gplombardi Inserito: 23 gennaio 2004 Segnala Inserito: 23 gennaio 2004 Ciao a tutti,sono nuovo del forum,ho letto un vecchio post dove trunc spiegava come ottenere i requisiti per poter realizzare progetti per impianti sopra i 6kw,ecc.,ma non ho capito granchè.Vorrei quindi un chiarimento ,se possibile:sono un perito industriale,lavoro in una ditta non del settore tessile/legno con la qualifica di "manutentore elettrico dello stabilimento con l'incarico di intervenire sugli impianti oltre che all'interno delle cabine elettriche",qualifica rilasciatami per iscritto dalla ditta nel febbraio 99.Posso avvalermi di questa "certificazione" a dimostrazione di praticantato?(e a cosa mi serve dimostrare praticantato?)Più in generale,cosa dovrei fare per poter eseguire impianti elettrici secondo la 46/90?Cosa invece per realizzare disegni elettrici per potenze sopra i 6kw,ecc.?Grazie a tutti!
robgvp Inserita: 23 gennaio 2004 Segnala Inserita: 23 gennaio 2004 (modificato) ho letto un vecchio post dove trunc spiegava come ottenere i requisiti per poter realizzare progetti per impianti sopra i 6kw,ecc Ciao , mi sembri molto confuso .. vediamo di ricapitolare : Progettazione di impianti elettrici : sono abilitati i periti industriali con specializzazione in elettrotecnica iscritti all' albo , le " dimensioni " degli impianti progettabili sono chiarite nella Legge che regola l' attività dei periti industriali , nel caso di noi elettrotecnici possiamo arrivare fino alla progettazione delle cabine in MT . Da Febbraio 92 , si accede all' albo dei Periti dopo aver sostenuto 2 anni di tirocinio presso uno studio di progettazione ( altro perito con 5 anni di esperienza o ingegnere ) e il relativo esame di stato per l' abilitazione .Realizzazione di Impianti elettrici : possono realizzare impianti elettrici le ditte o gli artigiani che sono in possesso dei requisiti professionali , rilasciati dalla camera di commercio a cui si intende iscriversi . Il responsabile tecnico dell' impresa ( colui che firma le certificazioni ) ottiene l' abilitazione nei seguenti casi ....1) Laurea in materie tecniche ( Ingegnere ) = abilitazione immediata .2) Diploma di Maturità con specializzazione nel settore ( Periti Industriali ) + 1 anno di lavoro continuativo presso una ditta di installazione di Impianti elettrici . 3) Diploma Professionale ( IPSIA ) + 2 anni di lavoro continuativo presso una ditta di installazione di Impianti elettrici . 4) Nessun diploma + 3 anni di lavoro presso una ditta di installazione di Impianti elettrici . Specificatamente alla tua situazione .... con la qualifica che hai , dovresti poter chiedere i requisiti per diventare installatore ( e aprire una ditta ) . Per diventare progettista invece devi fare il tirocinio e poi l' esame di stato . n.b. ho scritto dovresti perchè alcune camere di commercio non valutano la qualifica di manutentore come quella di installatore . Modificato: 24 gennaio 2004 da Gabriele Corrieri
griso Inserita: 23 gennaio 2004 Segnala Inserita: 23 gennaio 2004 Buon pomeriggio a tutti!A quanto ne so io, salvo interpretazioni varie, per poter redigere un progetto , indispensabile per le varie casistiche di impianti previsti dalla 46/90, dovresti essere perito elettrotecnico o similare, iscritto però all'albo dei periti e quindi avere partita IVA ecc. Se non sbaglio per ottenere l'iscrizione all'albo, bisogna superare un esame di stato, dopo però un tirocinio presso uno studio che svolga questo tipo di lavori di progettazione.Penso sia di un paio di anni. Ti conviene informarti presso l'ORDINE DEI PERITI della tua zona, anche se dubito che riterranno valida la tua attuale mansione per quanto riguarda il tirocinio, visto che non parli di mansioni di progettazione.Se invece intendi iniziare l'attività di installatore, ritengo che il lavoro che svolgi attualmente con l'attuale qualifica, ti consenta