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Modifica Quadri Esistenti - come certificare il tutto


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Inserito:

Capita di dover aggiungere un nuovo interruttore in quadri esistenti e datati (tipo Power Center) ; detti quadri anche se hanno gia' previsto degli scomparti per contenere l'interruttore , essendo di vecchia costruzione non hanno la documentazione per stabilire se sono in grado di sopportare un ulteriore interruttore sia come corrente che come sovratemperatura per non parlare di altri fattori come la corrente di CC.

Ora io non so' come regolarmi in questi casi , il quadro devo modificarlo ma non sono in grado di certificarlo in quanto gli interruttori installati e il quadro stesso sono fuori produzione.

Voi come vi regolate ??


Inserita:

ciao

dovresti ricalcolarti tutto, verificare tutto

e certificare , poi tutto .

ciao

dario

Inserita:

In effetti e' una cosa comune quella di aggiungere nuovi apparecchi modulari o scatolati sui quadri elettrici e spesso non ci si preoccupa dell'aumento del carico,ma e' giusto certificare tutto un quadro presistente per l'aggiunta di un'interruttore? se si e' un vero problema per il comune installatore che usa solitamente solo la regola del buon senso :(

Inserita:

Ciao Dario

Come dicevo per calcolare il tutto dovrei conoscere le caratteristiche del quadro e degli interruttori ; essendo ormai fuori produzione non è possibile.

Aggiungo che in genere sono quadri con una In 1.000/2.000 A e una Icc dai 30ai 40 KA e sai che certificare quadri con queste caratteristiche.... :( non mi sembra fattibile non avendo certificazioni dai costruttori della carpenteria e apparecchiature.

Inserita:

IMHO dipende anche dell'entita' della modifica. P.es. se aggiungi un interruttore 2X10A il quadro non se ne accorge nemmeno, e conviene dichiarare che e' stata utilizzata una riserva presente nel quadro, sostiuita con modello equivalente perche' il vecchio e' deteriorato... Se, invece, l'entita' della modifica e' notevole, conviene affidarsi ad uno studio tecnico (che il cliente DEVE pagare, e se non ne vuole sapere bisogna tirare in ballo la L.626) che calcolera' tutto il quadro.

Tutto questo IMHO

Inserita:

In ogni caso alcuni rilievi dimensionali sono possibili. Il quadro è alimentato da un altro quadro o da un trasformatore, inoltre i carichi esistenti sono visibili in termini di assorbimento. La corrente di CC se non nota è facilmente rilevabile verificando la sorgente di energia e la targa dell'interruttore generale di arrivo. La sorgente di energia, trasformatore o interruttore di sottoquadro sono in grado di indicare la corrente massima di dimensionamento e gli amperometri in un giornoi di carico tipo sono in grado di indicare il carico attuale.

Gli interruttori esistenti anche se fuori produzione sono normalmente dotati di una targa caratteristica con i dati, in ogni caso fornendo il modello al costruttore in genere si recuperano i dati caratteristici.

Ammesso che non esistano documentazioni in merito. Concordo che se la modifica è importante su un quadro importante devono essere fatti rilievi e calcoli specifici. Credo che partire sparati con modifiche certificate si rischia alla fine del lavoro scoprire che su quadri datati ci sia tutto da rifare con conseguente nulla di fatto. Il cliente che inizialmente pretende tutto certificato potrebbe scoprire che il costo degli studi e delle modifiche certificate costa una cifra. A mio parere tutte le strade sono possibili e valutabili.

Saluti

Inserita:

Ciao a tutti

Chiaramente quattro conti della fattibilita' il progettista (e il cliente) li hanno fatti.

Il problema in queste modifiche è che la responsabilita' finale è sempre dell'installatore che esegue il lavoro.

Il cliente vede un "buco" libero nel quadro e dice al progettista aggiungimi un interruttore da 1.250A per il nuovo reparto ; il progettista prende carta e penna e aggiunge tanto sara' l'installatore a certificare il tutto.

I progettisti non fanno il calcolo della potenza dissipata nei quadri (non è di loro competenza) ne tantomeno se il quadro puo' sopportare la Icc .

Ricalcolare il tutto come?? con che tipo di carpenteria testata AS ?? magari porto il quadro in sala prove , non si sa' mai !!!!

Sono incazzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz.......mo

Inserita:

se hai in mano il progetto e su quello c'è scritto di fare così ( comunque fare 4 calcoli non guasta) io non mi porrei troppi problemi, e poi tu non devi mica certificare tutto il quadro, tu certifichi quello che hai inserito

Inserita:
I progettisti non fanno il calcolo della potenza dissipata nei quadri (non è di loro competenza) ne tantomeno se il quadro puo' sopportare la Icc .

