bit Inserito: 15 gennaio 2004 Segnala Inserito: 15 gennaio 2004 Sono stato incaricato di potenziare l'impianto di terra di un capannone industriale. Esso è dotato di cabina di media tensione e un recente controllo ha evidenziato la carenza dell'impianto di terra.Esso è risultato avere una resistenza di dispersione di 2,57 ohm (ma potrebbero essere anche di più, la misura è stata condotta a distanza ridotta rispetto alle prescrizioni di buona tecnica), mentre per il coordinamento con la corrente di guasto di media tensione (79 A dato ENEL) e il tempo si intervento delle protezioni della linea (0,65 s dato ENEL), sarebbe necessario ridurre tale resistenza a 1,8 ohm.L'impianto di terra è attualmente costituito dai ferri di fondazione del capannone, più un anello di corda interrata e una decina di picchetti (1,5-2 m).Come effettuare una valutazione della spesa per potenziare tale impianto? Il terreno è sassoso e ho dubbi che si possa facilmente fare un buon lavoro. All'esterno del fabbricato ho a disposizione un piazzale di circa 15 x 40 metri, sterrato e di proprietà dell'azienda. Altri spazi non ci sono.In alternativa bisognerebbe effettuare la misura della tensione di contatto dei tutte le masse e della tensione di passo in tutta l'area, ma tale misura andrebbe ripetuta tutti gli anni e per fare una buona misura è necessario molto tempo, che si traduce in un elevato costo in quanto a mano d'opera (circa una giornata in 2-3 persone, a far presto!).Come fare per fare una valutazione di convenienza abbastanza realistica?Ciao a tutti!
Mauro Dalseno Inserita: 15 gennaio 2004 Segnala Inserita: 15 gennaio 2004 Prova a piantare picchetti molto piu' profondi,quelli in rame che si possono mettere in serie e magari se hai un pozzo per l'antincendio o per l'acqua metti a terra la camicia.Tutto aiuta!
Lucky67 Inserita: 15 gennaio 2004 Segnala Inserita: 15 gennaio 2004 Io fossi in te sentirei l'Enel e coolegherei la tua terra alla loro. Il valore, misurato nelle normali condizioni di funzionamento (come permesso dalle normative) dovrebbe abbassarsi in maniera considerevole.
bit Inserita: 16 gennaio 2004 Autore Segnala Inserita: 16 gennaio 2004 Grandi masse da collegare (come la camicia di un pozzo) non ne ho trovate. Capisco che dovrei fare tutto a picchetti, o una rete metallica interrata ad esempio, ma non vorrei lavorarci una settimana e poi non arrivare lo stesso a nulla. Per fare una valutazione, anche molto approssimata, del lavoro, come potrei fare?L'ingegnere che segue con me il lavoro è dell'idea che raggiungere tali valori sia difficoltoso e che possa essere conveniente piuttosto ripetere annualmente le misure della tensione di passo e di contatto. A me tra fare le misure e realizzare il nuovo impianto cambia poco, vorrei trovare la soluzione migliore dal punto di vista del cliente.Terra dell'ENEL? Ci credo poco che mi autorizzino a collegarmici. Ma la terra ENEL è distribuita???Ciao e grazie a tutti!
robgvp Inserita: 16 gennaio 2004 Segnala Inserita: 16 gennaio 2004 Ciao , non credo che aumentare il numero dei picchetti migliori la resistenza di terra , penso invece che una buona maglia con corda in rame posata a 0,5 metri dal suolo riesca a risolvere il tuo problema . Ovviamente se sei affiancato da un ingegnere ... non dovrebbe aver problemi a calcolarti il dimensionamento dell' impianto ... basta misurare la resistività del terreno è applicare i criteri di calcolo per la determinazione della potenzialità di dispersione dell' impianto , ricavando sezione e lunghezza dei dispersori ! Se risulta impossibile o troppo costoso realizzare il tutto , non saprei neanche io come procedere ! Ricordo che l' anno scorso è uscito un testo edito da TNE dedicato interamente agli impianti di terra ... se hai la possibilità di averlo forse potresti trovarci degli esempi e magari la soluzione .Purtroppo io non l'ho ancora .
