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Cavo Giallo-verde Messa A Terra - sezione e lunghezza ottimale


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Inserito:

Per vostra esperienza,quale sezione di cavo occorre adoperare per collegare il pozzetto di messa a terra,sapendo che questo dista 15 metri dalla scatola di sezionamento che distribuisce la terra a 9 contatori Enel di una palazzina asservita dalla 220 volt monofase?E in attesa di fare la misura ohmica del dispersore,sotto quale valore in ohm conviene restare?


Inserita:

come sezione utilizza un 16 mmq il valore deve essere in feriore a 20 ohm

ciao

Inserita:

Sezione minima del conduttore di terra ( gialloverde con protezione meccanica addizionale ) come già consigliato dal collega ... 16 mmq. , per quanto riguarda il valore della resistenza di terra è bene che sia calcolata in base al coordinamento con gli interruttori differenziali montati nei singoli appartamenti ( solitamente 0,03 A. ) , quindi diciamo che sotto i 1600 ohm sei in regola , ma è preferibile ottenere valori più bassi possibili .

I 20 ohm sapevo che erano andati in pensione ....... ma è sicuramente un buon valore da prendere come riferimento . ;)

Inserita:

Innanzitutto grazie per le risposte cortesi,il valore da voi segnalato (20 ohm e 1600 ohm),si riferiscono alla resistenza del cavo (20) e al valore-limite del dispersore(1600) ,così come imposto dalla legge?O so facendo (strano,però,non succede mai :rolleyes: ) casino io nell'interpretare i vostri dati? :blink:

Inserita:
per quanto riguarda il valore della resistenza di terra è bene che sia calcolata in base al coordinamento con gli interruttori differenziali montati nei singoli appartamenti ( solitamente 0,03 A. ) , quindi diciamo che sotto i 1600 ohm sei in regola , ma è preferibile ottenere valori più bassi possibili

Nel dimensionare la resistenza di terra, limitarsi al coordinamento col differenziale da 30 mA (i famosi 1600 ohm), mi pare veramente poco.

Del resto il 30 mA è fatto per realizzare la protezione addizionale dai contatti di tipo diretto (per i quali la terra non c'entra niente). Per la protezione dai contatti di tipo indiretto, in coordinamento con l'impianto di terra, un differenziale ragionevole sarenbbe un 300 mA o anche più.

Una terra coordinata col 30 mA sarebbe una terra così poco.... terra da essere quasi inutile (un chiodo in un muro sarebbe sufficiente!).

Infatti, sia pure come deroga sugli impianti ante 46/90, è ammesso non avere l'impianto di terra se appunto vi è il differenziale da 30 mA.

Anzi, per tutta una serie di motivi, una terra così scalercia sarebbe anche controproducente.

Va bene un fattore 10 ? (160 ohm circa) direi che è ragionevole.

Inserita:

il cavo di collegamento dipende se lo utilizzi vestito o no comunque nel caso sia isolato il 16 mm va bene e nel caso sia nudo non ricordo con precisione.

Per quanto riguarda il valore della resistenza dell' impianto di terra è buona norma che non superi il valore di 20-50 ohm ma non obbligatorio infatti come scritto da più persone il coordinamento con il differenziale aiuta spesso e volentieri

ciao

samp

Inserita:

Dunque... Bravo robgvp!!

L'interruttore differenziale serve per la protezione dai contatti INDIRETTI, quelli che possono avvenire nel caso di cedimento dell'isolamento principale che puo' entrare in contatto con una massa metallica NORMALMENTE non in tensione.

I contatti DIRETTI sono quelli che possono avvenire DIRETTAMENTE con le parti in tensione (morsetti degli apparecchi, etc.) e si rimedia a questi rischi solo con isolamento o distanziamento.

La norma ci dice che, in ambienti ordinari (quindi non studi medici, piscine o altro) la massima tensione che si puo' avere nel contatto indiretto deve essere minore di 50V (dati gli studi sugli effetti delle correnti elettriche sul corpo umano, tale tensione riduce i rischi).

