Voce Inserito: 10 marzo 2004 Segnala Inserito: 10 marzo 2004 La normativa 46/90 ormai nota ci dice che al termine di un nuovo impianto, ristrutturazione di impianto esistente ecc. si deve rilasciare la Dichiarazione di conformità e fino a qui tutto mi è chiaro, ma nel caso di lavori sul lato M.T. di una cabina di trasformazione, oltre ai certificati delle singole apparecchiature installate che cosa devo consegnare al cliente? "Oltre alla fattura".Voce
daniele_v Inserita: 11 marzo 2004 Segnala Inserita: 11 marzo 2004 dipende dai lavori effettuati in cabina spiegati meglio
Ottava Inserita: 11 marzo 2004 Segnala Inserita: 11 marzo 2004 Devi rilasciare la dichiarazione di conformità, sia per nuova installazione che per manutenzione straordinaria.Se hai eseguito una nuova installazione, ti sarai attenuto ad un progetto ovviamente.Ciao
daniele_v Inserita: 11 marzo 2004 Segnala Inserita: 11 marzo 2004 ribadisco dipende dai lavori effettuati sul lato MT, perchè se hai lavorato solo nel quadro distribuzione o power-center non c'entra la L46/90.Saluti
Ottava Inserita: 11 marzo 2004 Segnala Inserita: 11 marzo 2004 Scusa daniele, ma sul power center di bassa tensione non c'è nessuna apparecchiatura di media tensione.
Voce Inserita: 11 marzo 2004 Autore Segnala Inserita: 11 marzo 2004 Scusate ma credo di essermi chiarito le idee leggendo un opuscolo che riassume la 46/90 ed in particolare si specifica che la dichiarazione di conformità riguarda i lavori eseguiti su impianti di produzione, di trasporto, di distribuzione e di utilizzazione della energia elettrica a partire dal punto di consegna da parte dell'ente distributoreGrazie per l'interessamentoVoce
robgvp Inserita: 11 marzo 2004 Segnala Inserita: 11 marzo 2004 Scusate ma credo di essermi chiarito le idee leggendo un opuscolo che riassume la 46/90 ed in particolare ...Potresti rendere pubbliche le tue idee .... magari possono servire anche ad altri utenti .. Ciao
lelao Inserita: 11 marzo 2004 Segnala Inserita: 11 marzo 2004 anche io vorrei sapere come hai risolto il problema
Voce Inserita: 11 marzo 2004 Autore Segnala Inserita: 11 marzo 2004 Scusandomi anticipatamente per eventuali errori di esposizione, vi espongo il mio punto di vista che parte dal fatto che la certificazione da rilasciare per la legge 46/90 in pratica è una dichiarazione di "Realizzazione a regola d'arte" in pratica cioè si dichiara di aver seguito la normativa relativa allo specifico lavoro eseguito in pratica le varie 64-X ecc. dato che nell'articolo 1 del regolamento di attuazione della legge 46/90 alla definizione di impianto utilizzatore si parla di tutto cio' che viene dal punto di consegna ENEL in poi e non si fa nessuna distinzione tra B.T. e M.T. ne deduco che anche gli interventi eseguiti nelle cabine di trasformazione lato M.T. vadano certificati con dichiarazione di conformità.Se riesco a ritrovare il numero di un Verificatore ASL che ho incontrato tempo fa presso un mio cliente mi faccio spiegare come stanno effettivamente le cose e poi vi mettero al corrente.Grazie di nuovo Voce
robgvp Inserita: 12 marzo 2004 Segnala Inserita: 12 marzo 2004 Sono pienamente d' accordo con te , l' impianto di una cabina in media tensione ( utente ) va' certificata a partire dai conduttori di media tensione collegati al gruppo di misura .....fino al quadro Power center in BT .Compreso quest' ultimo in quanto è un quadro di distribuzione e non un bordo macchina come qualcuno precedentemente aveva interpretato .
Mario Maggi Inserita: 12 marzo 2004 Segnala Inserita: 12 marzo 2004 E se nella cabina si volesse aggiungere un filtro armoniche MT di grosse dimensioni introvabile in Europa, non marcato CE, ci sarebbero problemi?In alternativa, il filtro potrebbe essere installato in un container esterno. ByeMario
Voce Inserita: 12 marzo 2004 Autore Segnala Inserita: 12 marzo 2004 Montando il filtro esternamente alla cabina non cambia nulla in quanto al comma 3 Art 1 si dice che nell'ambito degli impianti elettrici rientrano anche quelli esterni all'edificio se gli stessi sono collegati ad impianti posti all'interno, per il discorso marcatura CE non saprei teoricamente però se io considero il filtro una macchina autonoma forse si potrebbe fare, oppure non essendo marchiata CE tale apparecchiatura non potrebbe essere commercializzata in Europa?A noi tutti il dilemmaVoce
daniele_v Inserita: 12 marzo 2004 Segnala Inserita: 12 marzo 2004 Mi permetto di fare alcune precisazioni, anche se l’argomento richiederebbe molto spazio, riassumerò alcune cose………….poi ognuno ha liberà di pensiero ed azione.Dunque:-la L46/90 si applica dal punto di consegna sia esso in MT(cabina utente) sia esso in BT (contatore) fino ai quadri di controllo e comando delle macchine e alle prese a spina comprese. Il tutto si riferisce però alle linee o circuiti di alimentazione con i relativi accessori.-la L46/90 prescrive all’art.7 “le imprese installatrici sono tenute ad eseguire gli impianti a regola d’arte utilizzando allo scopo materiali-componenti-prodotti costruiti a regola d’arte”. I materiali ed i componenti realizzati seguendo la legislazione tecnica UNI – CEI rispondono ai requisiti.-la L46/90 prescrive all’art.9 “al termine dei lavori l’impresa installatrice è tenuta a rilasciare al committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui all’art.7”.-nella realizzazione di un impianto elettrico, alla luce della 46/90 si possono identificare le seguenti figure:-il committente: colui che affida i lavori-il progettista iscritto agli albi professionali che nei casi previsti deve redigere il progetto dell’impianto elettrico da realizzare e /o trasformare e/o ampliare…….obbligatorio nel caso della cabina utente in MT.-l’impresa installatrice che effettua materialmente il lavoro approvvigionando i componenti dell’impianto e redige la dichiarazione di conformità-i costruttori dei componenti impiegati nella realizzazione dell’impianto i quali devono fornire le adeguate dischiarazioni e documentazione su richiesta dell’impresa costruttrice.-i verificatori-dal punto di vista normativo il quadro (qualsiasi esso sia) è considerato come un prodotto-componente a sé stante, identificato da una targa e realizzato da un costruttore, che se ne assume tutte la piena responsabilità sulla conformità delle norme.-il quadro deve essere progettato costruito e provato in conformità alle norme sui quadri.-la norma generale sui quadri è EN60439-1 più nota come CEI 17-13-le tipologie di quadri in relazione alle funzioni a cui sono destinati vengono suddivisi nelle seguenti tipologie:-quadri principali di distribuzione (o power center), installati subito a valle dei trasfo MT/BT-quadri secondari di distribuzione-quadri manovra motori (MCC)-quadri di comando, misura e protezione-quadri di bordo macchina-naturalmente qualora l’impresa installatrice non disponga della dichiarazione del costruttore del quadro, ne diventa responsabile quando firma la dichiarazione di comformità di tutto l’impianto.Cordiali saluti
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