Ma in concreto che utilità ha il neutro "protetto"?Polo "protetto" significa che ha lo sganciatore da sovracorrente (corto circuito e sovraccarico).Contatti, meccanica e camera d'arco di solito sono identici (oppure sono diversi, ma non per il fatto di essere 2P anziché 1P+N).Ma in un impianto mono fase, ogni sovracorrente o riguarda entrambi i poli (fase più neutro) o riguarda solo la fase (es. corto circuito verso terra).In entrambi i casi, la sovracorrente viene rilevata dal polo di fase.Secondo me, l'unico vantaggio concreto del 2P in un impianto monofase è il fatto che è a prova di "errore", da parte dell'elettricista o da parte del fornitore di energia, che potrebbero invertire fase con neutro.
MASSIMOPC Inserita: 1 gennaio 2004 Segnala Inserita: 1 gennaio 2004 Nei sistemi TN e TT è sufficiente proteggere il conduttoredi fase , nel sistema TT il neutro và comunque sezionatomentra nei sistemi TN-S và sezionato obbligatoriamentesolo nel caso che a monte ci sia un fusibile sul neutro.Il neutro comunque deve essere protetto da sovraccariconegli impianti trifase con presenza di armoniche.Nei circuiti trifase la sua protezione si puo omettere se la sua sezione è uguale a quella di fase, se è minore il dispositivo di protezionedeve avere caratteristiche tali da proteggere anche il conduttoredi sezione inferiore , se si è certi che la massima correnteche lo può attraversare è più bassa della sua portata si puoevitare di proteggerlo.Nei sistimi IT il neutro in genere non dovrebbe essere distribuito ( anche gli utilizzatori monofasi dovrebberoavere un isolamento adeguato alla tensione concatenatae non si è certi che questo avvenga) comunque laprotezione per le sovraccorrenti deve essere sempre multipolare
TRUNC Inserita: 1 gennaio 2004 Segnala Inserita: 1 gennaio 2004 Nei sistimi IT il neutro in genere non dovrebbe essere distribuito Questa mi giunge nuova, puoi spiegarti meglio, MASSIMOPC, perchè credo che servano chiarimenti. Il sistema di distribuzione IT (neutro isolato, masse a terra) è, in genere, applicato a impianti in cui sia necessaria continuità di servizio (trafilerie, sale operatorie, ...) ed è comunque accompagnato da sistemi di monitorizzazione dell'isolamento verso terra, oltre che da accorgimenti per la realizzazione dell'equipotenzialità in tutta l'estensione del sito.Non vedo perchè il neutro non debba essere distribuito. Comunque, appena ne ho l'occasione me lo rivedo nel manuale, così mi tolgo questo dubbio. Ciao!
MASSIMOPC Inserita: 1 gennaio 2004 Segnala Inserita: 1 gennaio 2004 Io mi riferivo a un sistea IT con cabina propria dove lanorma 64/8 sconsiglia ma non vieta la distribuzionedel neutro in quanto la tensione delle fasi sane rispetto aterrain caso di guasto franco diventa pari a quella di fase quindi diciamo 400v anziche 230v Se le apparecchiature hannoisolamento adeguato non si dovrebbero avere probleminell'intervallo di tempo che serve per eliminare il guastoche il controllo permanente dell'isolamento ci ha segnalato
TRUNC Inserita: 1 gennaio 2004 Segnala Inserita: 1 gennaio 2004 (modificato) la tensione delle fasi sane rispetto aterrain caso di guasto franco diventa pari a quella di fase quindi diciamo 400v anziche 230vScusa, ma questo non si verificherebbe anche se il neutro non fosse distribuito?Forse intendiamo due cose diverse parlando di distribuzione del neutro ...Puoi spiegarmi in dettaglio cosa intendi tu con questa espressione?Ciao! Modificato: 1 gennaio 2004 da TRUNC