Io ho fatto il quadrista, ed effettivamente i calcoli della dissipazione termica li dovevo fare io.

Molte volte dovevo anche far tornare i conti in qualche modo, variando il tipo di installazione o le temperature ammissibili, per rientrare nei valori adeguati. Altrimenti si doveva mettere in discussione la scelta delle dimensioni del quadro fatte dal progettista stesso.

Parlando come progettista, quale sono ora, ritengo che tali calcoli siano di nostra competenza.

I tuoi progettisti potrebbero fare i furbi, nel senso che, se dopo la verifica il quadro non dovesse rientrare nei parametri corretti, occorre ritornare alla progettazione, giusto?

E quindi giù modifiche che fanno lievitare la parcella finale, senza contare la perdita di tempo.

Bisognerebbe creare una discussione per individuare le competenze di certe attività.

Ciao!

Inserita:

Io lavoro in una ditta produttrice di quadri elettrici MT e BT.

I quadri BT che produciamo sono power center e spesso

capita di ritrovarci in situazione del genere.

Le modifiche che produciamo in cantiere su nostri quadri le certifichiamo

sempre con nuove dichiarazioni di conformità.Il prototipo del nostro

quadro ANS è stato provato al CESI, abbiamo tutti i dati per potere

effettuare la modifica (anche la barratura viene disegnata in 3d con

il programma CAD CAM che si interfaccia con la punzonatrice

che fora le lamiere con cui produciamo quadri e cabine sotto

tale macchine le barre vengono anche forate, segnamo la posizione

di tutti i portasbarra). Spesso capita di fare modifiche su

quadri costruiti da altri. Prima di effettuare la modifica andiamo

sempre prima a fare una visita in cantiere per potere rilevare le misure

dal vero in quanto spesso ti vengono inviate foto oppure

disegni che però servono solo a farti un'idea di massima e non contengono

mai riferimenti dimensionali precisi, durante tale visita si valuta la

struttura generale del quadro decidendo se la modifica è compatibile o

meno.Una modifica su un quadro esistente non tuo comporta piu che altro

una variazione a livello di sovratemperatura, a livello di cto cto

se si sceglie un int. con pdi adeguato i problemi sono risolti in quanto

spesso per tale genere di modifiche si utilizzano per le derivazioni

barre flessibili isolate che hanno tenuta elettrodinamica notevole

(in pratica sono assimilabili ai cavi) oppure per correnti notevoli

barre rigide opportunamente fissate. Certficare un quadro

costruito da altri comunque mi sembra assai difficile, l'ingegnere

che è mio titolare non lo fà, forse con qualche rilievo si puo

azzardare la procedura della 17-43 per la sovratemperatura mentre

mi sembra impossibile effettuare le estrapolazioni della 17-52 per

quanto riguarda il cto cto. Quindi secondo me se propio si vuole

una certficazione di tutto il quadro per una modifica importante

bisogna pagfare qualcuno che faccia dei rilievi e certifichi il

tutto(mi sembra problematico smontare le segregazioni per vedere

il tipo di sbarra e i portabarre e gli isolatori usati) .

Su un quadro AS ovviamente tali problemi non si hanno

anche se è costruito da altri

Inserita:

Anche se è domenica mattina sono in ufficio e allora

sono andato a vedere come ci siamo comportati in una modifica

fatta su un quadro esistente

durante le feste di Natale. La modifica consisteva

nel sostituire una commutazione manuale fatta con sezionatori

interbloccati con una commutazione aut. fatta con int. automatici

motorizzati , la commutazione è alimentata da un carica batteria

con batterie che abbiamo istallato sul quadro

(i sezionatori da 1250A sono stati sostituiti con int. da 1250A)

Abbiamo fatto una dichiarazione di conformità di questo genere:

"si dichiara che sul quadro con caratteristiche (elenco delle

caratteristiche rilevate del q. esistente Ue, Ui, In ect.) secondo

disegno xxxx è stata eseguita la sostituzione del sistema di

commutazione secondo dis.(nr. del ns. disegno dove si vedono funzionali

della commutazione e disposizione delle apparecchiature sul pannello

che abbiamo predisposto qui in officina) con ripetute prove di

funzionamento previo verifica dei cablaggi e dei montaggi, con esito

positivo. Si dichiara che tale sistema montato prescinde dal sistema di avviamento del gruppo elettrogeno. Per tale modifica si dichiara confermità

alle norme Cei en 60439-1 e direttiva bassa tensioen ect ect"

Inserita:

Ciao a tutti

Ringrazio tutti per le risposte in particolare Massimopc che ha citato un caso REALE ; mi farebbe piacere se altri potessero fare riferimento a situazioni simili .

Nel frattempo sto' aspettando risposte al mio quesito dal Cei a cui ho posto la stessa domanda (sperando che mi rispondano ;) )

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