Quindi, in caso di cedimento dell'isolamento di un apparecchio in classe di isolamento I (per es. la lavatrice), e quindi con la massa (collegata a terra) che entra in contatto con il conduttore guasto, la massima tensione che si deve avere entrando in contatto tra la carcassa e la "terra" deve essere di 50 V. Tale valore, deve essere verificato con la resistenza di terra (che e' quindi la resistenza dell'impianto disperdente) e la massima corrente di intervento entro tot tempo prevista dalle norme.

Quindi, con un differenziale da 30 mA, (che interveine nel tempo previsto dalle norme), affinche' si garantisca una max tensione di 50V, deve "avere" un impianto di terra con impedenza pari a (legge di ohm):

R=V/I=50/0.03= circa 1600ohm.

La legge (non normativa) di una volta prevedeva l'obbligo dei 20ohm minimi, ma e' stata cambiata prevedendo invece piu' genericamente il coordinamento con il dispositivo di protezione.

Tale protezione puo' essere fatta anche solo con un magnetotermico: sulla curva di intervento del dispositivo, si vede la corrente di intervento per (aiuto.. non ricordo!) 5 secondi (se non sbaglio) e la si butta nella formula: ottieni cosi' un risultato inferiore di resistenza!!

Nota: discorso valido per sistemi TT!! nei TN tutto e' semplificato perche' una corrente di guasto a terra e' in pratica una corrente di corto circuito fase/neutro!

Spero di essere stato spiegato!!

Salute!

Inserita:
Dunque... Bravo robgvp!!

Troppi complimenti :P ....... qualcuno comincerà a pensare che siamo amici di vecchia data !

Se passi dalle mie parti fammelo sapere .... ti meriti un' escursione come quella della mia foto !

:( sigh ! lavoro permettendo ..... ormai è quasi un anno che non uso le corde !

Ciao

Inserita:

Sono l'avvocato di Suppalele e, su incarico del mio Cliente, voglio precisare ed affermare che il sig. Suppalele non e' in rapporti di amicizia, semplice conoscenza o connivenza, con il sig. robgvp.

Cordiali saluti,

Dott. Avv. On. Cesare Previti

:P:P

Scherzi a parte...

La risoluzione del mio monitor e' troppo alta per vedere bene la foto.. ma se ho capito bene si tratta di "climbing"...

Beh, accetterei volentieri l'invito se avessi capito di dove sei e se non.. soffrissi di vertigini!! :(

Forse e' per questo che mi ritrovo dietro una tastiera e un mouse invece di essere su una scala a montar canaline!!! :D

Salute, Lele

Inserita:
L'interruttore differenziale serve per la protezione dai contatti INDIRETTI, quelli che possono avvenire nel caso di cedimento dell'isolamento principale che puo' entrare in contatto con una massa metallica NORMALMENTE non in tensione.

I contatti DIRETTI sono quelli che possono avvenire DIRETTAMENTE con le parti in tensione (morsetti degli apparecchi, etc.) e si rimedia a questi rischi solo con isolamento o distanziamento.

L'interruttore differenziale serve a tre scopi:

- protezione dai contatti diretti (intesa come protezione supplementare in aggiunta alle protezioni passive come isolamento e distanziamento)

- protezione dai contatti indiretti (in coordinamento con l'impianto di terra)

- protezione dagli incendi.

Mi permetto di sottolineare il primo scopo, almeno in ambito domestico, visto che la maggior parte degli incidenti elettrici sono proprio di questo tipo (cavi logori, prese difettose, etc).

Ciò che è importante è che il valore 30 mA (assieme ai corrispondenti tempi di intervento riportati a norma) si riferisce proprio al caso di contatto di tipo diretto. v. IEC 472

Se il differenziale dovesse solo espletare la protezione dai contatti indiretti, sarebbe un valore esageratemente basso. Sarebbe del tutto più ragionevole un 300 mA (con una terra R=V/I=50/0.3= 160ohm).

Utilizzare il medesimo valore anche per la protezione dai contatti diretti si può (R=V/I=50/0.03= 1600ohm) ma mi pare che la terra che si ottiene è così grossolana da essere quasi inutile.