MASSIMOPC Inserita: 2 gennaio 2004 Segnala Inserita: 2 gennaio 2004 In effetti mi sono spiegato un pò male. Nei sistemiTN e TT il neutro è diciamo vincolato alla tensione di terra e un utilizzatore monofase avrà un isolamentoprevisto per i 230v ai quali funziona. Se prendiamoquesto utilizzatore e lo mettiamo in un impianto ITalimentato da trafo con centro stella isolato da terrae con il neutro distribuito sulle utenzedobbiamo essere certi che il suo isolamento verso terrasia previsto per la tensione concatenata infatti il guastofranco a terra di una fase fà assumere al neutro la tensionestellata verso terra e alle fasi verso terra quella concatenata.Inoltre se il neutro non è distribuito è abbastanza certo che essorimarrà isolato da terra perché é piu facile mantenerlo taleUn altro motivo del commento all'art. 413.1.5.6 della 64/8dove si sconsiglia la distribuzione del neutro è che in casodi doppio guasto che coinvolge il neutro si ha una corrente minore rispetto al caso in cui il doppio guasto dovesse interessare due conduttori di fase,le correnti di guasto dovrebbero invece essere le piu alta possibileper causare l'apertura rapida dell'alim. in particolare modo se ildispositivo di protezione è a sovraccorrenteComunque le formule di coordinamento contro i contatti indirettiprevedono i due casi di distribuzione o no del neutro , nel casodi presenza del neutro l'impedenza dell'anello di guasto deve essere 1,73 volte minore del caso in cui questo non ci fosse
TRUNC Inserita: 2 gennaio 2004 Segnala Inserita: 2 gennaio 2004 E io che credevo che tutti gli utilizzatori, o almeno quelli marcati CE, fossero garantiti per una tensione di isolamento minima di 500V... Comunque sia, nella pratica, usando i normali accorgimenti che si adottano sempre (cavo N07VK o FG7, apparecchi a norme, ...) le condizioni a cui tu accenni sono sempre verificate.Comunque ricordiamoci sempre che la rispondenza alle norme CEi di un impianto è condizione sufficiente MA NON NECESSARIA al conseguimento della regola dell'arte, cui siamo per legge tenuti.Io preferisco di gran lunga il vecchio BUON SENSO.Ciao!
MASSIMOPC Inserita: 2 gennaio 2004 Segnala Inserita: 2 gennaio 2004 Infatti lo sconsiglia ma non lo vieta. Se utilizziamo apparecchiatureidonee e assolviamo al coordinamento dei contatti indiretti magariinstallando su ogni partenza un differenziale con corrente di funzionamento maggiore alla corrente che circola al primo guastoa terra di impedenza nulla nel caso in cui non riusciamo a farlocon dispositivi di sovraccorrente non c'è problema.Ci sono apparecchiature elettromeccaniche come certa pulsanteriache ha un a tensione di isolamento minore di 500v (a volte 400voppure solo 250v) e uno potrebbe usarla magari per comandaredirettamente un ventilatorino oppure una lampada che illumina l'interno di qualche apparecchiatura o cose del genere insomma(puo capitare di trovare chi fà questo genere di operazioni )e magari potrebbe trovarsi in una sitazione comeprecedentemente descritta comunque non volevo essere polemico nei precedentiinterventi e se ho dato questa impressione me ne scuso non eramia intenzioneCiao
pasquale Inserita: 2 gennaio 2004 Segnala Inserita: 2 gennaio 2004 x CIA.Scusami, potresti essere più chiaro riguardo l'affermazione:"Secondo me, l'unico vantaggio concreto del 2P in un impianto monofase è il fatto che è a prova di "errore", da parte dell'elettricista o da parte del fornitore di energia, che potrebbero invertire fase con neutro."
ClA Inserita: 3 gennaio 2004 Segnala Inserita: 3 gennaio 2004 Se colleghi correttamente un interruttore 1P+N (fase nel polo protetto, neutro nel polo apribile non protetto), non vedo alcun vantaggio concreto nell'uso di un 2P al posto di un 1P+N (stiamo parlando di impianti monofase, ovviamente) per i motivi che avevo esposto.Tuttavia, se per errore da qualche parte si scambia fase con neutro, be' allora il vantaggio del 2P è evidente: comunque si collega, la fase sarà sempre in un polo protetto.
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