di ottenere i requisiti tecnico-professionali per poter aprire un'attività di installazione impianti elettrici, sempre che tu abbia maturato almeno un anno alle dipendenze di questa ditta con quella specifica mansione, e che la stessa ditta ti rilasci una dichiarazione riguardante l'incarico che ricoprivi all'interna di essa. Allegandola alla tua domanda di iscrizione alla alla CCIA della tua zona, dovresti così ottenere i requisiti tecnico-professionali previsti dalla 46/90.Questo è quello che so. Sicuramente nel forum ci sono molte persone che ne sanno molto di più!Saluti
gplombardi Inserita: 24 gennaio 2004 Autore Segnala Inserita: 24 gennaio 2004 Grazie per le vostre risposte,mi hanno chiarito abbastanza bene il quadro.Resta però ancora da chiarire il discorso del praticantato:da un vecchio post di TRUNC"Quanto asserito da Stefano vale per impianti elettrici che rientrino nell'ambito di applicazione della 46/90, in particolare vi è obbigo di redazione del progetto da parte di un professionista con indirizzo elettrotecnico o affine, iscritto ad un apposito albo, solo per taluni impianti, ovvero quelli con tensione nominale >1000V, quelli di fabbricati commerciali con superficie >200mq, quelli di parti comuni di edifici civili con Pn>6KW, di abitazioni con superficie >400mq, di luoghi soggetti a normativa specifica, eccetera (cfr. art. 4-5 L. 46/90 e DPR 447/91); per gli altri impianti il progetto può essere redatto da chiunque.Per la redazione dei progetti degli impianti elettrici che non rientrano nel campo di applicazione della 46/90, ma piuttosto della direttiva macchine, cioè quelli di automazione a bordo macchina o di automazione di impianti produttivi, PURTROPPO non è richiesto nessun particolare requisito. Sarà per questo che capita di vedere schemi di quadri elettrici d'automazione che sembrano gli scarabocchi fatti dai ragazzini Per meglio precisare quanto affermato da Stefano, va aggiunto che per accedere all'esame di Stato (...giustamente rigido e selettivo, non credi Stefano? ...) è ammesso anche il cosiddetto praticantato equivalente, ovvero tre anni svolti come impiegato tecnico con mansioni riconducibili al proprio indirizzo di studi.Il tirocinio o il praticantato decorrono dal conseguimento del titolo di Perito Industriale (il diploma), in particolare, il tirocinio presuppone anche l'iscrizione all'albo dei tirocinanti, mentre l'iscrizione a quello dei praticanti la si può fare anche in un secondo tempo.Naturalmente, parlo per esperienza personale: mi sono iscritto all'albo dei praticanti solo all'ultimo giorno utile per gli esami di Stato 2002. Gli altri candidati tirocinanti erano iscritti da due anni (e ogni tre mesi dovevano presentare una certificazione del tirocinio effettuato!!!). Su 54 candidati, siamo passati in 28!!! C'è stata una strage di tirocinanti ... La cosa, tuttavia, non mi sorprende perchè questi sono spesso resi allo stato di schiavitù dagli studi dove svologono il tirocinio piuttosto che essere messi nelle condizioni di sostenere l'esame..."In cosa consiste esattamente il praticantato?Grazie ancora,ciao!
griso Inserita: 24 gennaio 2004 Segnala Inserita: 24 gennaio 2004 Forse può aiutarti l'andare a vedere il sito www.cnpi.it, dell'ordine nazionale dei periti.Buon pomeriggio.
Dario Valeri Inserita: 24 gennaio 2004 Segnala Inserita: 24 gennaio 2004 ciaogplombardi... io ho visto schemi di automazione fatti da personecon tanto di laurea che neanche un ragazziono farebbe.direi che il motivo dell'esistenza di schemi "disastrati" e' un altro.piuttosto penserei ad una scarsa attenzione alle norme oppureuna mancanza di norme "condivisibili" nel disegno di cio' che hai mensionato.ovviamente non voglio dire che la preparazione non serve , anzi , serve ma averla e non usarla ci riporta qualche riga piu' sopra.ciaodario
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