Lucky67 Inserita: 16 gennaio 2004 Segnala Inserita: 16 gennaio 2004 La terra dell'Enel è la + grande maglia di dispersione esistente. Di solito non fanno mai problemi ( o per lo meno io non ne ho mai avuti).Il libro segnalato dal collega a mio parere è un pò una bufala (ripeto a mio parere!!).
Colombani Inserita: 16 gennaio 2004 Segnala Inserita: 16 gennaio 2004 Da quanto ho capito il capannone è gia dotato di una serie di picchetti chiusi ad anello da una corda di rame attorno allo stabile. Una esecuzione da manuale. Ma i pichetti sono abbastanza profondi? Io andrei giù anche 1 o 2 metri.Il problema della resistenza di terra non è relegato soltanto alla sicurezza dell'impianto, ma influisce anche sul funzionamento delle atrezzature. In un periodo di siccità mi son trovato con delle macchine a controllo numerico che davano letteralmente i numeri (accumulavano un errore), la resistenza di terra era salita alle stelle.Se il problema è il terreno, non c'è pichetto che tenga, in una palude potrebbe bastare un picchetto da campeggio.Non so in che terreno ti trovi, non so se potrebbe servire il parere di un geologo, ma in quel terreno adiacente che hai a disposizione mal che vada si può sempre efettuare una trivellazione con circa 600-500 euro e piantare un palo di diversi metri da collegare all'anello. Se poi ti trovi nel deserto del sinai sarà necessario anche tenerlo irrigato. ... ma forse è sufficiente sostituire i pichetti con altri più profondi!
Piero Azzoni Inserita: 16 gennaio 2004 Segnala Inserita: 16 gennaio 2004 logico che l'ingegnere propenda per fare le misure !!!secondo me in considerazione del fatto che il terreno e' distribuito a strati la siluzione migliore e' la stessa che in piu' casi utilizza l'enelun solo picchetto molto lungo a profondita' elevata, ovvio che bisogna far intervenire una impresa che ha il battipalouna soluzione del genere non riserva grosse sorprese e non ha costi occulti di qualsivoglia natura oltre a quello assolutamente preventivabile del lavoro primario ed e' comunque utile e significativa anche se non risolvesse il problema
Lucky67 Inserita: 16 gennaio 2004 Segnala Inserita: 16 gennaio 2004 Nella mia esperienza reputo che sia difficile abbattere un valore ohmico di quel genere con le soluzioni di cui sopra. C'è il rischio che "illudi" il cliente e poi ti tocca dirgli che si deve becare lo stesso le misure di passo e contatto. Mi permetto di consigliarti di essere in ogni caso chiaro sulla variabilità delle soluzioni possibili e sul fatto che i possibili metodi sono sperimentali.
ClA Inserita: 16 gennaio 2004 Segnala Inserita: 16 gennaio 2004 Concordo con l'ultimo intervento.Al di là dell'esperienza pratica, per renderseno conto, basta applicare la legge di Ohm: raschiare il fondo del barile è sempre difficile.
Rino Ferro Inserita: 16 gennaio 2004 Segnala Inserita: 16 gennaio 2004 Delle barre di rame di dimensioni 50x6x600 sono ideali al tuo scopo, ha me hanno risolto il problema, però ad una profondità non meno di 1 Mt.
bit Inserita: 16 gennaio 2004 Autore Segnala Inserita: 16 gennaio 2004 Avevo idea anch'io di utilizzare pochi pali ma abbastanza profondi. Il terreno è però sassoso ela cosa potrebbe essere difficoltosa. Inoltre mi scoccerebbe trivellargli tutto il piazzale, e con il conto dell'impresa in mano scoprire che tutto è ancora inutile... Boh, sentiremo cosa decidono il cliente e l'ingegnere, una valutazione dle potenziamento mi sa che è difficile farla....Ciao!
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