GILIBERTO Inserito: 12 febbraio 2004 Segnala Inserito: 12 febbraio 2004 QUALI SONO LE NORMATIVE DA APPLICARE PER LA REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO ELETTRICO IN UNA CUCINA INDUSTRIALE?
robgvp Inserita: 12 febbraio 2004 Segnala Inserita: 12 febbraio 2004 Se sei in presenza di fuochi a gas ( 99 % dei casi ) devi valutare la potenza in kCal. e se la cucina supera una certa soglia ( che ora non ricordo ) devi considerare il luogo come MARCIO ( Maggior rischio in caso di incendio ) quindi Norme CEI 64-8 5° edizione . Prima si classificavano questi impianti anche con la CEI 64-2 ... ma da luglio è entrata in vigore la direttiva Atex ... credo che se si tratta di una cucina industriale bisognerà fare una classificazione ad Hoc . Vedrai che qualcuno ti saprà indicare meglio . Ciao
ClA Inserita: 12 febbraio 2004 Segnala Inserita: 12 febbraio 2004 A titolo di curiosità, in Francia, è obbligatorio il differenziale tipo A da 30mA nelle cucine (o lo diventerà a breve).Del resto in Germania e in Svizzera da anni esso è obbligatorio in generale negli impianti domestici ove non si può utilizzare il tipo AC.
Daniele C. Inserita: 16 febbraio 2004 Segnala Inserita: 16 febbraio 2004 Scusate la mia domanda: che differenza c'è tra tipo A ed AC ?Quali vanno utilizzati nei nostri appartamenti?Grazie
ClA Inserita: 17 febbraio 2004 Segnala Inserita: 17 febbraio 2004 Il tipo AC - il più comune in Italia - è sensibile solo a correnti di guasto di forma alternata sinusoidale.Il tipo A, inoltre, è sensibile alle correnti di guasto a terra pulsanti e parzializzate ottenute con taglio di fase. Tali correnti sono ottenute con vari circuiti di regolazione (di luminosità, di velocità, etc).Sono consigliati in caso di apprecchi che contengano tale tipo di circuiti: dimmer, lavatrici elettroniche, pc, etc etcVolendo lo si può usare in casa al posto del tipo AC per avere un po' più di sicurezza.Essi sono obbligatori in ambiente domestico in Svizzera e in Germania dove il tipo AC non è usato.Per completare il quadro della situazione ricordo i differenziali tipo B: in più sono sensibili alla corrente di guasto a terra continua oppure ottenuta tramite raddrizatore trifase o bifase. Sono molto costosi e poco utilizzati.
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