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Centralino elettrico abitazione


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Inserito:

:blink: VORREI SAPERE CORTESEMENTE CON LA NORMATIVA VIGENTE ,SAREI IN REGOLA INSTALLANDO UN CENTRALINO DI UNA ABITAZIONE ALIMENTATA CON RETE 3X220V

IN QUESTO SISTEMA:

DIFFERENZIALE MAGNETOTERMICO 30 mA 25A GENERALE

INTERUTTORE AUTM. MAGNETOTERMICO 16A 1P+N FORZA

INTERUTTORE AUTM. MAGNETOTERMICO 10A 1P+N LUCE


Inserita: (modificato)

*

Modificato: da NULL
Inserita:

è meglio se gli aut. sono 2 poli

ma un'abitazione 220 trifase??

Inserita:
è meglio se gli aut. sono 2 poli

E' meglio ma non obbligatorio.

Inserita:

Perché, secondo voi, i 2P sono meglio dei 1P+N? (a parità di ogni altra caratteristica)

Inserita:

:o MI ACCORGO DI AVER SCRITTO LA DOMANDA IN MODO SUPERFICIALE

ABITAZIONE ALIMENTATA CON RETE TRIFASE3X220 INTEDEVO ALIMENTATA DAL GESTORE ENEL O CHISSIA INVECHE CHE RETE 380V+N

MI SPIEGO ADESSO SPERO DI SI GRAZIE

Alessandroni Matteo
Inserita:

No ancora non ti spieghi.

A parte come entra l'ENEL a casa tua.

I gruppi di misura sono o monofase (ovvero 1F + N) tensione di alimentazione 230V o sono trifase (ovvero 3F + N) tensione di alimentazione 400V.

La 3x220 veniva distribuita fino a 30 anni fa o piu' in cui le utenze monofasi erano a 127V

Inserita:
Perché, secondo voi, i 2P sono meglio dei 1P+N? (a parità di ogni altra caratteristica)

Ciao....meglio solo perche' hai la protezione anche su neutro.

Personalmente uso 1P+N (costano meno pur facendo la loro funzione).

Ciao

Inserita:

Sì, lo so che con i 2P hai la "protezione" anche sul neutro, mentre con un 1P+N il neutro apre perchè è meccanicamente interbloccato con il polo di fase.

Ma in concreto che utilità ha il neutro "protetto"?

Polo "protetto" significa che ha lo sganciatore da sovracorrente (corto circuito e sovraccarico).

Contatti, meccanica e camera d'arco di solito sono identici (oppure sono diversi, ma non per il fatto di essere 2P anziché 1P+N).

Ma in un impianto mono fase, ogni sovracorrente o riguarda entrambi i poli (fase più neutro) o riguarda solo la fase (es. corto circuito verso terra).

In entrambi i casi, la sovracorrente viene rilevata dal polo di fase.

Secondo me, l'unico vantaggio concreto del 2P in un impianto monofase è il fatto che è a prova di "errore", da parte dell'elettricista o da parte del fornitore di energia, che potrebbero invertire fase con neutro.

  • 3 weeks later...
Inserita:

Nei sistemi TN e TT è sufficiente proteggere il conduttore

di fase , nel sistema TT il neutro và comunque sezionato

mentra nei sistemi TN-S và sezionato obbligatoriamente

solo nel caso che a monte ci sia un fusibile sul neutro.

Il neutro comunque deve essere protetto da sovraccarico

negli impianti trifase con presenza di armoniche.

Nei circuiti trifase la sua protezione si puo omettere se la sua sezione è

uguale a quella di fase, se è minore il dispositivo di protezione

deve avere caratteristiche tali da proteggere anche il conduttore

di sezione inferiore , se si è certi che la massima corrente

che lo può attraversare è più bassa della sua portata si puo

evitare di proteggerlo.

Nei sistimi IT il neutro in genere non dovrebbe essere

distribuito ( anche gli utilizzatori monofasi dovrebbero

avere un isolamento adeguato alla tensione concatenata

e non si è certi che questo avvenga) comunque la

protezione per le sovraccorrenti deve essere sempre multipolare

Inserita:
Nei sistimi IT il neutro in genere non dovrebbe essere distribuito

:blink: Questa mi giunge nuova, puoi spiegarti meglio, MASSIMOPC, perchè credo che servano chiarimenti. :huh:

Il sistema di distribuzione IT (neutro isolato, masse a terra) è, in genere, applicato a impianti in cui sia necessaria continuità di servizio (trafilerie, sale operatorie, ...) ed è comunque accompagnato da sistemi di monitorizzazione dell'isolamento verso terra, oltre che da accorgimenti per la realizzazione dell'equipotenzialità in tutta l'estensione del sito.

Non vedo perchè il neutro non debba essere distribuito. Comunque, appena ne ho l'occasione me lo rivedo nel manuale, così mi tolgo questo dubbio. <_<

Ciao!