Inserita:
Utilizzare il medesimo valore anche per la protezione dai contatti diretti si può (R=V/I=50/0.03= 1600ohm) ma mi pare che la terra che si ottiene è così grossolana da essere quasi inutile.

Sono d' accordissimo con quanto dici , io solitamente cerco di ottenere ( dove possibile ) valori intorno ai 10 ohm , comunque i 1666 ohm si tirano in ballo solitamente solo per evidenziare il valore con cui si sarebbe in regola .

Poi un buon installatore applica sempre il buon senso ... e solitamente cerca di ottenere dei valori basissimi in modo da eliminare anche i rischi di una certa variabilità nel tempo dell' impianto di dispersione .

Inserita:
La legge (non normativa) di una volta prevedeva l'obbligo dei 20ohm minimi,

Forse intendevi massimi :lol::D:lol:

[serio]

La famosa legge dei 20 ohm e' quasi sempre stata interpretata male. Infatti, i 20 ohm si riferiscono ad impianti di terra per cabine di trasformazione, non per impianti con fornitura in bassa tensione.

Inserita:
Forse intendevi massimi
Ooops!! Lapsus!

Poi un buon installatore applica sempre il buon senso ... e solitamente cerca di ottenere dei valori basissimi in modo da eliminare anche i rischi di una certa variabilità nel tempo dell' impianto di dispersione .

Ovvio.. Intendevo fare degli esempi "limite"!!!

Se il differenziale dovesse solo espletare la protezione dai contatti indiretti, sarebbe un valore esageratemente basso. Sarebbe del tutto più ragionevole un 300 mA (con una terra R=V/I=50/0.3= 160ohm).
Scusa.. In che merito entra la terra nel contatto diretto?

Se io, come giustamente dice CIA, toccassi il filo lacerato del ferro da stiro, come entro in contatto con l'impianto di terra? (se mi trovo in piedi davanti al tavolo isolante e impugno il ferro dall'impugnatura isolante) Divento IO il dispersore di terra!! Potrei avere un impianto di terra da 0.1ohm, ma sarebbe li' a far niente!!

Non voglio dire che il diff. esplichi SOLO funzioni di protezione dai contatti Indiretti (ho sbagliato ad esporre il concetto nel post precedente, scusate!), anche perche' il dispositivo non sa riconoscere se la dispersione avviene sull'impianto di terra o tramite il mio corpo.

Utilizzare il medesimo valore anche per la protezione dai contatti diretti si può (R=V/I=50/0.03= 1600ohm) ma mi pare che la terra che si ottiene è così grossolana da essere quasi inutile

Come detto sopra, ho rappresentato un caso "limite", non che la Rt DEBBA esere 1600 ohm!! Al MASSIMO deve essere cosi' affinche' permangano le condizioni di sicurezza. E' ovvio che anche un chiodo piantato per terra, con quei valori, sia sufficiente! Poi, la buona tecnica, ci dira' che e' meglio tenere la Rt il piu' basso possibile (ovvio che se ci si trova in centro a Milano o sulle Dolomiti, e' dura piantare 10 paline distanziate correttamente!).

Eppoi, 1600 ohm + diff. 30mA = protezione dai contatti indiretti; nessuna terra (se si ritiene inutile 1600 ohm) + diff. 30mA = nessuna protezione (contatti indiretti..).

Come ha ben detto CIA il diff. da 30mA puo' essere utilizzato come protezione contatti diretti in aggiunta alle protezioni per distanziamento o tramite involucri.

Salute!!

Inserita:
Scusa.. In che merito entra la terra nel contatto diretto?

Se io, come giustamente dice CIA, toccassi il filo lacerato del ferro da stiro, come entro in contatto con l'impianto di terra? (se mi trovo in piedi davanti al tavolo isolante e impugno il ferro dall'impugnatura isolante) Divento IO il dispersore di terra!! Potrei avere un impianto di terra da 0.1ohm, ma sarebbe li' a far niente!!

Infatti la terra non c'entra un bel nienete con i contatti di tipo diretto.

Anzi, casomai è dannosa.

Per esempio quando tocco il cavo logoro della lavatrice (contatto diretto) e contemporaneamente con l'altra mano la carcassa della levatrice.

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