Inserita:

Io mi riferivo a un sistea IT con cabina propria dove la

norma 64/8 sconsiglia ma non vieta la distribuzione

del neutro in quanto la tensione delle fasi sane rispetto aterra

in caso di guasto franco diventa pari a quella di fase

quindi diciamo 400v anziche 230v Se le apparecchiature hanno

isolamento adeguato non si dovrebbero avere problemi

nell'intervallo di tempo che serve per eliminare il guasto

che il controllo permanente dell'isolamento ci ha segnalato

Inserita: (modificato)
la tensione delle fasi sane rispetto aterra

in caso di guasto franco diventa pari a quella di fase

quindi diciamo 400v anziche 230v

Scusa, ma questo non si verificherebbe anche se il neutro non fosse distribuito?

Forse intendiamo due cose diverse parlando di distribuzione del neutro <_< ...

Puoi spiegarmi in dettaglio cosa intendi tu con questa espressione?

Ciao!

Modificato: da TRUNC
Inserita:

In effetti mi sono spiegato un pò male. Nei sistemi

TN e TT il neutro è diciamo vincolato alla tensione

di terra e un utilizzatore monofase avrà un isolamento

previsto per i 230v ai quali funziona. Se prendiamo

questo utilizzatore e lo mettiamo in un impianto IT

alimentato da trafo con centro stella isolato da terra

e con il neutro distribuito sulle utenze

dobbiamo essere certi che il suo isolamento verso terra

sia previsto per la tensione concatenata infatti il guasto

franco a terra di una fase fà assumere al neutro la tensione

stellata verso terra e alle fasi verso terra quella concatenata.

Inoltre se il neutro non è distribuito è abbastanza certo che esso

rimarrà isolato da terra perché é piu facile mantenerlo tale

Un altro motivo del commento all'art. 413.1.5.6 della 64/8

dove si sconsiglia la distribuzione del neutro è che in caso

di doppio guasto che coinvolge il neutro si ha una corrente minore rispetto al caso in cui il doppio guasto dovesse interessare due conduttori di fase,le correnti di guasto dovrebbero invece essere le piu alta possibile

per causare l'apertura rapida dell'alim. in particolare modo se il

dispositivo di protezione è a sovraccorrente

Comunque le formule di coordinamento contro i contatti indiretti

prevedono i due casi di distribuzione o no del neutro , nel caso

di presenza del neutro l'impedenza dell'anello di guasto deve

essere 1,73 volte minore del caso in cui questo non ci fosse

Inserita:

:blink: E io che credevo che tutti gli utilizzatori, o almeno quelli marcati CE, fossero garantiti per una tensione di isolamento minima di 500V... :huh:

Comunque sia, nella pratica, usando i normali accorgimenti che si adottano sempre (cavo N07VK o FG7, apparecchi a norme, ...) le condizioni a cui tu accenni sono sempre verificate.

Comunque ricordiamoci sempre che la rispondenza alle norme CEi di un impianto è condizione sufficiente MA NON NECESSARIA al conseguimento della regola dell'arte, cui siamo per legge tenuti.

Io preferisco di gran lunga il vecchio BUON SENSO.

Ciao!

Inserita:

Infatti lo sconsiglia ma non lo vieta. Se utilizziamo apparecchiature

idonee e assolviamo al coordinamento dei contatti indiretti magari

installando su ogni partenza un differenziale con corrente di

funzionamento maggiore alla corrente che circola al primo guasto

a terra di impedenza nulla nel caso in cui non riusciamo a farlo

con dispositivi di sovraccorrente non c'è problema.

Ci sono apparecchiature elettromeccaniche come certa pulsanteria

che ha un a tensione di isolamento minore di 500v (a volte 400v

oppure solo 250v) e uno potrebbe usarla magari per comandare

direttamente un ventilatorino oppure una lampada che illumina

l'interno di qualche apparecchiatura o cose del genere insomma

(puo capitare di trovare chi fà questo genere di operazioni )

e magari potrebbe trovarsi in una sitazione come

precedentemente descritta

comunque non volevo essere polemico nei precedenti

interventi e se ho dato questa impressione me ne scuso non era

mia intenzione

Ciao

Inserita:

x CIA.

Scusami, potresti essere più chiaro riguardo l'affermazione:

"Secondo me, l'unico vantaggio concreto del 2P in un impianto monofase è il fatto che è a prova di "errore", da parte dell'elettricista o da parte del fornitore di energia, che potrebbero invertire fase con neutro."

Inserita:

Se colleghi correttamente un interruttore 1P+N (fase nel polo protetto, neutro nel polo apribile non protetto), non vedo alcun vantaggio concreto nell'uso di un 2P al posto di un 1P+N (stiamo parlando di impianti monofase, ovviamente) per i motivi che avevo esposto.

Tuttavia, se per errore da qualche parte si scambia fase con neutro, be' allora il vantaggio del 2P è evidente: comunque si collega, la fase sarà sempre in un polo protetto.

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